Moratti, Della Valle e Tronchetti Provera tra i bersagli della truffa con il nome di Crosetto. «Può capitare, sembrava tutto vero»
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Le notizie di sabato 8 febbraio sul conflitto in Ucraina, in diretta
Vladimir Putin non si sta preparando per la pace: l’accusa arriva dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, su X. «I rapporti dell’intelligence confermano che la Russia sta creando nuove divisioni e sviluppando nuovi impianti di produzione militare. La cooperazione con la Corea del Nord continuerà ad espandersi. Mosca sta anche diffondendo tecnologie di guerra moderne nella regione, in particolare tecnologie di droni», scrive il presidente ucraino. «Ciò significa una cosa semplice: Putin si sta preparando non per i negoziati, non per la pace, ma per la continuazione della guerra, e non solo contro l’Ucraina. Ora stanno espandendo il loro esercito di oltre centomila soldati. Tutti i partner devono esserne consapevoli e vederlo con chiarezza», conclude.
Vladimir Putin sta arruolando nel suo esercito altri 100 mila uomini, secondo fonti di intelligence, tradendo così la sua vera intenzione, che non è trattare la pace ma prolungare la guerra. E non solo contro l’Ucraina. Dunque, i Paesi europei dovrebbero reagire, e aumentare, fra l’altro, la propria spesa per la difesa. Lo ha affermato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, il quale ha rivelato che per la prima volta è in visita a Kiev, per esprimere il sostegno della Nato, il presidente del Comitato Militare della Nato, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone. Lo scrivono i media ucraini. «Putin non si sta preparando per i negoziati, non per la pace, ma per la continuazione della guerra. E non solo contro di noi, contro l’Ucraina. Ora stanno aumentando il loro esercito di oltre 100 mila soldati. Tutti i partner della Nato dovrebbero saperlo e rendersene conto», ha detto Zelensky citato da Rbc-Ukraina e da altri media. L’Ucraina, ha detto Zelensky, è pronta a trasmettere informazioni rilevanti e la comunicazione appropriata, e tutti i Paesi europei dovranno rafforzare la propria difesa. «Dobbiamo vedere insieme quali sono le minacce e quali sono le nostre contromisure. Ãê necessaria una chiara comprensione: qui, in Europa, ogni Paese dovrà rafforzare la propria difesa e l’obiettivo del 5% del Pil per la difesa non scomparirà dall’agenda», ha affermato. Poi ha parlato della visita di Cavo Dragone: «Oggi, il nuovo capo del Comitato militare della Nato è in Ucraina. Il suo primo viaggio è nel nostro Paese per supportare gli ucraini. Lo apprezziamo. Oggi abbiamo discusso dei preparativi per Ramstein e delle esigenze della nostra difesa, la nostra difesa comune», ha osservato il presidente ucraino.
(di Lorenzo CremonesiVolodymyr Zelensky conferma la sua disponibilità a dialogare con Vladimir Putin e insiste sulla necessità che prima ci sia un suo incontro di coordinamento con Donald Trump. Il presidente ucraino in un’intervista alla Reuters si dimostra aperto all’avvio di negoziati di pace e accoglie positivamente la richiesta di Trump di garantire l’accesso americano alle «terre rare» del suo Paese.

Ma a suo dire l’incontro con Trump è di rilevanza cruciale. «Il nostro colloquio diretto è molto importante. Altrimenti sembrerebbe un dialogo sull’Ucraina alle spalle dell’Ucraina. Resta centrale che i Paesi partner discutano le questioni prima e solo in seguito avviino le trattative col nemico», afferma. Su questo punto le richieste di Zelensky non cambiano: sono necessarie le garanzie di sicurezza alleate che valgano per il futuro prima di negoziare con Putin.

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La Russia afferma che il suo esercito ha respinto una controffensiva dell’Ucraina nel Kursk. A riferirlo è il ministero russo della Difesa. «Durante le operazioni offensive, le unità del gruppo di forze `Nord´ hanno inflitto perdite alle formazioni di un carro armato, di una meccanizzata pesante, di quattro meccanizzate, di due brigate d’assalto aviotrasportate, di una brigata marina e di tre brigate di difesa territoriale delle Forze armate ucraine nelle aree degli insediamenti di Gogolevka, Zaoleshenka, Kazachya Loknya, Kolmakov, Lebedevka, Malaya Loknya, Mirny , Nikolsky, Sverdlikovo, Sudzha e Yuzhny. Un contrattacco nemico è stato respinto», dichiara il ministero, secondo quanto riporta Ria Novosti.
Le forze ucraine hanno ucciso lunedì scorso (3 febbraio) 20 alti ufficiali nordcoreani e russi durante un attacco a un posto di comando nella regione russa di Kursk: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, come riporta RBC-Ucraina. «Hanno colpito un centro di controllo lì. Prima di avanzare 2,5 chilometri, le nostre truppe hanno colpito il centro di controllo nella regione di Kursk», ha detto Zelesnky. «Mi è stato detto che probabilmente sono stati uccisi 20 ufficiali. Tra loro ci sono alti ufficiali nordcoreani e russi», ha aggiunto. RBC-Ucraina ricorda che il 3 febbraio l’aeronautica militare ucraina ha lanciato un attacco di precisione contro un centro di controllo e comando russo a Novoivanivka, nel Kursk. L’esercito ucraino continua la sua offensiva in questa direzione e, secondo Zelensky, le Forze armate di Kiev sono riuscite ad avanzare di 2,5 chilometri nella regione questa settimana.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato i suoi alleati a investire nelle risorse minerarie del Paese, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha chiesto «terre rare» in cambio di aiuti militari. «Abbiamo risorse minerarie. Ciò non significa che le diamo via a nessuno, nemmeno ai partner strategici», ha scritto Zelensky su X. «Si tratta di partnership. Metteteci dentro i vostri soldi. Investite. Facciamo sviluppo insieme», ha detto Zelensky. «L’Ucraina possiede alcune delle più grandi riserve di risorse strategiche in Europa e proteggere l’Ucraina significa anche proteggere queste risorse. Risorse che possono rafforzare il nostro stato e i nostri partner», ha scritto. «Minerali di uranio, titanio e manganese, terre rare, litio, gas naturale e decine di altre risorse che plasmano la geopolitica», ha aggiunto sottolineando la disponibilità di Kiev a collaborare con Washington in materia di sicurezza.
Questa mattina, le truppe russe hanno attaccato il distretto centrale di Kherson, colpendo case e magazzini e causando alcuni feriti. Lo ha riferito su Telegram l’Amministrazione militare regionale di Kherson, come riporta Ukrinform. «A causa del colpo di un proiettile nemico, è scoppiato un incendio in una casa privata. I soccorritori sono riusciti a tirare fuori dall’incendio una madre e un bambino. Le loro vite non sono attualmente in pericolo», si legge nella dichiarazione. Le vittime sono state portate in ospedale.
I sistemi di difesa aerea russi hanno distrutto e intercettato 36 droni ucraini in quattro regioni della Russia. Lo ha riferito il Ministero della Difesa russo.
«Diciotto – specifica la nota – sono stati abbattuti sul territorio della regione di Rostov; 11 sono stati intercettati sul territorio della regione di Volgograd; 5 sono stati distrutti sul territorio della regione di Belgorod e 2 su quello
di Krasnodar». Nella regione di Volgograd i droni ucraini hanno attaccato
una raffineria di petrolio nel distretto di Kumylzhensky. Non ci sono stati feriti né vittime, ha riferito il governatore della regione, Andrei Bocharov, e non si è verificato alcun incendio a causa della caduta di detriti del drone.
Le unità russe del gruppo tattico orientale hanno colpito cinque brigate ucraine nel corso della giornata. Lo ha dichiarato alla Tass Alexander Gordeyev, portavoce del gruppo tattico, specificando che le battaglie sono
avvenute nelle aree di Razdolnoye, Novy Komar, Otradnoye e Gulyaypolye.
Nel quartiere Pervomaisky di Rostov sul Don le vetrate di diversi edifici sono state danneggiate a seguito di un attacco messo a segno dai droni ucraini, ha detto il governatore ad interim della regione di Rostov, Yuri Slyusar. Danneggiate anche alcune auto, ma al momento non risultano vittime o feriti.
Le forze russe di difesa aerea hanno respinto un attacco con droni nella regione di Rostov, distruggendo i velivoli senza pilota. Al momento non si
registrano vittime o danni. Lo ha riferito – riporta la Tass – il governatore ad interim Yuriy Slyusar sul suo canale Telegram. Nel corso della notte, poi, le forze armate ucraine hanno attaccato il nord della regione di Astrakhan, e anche in questo caso non ci sono stati danni o vittime. Lo ha riferito il canale Telegram dell’amministrazione distrettuale di Akhtubinsky. 
Il presidente ucraino Zelensky, in un’intervista concessa all’agenzia Reuters, ha srotolato sul tavolo una mappa che era rimasta sempre classificata, con i principali giacimenti di terre rare e altri minerali strategici in Ucraina, da sottoporre a Donald Trump per spingere il presidente americano a un accordo, affinché gli Stati Uniti continuino a finanziare e armare Kiev nella sua resistenza all’invasione russa. «Se parliamo di fare un patto, allora facciamolo. Noi ci stiamo», ha detto Zelensky, citato dal sito della Reuters, sottolineando l’urgenza di ottenere garanzie di sicurezza per il proprio Paese. «So che l’amministrazione Trump è molto interessata… Siamo pronti e disposti a stipulare contratti per la fornitura di Gnl all’Ucraina. E naturalmente saremo un hub per tutta l’Europa», ha dichiarato. L’idea di aprire i propri giacimenti minerari agli investimento dei Paesi alleati aveva già fatto capolino lo scorso autunno, quando Kiev stava facendo girare fra le cancellerie alleate il suo «piano per la vittoria» per trovarsi nella posizione più forte possibile nell’eventualità dell’apertura di un tavolo negoziale – ora più probabile – con Mosca. «Abbiamo bisogno di fermare Putin e di proteggere ciò che abbiamo», e in particolare una regione, quella di Dnipro, nell’Ucraina centrale «molto ricca» di risorse. Ha poi precisato che Kiev non sta proponendo di «regalare» le sue risorse, ma di offrire un «partenariato reciprocamente vantaggioso, per svilupparle insieme»: «Gli americani hanno aiutato di più e quindi gli americani dovrebbero guadagnare di più. Dovrebbero avere questa priorità, e l’avranno. Vorrei
parlarne anche con il Presidente Trump», ha detto Zelensky a Reuters, ribadendo di voler incontrare il presidente americano prima di un eventuale negoziato con Mosca.
8 febbraio, 01:17 – Aggiornata il 8 febbraio, 23:03
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le manifestazioni giungono in vista delle elezioni in programma per il 23 febbraio
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Di NewsBot