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Nuova operazione nel risiko bancario italiano: Bper Banca ha lanciato un’Ops sulla Popolare di Sondrio. Entrambe le banche sono partecipate da Unipol, la prima al 24% e la seconda al 19,9%
Nel tourbillon del risiko bancario erano rimaste solo le due ex popolari, dopo che Intesa Sanpaolo martedì si è chiamata fuori da qualsiasi operazione di sistema. Dopo lunghe speculazioni che si sono rincorse per mesi, alla fine è successo: Bper Banca ha lanciato un’Ops sulla Popolare di Sondrio. Entrambe le banche sono partecipate da Unipol, la prima al 24% (4% potenziale) e la seconda al 19,9%.
I corsi di Borsa d’altro canto facevano intendere che qualcosa si stesse muovendo sui due istituti di credito: la banca valtellinese da inizio anno a Piazza Affari si è rivalutata del 30%, in sei mesi del 47%; l’istituto modenese invece del 7,5% e in sei mesi del 44,8%.
L’offerta di scambio totalitaria lanciata prevede che vengano assegnate 1,45 azioni di nuova emissione dell’istituto modenese per ogni titolo di quello valtellinese. La valorizzazioni delle azioni di quest’ultimo, si legge in una nota, ammonta a 9,527 euro, per un controvalore complessivo dell’offerta, in caso di integrale adesione, di 4,32 miliardi di euro. Il premio riconosciuto agli azionisti della Sondrio è pari al 6,6% sulla chiusura di Borsa. Entro 20 giorni verrà presentato il prospetto dell’ops in Consob mentre il 18 aprile sarà convocata l’assemblea di Bper per votare l’aumento di capitale al servizio dell’ops che dovrà prima passare dalle autorizzazioni di rito. La previsione è che le nozze vadano in porto nella seconda metà dell’anno. Advisor per Bper sono Chiomenti, Mediobanca, Barclays, Equita, Goldman Sachs.
«Questa operazione basata su logiche industriali rappresenta un’opportunità unica di creare un gruppo bancario leader in Italia, con due banche complementari che hanno modelli di business coerenti e che condividono gli stessi valori», ha commentato l’ad di Bper Gianni Franco Papa.
L’ex popolare emiliana intende «preservare il marchio» dell’istituto valtellinese «nelle aree storiche», riconoscendo che il brand di Popolare Sondrio è «parte integrante della forte identità territoriale dell’emittente, che vanta una lunga tradizione di vicinanza alle famiglie, alle imprese locali e alle comunità». «Tutto questo», secondo Bper, è in linea con quanto il gruppo ha dimostrato di «saper realizzare in precedenti operazioni», tra
cui l’integrazione con Carige e Banca Monte di Lucca. «Il nuovo gruppo», continua l’istituto emiliano, «sarà agevolato da un forte incremento della produttività derivante da fabbriche prodotto condivise significativa creazione di valore per gli azionisti con un’elevata redditività (rote atteso prossimo al 15%) e una forte solidità patrimoniale (cet1 ratio atteso superiore al 15%), con un pay-out ratio medio del 75%, in significativo miglioramento per gli azionisti della Banca Popolare di Sondrio».
La redditività del gruppo bancario risultante dall’operazione beneficerà di sinergie di ricavo stimate a regime fino a 100 milioni per anno e di sinergie di costo fino a 190 milioni ante imposte per anno.
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6 febbraio 2025 ( modifica il 6 febbraio 2025 | 21:26)
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di Redazione Economia
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