Raffaele Morelli: «Le più infelici? Le donne belle dopo i 40 anni. E gli uomini più insicuri al mondo sono gli italiani»
Salva questo articolo e leggilo quando vuoi. Il servizio è dedicato agli utenti registrati.
Trovi tutti gli articoli salvati nella tua nella sezione preferiti e sull'app Corriere News.
L’intervento dei due ministri è previsto a partire dalle 12.15. Giovedì invece nuovo tentativo per eleggere i giudici costituzionali
È prevista domani alle 12.15 l’informativa alla Camera dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi sul caso Almasri. È quanto sarebbe stato comunicato durante la riunione dei capigruppo, secondo quando riferiscono fonti parlamentari. La riunione è ancora in corso.
Le opposizioni avevano chiesto l’intervento in aula della premier Giorgia Meloni: reclamano chiarimenti sul perché il capo delle guardie che controllano tra le altre cose la famigerata prigione di Mitiga sia stato rimandato in Libia benché inseguito da un mandato di cattura della Corte dell’Aia e sia stato per giunta rimpatriato con un volo di Stato. «Il governo non scappa, i ministri daranno risposte adeguate» ha subito commentato il ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani.
Una polemica aveva riguardato poi la diretta televisiva dell’intervento dei due ministri. Inizialmente Davide Faraone, deputato di Italia Viva aveva denunciato che la trasmissione fosse stata negata durante l’intervento alla Camera a causa di un mancato accordo all’interno della maggioranza. La conferenza dei capigruppo ha in seguito dato il via libera alla diretta Rai ma durante l’informativa dei due ministri al Senato, prevista a partire dalle 15.30.
Pd e M5S insistono invece sulla mancata presenza della presidente del consiglio: «Meloni continua a nascondersi dietro ai suoi ministri» sostiene il capogruppo pentastellato Riccardo Ricciardi. «Non capiamo perché la premier rifiuti di venire in Parlamento» incalza Chiara Braga per il Pd. «Qui in Senato ci manca un premier time da un anno e mezzo, Meloni ci è venuta una volta sola, è molto grave. Abbiamo ribadito in maniera unitaria che vogliamo sottoporle una serie di quesiti a partire dalla vicenda Almasri» aggiunge il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.
Piantedosi aveva già risposto in Senato ad alcuni quesiti dell’opposizione sostenendo che Almasri era stato espulso in quanto ritenuto «soggetto pericoloso». Successivamente aveva scritto al presidente della Camera dichiarando che il governo non poteva riferire oltre sul caso Almasri perché vincolato al segreto istruttorio. Lo stesso ministro dell’interno, assieme a Nordio, Meloni e al sottosegretario Alfredo Mantovano erano stati appena iscritti al registro degli indagati proprio per la «fuga» dell’ufficiale libico.
Il Parlamento in seduta comune è invece convocato giovedì 13 febbraio alle 9.30 per l’elezione dei giudici costituzionali. La chiama inizierà dai senatori. Il governo ha invece deciso di porre la questione di fiducia sul dl cultura.
notizia in aggiornamento
Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di politica iscriviti alla newsletter “Diario Politico”. E’ dedicata agli abbonati al Corriere della Sera e arriva due volte alla settimana alle 12. Basta cliccare qui.
4 febbraio 2025 ( modifica il 4 febbraio 2025 | 16:53)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il video pubblicato sui suoi canali social
Gli approfondimenti e i retroscena
della politica italiana
Per usufruire del servizio di domande e risposte de ilMedicoRisponde è necessario essere registrati al sito Corriere.it o a un altro dei siti di RCS Mediagroup.
Non ricordi le credenziali?
Recupera il tuo account
Ti informiamo che con il tuo piano puoi leggere Corriere.it su 1 dispositivo alla volta
Questo messaggio verrà visualizzato su un altro dispositivo/accesso e tu potrai continuare a leggere le notizie da qui. L'altro dispositivo/accesso rimarrà collegato a questo account. Puoi accedere con il tuo account su tutti i dispositivi che desideri, ma utilizzandoli in momenti diversi secondo il tuo piano di abbonamento.
Perché tu o qualcun altro sta leggendo Corriere.it con questo account su più di due dispositivi/accessi. Il tuo attuale abbonamento permette di leggere Corriere.it solo su due dispositivi in contemporanea (computer, telefono o tablet).
Se sei abbonato con un altro account accedi con le tue credenziali. Se siete in 2 o più che utilizzano lo stesso abbonamento, passa all’offerta Family e condividi l’abbonamento con altre due persone. Altrimenti, fai clic su “Continua a leggere qui” e assicurati di essere l'unica persona che visualizza Corriere.it con questo account.
Ti consigliamo di cambiare la tua password cliccando qui
source
⭡ Leggi l’articolo completo.