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Il presidente Emmanuel Macron parla di multe stradali rispondendo a «s4iintt», influencer che in passato l’ha criticato
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
PARIGI – Il presidente Emmanuel Macron si mette a parlare di multe stradali rispondendo a «s4iintt», un influencer celebre su TikTok, e il primo a rimanerne meravigliato e perplesso è proprio lui. Seguito da circa 250 mila persone, il ragazzo ha poi pubblicato un video pieno di espressioni stupefatte in cui consiglia a Macron di occuparsi di cose più serie, come per esempio la catastrofe provocata dal ciclone a Mayotte.
L’uscita «giovane» del capo dello Stato francese, che già nel 2021 si era concesso una gara di aneddoti con gli Youtuber McFly e Carlito, già non era piaciuta granché perché sembrava contravvenire a quel minimo di solennità ancora richiesto dalla funzione presidenziale. Le cose non sono migliorate andando a vedere un po’ il profilo di «s4iintt»: un ragazzo che proclama continuamente la sua adesione all’Islam nella sua versione più rigorista e che dedica buona parte dei suoi video a criticare il comportamento dei suoi correligionari, non abbastanza devoti e quindi troppo simili ai «kuffar», i miscredenti occidentali.
Su Tik Tok «s4iintt» definisce Macron «nano sposato alla sua prof di francese che dirige un Paese della taglia di una patatina fritta», mostra le immagini «infernali» di un concerto di rap, esorta tutti a non ascoltare la musica strumento del demonio, giudica lecita la poligamia, invita le donne a mettersi il velo e a restare a casa mentre spetta ai mariti lavorare, parla della sua «voglia di menare» quando da turista ha visitato la cattedrale di Colonia e ha notato una mancanza di rispetto di altri turisti verso la religione, minaccia i musulmani apostati che annunciano il loro abbandono dell’islam e accusa un altro influencer, Amine Mojito, di nascondere le sue origini ebraiche per tendere una trappola ai musulmani («s4iintt» è stato denunciato).
È con questo personaggio che Macron, certamente ignaro, è entrato in contatto rispondendo con un video di 27 secondi su TikTok a una sua lamentela piuttosto specifica. L’influencer protestava perché è stato multato, a suo dire, dopo avere pagato al casello autostradale con ApplePay, ovvero il sistema di pagamento che utilizza una carta di credito dematerializzata sullo smartphone. In base al codice della strada francese, quando si è in auto non si può tenere in mano il telefonino se non si è prima spento il motore.
«Buongiorno, ho appena visto il video e lei ha ragione. Penso che nel 2025 debba essere possibile pagare i pedaggi con il telefono», gli dice il presidente nel video girato all’Eliseo, con un’aria tra il serio e il divertito. «Ho passato il dossier al ministro dell’Interno, e la risolveremo collettivamente. Grazie per la segnalazione», conclude Macron. E pensare che nelle ultime settimane il ministro dell’Interno, Bruno Retailleau, si è dedicato soprattutto a fare arrestare ed espellere gli influencer musulmani che su Internet criticano la Francia e gli oppositori algerini.
Molti criticano Macron per l’avventatezza: non solo ha risposto all’influencer senza prima verificare il tenore dei suoi contenuti, ma non è neppure certo che la sanzione – 95 euro di multa e tre punti ritirati dalla patente – sia stata comminata davvero perché ha pagato al casello con Apple Pay, e non perché magari le videocamere lo hanno ripreso mentre telefonava alla guida.
Mentre il premier François Bayrou tesse la sua tela politico-diplomatica nelle retrovie, e i ministri occupano il davanti della scena, Macron ancora indebolito dopo la scelta di andare alle elezioni anticipate dell’estate scorsa sembra cercarsi un nuovo ruolo: accanto al solito protagonismo internazionale, il presidente cerca su TikTok una nuova connessione con i francesi, che però sembrano non amare incursioni estemporanee e poco fortunate.
24 gennaio 2025 ( modifica il 24 gennaio 2025 | 20:10)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il botta e risposta tra l'influencer e il presidente francese
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