La gup di Milano Chiara Valori ha dato il via libera alla proposta di patteggiamento per Alberto Genovese con una pena a 10 mesi riconvertita in una sanzione pecuniaria da 75 mila euro. Con la decisione e' stato definito quindi il procedimento per la presunta evasione fiscale commessa dall'ex imprenditore del web per la presunta dichiarazione infedele di redditi per quasi 4,4 milioni di euro, tra il 2018 e il 2019. Secondo le indagini del pm Paolo Filippini condotte dalla GdF Genovese avrebbe pagato meno tasse di quelle dovute utilizzando la societa' schermo Auliv cosi' che "non avrebbe indicato tra i redditi personali di natura finanziaria le plusvalenze di euro 9.887.455" relative alla "cessioni di partecipazioni detenute in Facile.It Group ltd e Brumbrum S.p.a". Nell'udienza di oggi del giudizio abbreviato in cui Genovese, assistito dagli avvocati Salvatore Scuto e Davide Ferrari, e' imputato per il filone bis dell'inchiesta sui reati di natura sessuale e in materia di droga hanno discusso le difese dei co-imputati Sarah Borruso, accusa di violenza sessuale di gruppo, e Daniele Leali, a cui e' contestata la detenzione e la cessione di droga e l'intralcio alla giustizia. I rispettivi legali, gli avvocati Gianmaria Palminteri e Sabino Di Sibio, hanno concluso chiedendo l'assoluzione. La decisione della giudice arrivera' il prossimo 9 luglio. Per Genovese il pm Filippini e la collega Rosaria Stagnaro hanno chiesto una condanna a 3 anni e 4 mesi, in continuazione con quella definitiva a 6 anni e 11 mesi per il primo filone d'inchiesta. Richiesti cinque anni per Leali e tre anni per Borruso, gia' condanna a 2 anni e 5 mesi (non ancora definitiva) nel primo processo.  Segui su affaritaliani.it
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