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Le notizie di mercoledì 29 gennaio sul conflitto tra Israele e Hamas, in diretta. L’Onu: oltre 376.000 persone sono tornate nel nord di Gaza
Oltre 376.000 palestinesisfollati a causa della guerra tra Israele e Hamas sono tornati nel nord di Gaza. Lo ha affermato l’organismo umanitario delle
Nazioni Unite (Ocha). «Si stima che oltre 376.000 persone siano tornate ai loro luoghi di origine a nord di Gaza, in seguito al ritiro delle forze israeliane dalle due strade principali lungo il corridoio di Netzarim», ha precisato l’ufficio Onu.
L’ «ingresso di 320 camion di
aiuti attraverso i valichi di Al-Awja e Kerem Abu Salem in
preparazione all’entrata nella Striscia di Gaza» viene segnalato
dall’Ufficio stampa del governo
egiziano con riferimento ai passaggi chiamati in ebraico
rispettivamente Niztana e Kerem Shalom. Tra i mezzi entrati oggi
in Israele al fine di arrivare poi nella Striscia ci sono dieci
autocisterne con carburante, precisa il testo.
Funzionari dell’amministrazione Usa hanno comunicato al governo israeliano l’intenzione del presidente Donald Trump di ritirare la presenza militare in Siria. Lo riferisce l’emittente pubblica israeliana Kan, segnalando che l’indiscrezione solleva «molte preoccupazioni» a Tel Aviv. La decisione della Casa Bianca, sottolinea la testata, potrebbe mettere in allarme anche la minoranza curda in Siria, timorosa per la possibile perdita di protezione dinanzi alle possibili pressioni della Turchia. A inizio gennaio Damasco aveva chiesto agli Usa di ritirarsi dal territorio confinate con Israele, garantendo in cambio una presenza in termine di aiuti umanitari. Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha da parte sua assicurato che il le Forze armate di difesa rimarranno a presidio di Hermon, la zona al sud della Siria in cui era in visita, «a tempo indefinito, per garantire la sicurezza della popolazione».
29 gennaio, 00:25 – Aggiornata il 29 gennaio, 00:26
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