Del killer di Sharon Verzeni non c'è traccia e non si trova nemmeno l'arma del delitto. Ormai è passato esattamente un mese dall'omicidio della 33enne di Terno d'Isola nella Bergamasca e le indagini non si stanno concentrando su un'unica pista, ma restano vaste e tutte le ipotesi sono ancora sul tavolo. La conferma arriva dalla procuratrice di Bergamo Maria Cristina Rota, l'aggiunto in attesa del nuovo procuratore Maurizio Romanelli. "Abbiamo delle ragioni – spiega Rota a Il Corriere della Sera – per essere moderatamente ottimisti di arrivare in tempi non lunghi alla soluzione del caso. Ma in questo momento, vi prego, lasciateci lavorare". Quanto alla posizione del compagno di Sharon, Sergio Ruocco, ripetutamente convocato dai carabinieri e al centro dell'attenzione dei media, è netta.
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Di NewsBot