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L’ex difensore della Juventus era stato fermato dalla polizia a Torino nel luglio del 2023: dovrà pagare anche 2.000 euro di multa
Sei mesi di arresto, patente revocata, addio alla bella Maserati Levante Trofeo (che è stata confiscata) e per concludere una multa di 2 mila euro. Ha il sapore di un cartellino giallo estratto da un arbitro su un campo di calcio la condanna (con sospensione condizionale) inflitta dal Tribunale di Torino all’ex difensore della Juventus, oggi all’Ajax, Daniele Rugani: il calciatore è finito sotto accusa per guida in stato di ebbrezza
La storia narrata in aula inizia in una calda notte d’estate. Sono le 3 del 21 luglio 2023 quando il difensore finisce fuori strada in corso Grosseto, vicino al collegamento con la tangenziale e il raccordo per l’aeroporto. Un incidente senza gravi conseguenze e altre auto coinvolte, non fosse che sul posto interviene una volante della polizia. Gli agenti notano che Rugani, 31 anni, ha gli occhi lucidi e puzza di vino, quindi lo sottopongono all’alcol test. Ed è così che cominciano i guai: i risultati dicono che si è messo alla guida dopo aver bevuto qualche bicchiere di troppo. Parecchi: alla prima misurazione viene riscontrata la presenza di 1.56 grammi di alcol per litro di sangue, che scendono a 1.54 al secondo rilievo (effettuato almeno cinque minuti dopo, come previsto dal Codice della strada). In entrambi i casi, una quantità tre volte il limite consentito per legge: in sostanza, guida in stato di ebbrezza. Immediatamente la patente gli viene sospesa e la denuncia inviata in Procura


Per i magistrati il fascicolo «Rugani» è uno dei tanti e la soluzione prospettata è una condanna, con decreto penale, al pagamento di 5 mila euro. Ma il calciatore, difeso dall’avvocato Raffele Tecce, si oppone ed è a questo punto che la vicenda approda in aula. Alla prima udienza, i legali propongono di chiudere l’infelice parentesi alcolica con una messa alla prova presso un’associazione, ma ormai i tempi processuali impongono il dibattimento. Il legale allora prova a scagionarlo. «L’apparecchio usato per rilevare il tasso alcolemico era stato revisionato in un centro non autorizzato – spiega nell’arringa -. Per questo, non possiamo fidarci del risultato dell’alcol test e dobbiamo considerare solo ciò che hanno rilevato le forze dell’ordine. Non basta l’alito vinoso per sostenere che Rugani fosse ubriaco». Una linea non condivisa dal giudice, che emette la condanna. Revocandogli anche la patente, che solo da poco aveva riottenuto.
Daniele Rugani a processo per guida in stato d’ebbrezza
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13 febbraio 2025 ( modifica il 13 febbraio 2025 | 19:33)
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Di NewsBot