L’ex datore di lavoro di Nicolò Borghini ha raccontato ai microfoni di Pomeriggio Cinque che il 34enne era spesso remissivo sul lavoro e che sfogava le sue frustrazioni tra le mura domestiche. L’uomo è stato ucciso a fucilate dal padre che voleva interrompere una lite nata tra il figlio e la moglie. “Aveva scatti d’ira che non controllava, il padre era stanco”.
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