La presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola è la prima leader europea ad essere entrata a Gaza in oltre un decennio, dopo aver attraversato il confine a Rafah, invitando a sostenere il cessate il fuoco. Hamas ha annunciato di procedere con il rilascio degli ostaggi in cambio dei prigionieri palestinesi detenuti in Israele, secondo i tempi previsti dall’intesa. Israele manterrà fede all’accordo sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi se Hamas rilascerà altri tre ostaggi sabato
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La presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola è la prima leader europea ad essere entrata a Gaza in oltre un decennio, dopo aver attraversato il confine a Rafah “in un momento cruciale”, dicendo di voler continuare a sostenere a tregua.
Israele avrebbe inviato un messaggio a Hamas tramite i mediatori di Egitto e Qatar, affermando che manterrà fede all’accordo sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi se Hamas rilascerà altri tre ostaggi sabato, come previsto. Lo riferisce Axios, citando un alto funzionario israeliano. Il portavoce senior di Hamas, Sami Abu Zuhri, ha detto che il movimento è “impegnato” a rispettare il calendario precedentemente concordato per l’accordo sugli ostaggi, quindi tre e non “tutti”. “Se Hamas ferma il rilascio degli ostaggi, allora non c’è accordo e ci sarà la guerra”, aveva detto in precedenza il ministro della Difesa israeliano Katz, minacciando una ripresa dei combattimenti “diversa nell’intensità rispetto a prima del cessate il fuoco”
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La presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola è la prima leader europea ad essere entrata a Gaza in oltre un decennio, dopo aver attraversato il confine a Rafah “in un momento cruciale”. La visita “ha lo scopo di sottolineare il ruolo fondamentale dell’Ue nel sostenere gli sforzi umanitari a Gaza – in particolare attraverso l’operazione Eubam – e l’impegno dell’Ue a continuare a sostenere il cessate il fuoco e l’accordo per lo scambio di ostaggi”, fa sapere il portavoce.
“Apprezziamo la posizione di Egitto, Giordania, Arabia Saudita e di tutti i Paesi che si oppongono alla politica di sfollamento proposta da Trump”. Lo ha affermato il portavoce di Hamas, Hazem Qassem, in una dichiarazione su Telegram.
Raid aereo israeliano nella Striscia di Gaza. Le forze israeliane (Idf) hanno confermato di aver condotto un attacco aereo nella parte centrale dell’enclave palestinese in risposta al lancio di un razzo e di aver colpito il sito di lancio, riferiscono i media israeliani.
In precedenza le Idf avevano reso noto di un razzo lanciato dalla Striscia e caduto all’interno dell’enclave palestinese. Un 14enne sarebbe rimasto ucciso.
Sono 14 i minori palestinesi, per la maggior parte pazienti oncologici, in arrivo in serata a Ciampino a bordo di un C-130J dell’Aeronautica Militare partito dal Cairo. Si tratta di minori bisognosi di soccorso sanitario urgente a seguito della crisi umanitaria in corso a Gaza.
Nonostante la tregua in vigore, continua la catastrofe umanitaria a Gaza. A sottolinearlo è stato il capo dell’agenzia delle Nazioni Unite per le infrastrutture. “Oltre all’immensa sofferenza umana, ho assistito a un livello inimmaginabile di distruzione di infrastrutture e case, e a un volume enorme di macerie”, ha detto Jorge Moreira da Silva, capo dell’Ufficio Unops, dopo una visita a Gaza.
Il piano del presidente americano Donald Trump e del premier israeliano Benjamin Netanyahu di espellere da Gaza la popolazione palestinese e’ “una minaccia per la pace globale”. A definirlo cosi’, puntando il dito anche contro il premier dello Stato ebraico, e’ il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un’intervista andata in onda oggi sulla tv Indonesiana.
Sono tre come pattuito gli ostaggi che Hamas deve rilasciare entro le ore 12 di sabato se non vuole che la tregua fallisca. A chiarirlo e’ stato il portavoce del governo israeliano David Mencer, in un videocollegamento con la stampa di cui riferisce The Times of Israel. “Tre ostaggi vivi devono essere rilasciati dai terroristi di Hamas sabato”, ha spiegato, “se quei tre non vengono rilasciati, se Hamas non restituisce i nostri ostaggi entro sabato a mezzogiorno, il cessate il fuoco terminera’”.
I mediatori egiziani e del Qatar stanno cercando di accelerare il rilascio degli ostaggi israeliani ancora in vita e trattenuti nella Striscia di Gaza, rispondendo così a una richiesta di Israele. Lo scrive il Wall Street Journal citando proprie fonti vicine ai negoziati. La richiesta di accorciare i tempi per il rilascio degli ostaggi è arrivata dopo che i tre uomini rilasciati la scorsa settimana sono apparsi particolarmente magri e fragili. Dopo il loro rilascio, inoltre, sono iniziati a emergere dettagli sulle condizioni che hanno sofferto gli ostaggi in prigionia, privati del cibo, incatenati e alcuni appesi a testa in giù.
Il leader dei ribelli yemeniti Houthi, Abdel Malek al-Houthi, ha attaccato “il piano criminale” del presidente Usa Donald Trump di trasferire forzatamente i palestinesi da Gaza, progetto che “nega diritti e giustizia”. “Se Trump e gli americani vogliono prendersi cura degli ebrei, che li trasferiscano negli Stati Uniti. Ci sono aree molto grandi lì. Possono trasferire gli ebrei in America e dare loro uno dei Paesi”.
I camper e i macchinari pesanti non entreranno a Gaza. Lo afferma Omer Dostri, portavoce del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, dopo che Hamas ha annunciato che avrebbe continuato con il rilascio degli ostaggi dopo che era stato raggiunto un accordo sull’ingresso degli aiuti nella Striscia. Lo scrive il Times of Israel. Al Jazeera ha trasmesso le immagini dei camion in attesa di entrare a Gaza, apparentemente carichi di camper e attrezzature. Tuttavia, l’ufficio del premier ha smentito sostenendo che è una “fake news” e “non ha fondamento”.
Hamas conferma che libererà altri ostaggi, come previsto dall’accordo di cessate il fuoco con Israele. Lo riferisce la tv satellitare al-Jazeera, che dà notizia di un comunicato del gruppo diffuso via Telegram in cui Hamas riferisce dei colloqui di suoi rappresentanti con i mediatori di Egitto e Qatar al Cairo, incentrati sull’intesa, “in particolare riguardo la garanzia di alloggi per la nostra popolazione e la necessità urgente di far arrivare case prefabbricate, tende, macchinari pesanti e forniture mediche, carburante, aiuti e tutto ciò che è previsto dall’accordo”.
Hamas ribadisce lo “spirito positivo” dei colloqui e che i mediatori di Egitto e Qatar “hanno confermato che daranno seguito a tutto questo per rimuovere gli ostacoli”. “Hamas – affermano ancora – conferma la sua posizione sull’attuazione dell’accordo in linea con quanto sottoscritto, compreso lo scambio di prigionieri sulla base dei tempi previsti”.
I camper e i macchinari pesanti non entreranno a Gaza. Lo afferma Omer Dostri, portavoce del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu, dopo che Hamas ha annunciato che avrebbe continuato con il rilascio degli ostaggi dopo che era stato raggiunto un accordo sull’ingresso degli aiuti nella Striscia. Lo scrive il Times of Israel. Al Jazeera ha trasmesso le immagini dei camion in attesa di entrare a Gaza, apparentemente carichi di camper e attrezzature. Tuttavia, l’ufficio del premier ha smentito sostenendo che è una “fake news” e “non ha fondamento”.
“In tempi recenti, abbiamo fatto ogni sforzo possibile insieme al Pakistan presso l’Onu, l’Organizzazione per la cooperazione islamica (Oic) e altre piattaforme internazionali per fornire il supporto necessario per i legittimi diritti dei nostri fratelli palestinesi”, ha aggiunto il capo di Stato turco durante la conferenza stampa mentre Shehbaz Sharif ha definito il presidente Erdogan come il leader “altamente rispettato” del mondo islamico. “Avete condotto dal fronte parlando per i diritti delle persone oppresse, che si tratti del popolo di Gaza, della Palestina o del Kashmir”, ha affermato il premier pachistano.
“Riteniamo di dovere rafforzare la nostra determinazione in un momento in cui ci sono proposte illegali e senza scrupoli per separare i nostri fratelli di Gaza dalla loro patria”. Lo ha affermato il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, in riferimento al piano del presidente americano, Donald Trump, per trasferire i palestinesi di Gaza altrove. “Lotteremo pazientemente per la creazione di uno Stato di Palestina indipendente e sovrano, con integrità geografica, basato sui confini del 1967 e con Gerusalemme Est come capitale”, ha ribadito il leader turco, durante una conferenza stampa congiunta con il primo ministro pachistano, Muhammad Shehbaz Sharif, a Islamabad, come riferisce la presidenza della Repubblica di Ankara.
Egitto e Qatar hanno “superato con successo gli ostacoli” che impedivano il proseguimento dell’attuazione dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza. Lo hanno riferito i media egiziani, secondo i quali Israele e Hamas sono ora impegnati ad attuare pienamente l’intesa dopo una serie di controversie che lo avevano messo in discussione.
Hamas ha annunciato di aver accettato di continuare a implementare l’accordo di cessate il fuoco e di procedere con il rilascio degli ostaggi in cambio dei prigionieri palestinesi detenuti in Israele, secondo i tempi previsti dall’intesa. Lo riferiscono i media arabi e israeliani. L’accordo prevede che tre israeliani rapiti vengano liberati questo sabato. Dopo i colloqui al Cairo, Hamas afferma che i mediatori egiziani e qatarini hanno promesso di rimuovere gli ostacoli che impediscono il flusso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.
Decine di macchinari pesanti, tra cui bulldozer e attrezzature edili, sono pronti a entrare nella Striscia di Gaza dal valico di Rafah, al confine con l’Egitto. Lo ha riferito Al-Qahera News, precisando che anche camion che trasportano case mobili si sono allineati sul lato egiziano del valico. L’ingresso di tale materiale rientra nell’accordo di cessate il fuoco in vigore dal 19 gennaio ma entrato in crisi negli ultimi giorni.
Hamas ha affermato di voler rispettare l’accordo di cessate il fuoco ma Israele deve onorare gli impegni presi. “Siamo ansiosi di attuarlo e obbligare l’occupazione a rispettarlo pienamente. I mediatori stanno facendo pressione (su Israele) affinché completi la piena attuazione dell’accordo, rispetti il protocollo umanitario e riprenda il processo di scambio sabato”, ha affermato un portavoce del gruppo palestinese in una dichiarazione.
Due fonti palestinesi vicine ai colloqui per risolvere la crisi che minaccia la tregua tra Israele e Hamas hanno riferito che si stanno compiendo progressi che potrebbero portare a un nuovo scambio di prigionieri che si terrà sabato, come previsto. “Ci sono progressi”, ha dichiarato all’Afp una di queste fonti, indicando che i mediatori hanno ottenuto questa mattina “un impegno da parte di Israele di attuare le disposizioni del protocollo umanitario” dell’accordo di tregua. “Hamas ha confermato ai funzionari egiziani a portare a termine il sesto scambio di prigionieri in tempo, non appena Israele rispetterà il suo impegno”.
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