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La destra israeliana festeggia le parole di Donald Trump che prosepttano il “trasferimento” dei palestinesi dal Gaza per affidare il controllo della Striscia agli Usa che la trasformerebbero nella “Riviera del Moedio Oriente”. Hamas: “Un piano razzista diretto ad annullare la causa palestinese”. I leader mondiali e la gente dovrebbero rispettare il desiderio dei palestinesi di restare a Gaza, ha detto l’inviato palestinese alle Nazioni Unite. “La nostra patria è la nostra patria, se una parte di essa viene distrutta, la Striscia di Gaza, il popolo palestinese ha scelto di tornarci”, ha detto Riyad Mansour. “E penso che i leader e la gente dovrebbero rispettare i desideri del popolo palestinese”

La guerra in Medio Oriente, gli approfondimenti
Dossier – Sentieri di guerra

Onu: “Piano Trump è illegale e immorale”

Media: “L’idea su Gaza di Trump, ci ha pensato per mesi”
Starmer: “I palestinesi devono poter tornare a Gaza e ricostruire”
Regno Unito: “I palestinesi devono vivere e prosperare a Gaza”
Spagna: “Gaza appartiene ai palestinesi e lì devono restare”
Iran reagisce a Trump: “Non cerchiamo l’arma nucleare”
Mosca: “Palestinesi via da Gaza? Sentito Trump, ma anche Egitto”
Ben Gvir: “Pronti a tornare al governo con l’attuazione del piano Trump”
Francia: “Il futuro di Gaza non passa per il controllo di un paese terzo”
Cina a Trump: “Contrari ai trasferimenti forzati a Gaza”
Abbas a Trump: “No all’esproprio e agli attacchi ai diritti palestinesi”
Turchia: “Inaccettabile il piano di Trump su Gaza”
Tajani: domani in Israele, discutere della soluzione dei due Stati
Hamas sul piano Trump per Gaza: “Razzista”
Gantz loda Trump: “Pensiero originale”
Media: “Probabile visita di Trump a Riad a fine febbraio”
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, potrebbe recarsi in visita in Arabia Saudita a fine febbraio per incontrare il principe ereditario Mohammed bin Salman. Lo scrive Al-Araby Al-Jadeed, quotidiano edito a Londra e ritenuto vicino alle autorità qatarine, che cita fonti egiziane, secondo le quali è “molto probabile che nell’ultima settimana di febbraio ci sarà il primo summit arabo-americano”. Secondo le fonti, al vertice parteciperanno i leader di Egitto, Giordania, Iraq e Paesi del Golfo. Anche durante il primo mandato di Trump, Riad fu la prima tappa del suo primo tour all’estero nel maggio 2017. In quell’occasione il presidente partecipò a un bilaterale con i vertici della monarchia saudita e ad altri due summit: uno con i membri del Consiglio di cooperazione del Golfo e un altro con i Paesi islamici

Israele, soldatesse ex ostaggi di Hamas tornano a casa dall’ospedale

Le soldatesse Liri Albag, Naama Levy, Daniella Gilboa e Karina Ariev tornano a casa dall’ospedale dove erano state ricoverate dallo scorso 26 gennaio, data del loro rilascio. Lo riporta il Times of Israel. Le giovani sono rimaste in ospedale diversi giorni in più del previsto per stare con la loro collega Agam Berger dopo il suo rilascio avvenuto il 30 gennaio. Berger rimarrà in cura ancora per qualche giorno

Media: Netanyahu sorpreso dalle parole di Trump su Gaza
Israele non era a conoscenza in anticipo della reale portata della proposta del presidente statunitense Donald Trump su Gaza. Lo dice al Times of Israel un importante collaboratore di Netanyahu. “Sapevamo dell’idea, ma siamo rimasti sorpresi dalle dimensioni”, afferma il funzionario.

Onu: “Piano Trump è illegale e immorale”

Il piano presentato da Donald Trump per la Striscia di Gaza è “illegale, immorale e completamente irresponsabile”. Lo ha affermato Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite per i territori palestinesi. Lo riporta Al Jazeera. Secondo Albanese il presidente americano sta suggerendo di commettere il “crimine internazionale” di sfollamento forzato
Khamenei nomina il leader di Hezbollah suo inviato in Libano
La Guida Suprema iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei, ha nominato il segretario generale di Hezbollah, Naim Qassem, suo inviato in Libano. Lo ha riferito Press Tv, citando un “decreto” dell’ayatollah in cui si precisa che il leader del movimento sciita, alleato di Teheran, lo rappresenterà nella gestione degli affari finanziari, nella raccolta e distribuzione della Zakat e nella gestione degli affari religiosi. La Zakat è uno dei cinque pilastri dell’Islam e prevede l’obbligo ogni anno per i musulmani di devolvere per scopi caritatevoli una piccola parte dei loro guadagni. Secondo Press Tv, anche l’ex leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah – assassinato in un raid israeliano su Beirut lo scorso 27 settembre – aveva lo stesso incarico di Qassem
Media: “L’idea su Gaza di Trump, ci ha pensato per mesi”
La presa di controllo di Gaza da parte degli Stati Uniti è un’idea di Donald Trump: il presidente ci ha pensato per almeno gli ultimi due mesi e ha presentato il piano perché è arrivato alla conclusione che nessuno aveva idee nuove su Gaza. Lo riporta Axios citando una fonte vicina a Trump
Starmer: “I palestinesi devono poter tornare a Gaza e ricostruire”
Ai palestinesi “deve essere concesso di poter tornare” nelle loro case nella Striscia di Gaza, che hanno dovuto abbandonare a causa del conflitto tra Hamas e Israele, e di “ricostruire” l’enclave dopo 15 mesi di guerra. Lo ha dichiarato il primo ministro britannico Keir Starmer. “Devono poter tornare. Devono poter ricostruire e noi dobbiamo essere al loro fianco in questa ricostruzione, sul cammino verso una soluzione a due Stati”, ha dichiarato Starmer rispondendo in Parlamento sul progetto del presidente americano Donald Trump per il futuro della Striscia di Gaza.Ai palestinesi “deve essere concesso di poter tornare” nelle loro case nella Striscia di Gaza, che hanno dovuto abbandonare a causa del conflitto tra Hamas e Israele, e di “ricostruire” l’enclave dopo 15 mesi di guerra. Lo ha dichiarato il primo ministro britannico Keir Starmer. “Devono poter tornare. Devono poter ricostruire e noi dobbiamo essere al loro fianco in questa ricostruzione, sul cammino verso una soluzione a due Stati”, ha dichiarato Starmer rispondendo in Parlamento sul progetto del presidente americano Donald Trump per il futuro della Striscia di Gaza
Unchr: “Il piano di Trump per Gaza è molto sorprendente”
“E’ molto sorprendente” il piano del presidente americano Donald Trump per il futuro della Striscia di Gaza ed “è molto difficile esprimersi su una questione così delicata”. Così Filippo Grandi, Alto commissario dell’Unhcr (l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati), in una intervista all’Afp. “E’ qualcosa di molto sorprendente, ma occorre vedere cosa significa concretamente”, ha aggiunto.
Ex ostaggio: “A Gaza terribile, devono tornare tutti a casa”
“Non dobbiamo dimenticare che ci sono altre 79 persone rapite a Gaza, che sopravvivono ogni giorno in condizioni terribili e aspettano solo che noi le salviamo. La mia riabilitazione non sarà completa finché non saranno tutte a casa. Dobbiamo riportarle a casa”. Lo ha affermato Romi Gonen, rapita al Nova festival e tenuta in ostaggio da Hamas nella Striscia di Gaza per 471 giorni. Lo riporta il Times of Israel. “Sono uscita dall’oscurità ed sono tornata alla luce – ha aggiunto – grazie alla mia amata famiglia che ha fatto di tutto per riportarmi a casa. Grazie a tutti i miei amici che sono diventati l’ ‘esercito Romi’ e a tutti coloro che hanno preso parte alla lotta, alle forze di sicurezza che hanno rischiato la vita per noi, sarò per sempre grata. Un enorme sostegno e amore alle famiglie in lutto”, ha concluso

Media: “Il Pentagono prepara un piano per il ritiro delle truppe Usa dalla Siria”
Il Dipartimento della Difesa Usa sta laborando un piano per ritirare tutte le truppe statunitensi dalla Siria. Lo hanno detto due funzionari del Pentagono alla NBC News.
Il presidente Donald Trump e funzionari a lui vicini hanno recentemente espresso interesse nel ritirare le truppe statunitensi dalla Siria, hanno affermato le fonti, spingendo i funzionari del Pentagono a iniziare a elaborare piani per un ritiro completo in 30, 60 o 90 giorni. Sempre secondo quanto riportato da funzionari della difesa Usa, il nuovo consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, Mike Waltz, è stato venerdì scorso nella sede centrale del Comando Centrale degli Stati Uniti a Tampa, in Florida, incontrando alti vertici militari statunitensi e ricevendo informazioni sulla situazione in Medio Oriente. Il Pentagono ha rifiutato di commentare.

Coloni: “Bene Trump; Israele annetta anche Cisgiordania”
I leader dei coloni israeliani reagiscono con entusiasmo alla proposta del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di reinsediare la popolazione palestinese di Gaza in altri paesi, invitando il governo israeliano ad attuare immediatamente il piano e a iniziare a costruire insediamenti ebraici nel territorio. Lo riportano i media israeliani. Israel Ganz, presidente dell’organismo di coordinamento dei coloni, il Consiglio Yesha, loda l’idea di Trump, affermando che equivale a “dichiarare la fine del sogno palestinese di distruggere Israele attraverso Gaza o di creare uno stato palestinese nel cuore della terra di Israele”. Ganz, che è anche a capo del Consiglio regionale di Mateh Binyamin, un’autorità municipale che governa diverse decine di insediamenti e avamposti illegali in Cisgiordania, aggiunge che il governo israeliano dovrebbe “adottare oggi la visione di Trump e tradurla in azione”, il che, a suo dire, dovrebbe includere anche “l’applicazione della sovranità sulla Giudea e la Samaria”, ovvero l’annessione della Cisgiordania
Regno Unito: “I palestinesi devono vivere e prosperare a Gaza”
I palestinesi devono poter “vivere e prosperare” a Gaza e in Cisgiordania. Lo ha detto il ministro degli Esteri britannico David Lammy rispondendo ai giornalisti a margine della sua visita odierna a Kiev. La dichiarazione del responsabile del Foreign Office arriva dopo quanto affermato dal presidente americano Donald Trump sull’ipotesi di mettere la Striscia sotto il controllo Usa
Spagna: “Gaza appartiene ai palestinesi e lì devono restare”
I palestinesi che vivono nella Striscia di Gaza devono restare nell’enclave. Così il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares ha risposto al piano del presidente americano Donald Trump sul futuro della Striscia di Gaza. “Voglio essere chiaro: Gaza appartiene ai palestinesi e alle persone che ci vivono”, ha affermato il capo della diplomazia spagnola, ribadendo la ferma opposizione di Madrid a qualsiasi piano di spostamento forzato della popolazione palestinese e ribadendo il sostegno a una soluzione a due Stati. “I palestinesi devono sapere che la Spagna li sosterrà”, ha proseguito Albares, aggiungendo che “Gaza è parte del futuro Stato palestinese”

Iran reagisce a Trump: “Non cerchiamo l’arma nucleare”
Il capo dell’Organizzazione iraniana per l’energia atomica, Mohammad Eslami, ha dichiarato che l’Iran non ha intenzione di avere la bomba atomica, in reazione all’ordinanza firmata dal presidente americano Donald Trump che ripristina “massima pressione” contro Teheran affinché non ottenga l’arma nucleare. “Trump ha detto che l’Iran non dovrebbe avere armi nucleari, l’Iran non ha avuto, non ha e non avrà in futuro l’intenzione di ottenere armi nucleari”, ha affermato Eslami, come riferisce Mehr, aggiungendo che “il programma energetico nucleare pacifico dell’Iran è all’interno dell’ambito del trattato sulla non proliferazione nucleare”
Mosca: “Palestinesi via da Gaza? Sentito Trump, ma anche Egitto”
Il Cremlino afferma di aver preso nota delle parole di Donald Trump, che ha dichiarato che “i palestinesi dovrebbero lasciare Gaza”, ma anche della contrarietà di Giordania ed Egitto alla proposta del presidente americano. Lo riporta la Tass. Il Cremlino ha inoltre dichiarato che per la Russia “la soluzione in Medio Oriente può avvenire solo sulla base della presenza di due Stati”
Ben Gvir: “Pronti a tornare al governo con l’attuazione del piano Trump”
L’ex ministro israeliano Itamar Ben Gvir, esponente dell’estrema destra, ha evocato la possibilità per il suo partito di rientrare nel governo di Benyamin Netanyahu a seguito degli annunci di Donald Trump di un piano per prendere il controllo della Striscia di Gaza e il trasferimento forzato dei palestinesi. “Non ho ancora cucito un nuovo abito ministeriale, ma non c’è dubbio che le possibilità che (il partito) Otzma Yehudit torni al governo siano aumentate”, ha detto il politico ultranazionalista citato dal Times of Israel. “La palla è ora nelle mani del primo ministro. Non appena iniziamo e c’è l’intenzione di attuarlo, torno”. “Abbiamo un’enorme opportunità e non dobbiamo perderla. Anche prima del 7 ottobre, ho incoraggiato l’emigrazione (dei palestinesi da Gaza) e mi hanno preso in giro. Dobbiamo abbracciarla e non limitarci a fare una dichiarazione. È tempo di implementarla e promuoverla”, ha aggiunto
Francia: “Il futuro di Gaza non passa per il controllo di un paese terzo”
L’avvenire di Gaza passa per “un futuro stato palestinese” e non dal controllo “di un paese terzo”: lo si legge in una nota del Quai d’Orsay, secondo il quale la Francia “ribadisce la sua contrarietà a qualsiasi trasferimento forzato della popolazione palestinese di Gaza, che rappresenterebbe una violazione grave del diritto internazionale, un attacco alle aspirazioni legittime dei palestinesi, ma anche un forte ostacolo alla soluzione a due stati e un fattore di destabilizzazione per i nostri partner vicini che sono l’Egitto e la Giordania, oltre che l’insieme della regione”
Wsj: “Il piano per Gaza tenuto segreto nella cerchia ristretta di Trump”
La proposta del presidente americano Donald Trump per Gaza è stata tenuta segreta all’interno di un circolo molto ristretto di persone vicine al capo della Casa Bianca. Lo ha riferito il Wall Street Journal, citando due fonti dell’amministrazione americana secondo i quali l’idea di prendere il controllo della Striscia e sfollare per sempre i palestinesi è nata di recente ed è stata gestita tramite assistenti e alleati negli ultimi giorni. I funzionari al di fuori della cerchia ristretta del presidente non ne erano a conoscenza e ha sbalordito persino alcuni dei più accesi sostenitori di Trump nella comunità ebraica, ha aggiunto il Wsj, citando uno di loro che ha definito l’idea “folle” e ha messo in dubbio che possa essere messa in pratica
Egitto: “Anp governi la Striscia di Gaza”
Il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty, ha chiesto all’Autorità nazionale palestinese di governare la Striscia di Gaza, poche ore dopo che il presidente Donald Trump ha annunciato l’intenzione degli Stati Uniti di prendere il controllo dell’enclave. L’Egitto è ansioso che l’Anp “assumi i suoi doveri nella Striscia di Gaza come parte dei Territori palestinesi occupati”, ha sottolineato in un incontro con il premier palestinese Mohammed Mustafa. Secondo Trump, l’Egitto è uno dei Paesi che dovrebbe accogliere i palestinesi sfollati da Gaza ma il Cairo si è sempre opposto all’idea
Cina a Trump: “Contrari ai trasferimenti forzati a Gaza”
La Cina “si oppone al trasferimento forzato che ha per obiettivo la popolazione di Gaza”. E’ quanto ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian sulla proposta del presidente americano Donald Trump relativa alla presa del controllo da parte degli Usa della Striscia di Gaza. Pechino spera che “tutte le parti prendano in considerazione il cessate il fuoco e la governance post-conflitto come un’opportunità per riportare la questione palestinese sulla strada giusta dell’accordo politico basato sulla soluzione dei due Stati”, ha aggiunto Lin, nel corso del briefing quotidiano
Abbas a Trump: “No all’esproprio e agli attacchi ai diritti palestinesi”
Il leader palestinese Mahmud Abbas contro il presidente americano Donald Trump sul futuro della Striscia di Gaza. “Abbas e la dirigenza palestinese manifestano il loro rifiuto categorico di fronte alle richieste di esproprio della Striscia di Gaza ed espulsione dei palestinesi, allontanati dalla loro patria”, riporta l’agenzia palestinese Wafa. “Non permetteremo vengano attaccati i diritti del nostro popolo, per i quali abbiamo lottato per decenni e fatto grandi sacrifici”, si legge in una dichiarazione rilanciata dalla Wafa, che denuncia “una violazione grave del diritto internazionale”. “Pace e stabilità nella regione non sono possibili senza la creazione di uno stato palestinese, con Gerusalemme come capitale, secondo la soluzione dei due stati”, insiste la dirigenza palestinese

Turchia: “Inaccettabile il piano di Trump su Gaza”
Il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, ha definito inaccettabile la proposta del presidente americano Donald Trump riguardo ad una presa del controllo da parte degli Usa di Gaza con l’idea che i palestinesi dovrebbero lasciare la Striscia. “La questione della deportazione è una situazione che né noi né la regione possono accettare. Persino pensarci è una perdita di tempo, è sbagliato addirittura aprire una discussione” su questo argomento, ha affermato Fidan, durante un’intervista con l’agenzia turca Anadolu
Tajani: domani in Israele, discutere della soluzione dei due Stati
“Nel corso della visita” di domani in Israele “incontrerò nuovamente il ministro degli Esteri Saar per discutere del consolidamento del cessate il fuoco e del rilancio del processo politico verso la soluzione a due Stati”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in audizione alle commissioni Affari esteri di Camera e Senato. “Hamas non può tornare a controllare la Striscia. La popolazione di Gaza ha pagato un prezzo troppo alto per la sua follia terroristica. Per questo siamo in prima linea nel sostegno all’Autorità palestinese nel suo processo di riforme”.

Hamas sul piano Trump per Gaza: “Razzista”
Hamas denuncia le dichiarazioni “razziste” e “allineate” sulle posizioni dell’estrema destra israeliana di Donald Trump. “La posizione razzista americana si allinea con quella dell’estrema destra israeliana nel trasferimento del nostro popolo e l’eliminazione della nostra causa”, ha dichiarato Abdel Latif al-Qanou, portavoce di Hamas.

Gantz loda Trump: “Pensiero originale”
Benny Gantz, presidente della coalizione israeliana di opposizione Partito di unità nazionale, ha accolto positivamente le dichiarazioni del presidente Donald Trump sul futuro della Striscia di Gaza, definendole “un’ulteriore prova della stretta alleanza tra Stati Uniti e Israele”. “Il presidente Trump ha dimostrato, e non per la prima volta, di essere un vero amico di Israele e che continuerà a stare al suo fianco in questioni importanti per il rafforzamento della sua sicurezza”, ha affermato. Con le sue osservazioni Trump “ha formulato un pensiero creativo, originale ed interessante che deve essere esaminato in contemporanea alla realizzazione degli obiettivi della guerra, con la priorità del rientro di tutti gli ostaggi”.

Ben-Gvir loda Trump: “Soluzione è trasferire palestinesi”
“Donald, questo sembra l’inizio di una bella amicizia”. Così su X il leader dell’estrema destra israeliana ed ex ministro per la Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir ha salutato l’annuncio del piano del presidente Usa per Gaza, dopo l’incontro con il premier israeliano Benjamin Netanyahu a Washington.

‘A giugno una conferenza sul Medio Oriente a New York’
Nel prossimo mese di giugno si svolgerà una conferenza internazionale sul Medio Oriente a New York. Lo ha detto alla Tass l’ambasciatore palestinese a Mosca, Abdel Hafez Nofal. “In generale, è necessario fare qualcosa non solo per fermare la guerra, ma per fermare la guerra in generale. Ciò dovrebbe avvenire sulla base di un accordo su due Stati. E molti paesi sono favorevoli a questo problema, compresa la Russia” ha aggiunto il diplomatico.
Portavoce Hamas, frasi Trump su Gaza assurde e ridicole
Le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sul fatto di assumere il controllo della Striscia di Gaza sono “ridicole” e “assurde”. A dirlo alla Reuters è un portavoce di spicco di Hamas, Hamas Sami Abu Zuhri, secondo quanto riportato dal Times of Israel. “Le dichiarazioni di Trump sulla sua intenzione di prendere il controllo di Gaza sono ridicole e assurde, e qualsiasi idea di questo tipo può incendiare la regione”, dice Abu Zuhri
Arabia Saudita ribadisce necessità Stato palestinese
L’Arabia Saudita ha dichiarato che non formalizzerà i legami con Israele a meno che non venga creato uno Stato palestinese, dopo che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che la normalizzazione con il regno del Golfo avverrà. “L’Arabia Saudita continuerà i suoi instancabili sforzi per creare uno Stato palestinese indipendente con Gerusalemme Est come capitale e non stabilirà relazioni diplomatiche con Israele senza questo”, ha affermato il Ministero degli esteri saudita in una dichiarazione su X.
Proteste pro-Gaza a Casa Bianca, ‘Palestina non in vendita’ ‘Trump in galera’

Manifestanti filo-palestinesi si sono radunati davanti alla Casa Bianca e contro il piano di Donald Trump di “prendere il controllo di Gaza”. Lo riporta il New York Times sottolineando che la folla gridava: “Donald Trump deve andare in prigione!” e “La Palestina non è in vendita!”.
Hamas pronta a dialogo con amministrazione Trump
Hamas è pronta a stabilire contatti e ad avere colloqui con l’amministrazione Trump. Lo ha dichiarato all’agenzia di stampa russa Ria Novosti Musa Abu Marzouk, vicepresidente dell’ufficio politico di Hamas. “Sì, è vero. Siamo aperti al contatto e al dialogo con l’amministrazione Trump. In passato, non abbiamo sollevato obiezioni ai contatti con l’amministrazione Biden, Trump o qualsiasi altra amministrazione statunitense, e siamo aperti ai colloqui con tutte le parti internazionali”, ha detto Abu Marzouk.
Trump, ‘truppe Usa a Gaza? Faremo ciò che è necessario’
Donald Trump non esclude lo schieramento di truppe americane per a Gaza. “Faremo ciò che è necessario”, ha risposto in conferenza stampa con il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
Trump, Gaza sarà la Costa Azzurra del Medio Oriente
Gaza diventerà la “Costa Azzurra del Medio Oriente. Visiterò Gaza e altri luoghi del Medio Oriente”. Lo ha detto il presidente Usa Donald Trump durante la conferenza stampa congiunta con il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
Trump, ‘controllo Usa di Gaza a lungo termine’
“A tutti piace l’idea che gli Stati Uniti controllino quel pezzo di terra”, ovvero Gaza, “creando migliaia di posti di lavoro. Ho studiato da vicino per mesi. Questo non è per Israele ma per tutti”, ha detto Trump definendo il suo piano per Gaza una “raccomandazione”. “A molti in Medio Oriente piace l’idea” perché porterà “stabilità”, ha aggiunto.
Trump, presto annuncio su sovranità in Cisgiordania
Donald Trump ha promesso un annuncio “nelle prossime quattro settimane” riguardo la sovranità di Israele in Cisgiordania. Il presidente ha risposto così alla domanda di un giornalista che ha usato il termine Samaria, per indicare i Territori contesi tra Israele e Palestina.

Netanyahu, Israele vincerà e sarà vittoria America
“Israele porrà fine alla guerra vincendola. La vittoria di Israele sarà la vittoria dell’America. Non solo vinceremo la guerra lavorando insieme, ma vinceremo la pace con la vostra leadership, signor Presidente, e la nostra partnership”. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu al Donald Trump in una conferenza stampa congiunta dopo l’incontro alla Casa Bianca.
Netanyahu, ‘il piano di Trump per Gaza cambierà la storia’
“Il piano di Trump per Gaza cambierà la storia”. Lo ha detto Benjamin Netanyahu.
Netanyahu, sconfitto i peggiori nemici degli Stati Uniti
“Abbiamo sconfitto tra i peggiori nemici degli Stati Uniti”. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu, parlando di Hamas e ricordato di aver “decimato Hezbollah” e “distrutto le armi rimanenti” del presidente siriano Bashar al Assad e colpito le “difese aeree dell’Iran”.
Netanyahu, ‘dobbiamo finire lavoro, finiremo guerra vincendola’

“Dall’attacco del 7 ottobre stiamo combattendo i nostri nemici e cambiando il volto del Medio Oriente. Abbiamo devastato Hamas, abbiamo decimato Hezbollah”. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyhau. “Israele non è mai stato così forte ma per assicurare il nostro futuro dobbiamo finire il lavoro”, ha aggiunto Netanyahu, precisando “Israele finirà la la guerra vincendola. La vittoria di Israele sarà la vittoria dell’America”.
Netanyahu: ”Trump il più grande amico che Israele abbia mai avuto alla Casa Bianca”
Donald Trump è “il più grande amico che Israele abbia mai avuto alla Casa Bianca”. Lo ha detto Benjamin Netanyahu nella conferenza stampa alla Casa Bianca con il presidente Usa.

Trump: “Usa prenderanno il controllo di Gaza”
Gli Stati Uniti “prenderanno il controllo di Gaza”, la “possiederanno” e saranno responsabili della bonifica dagli ordigni e della ricostruzione della Striscia. Lo ha detto Donald Trump nella conferenza stampa congiunta alla Casa Bianca con Benjamin Netanyahu. I palestinesi di Gaza, ha ribadito il presidente, “dovrebbero andare in altri Paesi di interesse” che hanno “un cuore umanitario”.

Trump: “Sbloccati aiuti militari a Israele per 1 mld”
“Ho messo fine all’embargo della passata amministrazione all’invio di armi per oltre un miliardo di dollari a Israele”. Lo ha detto Donald Trump nel corso della conferenza stampa congiunta con il premier israeliano Benjamin Netanyahu.
Trump: “Io e Netanyahu portata pace come mai in decenni”
“La debolezza e l’incompetenza degli ultimi quattro anni hanno aggravato il danno in tutto il mondo, incluso il Medio Oriente”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. “Il primo ministro” di Israele Benjamin Netanyahu “e io – ha aggiunto – abbiamo forgiato una straordinaria partnership di successo che ha portato pace e stabilità in medio Oriente come mai c’era stata in decenni”.
Trump, ‘i legami tra Usa e Israele sono indistruttibili’

“I legami tra Usa e Israele sono indistruttibili”. Lo ha detto Donald Trump in una conferenza stampa con Benjamin Netanyahu sottolineando che negli ultimi due anni “i rapporti sono stati messi a dura prova”. “Ma con me e te saranno più forti che mai”, ha aggiunto.
Trump, merito il premio Nobel per la Pace
“Non riceverò mai il premio Nobel per la pace. E’ una vergogna. Lo merito, ma non lo otterrò mai”. Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ai giornalisti nello Studio Ovale prima di incontrare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

Netanyahu: “Obiettivo è liberare tutti gli ostaggi e distruggere Hamas”
“Sostengo l’idea di liberare tutti li ostaggi e di raggiungere tutti i nostri obiettivi della guerra, il che include la distruzione delle capacità militari e di governo di Hamas e l’assicurazione che Gaza non rappresenti mai più una minaccia per Israele”. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, nello Studio Ovale della Casa Bianca, dove ha incontrato il presidente Usa Donald Trump.

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Di NewsBot