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Il 35enne ha riferito alla polizia di aver consumato stupefacenti qualche ora prima e di essersi addormentato. Sul corpo della giovane nessun segno di violenza: ipotesi overdose. La madre: «Chiedo a tutti un pensiero per lei»
Camilla Sanvoisin, 25 anni, è stata trovata senza vita alla Giustiniana giovedì mattina
Giallo in un relais nelle campagne della Giustiniana. Una ragazza di 25 anni, Camilla Sanvoisin, figlia del produttore televisivo Axel Egon Sanvoisin, è stata trovata morta all’alba di giovedì – ma la notizia è stata divulgata venerdì sera – dal fidanzato poi arrestato per spaccio e cui sono stati sequestrati i telefoni: aveva più metadone di quello prescritto in alcune ricette mediche trovate dalla polizia. Una vicenda che in qualche modo ricorda quella di Maddalena Urbani, la figlia del medico che isolò la Sars, morta per overdose e senza soccorsi il 27 marzo 2021. Per quella tragedia condannati in via definitiva lo spacciatore e un’amica della vittima, Abdulaziz Rajab e Kaoula el Haouzi.
Sarà ora l’autopsia a stabilire le cause del decesso della giovane, che si trovava con il compagno 35enne, Giacomo Celluprica, in un complesso residenziale – «Casa Aurora» – in via Anna Foà. I soccorsi sono scattati alle 5.50. L’uomo ha riferito agli investigatori del commissariato Flaminio Nuovo di essersi svegliato e di aver trovato la compagna esanime. Inutili i tentativi di rianimazione da parte dei medici del 118 subito intervenuti sul posto. Il 35enne ha anche ammesso con la polizia di aver assunto con la giovane sostanza stupefacente, eroina in particolare, che entrambi avrebbero sniffato, e di essere poi andato a dormire. Da qui l’ipotesi che la 25enne possa essere stata colta da malore e sia deceduta senza essere soccorsa in tempo dall’uomo che si trovava con lei.
«Mia figlia Camilla è morta ieri. Vorrei avvisare tutti quelli che le volevano bene e chiedere un pensiero per lei», ha scritto la madre ieri sera su Facebook sul quale ha postato alcune foto della figlia, che aveva una sorella più piccola. La madre Eva è un’affermata ceramista e titolare di un laboratorio, che ha allestito anche alcune mostre in centro. Fra i messaggi ricevuti sempre sui social, e non si esclude a questo punto al vaglio di chi indaga, anche quello di un amico di famiglia che ha riferito di aver messaggiato a lungo con la vittima il giorno prima della sua tragica fine.
Gli investigatori hanno effettuato con la Scientifica un sopralluogo nell’appartamento e nel relais. Si indaga per morte come conseguenza di altro reato. Durante il controllo sono state trovate le ricette per il metadone. Da qui le indagini per capire se il 35enne fosse assistito da un Sert nella Capitale in quanto tossicodipendente e perché anche Camilla abbia assunto eroina. Sequestrato l’immobile dove è stata trovata senza vita la ragazza. Accertamenti a questo punto sul pusher dal quale il 35enne si è rifornito di droga e anche di metadone.
Nella mattinata di venerdì a piazzale Clodio davanti al giudice per le indagini preliminari è comparso il 35enne che è stato successivamente rilasciato. Non è chiaro se si sia avvalso della facoltà di non rispondere o abbia preso la parola. Si attendono i risultati dell’autopsia per capire anche se la ragazza potesse essere salvata se soccorsa in tempo. Ispezionato tutto il complesso residenziale di via Foà dove anche venerdì sera c’era un via vai di auto
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14 febbraio 2025 ( modifica il 15 febbraio 2025 | 13:43)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Sul palco con il tastierista e leader Fabrice Quagliotti, il cantante Fabri Kiarelli e Rosaire Riccobono al basso, Gianluca Martino alla chitarra, Eugenio Mori alla batteria batteria
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