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Secondo il procuratore Alfonso D’Avino «la ragazza aveva già deciso che il bambino non sarebbe sopravvissuto». La prima morte risale al 12 maggio 2023, la seconda il 7 agosto scorso: «Dopo questa seconda, la ragazza andò dall’estetista, poi al bar»
Sono stati disposti gli arresti domiciliari per Chiara Petrolini, la donna di 21 anni accusata in seguito alla morte dei suoi due neonati a Vignale di Traversetolo (Parma). I corpi dei due piccoli sono stati trovati sepolti nel giardino della villetta in cui la madre vive con la famiglia.
La prima morte risale al 12 maggio del 2023, giorno in cui la famiglia aveva il saggio di pianoforte del figlio.
La seconda al 7 agosto scorso.
Per la donna le accuse sono di omicidio volontario aggravato dal rapporto di parentele e dalla premeditazione, per il secondo neonato, mentre per il primo si tratta di «soppressione di cadavere». Secondo il procuratore Alfonso D’Avino «la ragazza aveva già deciso che il bambino non sarebbe sopravvissuto». Tanto da cercare sul web, fino al termine della gravidanza, come abortire o indurre il parto e tenere comportamenti poco in sintonia con la gravidanza tra cui fumare marijuana e bere alcol. Avrebbe poi cercato «come procurarsi l’ossitocina». Proprio in merito a questo particolare gli inquirenti vogliono tornare a interrogare le sue amiche, che finora avrebbero sempre dichiarato di non sapere che Chiara era incinta.
Secondo la ricostruzione Chiara avrebbe partorito «assoluta solitudine (collocabile la notte tra il 6 e il 7 agosto)» nella taverna della casa, dove dormiva, «con taglio del cordone ombelicale mediante uso di forbici trovate in cucina, al piano-taverna». Poi avrebbe perso i sensi e sarebbe svenuta. E quando si sarebbe svegliata avrebbe trovato il bimbo morto e lo avrebbe «seppellito» in giardino. Circostanza smentita dagli inquirenti. Il bimbo, vivo al momento della nascita in quanto aveva respirato, sarebbe morto per choc emorragico da recisione del cordone ombelicale «in assenza di un’adeguata costrizione meccanica dei vasi ombelicali», dice il procuratore.
Lei però sarebbe tornata poi alla vita di sempre. L’estetista, l’uscita con gli amici, la pizza in famiglia, la festa e la notte con il fidanzato. Quel giorno, l’8 agosto, era stato vissuto dalla ragazza «con passaggio dall’estetista, poi giro tra bar, vinerie e locali vari fino a circa le due di notte, con rientro a casa e partenza per gli Stati Uniti».
Il padre si sarebbe anche accorto del sangue in bagno ma lei avrebbe giustificato tutto con «un ciclo abbondante» e lui si sarebbe limitato a prendere i tappeti sporchi e metterli a lavare senza fare domande. Partiti per la vacanza in America i carabinieri li avrebbero anche avvisati del ritrovamento del corpo del neonato fatto il 9 agosto nel giardino anche se la famiglia ha continuato il viaggio. Solo al rientro sono stati interrogati e tutti e tre indagati, la posizione dei genitori è stata stralciata anche se, per ora, restano iscritti.
Sono state le ricerche sul web a fare capire della prima gravidanza di Chiara che, all’inizio ha negato e poi nell’interrogatorio del 10 settembre, dopo il rinvenimento di ossa umane nel giardino (il secondo neonato morto), ha fatto dichiarazioni spontanea della donna.
Pochi giorni prima la 22enne aveva negato la gravidanza, questa volta invece aveva ammesso la precedente gravidanza e il successivo seppellimento del figlio, tutto avvenuto nel maggio 2023, dicendo anche che era nato morto. «Ancora una volta, una gravidanza nascosta, apparentemente al mondo intero, un parto a casa in solitaria, senza alcuna assistenza sanitaria, con successivo disfacimento della placenta nel water e seppellimento del cadavere nel giardino», ha spiegato il procuratore. Per la datazione di questo parto, incrociando una serie di dati, si pensa sia avvenuto il 12 maggio 2023. «Per questa vicenda però, essendo in corso accertamenti medico-legali sui resti del bambino morto, non vi è stata contestazione cautelare». Risulta che il 12 maggio i genitori e il fratello di Chiara fossero fuori per un saggio di pianoforte. La ragazza avrebbe scavato con le sue mani una fosse per seppellire il corpicino.
Nelle sue prime spontanee dichiarazioni Chiara «aveva detto di aver nascosto il corpo del neonato nel giardino perché lo voleva vicino a sé». Lo ha spiegato dal comandante provinciale dei carabinieri di Parma, il colonnello Andrea Pagliaro. Quando si è intuita la possibilità di una seconda gravidanza quindi, «si è pensato che se veramente ci fosse stato un altro bambino lo avrebbe sepolto sempre lì, vicino alla sua camera». E, aggiunge l’ufficiale, quando sono state trovate le ossa «eravamo increduli».
Agli investigatori che le hanno chiesto se volesse tenere i figli, Chiara ha risposto di sì. «Ha riferito – ha spiegato il procuratore – che, tornati dagli Stati Uniti, avrebbe detto ai genitori che era incinta. Per la prima gravidanza ha detto che il bimbo era nato morto e di essersi limitata a prenderlo e seppellirlo. Anche per il secondo parto ha raccontato la stessa cosa: che è nato morto, quindi avrebbe tagliato il cordone e lo avrebbe sepolto». Quanto al motivo per cui avesse tenuto nascoste le gravidanze, «ha detto di aver avuto paura del giudizio». Su Chiara il procuratore ha poi detto che, parlando con gli inquirenti, «ha avuto qualche momento di pianto. Se fosse pentita non lo so, registro come dato obiettivo che in qualche momento ha pianto». Ha poi precisato che »è difficile trovare un movente in una scelta del genere: ciò che ci lascia pensare è che, se si fosse trattato di un “errore”e quindi non so come si partorisce, taglio il cordone e mi viene male, come faccio a ripetere a distanza di poco meno di un anno lo stesso percorso?», si chiede il procuratore.
I due neonati sono stati iscritti all’Anagrafe dalla Procura e avranno diritto ad un funerale. Resta da capire quale famiglia darà loro sepoltura.
20 settembre 2024 2024 ( modifica il 22 settembre 2024 2024 | 07:45)
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