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Donald Trump si è detto contrario all’ingresso dell’Ucraina nella Nato. I russi, ha sottolineato Trump, “molto prima del presidente Putin” si sono opposti “e io sono d’accordo”. Le affermazioni di Trump arrivano dopo il colloquio telefonico del capo della Casa Bianca con il presidente russo Vladimir Putin. Il segretario al Tesoro Usa ha incontrato Zelensky. Rublo in crescita. Il segretario generale della Nato ha dichiaro stamani che esiste una “convergenza tra gli Alleati e gli Usa sul fatto che la pace debba esere duratura”.

Dossier Sentieri di guerra

Cremlino: “Organizzare presto un vertice Putin-Trump”
Scholz respinge una “pace imposta” all’Ucraina
Rutte: convergenza Nato con gli Usa, la pace deve essere duratura
Pistorius: sarebbe stato meglio non fare concessioni a Putin prima dei negoziati
Parigi: la Nato è la più forte, ma lo sarà tra dieci anni?
Rublo in crescita dopo il colloquio Trump-Putin
Trump: “No a Kiev nella Nato, sono d’accordo coi russi”
Cremlino: “Organizzare presto un vertice Putin-Trump”
Occorre organizzare “velocemente” un incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin perché i due “hanno molto di cui parlare”, ma al momento è “impossibile” fornire una data perché il lavoro per organizzare il vertice “comincerà in questi giorni”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti
Scholz respinge una “pace imposta” all’Ucraina
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz respinge una “pace imposta” all’Ucraina. “Non è ancora chiaro a quali condizioni l’Ucraina sarà pronta ad accettare un accordo di pace”, ha affermato parlando a Politico, dopo l’annuncio di Donald Trump dell’avvio immediato di negoziati con Vladimir Putin
Rutte: convergenza Nato con gli Usa, la pace deve essere duratura
Tra gli Usa e gli altri alleati Nato c’è una chiara “convergenza” sul fatto che qualsiasi soluzione al conflitto in Ucraina deve essere “duratura”. Lo sottolinea il segretario generale della Nato Mark Rutte, a Bruxelles a margine della Ministeriale Difesa. n “Proprio il modo in cui ha parlato il segretario alla Difesa Pete Hegseth – afferma – ma anche quelli che poi sono arrivati da Washington sono stati chiaramente grandi annunci. E allo stesso tempo, è così che deve essere governata un’alleanza. Siamo un’alleanza di democrazie: dobbiamo dibattere”. “Vedo anche una chiara convergenza – prosegue – sul fatto che noi vogliamo la pace, che la pace deve essere duratura, che dobbiamo assicurarci che l’Ucraina sia nella migliore posizione possibile, che gli europei aumentino la spesa per la difesa e collettivamente incrementino la produzione industriale della difesa. Quindi qui c’è una chiara convergenza” con l’amministrazione Trump, conclude.
Pistorius: sarebbe stato meglio non fare concessioni a Putin prima dei negoziati
“Sarebbe stato meglio non fare concessioni pubbliche prima dei negoziati”. Lo ha detto il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius a Bruxelles, commentando i colloqui tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trumpo e il presidente russo Vladimir Putin sulla questione Ucraina. Secondo Pistorius, riporta Ard, la Russia rimarrebbe una minaccia per la sicurezza dell’Europa anche se si riuscisse a raggiungere un accordo di pace in Ucraina. “Sarebbe ingenuo credere che questa minaccia diminuisca anche dopo un accordo di pace, se mai verrà raggiunto”, ha affermato Pistorius, aggiungendo che questo è il motivo per cui “dobbiamo investire più velocemente e di più nelle nostre capacità di difesa e sicurezza. La pace può essere garantita solo da una posizione di forza, come purtroppo abbiamo imparato nel corso dei secoli”. Secondo il ministro tedesco, l’Europa deve essere coinvolta nei negoziati per porre fine alla guerra di aggressione russa contro l’Ucraina. “Dovrebbe essere chiaro a tutti che non possiamo sederci ad un tavolo separato”, ha spiegato Pistorius, aggiungendo che deve anche essere chiaro che una presenza degli Stati Uniti in Europa è necessaria per garantire un deterrente efficace contro la Russia. Per quanto riguarda il possibile dispiegamento di truppe per garantire la pace in Ucraina, Pistorius afferma che questo dibattito è troppo prematuro per lui. “Ci sono diversi modi per garantire la pace”.
Parigi: la Nato è la più forte, ma lo sarà tra dieci anni?
“L’incontro di questa mattina solleverà la questione del futuro dell’alleanza. E’ la più importante e la più solida alleanza militare della storia. Questo è storicamente vero. La domanda è se sarà ancora così tra 10 o 15 anni”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa francese, Sebastien Lecornu, al suo arrivo alla ministeriale della Difesa della Nato. “Questo ovviamente solleva la questione della spesa, anche se fondamentalmente non è un dibattito. Tutti sanno che dobbiamo spendere di più e praticamente tutti i Parlamenti dell’Alleanza stanno votando per aumentare gli stanziamenti”, ha aggiunto. “Infatti, a cosa serve tutto questo denaro pubblico se viene utilizzato per vincere la guerra di ieri, se viene utilizzato per riempire i nostri hangar con equipaggiamenti spesso americani per diversi Paesi europei, senza che si cerchi una reale efficacia militare? Sarebbe un fallimento. Un fallimento davanti ai nostri popoli, un fallimento per il continente europeo, un fallimento davanti alla storia”, ha concluso.
Rublo in crescita dopo il colloquio Trump-Putin
Il rublo in crescita stamane dopo la telefonata tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin in cui i due leader hanno discusso di come porre fine alla guerra in Ucraina. Alle 07:45 GMT, il rublo è salito del 3% a 90,90 contro il dollaro, il livello più alto per la valuta russa da settembre 2024, secondo i dati del mercato over-the-counter.
Il rublo ha brevemente toccato il livello di 89,90, il più alto dall’11 settembre, durante la sessione di negoziazione. “Il momento che gli investitori aspettavano è arrivato. Il prossimo passo verso l’allentamento delle tensioni geopolitiche”, hanno affermato gli analisti di Sinarabrokerage.
Svezia: “Su eventuale cessione territori decide Kiev”
“Se l’Ucraina debba cedere il suo territorio, spetta all’Ucraina deciderlo. E noi sosteniamo l’integrità territoriale dell’Ucraina, e siamo impegnati ad assicurarci che ora, se ci saranno negoziati, che l’Ucraina possa farlo da una posizione di forza, ed è per questo che per ogni anno trascorso in questa guerra il nostro sostegno è diventato sempre più grande, e siamo pronti a fare di più”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa della Svezia, Pal Jonson, al suo arrivo alla riunione ministeriale della Nato.
Russia: “Risponderemo a aumento presenza militare Usa ai confini nord”
La Russia risponderà alla crescente presenza militare degli Stati Uniti ai suoi confini settentrionali. Lo ha affermato Artem Studennikov, direttore del Primo Dipartimento europeo del Ministero degli Affari Esteri, in un’intervista a Ria Novosti. “È del tutto naturale – ha detto – che un simile sviluppo di attività militari ostili nelle immediate vicinanze dei nostri confini non possa restare senza efficaci misure di risposta, comprese quelle tecnico-militari, da parte della Russia”.

Mosca: “50 droni di Kiev su Belgorod, morta una donna”
Le forze armate ucraine hanno attaccato la regione di Belgorod utilizzando più di 50 droni nelle ultime 24 ore. Una persona è morta e cinque sono rimaste ferite. Lo ha riferito su Telegram il governatore della regione Vyacheslav Gladkov, aggiungendo che “ieri è stata una giornata dura per noi. Più di 50 attacchi di droni nemici. Cinque persone sono rimaste ferite, due sono state ricoverate in ospedale. La cosa peggiore che potesse succedere: una donna è morta”.
Esplosioni su Odessa, attivata difesa aerea
Esplosioni hanno scosso nella tarda serata di ieri la città di Odessa, secondo quanto riferito dal sindaco Hennadii Trukhanov e riportato da Ukrainska Pravda. Le unità di difesa aerea sono entrate in azione. Alle 21:14 di ieri è stato emesso un avviso di incursione aerea a causa della minaccia di proiettili vaganti. Successivamente, Trukhanov ha segnalato le esplosioni e ha esortato i residenti del distretto di Kyivskyi della città a prestare attenzione.
Wall Street Journal: la Cina spinge per un ruolo da pacificatore in Ucraina
Mentre i presidenti Usa Donald Trump e il russo Vladimir Putin segnalano di essere pronti per i negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina, la Cina spinge per avere un suo ruolo di pacificatore. Nelle ultime settimane, riporta il Wall Street Journal, i funzionari cinesi hanno lanciato la proposta al team del tycoon tramite intermediari di tenere un vertice tra i due leader per facilitare “gli sforzi di mantenimento della pace dopo un’eventuale tregua”, secondo fonti vicine al dossier a Pechino e a Washington. Tuttavia, Usa ed Europa guarderebbero alla mossa con scetticismo, dati gli stretti legami vantati dal Dragone con Mosca.
Il Giappone monitora “attentamente” la mediazione Usa
Il Giappone sta monitorando attentamente la mediazione degli Stati Uniti nella risoluzione del conflitto in Ucraina: lo ha affermato il portavoce del governo Yoshimasa Hayashi, aggiungendo che è “ancora troppo presto” per sapere quale sarà l’esito.
“Evitiamo di fare una valutazione delle questioni relative ai paesi terzi e crediamo che sia ancora presto”, ha detto Hayashi in una conferenza stampa, aggiungendo che il governo giapponese sta “monitorando attentamente” i futuri colloqui tra Russia e Stati Uniti, poichè sono “estremamente importanti” per risolvere l’invasione russa dell’Ucraina.
Il portavoce giapponese ha rifiutato di commentare la possibile distribuzione del territorio ucraino, affermando che il Giappone si coordinerà con gli altri paesi del G7 per “monitorare i progressi di questi negoziati”. “Stiamo monitorando attentamente e con grande interesse i movimenti che riguardano l’Ucraina e stiamo collaborando strettamente con la comunità internazionale per raggiungere una pace duratura in Ucraina il prima possibile”, ha concluso Hayashi.
Trump: “No a Kiev nella Nato, sono d’accordo coi russi”
Donald Trump ha detto di condividere l’obiezione russa che l’Ucraina non può entrare nella Nato. “Personalmente non credo che sia praticabile averla. Penso che, molto prima del presidente Putin, abbiano detto che non avrebbero mai permesso una cosa del genere. Questo va avanti da molti, molti anni. Lo dicono da molto tempo, che l’Ucraina non può entrare nella Nato, e io sono d’accordo”, ha detto Trump parlando con i cronisti.
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Di NewsBot