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“Non è stato bello che il presidente americano Donald Trump abbia avuto un colloquio telefonico con il leader del Cremlino Vladimir Putin prima di lui e senza la sua partecipazione. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato il colloquio tra Trump e Putin. Il presidente americano, ha aggiunto Zelensky, gli aveva assicurato che “voleva parlare contemporaneamente con i due presenti”, lui e con Putin. “In ogni caso non è stato piacevole”, ha detto Zelensky, dicendosi certo che l’Ucraina è una priorità per Trump
Dossier – Sentieri di guerra
Trump, riunione a Monaco fra esponenti Russia,Ucraina, Usa
Trump: “Credo a Putin sulla pace, mi piacerebbe tornasse al G7”
Zelensky a leader mondiali, non fidatevi di Putin
Hegseth: “Dobbiamo rendere la Nato di nuovo grande”
Cremlino, anche Kiev “sarà coinvolta nei negoziati in un modo o nell’altro”
Cremlino: “La Ue parli con gli Usa per avere un posto nei negoziati”
Rutte: “Mai promesso a Kiev l’adesione alla Nato come parte dell’accordo di pace”
Cremlino, Riad adatta al vertice Putin-Trump: “Potrebbero volerci settimane o anche diversi mesi”
Moldova: “Due droni russi esplosi nel nostro territorio, non ci sono feriti”
Cremlino: “Gli Usa sono il principale interlocutore dei negoziati”
Rutte: “Alleati e Kiev uniti su pace duratura, non Minsk 3”
Zelensky: “Trump non è stato carino a chiamare prima Putin”
Zelensky: “Non accetteremo nessun accordo fatto senza di noi”
Tajani: “Bene Trump-Putin ma l’Europa deve avere un ruolo non secondario”
Trump: “Buone possibilità di mettere fine alla guerra in Ucraina”
Orbán contro l’Europa: “Sull’Ucraina parole prive di valore”
Kallas: “Un accordo rapido per Kiev sarebbe un affare sporco”
Kiev: “Continuiamo la lotta, siamo forti, ce la faremo”
Kallas: “Kiev non rinuncia a territori; Ue salda al suo fianco”
Mosca: “Cina a colloqui su Ucraina? Presto per parlarne”
Cremlino: “Organizzare presto un vertice Putin-Trump”
Scholz respinge una “pace imposta” all’Ucraina
Rutte: convergenza Nato con gli Usa, la pace deve essere duratura
Pistorius: sarebbe stato meglio non fare concessioni a Putin prima dei negoziati
Parigi: la Nato è la più forte, ma lo sarà tra dieci anni?
Rublo in crescita dopo il colloquio Trump-Putin
Trump: “No a Kiev nella Nato, sono d’accordo coi russi”
Trump, riunione a Monaco fra esponenti Russia,Ucraina, Usa
Donald Trump ha annunciato una riunione domani a Monaco, dove comincerà la Conferenza, fra “rappresentati della Russia, dell’Ucraina e degli Stati Uniti”.
Rubio: “Accordo su terre rare per risarcire contributi Usa”
Raggiungere un accordo sulle terre rare con l’Ucraina compenserebbe parzialmente gli Stati Uniti per aver aiutato Kiev a finanziare la sua difesa dalla Russia. Lo ha sottolineato il segretario di Stato americano, Marco Rubio, nel corso di un’intervista radiofonica. “Parte di quel denaro servirà a risarcire i contribuenti americani per i miliardi di dollari spesi in questo Paese”, ha affermato.
Sanchez sente Zelensky, “guerra non può finire con pace ingiusta”
“L’Ucraina vuole la pace e l’Europa vuole la pace. Tuttavia, una guerra ingiusta non può finire con un accordo di pace ingiusto”. Con questo messaggio postato su X, il premier spagnolo Pedro Sanchez ha dato notizia di un colloquio telefonico avuto con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, al quale ha trasmesso “tutto il sostegno nella difesa della sovranità del suo paese a fronte dell’aggressione illegale, ingiusta e ingiustificata della Russia”, assicurando che “l’Ucraina può continuare a contare sulla Spagna”. Un appoggio, segnala il presidente del governo iberico, che “va molto oltre le parole, come abbiamo dimostrato in questi ultimi tre anni”. “L’Europa continuerà a sostenere le aspirazioni dell’Ucraina a una pace giusta e duratura”, assicura Sanchez nel messaggio.
Bolton, Trump si è di fatto arreso a Putin
Donald Trump si è “di fatto arreso” a Vladimir Putin, lo ha detto il suo ex consigliere per la sicurezza nazionale John Bolton a Kaitlin Collins della CNN, dopo che il presidente degli Stati Uniti è sembrato adottare un tono conciliatorio nei confronti della sua controparte russa nella telefonata con il presidente russo.
Trump: “Credo a Putin sulla pace, mi piacerebbe tornasse al G7”
“Credo a Putin quando si tratta della pace in Ucraina. Mi piacerebbe riaverlo al G7: la Russia dovrebbe sedersi al tavolo”. Lo ha detto Donald Trump, secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg.
Trump: “L’Ucraina avrà un posto al tavolo in qualsiasi negoziato, insieme alla Russia”
“L’Ucraina avrà un posto al tavolo in qualsiasi negoziato, insieme alla Russia”, ha detto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump che poi ribadito che la guerra deve finire.
Cremlino, “se europei vogliono ruolo ne parlino con Trump”
Donald Trump e Vladimir Putin non hanno discusso di una partecipazione degli europei alle trattative sull’Ucraina, e se vogliono un ruolo, i Paesi della Ue farebbero meglio a parlarne con il presidente americano. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. “Le questioni europee non sono state in alcun modo affrontate nella conversazione di ieri” e “gli europei dovranno probabilmente parlare con Washington per chiedere un posto” al tavolo delle trattative, ha affermato Peskov in un’intervista alla televisione di Stato ripresa dall’agenzia Tass.
Zelensky a leader mondiali, non fidatevi di Putin
“Ho messo in guardia i leader mondiali dal fidarsi delle dichiarazioni di Putin di essere pronto a porre fine alla guerra”. Lo scrive su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, riferendo di avere parlato con il premier della Polonia, Donald Tusk. “Abbiamo discusso le condizioni necessarie per una pace duratura e reale in Ucraina e abbiamo concordato che nessun negoziato con Putin può iniziare senza una posizione unitaria di Ucraina, Europa e Stati Uniti. Ho informato il primo ministro della mia conversazione con il presidente Trump e abbiamo discusso dei messaggi chiave e della necessità di coordinare le posizioni di tutti gli europei per ottenere risultati positivi per l’intera Europa”, ha riferito Zelensky. “Ho sottolineato che l’Ucraina deve negoziare da una posizione di forza, con garanzie di sicurezza forti e affidabili, e che l’adesione alla Nato sarebbe la cosa più conveniente per i partner. Un’altra garanzia fondamentale è rappresentata da seri investimenti nell’industria della difesa ucraina”, ha aggiunto.
Kiev ammette, persi i due terzi del Kursk
L’Ucraina ha ammesso di detenere appena un terzo del territorio nella regione occidentale della Russia di Kursk che aveva inizialmente conquistato durante un’offensiva shock lo scorso anno. “Oggi abbiamo la nostra zona di sicurezza nel territorio della Federazione russa, lungo il confine con l’Ucraina, di circa 500 chilometri quadrati” ha scritto il comandante in capo ucraino, Oleksandr Syrsky, sui social media. Nelle precedenti affermazioni gli ucraini scrissero di controllare quasi 1400 chilometri quadrati.
Mosca, settimane o mesi per preparare un summit Putin-Trump
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha dichiarato che i preparativi di un possibile incontro tra i presidenti di Usa e Russia, Donald Trump e Vladimir Putin, potrebbero durare alcune settimane o mesi. Lo riporta l’agenzia di stampa ufficiale russa Ria Novosti. “Naturalmente ci vorrà del tempo per preparare un simile incontro. Potrebbero volerci settimane, mesi, alcuni mesi – anche questo è possibile”, ha detto Peskov in un’intervista al primo canale russo ripresa da Ria Novosti.
Hegseth: “Putin risponde alla forza, non è un caso che negozi ora”
“C’è un motivo per cui i negoziati” per porre fine alla guerra in Ucraina “si stanno svolgendo proprio adesso, solo poche settimane dopo che Donald Trump ha prestato giuramento come presidente degli Stati Uniti: Vladimir Putin risponde alla forza”. Lo dice il segretario Usa alla Difesa Pete Hegseth, al termine della Ministeriale Nato a Bruxelles. Nel 2014 la Russia, continua, “ha invaso la Crimea, non durante la presidenza di Donald Trump. Per quattro anni non c’è stata alcuna aggressione russa, dal 2016 al 2020. Nel 2022, Vladimir Putin ha attaccato ancora una volta l’Ucraina, non mentre Trump era presidente degli Stati Uniti. Pertanto, qualsiasi ipotesi secondo la quale il presidente Trump starebbe facendo qualcosa di diverso dal negoziare da una posizione di forza è, evidentemente, astorica e falsa”, conclude
Kiev: “Controlliamo un’area di 500 chilometri quadrati nel Kursk”
L’Ucraina ammette di controllare circa terzo del territorio inizialmente conquistato nella regione russa del Kursk, teatro dell’offensiva delle truppe di Kiev lanciata nell’agosto dello scorso anno. “Oggi abbiamo la nostra zona di sicurezza sul territorio della Federazione russa, lungo il confine con l’Ucraina.
Copre circa 500 chilometri quadrati”, ha scritto sui social il capo delle Forze Armate ucraine, Oleksandr Syrsky, dopo che in passato era stato rivendicato il controllo di un’area di circa 1.400 chilometri quadrati
Hegseth: “Il target della spesa per la difesa sia più vicino al 5%”
Serve “un aumento della spesa per la difesa. Il 2% è un inizio, come ha detto il presidente Trump, ma non è sufficiente. Né il 3% né il 4%, lo è più” una percentuale vicina “al 5%, un vero investimento, per una vera urgenza. Possiamo parlare quanto vogliamo di valori. I valori sono importanti, ma non si può sparare con i valori. Non puoi sparare alle bandiere e non puoi sparare discorsi forti. Non c’è un sostituto per il potere duro”. Lo dice il segretario alla Difesa Usa, Pete Hegseth, in conferenza stampa dopo la riunione ministeriale Difesa della Nato
Hegseth: “Dobbiamo rendere la Nato di nuovo grande”
“La Nato è una grande alleanza, la più riuscita alleanza difensiva della storia. Ma per resistere nel futuro, i nostri partner devono fare molto di più per la difesa dell’Europa. Dobbiamo rendere la Nato di nuovo grande”. Lo ha dichiarato il segretario di Stato Usa per la Difesa, Pete Hegseth, in conferenza stampa alla fine della ministeriale Difesa Nato. “Il presidente Trump mi ha affidato una missione chiara: raggiungere la pace attraverso la forza e mettere l’America al primo posto, il nostro popolo, i nostri contribuenti, i nostri confini e la nostra sicurezza. Stiamo realizzando questo obiettivo rivitalizzando l’etica del guerriero, ricostruendo le nostre forze armate e ristabilendo la deterrenza. Anche la Nato dovrebbe perseguire questi obiettivi”, ha aggiunto. “Ciò inizia con la spesa per la difesa, ma deve anche includere la rivitalizzazione della base industriale della difesa transatlantica, il rapido sviluppo delle tecnologie emergenti, la priorità alla prontezza operativa e alla letalità, e l’istituzione di una vera deterrenza”, ha concluso
Rutte: “Dobbiamo adottare una mentalità da tempo di guerra”
“Dobbiamo passare a una mentalità da tempo di guerra e la nostra industria deve seguirci in questo cambiamento”. Lo afferma il segretario generale dell’Alleanza Mark Rutte durante la conferenza stampa di chiusura della prima ministeriale Difesa tra i Paesi della Nato del 2025, dove è emersa la necessità di potenziare sia la spesa militare di ogni Paese che la base industriale, per garantire la capacità produttiva necessaria per mantenere forte la deterrenza degli alleati. “Il settore industriale ha già adottato misure per migliorare la capacità produttiva, ma può fare di meglio. I segnali di domanda sono chiari e continueranno a crescere. Oggi abbiamo concordato un piano d’azione aggiornato per ricostruire un’industria della difesa forte su entrambe le sponde dell’Atlantico. Un’industria della difesa robusta renderà l’Alleanza più forte e creerà più posti di lavoro in Europa e Nord America”, spiega Rutte
Cremlino, anche Kiev “sarà coinvolta nei negoziati in un modo o nell’altro”
Il Cremlino ha affermato che Kiev sarà coinvolta nei colloqui di pace per porre fine al conflitto “in un modo o nell’altro”, all’indomani delle telefonate del presidente Usa, Donald Trump, ai leader ucraino e russo Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin. “In un modo o nell’altro, ovviamente, l’Ucraina parteciperà ai negoziati. Ci sarà sia un percorso di dialogo bilaterale russo-americano, sia un percorso che, ovviamente, sarà collegato al coinvolgimento dell’Ucraina”, ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov in un’intervista alla tv di Stato
Cremlino: “La Ue parli con gli Usa per avere un posto nei negoziati”
“L’Europa deve parlare con Washington per salvare il proprio posto nei negoziati per una soluzione della situazione in Ucraina”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, intervistato dal Primo canale della tv russa, all’indomani del colloquio tra i presidenti russo e americano, Vladimir Putin e Donald Trump
Rutte: “Mai promesso a Kiev l’adesione alla Nato come parte dell’accordo di pace”
“A Washington la Nato si è impegnata per la futura adesione dell’Ucraina, ma non è mai stato concordato che una volta che i colloqui di pace sarebbero iniziati, sarebbero finiti da qualche parte e sempre e sicuramente con l’adesione alla Nato. Non è mai stato concordato. Potrebbe esserlo, ma non è mai stato così chiaramente affermato”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Mark Rutte, nella conferenza stampa conclusiva della riunione dei ministri della Difesa. “Ciò che ho sempre detto è che dobbiamo assicurarci che qualunque sia l’esito, dobbiamo assicurarci che Vladimir Putin non proverà mai più ad attaccare l’Ucraina. Questo è fondamentale. E poi tu e io possiamo passare del tempo, e nemmeno molto, penso che in dieci minuti possiamo pensare a cinque o dieci modi per assicurarci di avere quelle garanzie in atto per l’Ucraina in futuro, ma non è mai stata una promessa all’Ucraina che l’adesione alla Nato sarebbe stato parte di un accordo di pace”, ha aggiunto
Cremlino, Riad adatta al vertice Putin-Trump: “Potrebbero volerci settimane o anche diversi mesi”
L’Arabia Saudita è stata menzionata come possibile sede per un incontro tra i presidenti russo e statunitense Vladimir Putin e Donald Trump, ma non esiste ancora una decisione definitiva sulla questione, ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. “Riad è adatta per entrambi i Paesi e per questo è stata nominato ma finora non sono state prese o registrate decisioni in questo senso, nè a livello operativo nè al livello più alto; non sappiamo se sarà Riad o un’altra capitale”, ha detto Peskov in un’intervista al Primo canale russo. “Ci vorrà del tempo per preparare un incontro del genere. Potrebbero volerci settimane o anche diversi mesi”, ha aggiunto
Moldova: “Due droni russi esplosi nel nostro territorio, non ci sono feriti”
La presidente della Moldova, Maia Sandu, ha dichiarato che 2 droni russi sono esplosi sul suolo moldavo durante la notte, denunciando che gli incidenti hanno messo “a rischio vite dei moldavi”. Lo sconfinamento è avvenuto durante un massiccio attacco russo sul porto ucraino di Reni avvenuto nella notte. Sandu ha precisato che i droni erano velivoli Shahed di fabbricazione iraniana che Mosca utilizza contro l’Ucraina. “La guerra della Russia contro l’Ucraina è entrata di nuovo in Moldavia. I droni Shahed hanno violato il nostro spazio aereo, due sono esplosi sul nostro suolo, mettendo a rischio le vite dei moldavi. La Russia non rispetta i confini, attacca i civili, diffonde il terrore. La sua guerra all’Ucraina è criminale. Lasciate in pace noi Paesi pacifici”, si legge nel post di Sandu su X. La polizia di frontiera moldava ha riferito che i droni si sono schiantati su dei campi nel sud del Paese e che non ci sono feriti. È in corso un’indagine. Un portavoce del governo moldavo, Daniel Voda, ha dichiarato ad Associated Press che entrambi i droni abbattuti sono di “origine russa”.
Cremlino: “Gli Usa sono il principale interlocutore dei negoziati”
Gli Stati Uniti sono il principale interlocutore della Russia per quanto riguarda il negoziato su una possibile soluzione della crisi ucraina. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, come riporta Ria Novosti
Rutte: “Alleati e Kiev uniti su pace duratura, non Minsk 3”
“Gli Alleati e Kiev sono uniti nel loro desiderio di pace in Ucraina. Siamo tutti d’accordo che dobbiamo mettere l’Ucraina nella migliore posizione possibile, e abbiamo bisogno di una pace duratura non di una Minsk-3”. Lo dice il segretario generale della Nato, Mark Rutte, in conferenza stampa dopo la riunione ministeriale della Difesa alla Nato a Bruxelles. “Quello su cui siamo chiaramente uniti – ribadisce – è che, prima di tutto, dobbiamo assicurarci che l’Ucraina sia nella migliore posizione possibile”, quando iniziano i negoziati e “ovviamente ciò riguarda l’Ucraina, quindi l’Ucraina sarà coinvolta in qualsiasi modo. Allo stesso tempo, siamo anche totalmente d’accordo sul fatto che il risultato debba essere duraturo. Come il segretario alla Difesa Usa, Pete Hegseth, ha detto ieri, non possiamo avere di nuovo una Minsk 3. Quindi, qualunque sia il risultato, dobbiamo assicurarci che Putin non attaccherà di nuovo per conquistare un altro chilometro quadrato chilometro dell’Ucraina”
Lavrov: “Trump educato con Putin, ecco come dialogare con Mosca”
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato “educato” con il leader del Cremlino Vladimir Putin e il modo in cui si è svolto il colloquio telefonico tra i due “è una dimostrazione di come dovrebbe avvenire il dialogo con la Russia”. Così il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha commentato con la Cnn il colloquio telefonico tra Trump e Putin, “due persone ben educate e istruite”. Il buon esito del colloquio, ha aggiunto Lavrov, è anche “una dimostrazione di quanto lo staff dell’Amministrazione Biden, guidata dal loro presidente, e i loro satelliti europei abbiano abbandonato il dialogo e la diplomazia come metodo di comunicazione con il mondo esterno, optando invece per le minacce”
Crosetto: “Sia pace vera non uno stop per qualche anno”
Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, auspica “che si arrivi il prima possibile a una pace giusta e, utilizzando un termine che è stato utilizzato da tutti, duratura”. Lo ha affermato in un punto stampa a margine della ministeriale Difesa della Nato. “Che sia una pace vera e non sia soltanto uno stop per iniziare poi tra qualche anno, perchè abbiamo visto cosa è successo in questi anni, prima la Georgia, poi siamo passati alla Crimea, poi adesso al Donbass, non vorremmo che pezzo dopo pezzo con la politica del carciofo alla fine si finisse di sfogliare totalmente l’Ucraina, per cui l’obiettivo anche degli Stati Uniti e anche di Trump sarà una pace giusta e duratura”, ha spiegato
Zelensky: “Trump non è stato carino a chiamare prima Putin”
Il presidente Volodymyr Zelensky ha detto che non è stato “carino” che Donald Trump abbia telefonato prima a Vladimir Putin che a lui, aggiungendo che il presidente degli Stati Uniti gli aveva detto che avrebbe “voluto parlare con due presidenti contemporaneamente”
Costa: “Non ci potrà essere una pace senza Ucraina e senza Ue”
“La pace in Ucraina e la sicurezza dell’Europa sono inscindibili. La pace non può essere un semplice cessate il fuoco. La Russia non deve più essere una minaccia per l’Ucraina, per l’Europa, per la sicurezza internazionale. Non ci saranno negoziati credibili e di successo, nè una pace duratura, senza l’Ucraina e senza l’Ue”. Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa
Zelensky: “Non accetteremo nessun accordo fatto senza di noi”
“Non possiamo accettare, come Paese indipendente, alcun accordo fatto senza di noi. Lo dico molto chiaramente ai nostri partner: qualsiasi negoziato bilaterale sull’Ucraina, non su altri argomenti, ma qualsiasi negoziato bilaterale sull’Ucraina senza di noi, non lo accetteremo”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky mentre visitava una centrale nucleare nell’Ucraina occidentale. Nei suoi primi commenti ai giornalisti dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha tenuto telefonate individuali prima con il suo omologo russo Vladimir Putin e poi con lo stesso Zelensky, il leader ucraino ha detto che la cosa principale è “non permettere che tutto vada secondo il piano di Putin”
Nyt, per Putin la telefonata con Trump è una “grande vittoria”
Per Vladimir Putin la telefonata con Donald Trump ha segnato un “punto di svolta tanto grande quanto qualsiasi battaglia” nella guerra in Ucraina: con il colloquio, infatti, il presidente americano certificato la visione del mondo di Putin, ovvero che la Russia e gli Stati Uniti sono due grandi nazioni che dovrebbero negoziare direttamente il destino dell’Ucraina. Lo scrive il New York Times, secondo il quale la telefonata è il “segnale più chiaro” del fatto che Putin, “nonostante i disastrosi fallimenti della Russia dall’inizio della guerra”, possa ancora emergere dal conflitto con una mappa ridisegnata dell’Europa e una maggiore influenza. Complessivamente i recenti sviluppi “ripagano” la campagna di elogi condotta per mesi da Putin nei confronti di Trump, mette in evidenza il New York Times. Secondo gli osservatori, non è comunque ancora detto che Putin posa ottenere tutto ciò che vuole. Trump infatti è concentrato nella fine della guerra, mentre il leader russo vuole un accordo più ampio con gli Stati Uniti che allontani la Nato e consenta alla Russia di reclamare una sfera di influenza in Europa
Tajani: “Bene Trump-Putin ma l’Europa deve avere un ruolo non secondario”
“E’ un fatto positivo che ci sia un dialogo” tra Usa e Russia “per la pace in Ucraina, la priorità numero è la pace, sia in Medio Oriente, che in Ucraina. E’ fondamentale che non ci sia un ruolo secondario dell’Europa”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando alla Camera
Trump: “Buone possibilità di mettere fine alla guerra in Ucraina”
“Una bella chiacchierata con la Russia e l’Ucraina ieri. Buone possibilità di mettere fine a quella orribile e sanguinosa guerra”. Lo afferma Donald Trump sul suo social Truth
Orbán contro l’Europa: “Sull’Ucraina parole prive di valore”
“Questa dichiarazione è una triste testimonianza della cattiva leadership brussellese. Mentre Trump e Putin negoziano sulla pace, i funzionari dell’Ue rilasciano dichiarazioni prive di valore. Non si può chiedere un posto al tavolo dei negoziati. Bisogna guadagnarselo! Con la forza, buona leadership e diplomazia intelligente”. Lo scrive in un tweet il premier ungherese, Viktor Orbán, commentando il comunicato finale della riunione a Parigi dei ministri degli Esteri dei Paesi del gruppo “Weimar” plus (allargato). “La posizione di Bruxelles – sostenere l’uccisione finché è necessario – è moralmente e politicamente inaccettabile”
Kallas: “Un accordo rapido per Kiev sarebbe un affare sporco”
“Qualsiasi soluzione rapida sull’Ucraina è un affare sporco che abbiamo già visto in passato, ad esempio a Minsk, e semplicemente non funzionerà. Non fermerà le uccisioni, la guerra continuerà”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue alla Nato. “Se facciamo un paragone, possiamo fare un parallelo con il 1938: non è una buona tattica di negoziazione se si dà via tutto prima ancora che le discussioni siano iniziate. È appeasement, e non funziona”, ha aggiunto
Kiev: “Continuiamo la lotta, siamo forti, ce la faremo”
“Noi continuiamo la lotta, siamo forti, siamo capaci, ce la faremo”. Lo ha detto il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov alla Nato, ringraziando i partner per l’assistenza
Kallas: “Kiev non rinuncia a territori; Ue salda al suo fianco”
“Questa mattina ho incontrato il ministro della Difesa dell’Ucraina, Rustem Umerov. Mi ha assicurato che gli ucraini sono fermi e non rinunceranno alla loro libertà e al loro territorio. Anche l’Europa resterà salda e continuerà a sostenere l’Ucraina nella sua lotta”. Lo scrive su X l’Alta rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri, Kaja Kallas
Cremlino: “Prematuro parlare della partecipazione Ue ai negoziati”
“Per quanto riguarda la partecipazione dell’Europa, non è ancora chiaro il formato di un possibile processo di negoziazione. Pertanto, è prematuro parlarne”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ai giornalisti, rispondendo a una domanda sulla possibile partecipazione dell’Europa ai negoziati di pace in Ucraina. Lo riporta Ria Novosti
Zelensky sanziona Poroschenko
Il Consiglio di sicurezza e difesa dell’Ucraina, guidato dal presidente Volodymyr Zelensky, ha adottato oggi una serie di sanzioni contro persone accusate di mettere in pericolo la sicurezza nazionale, tra cui l’ex presidente Petro Poroshenko, leader del principale partito di opposizione. La lista nera comprende anche i nomi di altri oligarchi e politici – Igor Kolomoiski, Gennadi Bogoliubov e Viktor Medvedchuk – e prevede il congelamento a tempo indeterminato dei beni e restrizioni alle relazioni e alle attività commerciali. “I milioni che hanno guadagnato svendendo l’Ucraina, i suoi interessi e la sua sicurezza devono essere congelati in modo che possano essere utilizzati per la protezione dell’Ucraina e dei suoi ucraini”, ha sottolineato Zelenski, secondo una dichiarazione presidenziale. Poroshenko è diventato presidente ucraino nel 2014, nelle prime elezioni dopo la rivoluzione di Maidan, ed è rimasto in carica fino al maggio 2019, quando ha perso le elezioni a favore di Zelenski. E’ rimasto in prima linea in politica come deputato e leader di Solidarietà Europea
Mosca: “Cina a colloqui su Ucraina? Presto per parlarne”
Il Cremlino ritiene prematuro parlare di un eventuale coinvolgimento della Cina nei colloqui sul conflitto russo-ucraino. Lo riporta l’agenzia Interfax. “Per ora non è possibile dire nulla sulla configurazione delle parti, perché, ancora una volta, non ci sono stati ancora contatti sostanziali a livello operativo”, ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, rispondendo a una domanda su un’ eventuale partecipazione di Pechino alle trattative
Cremlino: “Organizzare presto un vertice Putin-Trump”
Occorre organizzare “velocemente” un incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin perché i due “hanno molto di cui parlare”, ma al momento è “impossibile” fornire una data perché il lavoro per organizzare il vertice “comincerà in questi giorni”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti
Scholz respinge una “pace imposta” all’Ucraina
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz respinge una “pace imposta” all’Ucraina. “Non è ancora chiaro a quali condizioni l’Ucraina sarà pronta ad accettare un accordo di pace”, ha affermato parlando a Politico, dopo l’annuncio di Donald Trump dell’avvio immediato di negoziati con Vladimir Putin
Rutte: convergenza Nato con gli Usa, la pace deve essere duratura
Tra gli Usa e gli altri alleati Nato c’è una chiara “convergenza” sul fatto che qualsiasi soluzione al conflitto in Ucraina deve essere “duratura”. Lo sottolinea il segretario generale della Nato Mark Rutte, a Bruxelles a margine della Ministeriale Difesa. n “Proprio il modo in cui ha parlato il segretario alla Difesa Pete Hegseth – afferma – ma anche quelli che poi sono arrivati da Washington sono stati chiaramente grandi annunci. E allo stesso tempo, è così che deve essere governata un’alleanza. Siamo un’alleanza di democrazie: dobbiamo dibattere”. “Vedo anche una chiara convergenza – prosegue – sul fatto che noi vogliamo la pace, che la pace deve essere duratura, che dobbiamo assicurarci che l’Ucraina sia nella migliore posizione possibile, che gli europei aumentino la spesa per la difesa e collettivamente incrementino la produzione industriale della difesa. Quindi qui c’è una chiara convergenza” con l’amministrazione Trump, conclude.
Pistorius: sarebbe stato meglio non fare concessioni a Putin prima dei negoziati
“Sarebbe stato meglio non fare concessioni pubbliche prima dei negoziati”. Lo ha detto il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius a Bruxelles, commentando i colloqui tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trumpo e il presidente russo Vladimir Putin sulla questione Ucraina. Secondo Pistorius, riporta Ard, la Russia rimarrebbe una minaccia per la sicurezza dell’Europa anche se si riuscisse a raggiungere un accordo di pace in Ucraina. “Sarebbe ingenuo credere che questa minaccia diminuisca anche dopo un accordo di pace, se mai verrà raggiunto”, ha affermato Pistorius, aggiungendo che questo è il motivo per cui “dobbiamo investire più velocemente e di più nelle nostre capacità di difesa e sicurezza. La pace può essere garantita solo da una posizione di forza, come purtroppo abbiamo imparato nel corso dei secoli”. Secondo il ministro tedesco, l’Europa deve essere coinvolta nei negoziati per porre fine alla guerra di aggressione russa contro l’Ucraina. “Dovrebbe essere chiaro a tutti che non possiamo sederci ad un tavolo separato”, ha spiegato Pistorius, aggiungendo che deve anche essere chiaro che una presenza degli Stati Uniti in Europa è necessaria per garantire un deterrente efficace contro la Russia. Per quanto riguarda il possibile dispiegamento di truppe per garantire la pace in Ucraina, Pistorius afferma che questo dibattito è troppo prematuro per lui. “Ci sono diversi modi per garantire la pace”.
Parigi: la Nato è la più forte, ma lo sarà tra dieci anni?
“L’incontro di questa mattina solleverà la questione del futuro dell’alleanza. E’ la più importante e la più solida alleanza militare della storia. Questo è storicamente vero. La domanda è se sarà ancora così tra 10 o 15 anni”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa francese, Sebastien Lecornu, al suo arrivo alla ministeriale della Difesa della Nato. “Questo ovviamente solleva la questione della spesa, anche se fondamentalmente non è un dibattito. Tutti sanno che dobbiamo spendere di più e praticamente tutti i Parlamenti dell’Alleanza stanno votando per aumentare gli stanziamenti”, ha aggiunto. “Infatti, a cosa serve tutto questo denaro pubblico se viene utilizzato per vincere la guerra di ieri, se viene utilizzato per riempire i nostri hangar con equipaggiamenti spesso americani per diversi Paesi europei, senza che si cerchi una reale efficacia militare? Sarebbe un fallimento. Un fallimento davanti ai nostri popoli, un fallimento per il continente europeo, un fallimento davanti alla storia”, ha concluso.
Rublo in crescita dopo il colloquio Trump-Putin
Il rublo in crescita stamane dopo la telefonata tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin in cui i due leader hanno discusso di come porre fine alla guerra in Ucraina. Alle 07:45 GMT, il rublo è salito del 3% a 90,90 contro il dollaro, il livello più alto per la valuta russa da settembre 2024, secondo i dati del mercato over-the-counter.
Il rublo ha brevemente toccato il livello di 89,90, il più alto dall’11 settembre, durante la sessione di negoziazione. “Il momento che gli investitori aspettavano è arrivato. Il prossimo passo verso l’allentamento delle tensioni geopolitiche”, hanno affermato gli analisti di Sinarabrokerage.
Svezia: “Su eventuale cessione territori decide Kiev”
“Se l’Ucraina debba cedere il suo territorio, spetta all’Ucraina deciderlo. E noi sosteniamo l’integrità territoriale dell’Ucraina, e siamo impegnati ad assicurarci che ora, se ci saranno negoziati, che l’Ucraina possa farlo da una posizione di forza, ed è per questo che per ogni anno trascorso in questa guerra il nostro sostegno è diventato sempre più grande, e siamo pronti a fare di più”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa della Svezia, Pal Jonson, al suo arrivo alla riunione ministeriale della Nato.
Russia: “Risponderemo a aumento presenza militare Usa ai confini nord”
La Russia risponderà alla crescente presenza militare degli Stati Uniti ai suoi confini settentrionali. Lo ha affermato Artem Studennikov, direttore del Primo Dipartimento europeo del Ministero degli Affari Esteri, in un’intervista a Ria Novosti. “È del tutto naturale – ha detto – che un simile sviluppo di attività militari ostili nelle immediate vicinanze dei nostri confini non possa restare senza efficaci misure di risposta, comprese quelle tecnico-militari, da parte della Russia”.
Mosca: “50 droni di Kiev su Belgorod, morta una donna”
Le forze armate ucraine hanno attaccato la regione di Belgorod utilizzando più di 50 droni nelle ultime 24 ore. Una persona è morta e cinque sono rimaste ferite. Lo ha riferito su Telegram il governatore della regione Vyacheslav Gladkov, aggiungendo che “ieri è stata una giornata dura per noi. Più di 50 attacchi di droni nemici. Cinque persone sono rimaste ferite, due sono state ricoverate in ospedale. La cosa peggiore che potesse succedere: una donna è morta”.
Esplosioni su Odessa, attivata difesa aerea
Esplosioni hanno scosso nella tarda serata di ieri la città di Odessa, secondo quanto riferito dal sindaco Hennadii Trukhanov e riportato da Ukrainska Pravda. Le unità di difesa aerea sono entrate in azione. Alle 21:14 di ieri è stato emesso un avviso di incursione aerea a causa della minaccia di proiettili vaganti. Successivamente, Trukhanov ha segnalato le esplosioni e ha esortato i residenti del distretto di Kyivskyi della città a prestare attenzione.
Wall Street Journal: la Cina spinge per un ruolo da pacificatore in Ucraina
Mentre i presidenti Usa Donald Trump e il russo Vladimir Putin segnalano di essere pronti per i negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina, la Cina spinge per avere un suo ruolo di pacificatore. Nelle ultime settimane, riporta il Wall Street Journal, i funzionari cinesi hanno lanciato la proposta al team del tycoon tramite intermediari di tenere un vertice tra i due leader per facilitare “gli sforzi di mantenimento della pace dopo un’eventuale tregua”, secondo fonti vicine al dossier a Pechino e a Washington. Tuttavia, Usa ed Europa guarderebbero alla mossa con scetticismo, dati gli stretti legami vantati dal Dragone con Mosca.
Il Giappone monitora “attentamente” la mediazione Usa
Il Giappone sta monitorando attentamente la mediazione degli Stati Uniti nella risoluzione del conflitto in Ucraina: lo ha affermato il portavoce del governo Yoshimasa Hayashi, aggiungendo che è “ancora troppo presto” per sapere quale sarà l’esito.
“Evitiamo di fare una valutazione delle questioni relative ai paesi terzi e crediamo che sia ancora presto”, ha detto Hayashi in una conferenza stampa, aggiungendo che il governo giapponese sta “monitorando attentamente” i futuri colloqui tra Russia e Stati Uniti, poichè sono “estremamente importanti” per risolvere l’invasione russa dell’Ucraina.
Il portavoce giapponese ha rifiutato di commentare la possibile distribuzione del territorio ucraino, affermando che il Giappone si coordinerà con gli altri paesi del G7 per “monitorare i progressi di questi negoziati”. “Stiamo monitorando attentamente e con grande interesse i movimenti che riguardano l’Ucraina e stiamo collaborando strettamente con la comunità internazionale per raggiungere una pace duratura in Ucraina il prima possibile”, ha concluso Hayashi.
Trump: “No a Kiev nella Nato, sono d’accordo coi russi”
Donald Trump ha detto di condividere l’obiezione russa che l’Ucraina non può entrare nella Nato. “Personalmente non credo che sia praticabile averla. Penso che, molto prima del presidente Putin, abbiano detto che non avrebbero mai permesso una cosa del genere. Questo va avanti da molti, molti anni. Lo dicono da molto tempo, che l’Ucraina non può entrare nella Nato, e io sono d’accordo”, ha detto Trump parlando con i cronisti.
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