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Secondo i media palestinesi, Hussein Fayyad, comandante del battaglione Beit Hanoun di Hamas, sarebbe stato avvistato in un video girato nel nord di Gaza, mentre prende la parola durante un funerale. Fayyad era stato dichiarato “neutralizzato” dall”Idf.
Dossier – Sentieri di guerra
Al Jazeera, Israele spara e uccide a Rafah
Houthi annunciano rilascio equipaggio nave Galaxy Leader
Unrwa, Jenin quasi inabitabile dopo un mese i incursioni
Guterres: “Con l’annessione della Cisgiordania non ci sarà mai pace”
Israele, nessun impegno su creazione di uno Stato palestinese
Papa: “Ho telefonato alla parrocchia di Gaza, hanno mangiato lenticchie e pollo, erano contenti”
M.O.: fonti, ANP gestirà valico Rafah con Egitto;Onu monitora
La donna ostaggio liberata: “C’è vita dopo la morte”
Rubio chiama Netanyahu: “Sostegno incrollabile a Israele”
Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha assicurato al premier israeliano Benjamin Netanyahu il “sostegno incrollabile degli Stati Uniti a Israele” in un colloquio telefonico. Lo riferisce il dipartimento di Stato. In una nota della portavoce Tammy Bruce si sottolinea che “Rubio si è congratulato con il premier per i successi di Israele contro Hamas e Hezbollah e si è impegnato a lavorare instancabilmente per aiutare a liberare tutti gli ostaggi rimasti a Gaza”. Il segretario ha inoltre dichiarato di essere pronto che “ad affrontare le minacce poste dall’Iran e di perseguire opportunità di pace”.
Le Idf circondano l’ospedale di Jenin, in centinaia intrappolati
Centinaia di palestinesi sono rimasti intrappolati in un ospedale a causa dell’operazione militare d’Israele nella Cisgiordania occupata che ha ucciso almeno 11 persone in due giorni. L’esercito israeliano ha detto che le sue forze stavano cercando di far esplodere degli ordigni esplosivi piazzati dai militanti di Hamas sotto la strada fuori dall’ospedale nella città di Jenin e ha ordinato ai pazienti e ai medici di non uscire dall’ospedale durante le detonazioni. Decine di bulldozer militari hanno scavato tratti di strada a Jenin. Un’infermiera ha raccontato che i pazienti erano “terrorizzati”, non sono usciti per ore. Questo pomeriggio, donne incinte e anziani, uno dei quali portava un neonato avvolto in una coperta contro il freddo invernale, hanno camminato accanto ad ambulanze e veicoli blindati, allontanandosi dall’ospedale e dal campo profughi di Jenin, mentre gli spari echeggiavano lungo le strade vuote e droni e aerei militari israeliani ronzavano a bassa quota. “Non ci sono medicine, cibo, provviste, niente”, ha detto Ashram Abu Sroor, scuotendo la testa all’uscita dell’ospedale.
Israele mantiene il controllo del valico di Rafah durante il cessate il fuoco
Israele afferma che manterrà il controllo del valico di frontiera di Rafah tra l’Egitto e la Striscia di Gaza durante la prima fase del cessate il fuoco con Hamas
Ricompare in video un comandante di Hamas che l’Idf aveva “neutralizzato”
Secondo i media palestinesi, Hussein Fayyad, comandante del battaglione Beit Hanoun di Hamas, sarebbe stato avvistato in un video girato nel nord di Gaza, mentre prende la parola durante un funerale. Fayyad era stato dichiarato “neutralizzato” dall”Idf. Il 23 maggio 2024 aveva annunciato di averlo ucciso in un tunnel a Jabalya. La dichiarazione descriveva il comandante di Hamas come “responsabile di numerosi attacchi missilistici anticarro lanciati in territorio israeliano durante la guerra”. Non sarebbe la prima volta che l’Idf annuncia la morte di un comandante di Hamas per poi ritrattare, e l’esercito per ora non ha ancora commentato la notizia.
Hamas accusa l’Autorità Palestinese, a Jenin ‘ha sparso sangue’
Duro attacco di Hamas all’Autorità Nazionale Palestinese, che accusa di aver “sparso sangue” a Jenin. Il gruppo ha affermato in una dichiarazione che le forze dell’Anp hanno assediato l’ospedale Al-Razi e arrestato i combattenti palestinesi feriti, in una mossa che “supera tutte le linee rosse e l’etica nazionale”.
Hamas ha quindi “condannato con la massima fermezza il continuo spargimento di sangue palestinese per mano delle forze di sicurezza dell’Autorità in Cisgiordania” e ha invitato “tutte le fazioni e le figure nazionali e comunitarie in Cisgiordania a uscire con tutte le loro forze per porre fine alle gravi violazioni dell’Autorità e per affrontare l’aggressione e gli attacchi dell’occupazione ai combattenti della resistenza a Jenin, intensificando gli scontri in tutti i punti di contatto e ai posti di blocco militari e negli insediamenti in Cisgiordania”.
Al Jazeera, Israele spara e uccide a Rafah
Le forze israeliane hanno aperto il fuoco sui palestinesi nel campo di Shaboura nella città di Rafah, uccidendo almeno una persona e ferendone altre. Lo riferiscono i giornalisti di Al Jazeera Arabic.
L’attacco è l’ultimo a causare vittime a Gaza nonostante il cessate il fuoco in corso. Ieri, gli spari israeliani hanno ferito anche un pescatore al largo della costa di Gaza City, mentre un drone israeliano ha ferito un altro civile all’interno della città.
Houthi annunciano rilascio equipaggio nave Galaxy Leader
La nave era stata sequestrata all’inizio della campagna degli houthi nel Mar Rosso. I ribelli hanno dichiarato di aver rilasciato i marinai dopo la mediazione dell’Oman. L’equipaggio di 25 persone comprendeva marinai provenienti da Filippine, Bulgaria, Romania, Ucraina e Messico. I ribelli Houthi, sostenuti dall’Iran, avevano dichiarato di aver dirottato la nave per il suo legame con Israele. In seguito hanno condotto una campagna contro le navi in acque internazionali, che si è interrotta solo con il recente cessate il fuoco a Gaza.
Shoah: lunedì Herzog all’Onu per la Giornata della Memoria
Il presidente Isaac Herzog interverrà la prossima settimana a un’assemblea straordinaria delle Nazioni Unite per celebrare la Giornata internazionale della memoria dell’Olocausto e durante la sua visita incontrerà anche il segretario generale delle Nazioni Unite, ha affermato il suo ufficio. Herzog partirà per New York domenica e pronuncerà il discorso principale all’incontro delle Nazioni Unite che segna la giornata di lunedì 27 gennaio, che è l’80 anniversario della liberazione di Auschwitz.
Sarà accompagnato da Marianne Miller, sopravvissuta al campo di concentramento di Theresienstadt e madre del famoso comico israeliano Adir Miller. Durante la sua visita a New York, Herzog dovrebbe anche incontrare il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres per la prima volta dall’attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre 2023. I due discuteranno di “promuovere gli sforzi internazionali per garantire il rilascio degli ostaggi tenuti prigionieri dai terroristi di Hamas a Gaza”, afferma il suo ufficio.
Giordania,Cisgiordania può esplodere;situazione pericolosa
La situazione in Cisgiordania dopo l’attacco israeliano è “pericolosa”, “penso che il mondo intero debba analizzare attentamente ciò che sta accadendo e con lo stesso vigore con cui stiamo esaminando il cessate il fuoco dovremmo anche lavorare per prevenire un’esplosione in Cisgiordania “. Lo ha detto il ministro degli esteri giordano, Ayman Safadi, al World Economic Forum di Davos.
Idf, ‘sequestrato arsenale nel sud del Libano’
L’Esercito israeliano (Idf) ha reso noto che l’810 Brigata ha “sequestrato un gran numero di armi” nel corso di “operazioni difensive nel terreno boscoso dell’area di Har Dov, nel Libano meridionale”.
Tra le armi sequestrate, si legge in un comunicato pubblicato su Telegram, “lanciatori anticarro, lanciarazzi, mitragliatrici, mirini e missili puntati sul territorio israeliano”. La missione, spiega l’Idf, “mirava a eliminare le minacce e a liberare l’area dalle armi e dalle infrastrutture nemiche”.
Unrwa, Jenin quasi inabitabile dopo un mese i incursioni
Il direttore per la Cisgiordania dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Roland Friedrich, ha denunciato mercoledì che il campo profughi di Jenin, nel nord del territorio, è “quasi inabitabile” dopo un mese di incursioni. “Il campo è quasi inabitabile, con circa 2.000 famiglie sfollate da metà dicembre. L’Unrwa non è stata in grado di fornire un servizio completo al campo durante questo periodo”, ha dichiarato il funzionario sul suo account X sui social media.
L’esercito israeliano ha lanciato ieri una massiccia operazione contro la città di Jenin e il suo campo profughi, storica roccaforte delle milizie palestinesi, soprannominata “Muro di ferro”, che ha già causato la morte di 10 palestinesi. Il raid arriva dopo che le forze di sicurezza dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), che governa piccole parti della Cisgiordania occupata e aspira a gestire la Striscia di Gaza dopo la guerra, hanno concluso un’offensiva di un mese contro le milizie della zona legate all’orbita di Hamas.
Guterres: “Con l’annessione della Cisgiordania non ci sarà mai pace”
A proposito del Medioriente, dopo l’accordo di cessate il fuoco per Gaza, “ciò che non è ancora chiaro è quale sarà il futuro delle relazioni fra israeliani e palestinesi”. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, parlando al World Economic Forum di Davos. Guterres ha ipotizzato due opzioni di scenari: “Una possibilità è quella che ci sia l’annessione della Cisgiordania e probabilmente una sorta di limbo a Gaza, il che, ovviamente, è contrario al diritto internazionale e significherebbe che non ci sarà mai la pace in Medioriente. L’altra possibilità – e ancora siamo in tempo – è quella di un’Autorità palestinese rivitalizzata e un approccio aperto da parte del governo israeliano per poter ancora considerare una soluzione a due Stati. Non è chiaro come si svilupperanno le cose”, ha spiegato il numero uno delle Nazioni unite. “Per me è chiaro che Israele non è principalmente interessato a Gaza, ma è principalmente interessato alla Cisgiordania”, ha aggiunto poco dopo.
Guterres, su tregua Gaza ‘robusta’ diplomazia Trump, grande contributo
A proposito del raggiungimento di un accordo di cessate il fuoco per Gaza fra Israele e Hamas c’è stato un “grande contributo” da parte di una “robusta diplomazia del presidente eletto degli Stati Uniti” Donald Trump. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, parlando al World Economic Forum di Davos. “Sento che avevamo una posizione di Israele ancora riluttante al cessate il fuoco solo 2 giorni prima che accadesse e poi all’improvviso c’è stata l’accettazione, dobbiamo riconoscere una diplomazia solida”, ha detto ancora Guterres. Donald Trump si è insediato alla Casa Bianca lunedì 20 gennaio; quando l’accordo è stato raggiunto a Doha, lo scorso 15 gennaio, il tycoon era ancora presidente eletto.
Israele, nessun impegno su creazione di uno Stato palestinese
Israele non ha assunto alcun impegno riguardo alla creazione di uno Stato palestinese nel contesto dei colloqui sulla potenziale normalizzazione con l’Arabia Saudita, ha dichiarato ai legislatori il ministro per gli Affari strategici Ron Dermer. Lo riporta il Times of Israel.
“Non c’è alcuna promessa riguardo alla creazione di uno stato palestinese, affatto”, ha dichiarato Dermer dal podio della Knesset.
E’ la prima volta che Dermer, che non è un parlamentare, parla nel plenum della Knesset da quando ha prestato giuramento come membro del gabinetto del primo ministro Benyamin Netanyahu nel dicembre 2022. Raramente rilascia dichiarazioni pubbliche in generale.
Passando a Gaza, colui che è considerato un consigliere chiave di Netanyahu ha affermato che il governo sta lavorando a un piano per la governance postbellica di Gaza sottolineando la necessità di “coinvolgere sia gli Stati Uniti sia le potenze della regione” per garantire la gestione dell’enclave “secondo il quadro stabilito dal primo ministro”. “Parleremo meno e faremo di più”, ha detto.
Per quanto riguarda il Libano, Dermer ha dichiarato che Israele ha “la capacità di far rispettare qualsiasi violazione e farà tutto il necessario per mantenere la sicurezza dei residenti del nord”, che hanno subito il peso degli attacchi missilistici del gruppo terroristico Hezbollah.
Papa: “Ho telefonato alla parrocchia di Gaza, hanno mangiato lenticchie e pollo, erano contenti”
“Ieri ho chiamato – lo faccio tutti i giorni – la parrocchia di Gaza, erano contenti. Lì dentro ci sono 600 persone, parrocchia e collegio. E mi hanno detto: ‘Oggi abbiamo mangiato lenticchie con pollo’, una cosa che in questi tempi non erano abituati a fare, soltanto qualche verdura, erano contenti”. Così Papa Francesco al termine dell’Udienza Generale. “Preghiamo per Gaza per la pace lì e in altre parti del mondo. La guerra sempre è una sconfitta, non dimenticatevi. La guerra è una sconfitta e chi guadagna con le guerre? I fabbricanti delle armi. Per favore, preghiamo per la pace”, ha sottolineato il Pontefice che ha esortato a non dimenticare “la martoriata Ucraina”, “la Palestina, Israele, Myanmar”. “Preghiamo per la pace. La guerra sempre è una sconfitta”, ha rimarcato. (
Cisgiordania: Idf, ‘colpiti oltre 10 terroristi a Jenin’
“Le forze di sicurezza israeliane hanno colpito oltre 10 terroristi” nel corso di “un’operazione antiterrorismo a Jenin (in Cisgiordania, ndr) iniziata ieri” da parte delle forze dell’Esercito (Idf), dell’Agenzia di sicurezza (Isa) e della Polizia di Frontiera: lo hanno annunciato questa mattina l’Idf e l’Isa in un comunicato congiunto pubblicato su Telegram.
“Inoltre, sono stati condotti attacchi aerei sui siti delle infrastrutture terroristiche e sono stati smantellati numerosi esplosivi piazzati dai terroristi sulle strade – prosegue la nota -. Le forze di sicurezza israeliane stanno continuando l’operazione”.
M.O.: fonti, ANP gestirà valico Rafah con Egitto;Onu monitora
L’Autorità Nazionale Palestinese gestirà il lato di Gaza del valico di frontiera di Rafah con l’Egitto, sotto “la supervisione e il monitoraggio internazionale delle Nazioni Unite”. E’ quanto sarebbe emerso al termine di un incontro tra i responsabili della sicurezza israeliana e il capo dell’intelligence egiziana al Cairo.
Secondo quanto riporta Asharq Al-Awsat, rilanciato dai media israeliani, all’incontro, che si è svolto ieri, hanno partecipato il capo dello Shin Bet, Ronen Bar, il capo del Mossad David Barnea e il capo dell’intelligence egiziana Hassan Rashad. La fonte ha aggiunto che non è stata ancora fissata una data per la riapertura del principale valico di frontiera tra Gaza e l’Egitto.
La donna ostaggio liberata: “C’è vita dopo la morte”
“C’è vita dopo la morte”. A scriverlo, su Instagram è Romi Gonen, una delle ragazze tenute in ostaggio a Gaza e liberate nel quadro dell’accordo tra Israele e Hamas. Nel post una foto di Gonen e sua madre che si abbracciano dopo il suo ritorno in Israele: “non posso credere che sto facendo uno screenshot proprio ora… a volte i sogni diventano realtà”.
“Volevo fermarmi un attimo e ringraziare il popolo di Israele, la mia famiglia e i miei amici. Le preghiere e la forza che ci avete inviato ci hanno accompagnato per tutto il percorso e ci hanno aiutato a credere che questo incubo alla fine finirà”, afferma.
“Ci vorrà più tempo per elaborare e ringraziare tutti voi. Bisogna ricordare che ci sono altri 94 ostaggi a Gaza” che stanno sperando “che noi li salviamo. Il popolo di Israele vive e con l’aiuto di Dio continueremo a ricevere buone notizie nelle prossime settimane”. A riferirne è il ‘Times of Israel’.
Ministro Katz: “Operazione a Jenin contro i terroristi”
L’operazione militare israeliana nella città cisgiordana di Jenin riflette la ‘prima lezione’ appresa dai ripetuti raid dell’IDF nella Striscia di Gaza: l’importanza di eliminare i terroristi e distruggere le infrastrutture del terrore a Jenin per evitare che “il terrorismo si replichi all’interno della città”. A dichiararlo è stato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz, in un comunicato. “Non permetteremo alle armi della piovra iraniana o all’Islam radicale sunnita di mettere in pericolo la vita dei coloni o di stabilire un fronte del terrore a est di Israele”, aggiunge Katz, citato da ‘Ha’aretz’.
L’umo che ha accoltellato 4 persone a Tel Aviv era stato attenzionato in aeroporto dall’immigrazione
Il responsabile dell’attacco contro 4 persone ferite a coltellate da un uomo di 28 anni ucciso “da agenti di sicurezza armati” Il ministro degli Interni Moshe Arbel ha dichiarato in un comunicato che l’aggressore aveva destato i sospetti dei funzionari dell’immigrazione quando era arrivato all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, ma che lo Shin Bet, il servizio di sicurezza interna, gli aveva permesso di entrare in Israele dopo averlo interrogato.
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