Il presidente ucraino commenta positivamente l’insediamento di Trump alla Casa Bianca. Intanto il ministro della Difesa italiano Crosetto ritiene che sarebbe utile "mandare ufficiali e persone in Ucraina a capire cosa è successo, come si è combattuto". Trump ha ordinato ai suoi collaboratori di organizzare una telefonata con il presidente russo Putin con l’obiettivo di discutere la possibilità di un incontro per cercare di porre fine alla guerra in Ucraina
Sarebbe utile “mandare ufficiali e persone a capire cosa è successo, come si è combattuto, quali sono state le lezioni che possono apprendere le nostre forze armate per imparare da ciò che è successo li e per prevenire, perché il compito della difesa è difendere”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, parlando dell’Ucraina.
Il presidente eletto Donald Trump ha ordinato ai suoi collaboratori di organizzare una telefonata con il presidente russo Vladimir Putin nei prossimi giorni, con l’obiettivo di discutere la possibilità di un incontro nei prossimi mesi per cercare di porre fine alla guerra in Ucraina: lo riporta la Cnn, che cita persone informate. Trump aveva promesso durante la sua campagna elettorale di porre fine al conflitto entro un giorno dal suo giuramento, in programma proprio oggi, 20 gennaio.
La Russia è aperta a comunicazioni con gli Usa sul conflitto in Ucraina. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, citato dalla Tass, dopo avere discusso con il Consiglio di Sicurezza dell’Onu dell’insediamento del nuovo presidente Usa Donald Trump.
Gli attacchi russi contro l’Ucraina hanno ucciso due civili e ne hanno feriti cinque in 24 ore. Lo riferiscono le autorità regionali, scrive il Kyiv Independent. La Russia ha attaccato l’Ucraina la notte scorsa con un totale di 141 droni di vario tipo: lo ha annunciato su Telegram l’Aeronautica militare di Kiev, aggiungendo che 93 droni kamikaze nemici sono stati abbattuti e 47 droni-esca sono caduti in aree aperte.
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Dopo 54 anni si è dissolto in una decina di giorni il regime della famiglia Assad in Siria, con il suo ultimo esponente, il presidente Bashar al Assad, che dopo un quarto di secolo a potere è fuggito a Mosca insieme alla famiglia sotto la protezione di Vladimir Putin che ha concesso loro l’asilo “per motivi umanitari”. La Russia è da sempre convinta sostenitrice di Assad, per il quale è intervenuta militarmente nel 2015 nella guerra civile: un intervento cruciale, all’epoca, per la salvezza del regime alawita e delle strategiche basi russe nel Paese. Ma cosa può rappresentare quindi la caduta di Assad per Putin? COSA CAMBIA
Dall’1 gennaio 2025, il gas russo non transiterà più verso l’Europa attraverso l’Ucraina. È la naturale conseguenza degli annunci del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e di quello russo Vladimir Putin dei giorni scorsi. Un evento di fatto epocale, che sta facendo agitare i mercati: ieri, 31 dicembre, i prezzi europei del gas hanno toccato i 50 euro al megawattora, spinti anche dalle temperature in ribasso. “L’interruzione del transito del gas attraverso l’Ucraina avrà un impatto drastico su tutti noi nell’Ue, non solo sulla Federazione Russa”, ha detto il primo ministro slovacco Robert Fico. COSA SAPERE
Tra poco il tycoon sarà nuovamente alla guida degli Stati Uniti e in tanti si chiedono come il suo ritorno alla Casa Bianca impatterà sul conflitto tra Kiev e Mosca, in corso ormai dal febbraio 2022. Secondo fonti a Washington, Trump vuole portare Putin e Zelensky a un tavolo per iniziare a negoziare la fine delle ostilità. Il transition team sta lavorando per questo obiettivo. Nbcriporta che i consiglieri del presidente-eletto non hanno ancora presentato un piano agli ucraini ma “Trump è seriamente intenzionato a voler arrivare a un cessate il fuoco il primo giorno” della sua presidenza. Lo staff sta spingendo per una pausa nei combattimenti che potrebbe aprire la strada ai colloqui di pace. IL PIANO
L’arma è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, a novembre, ad oltre mille giorni dall’inizio del conflitto, come aveva annunciato Vladimir Putin, confermando come il missile sarebbe stato testato nuovamente in combattimento. Il leader russo aveva anche annunciato la produzione in serie dell’Oreshnik, mentre il comandante delle truppe missilistiche russe aveva confermato che questa nuova arma può colpire “in tutto il territorio europeo”. Successivamente, il 10 dicembre, Putin ha precisato che l’emergere dei sistemi missilistici Oreshnik a medio raggio ridurrà al minimo la necessità di utilizzare armi nucleari. Ecco le caratteristiche tecniche di queste armi e come possono cambiare il conflitto. DI COSA SI TRATTA
Mentre la guerra in Ucraina procede – con Kiev che nei giorni scorsi ha accusato le truppe del Cremlino di essere tornate a prendere di mira la sua rete elettrica causando gravissimi danni alle infrastrutture energetiche e nuovi blackout di emergenza con il termometro ormai sotto lo zero – c’è chi si è chiesto quali sarebbero i potenziali punti critici al confine con l’Europa qualora la Russia decidesse di spingersi oltre l’Ucraina nelle sue azioni militari. Ad analizzare questo scenario ipotetico è stato il settimanale statunitenste Newsweek, che ha pubblicato delle mappe in cui sono segnalati i possibili nuovi fronti, nel caso in cui nei prossimi anni si arrivasse a uno scontro diretto tra la Nato a Mosca. I POSSIBILI FRONTI
Vadim Kobzev, Alexei Liptser e Igor Sergunin sono stati condannati a pene dai cinque anni e mezzo ai tre e mezzo di reclusione perché riconosciuti colpevoli di aver fatto parte di un’organizzazione “estremista”. Erano stati arrestati nell’ottobre 2023. LEGGI L’ARTICOLO
Le armi nucleari tattiche hanno un potenziale e una gittata inferiori rispetto a quelle strategiche, in modo da colpire obiettivi specifici sul campo, e sono trasportabili in modo più facile. Stando ad alcune stime, la Russia ne avrebbe circa 1.900-2.000. Per capirne l’impatto, abbiamo simulato un lancio sul Colosseo a Roma. Ecco cosa sono, le differenze con le strategiche, gli effetti
Questa “settimana l’esercito russo ha utilizzato circa 550 droni d’attacco, quasi 60 missili di vario tipo e più di 660 bombe aeree”: lo scrive su Telegram il presidente russo Volodymyr Zelensky, aggiungendo che le Forze di difesa del Paese “hanno abbattuto 33 missili, compresi quelli balistici, e 311 droni d’attacco nei nostri cieli. Altri 136 droni, utilizzati negli attacchi quotidiani alle infrastrutture, non hanno raggiunto i loro obiettivi”. “Più (missili, ndr) Patriot per l’Ucraina significa più protezione delle vite umane – conclude Zelensky -. Più capacità a lungo raggio per l’Ucraina significa maggiori garanzie di fermare la guerra russa”.
Dall’1 gennaio 2025, il gas russo non transiterà più verso l’Europa attraverso l’Ucraina. È la naturale conseguenza degli annunci del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e di quello russo Vladimir Putin dei giorni scorsi. Un evento di fatto epocale, che sta facendo agitare i mercati: ieri, 31 dicembre, i prezzi europei del gas hanno toccato i 50 euro al megawattora, spinti anche dalle temperature in ribasso. “L’interruzione del transito del gas attraverso l’Ucraina avrà un impatto drastico su tutti noi nell’Ue, non solo sulla Federazione Russa”, ha detto il primo ministro slovacco Robert Fico. COSA SAPERE
Mentre la guerra in Ucraina procede – con Kiev che nei giorni scorsi ha accusato le truppe del Cremlino di essere tornate a prendere di mira la sua rete elettrica causando gravissimi danni alle infrastrutture energetiche e nuovi blackout di emergenza con il termometro ormai sotto lo zero – c’è chi si è chiesto quali sarebbero i potenziali punti critici al confine con l’Europa qualora la Russia decidesse di spingersi oltre l’Ucraina nelle sue azioni militari. Ad analizzare questo scenario ipotetico è stato il settimanale statunitenste Newsweek, che ha pubblicato delle mappe in cui sono segnalati i possibili nuovi fronti, nel caso in cui nei prossimi anni si arrivasse a uno scontro diretto tra la Nato a Mosca. I POSSIBILI FRONTI
“È un uomo di grande forza. Auguro al Presidente Trump e a tutta l’America successo. Gli ucraini sono pronti a collaborare con gli americani per raggiungere la pace, una vera pace. Questa è un’opportunità che deve essere colta”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un post su X.
In tanti si chiedono come il suo ritorno alla Casa Bianca impatterà sul conflitto tra Kiev e Mosca, in corso ormai dal febbraio 2022. Secondo fonti a Washington, Trump vuole portare Putin e Zelensky a un tavolo per iniziare a negoziare la fine delle ostilità. LEGGI
Il ministro della Difesa ha così commentato il conflitto tra Mosca e Kiev a margine della cerimonia di assunzione dell’incarico del nuovo comandante del Covi. “Il compito della difesa è difendere”, ha detto Crosetto, “se fosse possibile farlo in sicurezza e dopo l’autorizzazione parlamentare penso sarebbe utilissimo per la nostra difesa”. I DETTAGLI
“Noi misureremo i nostri successi e non solo sulle battaglie che vinciamo ma anche sulle guerre a cui metteremo fine, guerre, forse cosa più importante, in cui non siamo mai entrati”. Lo ha detto Donald Trump nel suo discorso inaugurale, con un riferimento alle guerre in Ucraina e in Medio Oriente. “La mia più orgogliosa eredità sarà quella di pacificatore e unificatore, questo è quello che voglio essere”, ha poi aggiunto. Nonostante questo impegno di pace dichiarato, Trump ha affermato l’intenzione di costruire “l’esercito più forte che abbiate mai visto”. “Come nel 2017, noi di nuovo costruiamo l’esercito più forte che il mondo abbia mai visto”, ha ribadito.
“Oggi è un giorno di cambiamento e anche un giorno di speranza per la risoluzione di molti problemi, tra cui le sfide globali”. Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky congratulandosi con Donald Trump nel giorno del suo insediamento come presidente degli Stati Uniti. “Il presidente Trump è sempre risoluto e la politica di pace attraverso la forza da lui annunciata offre l’opportunità di rafforzare la leadership americana e raggiungere una pace giusta e duratura, che è la massima priorità”, aggiunge. “Ti auguriamo successo, Presidente Trump! Ci aspettiamo una cooperazione attiva e reciprocamente vantaggiosa. Siamo più forti insieme e possiamo fornire maggiore sicurezza, stabilità e crescita economica al mondo e alle nostre due nazioni”, conclude Zelensky.
Il presidente russo Vladimir Putin si è congratulato con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump poche ore prima del suo insediamento. In un intervento di fronte al Consiglio di sicurezza, Putin ha ribadito di essere disponibile a un dialogo con la nuova amministrazione americana sull’Ucraina e sulle armi nucleari. “Abbiamo ascoltato le dichiarazioni del nuovo Presidente eletto Usa e degli esponenti della sua squadra sul desiderio di ripristinare contatti diretti con la Russia. Abbiamo anche ascoltato le sue dichiarazioni sulla necessità di fare tutto il possibile per evitare una Terza guerra mondiale. Accogliamo questo atteggiamento e ci congratuliamo con il Presidente eletto degli Stati Uniti nel momento del suo insediamento”, ha affermato Putin.
Droni ucraini hanno colpito impianti industriali nella regione russa del Tatarstan a circa mille chilometri dal confine, hanno reso noto fonti sia russe che ucraine. Secondo le autorità locali del Tatarstan l’attacco è stato neutralizzato e non ha provocato né vittime né danni materiali. Secondo fonti ucraine, esplosioni sono state registrate a Kazan, capitale regionale, in cui si trovano la Gorbunov Aviation Plant, la Kazan Helicopters e la Gunpowder Plant.
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