Dopo la dichiarazione di apertura del presidente ucraino Zelensky, che per la prima volta si è detto pronto a "negoziati diretti" con Vladimir Putin, il Cremlino risponde non escludendo una trattativa. Keith Kellogg, l’inviato di Donald Trump, ha detto che discuterà con gli alleati le proposte del presidente americano per mettere fine al conflitto in occasione della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, in programma dal 14 al 16 febbraio
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Il presidente russo Vladimir Putin potrebbe incontrare il presidente americano Donald Trump ”già questo mese”. E’ quanto ha sostenuto il presidente della Commissione esteri della Duma, Leonid Slutsky, al termine di un incontro con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. ”La probabilità di questo contatto è pari al 100%”, ha affermato Slutsky parlando di un possibile incontro tra Putin e Trump. ”I leader delle due maggiori potenze del pianeta devono restare in stretta collaborazione tra loro”, ha aggiunto citato dalla Tass. “Il lavoro richiede una preparazione seria che non svelerò, ma è attualmente in una fase avanzata”, ha aggiunto Slutsky. “Febbraio o marzo: non facciamo supposizioni e diamo ai leader l’opportunità di prepararsi in modo competente e completo. Ma sarà presto” l’incontro, ha precisato. Dopo la dichiarazione di apertura di Volodymyr Zelensky, che per la prima volta si è detto pronto a “negoziati diretti” con Vladimir Putin, il Cremlino risponde non escludendo una trattativa con lo stesso presidente ucraino, anche se continua a definirlo “illegittimo”. “Il signor Zelensky ha grossi problemi in termini di legittimità, ma nonostante questo la parte russa rimane aperta ai negoziati”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Nel giudizio sul dialogo con Washington, Mosca lascia invece da parte la prudenza usata finora per dire che i contatti sono in corso “tra singoli dipartimenti, e si sono intensificati di recente”. Keith Kellogg, l’inviato di Donald Trump, ha detto che discuterà con gli alleati le proposte del presidente americano per mettere fine al conflitto in occasione della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, in programma dal 14 al 16 febbraio.
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Un musicista russo è morto cadendo dalla finestra del decimo piano del suo appartamento a San Pietroburgo durante una perquisizione della polizia, ha riferito la testata locale Fontanka. Sospettando che Vadim Stroykin, 59 anni, che gestiva una scuola di chitarra a San Pietroburgo, avesse donato denaro alle Forze armate ucraine, gli agenti di polizia hanno perquisito la sua casa ieri, ha scritto Fontanka. A un certo punto della perquisizione, Stroykin si e’ allontanato per andare a prendere un bicchiere d’acqua dalla cucina, ed e’ stata l’ultima volta che è stato visto vivo, ha scritto Fontanka. Il suo corpo è stato trovato poco dopo steso a terra. Non e’ chiaro se Stroykin si sia buttato o sia caduto, ma il canale Telegram pro-Cremlino Mash ha descritto la sua morte come un suicidio, aggiungendo che le sue presunte donazioni all’esercito ucraino gli avrebbero fatto rischiare fino a 20 anni di prigione se in tribunale fosse stato condannato per terrorismo. Il Comitato investigativo russo ha avviato un’indagine sulla sua morte. Originario della città russa di Snezhinsk, negli Urali, Stroykin ha lavorato come presentatore radiofonico per la filiale di Ekaterinburg della stazione radio indipendente Ekho Moskvy, prima di trasferirsi a San Pietroburgo 10 anni fa, dove si guadagnava da vivere insegnando a suonare la chitarra. Sebbene spesso vago nei suoi post sui social media, Stroykin è stato comunque critico nei confronti della guerra in Ucraina e delle azioni di Mosca. Nel giorno della morte in carcere dell’oppositore Aleksey Navalny, ricorda Novaya Gazeta, aveva pubblicato la parola “bastardi” sul social più popolare in Russia, Vkontakte
È importante “non ridurre di tre miliardi i nostri aiuti all’Ucraina, si tratterebbe di dimezzarli”, così la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock al quotidiano Sueddeutsche Zeitung spiegando “si tratta di assicurare il rifornimento dell’Ucraina in un momento critico”. Il quotidiano tedesco riporta che le trattative all’interno del governo sul nuovo pacchetto di aiuti all’Ucraina per una cifra di tre miliardi di euro sarebbero fallite. Su questi nuovi aiuti – in particolare finalizzati ad assicurare all’Ucraina munizioni e la difesa aerea – sono convenuti la ministra Baerbock e il ministro della Difesa, il socialdemocratico Pistorius. Tuttavia, il cancelliere Scholz ha sino ad oggi posto un veto perché non ci sarebbero risorse sufficienti nel bilancio e tra i due partner rimasti della coalizione semaforo non sarebbe stata trovata ancora una soluzione.
L’Ucraina è aperta alla diplomazia, ma nessuna decisione o piano sull’Ucraina può essere preso senza di noi. Non può essere un piano creato dai singoli Stati: dobbiamo avere una visione comune con i nostri partner. Credo che la Russia cercherà sempre scuse per evitare veri colloqui. Cercherà di spostare l’attenzione, pretendere condizioni o rivendicare ostacoli. Credo che Putin abbia paura di avere una conversazione con me sulla fine della guerra. Preferisce nascondersi dietro il suo entourage piuttosto che sedersi e avere una conversazione diretta. Tuttavia, credo che il presidente Trump sara’ in grado di costringerlo a fermare la guerra”. Lo afferma il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, conversando con i giornalisti a Kiev. Per Zelensky “il team ucraino è in costante comunicazione con i nostri partner americani. Avrò anche delle discussioni nel prossimo futuro. In questo momento, il nostro obiettivo e’ allineare la nostra visione con i nostri partner. Anche se alla Russia non piace, dobbiamo avere una strategia comune tra gli alleati prima che possa aver luogo un processo diplomatico. L’Ucraina ha già avuto discussioni sostanziali con il team del Presidente Trump prima del suo insediamento. Abbiamo delineato chiare priorità e aree in cui non e’ possibile alcun compromesso per il popolo ucraino. La parte statunitense conosce bene la posizione dell’Ucraina, ma dovremo attendere negoziati e risultati ufficiali
La società lituana di tecnologie della difesa NT Service donato all’Ucraina 50 sistemi antidrone SkyWiper-MOTO per un valore complessivo di quasi 200.000 euro. Lo comunica la stampa lituana. I sistemi, che saranno trasferiti in Ucraina nei prossimi giorni, sono stati donati nell’ambito di Radarom, un’iniziativa in programma per la terza volta al fine di raccogliere fondi per le truppe e la popolazione ucraine
La sicurezza europea dipende direttamente dalla difesa del fianco nord-orientale del continente: siamo grati all’Italia per il suo significativo contributo alla sicurezza della nostra regione”. Lo ha dichiarato la ministra della Difesa lituana, Dovile Sakaliene, nel corso del bilaterale, tenutosi oggi a Vilnius, con la viceministra della Difesa italiana, Isabella Rauti, in occasione del rischieramento del moderno sistema d’arma Samp-T. Sakaliene ha inoltre ricordato che l’Italia rappresenta uno degli alleati che hanno dimostrato in maniera più costante il loro impegno alla difesa della regione partecipando alla missione Nato di polizia aerea dello spazio baltico e ha espresso la convinzione che tale cooperazione possa continuare e rafforzarsi in futuro. Nel corso della giornata, Rauti ha visitato il contingente italiano schierato nella missione di polizia aerea della Nato nel Baltico e l’ambasciatore d’Italia a Vilnius, Emanuele de Maigret. (ANSA).
Il rappresentante speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per l’Ucraina e la Russia, Keith Kellogg, non presenterà un piano per “porre fine alla guerra” contro l’Ucraina alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco del 14-16 febbraio, come precedentemente riportato dai media.mIeri fonti di Bloomberg avevano riferito che l’amministrazione Trump presenterà un piano atteso da tempo per “porre fine alla guerra” contro la Russia in Ucraina alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco della prossima settimana. Secondo loro, tra gli elementi previsti del “piano” ci sono un potenziale congelamento del conflitto e uno status indefinito per il territorio occupato dalla Russia, fornendo allo stesso tempo all’Ucraina garanzie di sicurezza non specificate. Kellogg ha fatto notare che il suo team avrebbe accompagnato Trump e lo avrebbe assistito finche’ non presenterà un piano, ma ha assicurato che “ciò non accadrà la prossima settimana. Dovremo avere grandi discussioni con i principali leader europei e comunicare le nostre conclusioni al Presidente degli Stati Uniti, per poi andare avanti”, ha concluso
Putin e il suo omologo statunitense Donald Trump potrebbero incontrarsi nel prossimo futuro, ha affermato il presidente della Commissione per gli affari esteri della Duma di Stato russa, Leonid Slutsky. “Febbraio o marzo, non facciamo congetture, ma lasciamo che i leader si preparino in modo adeguato e completo, ma accadrà presto”, ha detto Slutsky alla stampa, in risposta a una domanda sulla possibilità che Putin incontri Trump. C’è una “probabilità del 100%” di contatti tra i presidenti russo e statunitense, ha affermato. L’incontro “richiede seri preparativi, che hanno raggiunto una fase avanzata”, ha affermato il deputato. “Quindi, penso che avremo informazioni specifiche sull’incontro molto presto. Spero anche che l’incontro avra’ conseguenze costruttive per gli aspetti piu’ urgenti e attuali della politica mondiale moderna. Cio’ include l’Ucraina, il Medio Oriente e il prossimo futuro della politica mondiale e delle relazioni internazionali in generale. Sono sicuro che sara’ un incontro significativo e non sara’ sprecato”, ha affermato
Ennesimo capitolo nel botta e risposta di espulsioni e ritorsioni incrociate fra Russia e Regno Unito sullo sfondo dell’escalation delle tensioni bilaterali, precipitate a livelli inediti dal periodo peggiore della guerra fredda specie sulla scia della guerra in Ucraina. Il governo di Keir Starmer ha annunciato oggi la revoca dell’accredito e l’espulsione di un diplomatico russo di stanza a Londra in risposta a una misura uguale e contraria adottata da Mosca a novembre contro un diplomatico britannico accusato di essere “una spia non dichiarata” Il provvedimento è stato notificato all’ambasciatore russo, convocato al Foreign Office. Il Regno Unito, si legge in una nota, “non accetta intimidazioni ai suoi funzionari” e “agisce secondo il principio di reciprocità”. Un’eventuale contro-reazione di Mosca sarebbe interpretata come “ulteriore escalation”. Il ministro degli Esteri, David Lammy, commentando l’accaduto sul suo profilo X, ha rincarato la dose rivendicando “la protezione dei nostri interessi nazionali” e aggiungendo: “Il mio messaggio alla Russia è chiaro, se voi agite noi reagiamo”.
Il presidente russo Vladimir Putin ha licenziato il capo dell’Agenzia spaziale Roscosmos, ha annunciato il Cremlino, citando la necessità di “sviluppare” ulteriormente la holding di Stato dopo aver sofferto anni di umilianti battute d’arresto. Yuri Borisov ricopriva il ruolo da luglio 2022, presiedendo l’atterraggio di fortuna della sonda Luna-25 nell’agosto 2023,la prima missione di Mosca con un lander lunare in quasi 50anni. E’ stato sostituito da Dmitry Bakanov, un viceministro dei trasporti di 39 anni ed ex capo di una società satellitare, ha affermato il Cremlino. Il portavoce di Putin Dmitri Peskov ha affermato che la mossa fa parte di una “rotazione”, aggiungendo: “La società deve svilupparsi dinamicamente”. Borisov aveva spesso idee stravaganti per sviluppare il programma spaziale russo, tra cui mettere un reattore nucleare sulla Luna con la Cina, ma ha fatto fatica ad attuarle. Un tempo pioniere dei viaggi spaziali, Mosca ha dovuto fare i conti con la perdita di talenti scientifici e finanziamenti irregolari dopo il crollo dell’Urss, che l’hanno portata a rimanere indietro rispetto a concorrenti come Stati Uniti e Cina. Il segmento russo della Stazione Spaziale Internazionale ha subito tre perdite di refrigerante in poco piu’ di due anni, con Mosca che ha segnalato che intende ritirarsi dal progetto già nel 2028 e costruire la propria stazione orbitale. Borisov ha avvertito nel 2023 che la maggior parte delle apparecchiature russe sulla stazione era oltre la garanzia e che la Iss nel suo complesso si stava “avvicinando al traguardo della sua esistenza”. Roscosmos ha dovuto lottare contro la corruzione durante il mandato di Borisov. Nel dicembre 2023, i pubblici ministeri hanno accusato il vicedirettore dell’Agenzia e altri due complici di essersi appropriati indebitamente di circa 4,5milioni di dollari dal settore colpito dalla crisi.
Oltre ai Mirage francesi, sono arrivati in Ucraina anche gli F-16 dai Paesi Bassi. Lo annuncia il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov. “Il cielo ucraino sta diventando più sicuro! Questi moderni aerei da combattimento sono già in Ucraina e presto inizieranno a svolgere missioni di combattimento, rafforzando la nostra difesa e migliorando la nostra capacità di contrastare efficacemente l’aggressione russa”, ha spiegato il Umerov, come riportano i media ucraini. (ANSA).
Un cessate il fuoco temporaneo o il congelamento del conflitto ucraino sono inaccettabili per Mosca, ha ribadito la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. “Un cessate il fuoco temporaneo o, come molti dicono, il congelamento del conflitto, sono inaccettabili”, ha affermato Zakharova in un briefing con la stampa. “Saranno utilizzati dall’Occidente – l’Occidente collettivo o alcuni dei suoi rappresentanti – per rafforzare il potenziale militare del regime di Kiev e, naturalmente, tentativi di una rivincita militare armata”, ha affermato. “C’è bisogno di accordi e meccanismi affidabili e legalmente vincolanti che garantiscano la prevenzione della ripresa della crisi”, ha
affermato. Tali accordi possono essere basati sugli “accordi raggiunti nella primavera del 2022 durante diversi round di colloqui russo-ucraini in Bielorussia e Turchia”, ha affermato Zakharova. “Durante i colloqui del 2022, i membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, così come Germania, Israele, Italia, Canada, Polonia e Turchia avrebbero dovuto diventare garanti dell’accordo”, ha affermato. “Questo elenco, tra
l’altro, è cambiato costantemente”, ha affermato. “Come saranno raggiunti i possibili accordi futuri e chi saranno esattamente i loro garanti sara’ mostrato dai risultati dei nuovi colloqui, dal nuovo processo di negoziazione, quando inizieranno, quando si verificheranno”, ha affermato Zakharova.
Le forze ucraine rendono noto di aver catturato 909 soldati russi nella regione del Kursk dall’inizio dell’incursione il sei agosto scorso. “Questo ha reso possibile far tornare a casa centinaia di soldati ucraini che erano stati fatti prigionieri”, spiegano fonti militari ucraine dopo che ieri c’è stato uno scambio di 150 prigionieri di guerra per parte.
L’amministrazione Trump sta “lavorando duramente” per mettere fine alla guerra in Ucraina. Lo ha detto Donald Trump. “Stiamo lavorando duramente e penso che stiamo facendo progressi per fermarla”, ha assicurato il presidente descrivendo come “orribile” la situazione in Ucraina. Intervenendo alla National Prayer Breakfast, Trump ha quindi aggiunto che non si fermerà “fino a quando tutti gli ostaggi a Gaza saranno tornati a casa”.
Non c’è praticamente alcuna possibilità che Kiev ottenga armi nucleari, ha affermato Keith Kellogg, inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per la risoluzione della crisi ucraina. “La possibilita’ che riottengano le loro armi nucleari è tra esigua e nulla. Siamo onesti, sappiamo entrambi che non accadrà”, ha detto in un’intervista con Fox News. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in precedenza aveva esortato l’Occidente a fornire a Kiev armi nucleari se il Paese non entrerà a far parte della Nato. “Tali dichiarazioni e osservazioni rasentano la follia”, ha affermato il portavoce presidenziale russo Dmitri Peskov.
Il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, ha discusso telefonicamente con il collega russo, Serghei Lavrov, della situazione in Siria e in Ucraina. Lo riporta l’agenzia russa Ria Novosti, citando fonti del ministero degli Esteri di Ankara.
“Il presidente vuole mettere fine alla guerra” in Ucraina, “è l’unico che può mettere fine alla guerra”. Lo ha detto l’inviato speciale per la Russia e l’Ucraina Steve Kellogg in un’intervista a Newsmax, sottolineando che la prossima settimana alla conferenza di Monaco non presenterà alcun piano di pace. “Andremo a Monaco ma non presenteremo un piano di pace. La persona che lo presenterà è il presidente degli Stati Uniti”, ha aggiunto Kellogg. “Parleremo con gli europei, riporteremo al presidente quanto detto e da lì vedremo”, ha osservato.
Il fornitore statale russo di gas Gazprom da febbraio invia il gas alla Slovacchia attraverso il gasdotto meridionale TurkStream. A partire da aprile le forniture dovrebbero raddoppiarsi. Lo ha detto oggi ai media Vojtech Ferencz, il responsabile del principale produttore e venditore slovacco di gas (Spp). Il contratto con Gazprom è valido fino al 2034. “Non lo rescinderemo”, ha dichiarato Ferencz. Secondo DennikN.sk, Spp starebbe anche creando una filiale in Ucraina e lavorando alla licenza per il trasporto di gas dalla Russia. Ferencz ha aggiunto che se la Slovacchia dovesse acquistare gas da fonti diverse dalla Russia, a Spp costerebbe 90 milioni di euro in più a causa delle maggiori tariffe di trasporto. Il condotto TurkStream collega Russia e Turchia, da dove il gas viene trasportato in Slovacchia. In precedenza, la Slovacchia importava il gas russo attraverso l’Ucraina, che ha smesso di trasportarlo all’inizio di quest’anno in seguito alla scadenza del relativo contratto con la parte russa.
Il presidente russo Vladimir Putin potrebbe incontrare il presidente americano Donald Trump ”già questo mese”. E’ quanto ha sostenuto il presidente della Commissione esteri della Duma, Leonid Slutsky, al termine di un incontro con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. ”La probabilità di questo contatto è pari al 100%”, ha affermato Slutsky parlando di un possibile incontro tra Putin e Trump. ”I leader delle due maggiori potenze del pianeta devono restare in stretta collaborazione tra loro”, ha aggiunto citato dalla Tass. “Il lavoro richiede una preparazione seria che non svelerò, ma è attualmente in una fase avanzata”, ha aggiunto Slutsky. “Febbraio o marzo: non facciamo supposizioni e diamo ai leader l’opportunità di prepararsi in modo competente e completo. Ma sarà presto” l’incontro, ha precisato.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accoglie con favore l’arrivo dei Mirage 2000 francesi, che “rafforzeranno le capacità dell’Ucraina”.
La Francia ha consegnato i primi caccia Mirage 2000 all’Ucraina: lo fa sapere il governo di Parigi. Il Mirage 2000 sarà il secondo caccia di fabbricazione occidentale ad entrare nelle forze armate di Kiev dopo l’F-16. Il ministro francese delle Forze armate, Sébastien Lecornu, ha annunciato nei mesi scorsi su X che i Mirage 2000 per l’Ucraina saranno equipaggiati con sistemi elettronici di autodifesa e subiranno modifiche specifiche che consentiranno loro di condurre missioni aria-terra.
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