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Volodymyr Zelensky replica a Donald Trump che aveva sollecitato nuove elezioni in Ucraina sostenendo che la popolarità del presidente ucraino è al 4%: “Il presidente americano vive nella bolla della disinformazione russa”. Putin replica: “Isteria inappropriata, nessuno vuole escludere Kiev dai negoziati”. Il tycoon ha fatto sapere che probabilmente entro fine mese incontrerà il presidente russo. L’Unione europea ha approvato il sedicesimo pacchetto di sanzioni contro Mosca.

Dossier Sentieri di guerra

Putin: “Le forze russe sono entrate in Ucraina dal Kursk”
Putin: “Nessuno esclude l’Ucraina dai negoziati”
Putin: “L’isteria di Kiev è inappropriata”
Putin: “Usa e Russia d’accordo sulla ripresa del normale lavoro delle diplomazie”
Putin: “Positivi i risultati dell’incontro a Riad”
Terre rare, Zelensky agli Usa: “L’Ucraina non è in vendita”
Lavrov: “Trump parla con franchezza, Zelensky patetico”
Macron convoca nuovo vertice sull’Ucraina in videoconferenza
Zelensky: “Vogliamo finire la guerra quest’anno”
Zelensky: “Gli Usa hanno aiutato Putin a rompere anni di isolamento da parte dell’Occidente”
Zelensky: “Mia popolarità al 4%? Trump vive in una bolla di disinformazione”
Lavrov: “Trump il primo a capire i nostri timori sulla Nato”
Lavrov: “A maggio Xi Jinping a Mosca. poi Putin in Cina tra agosto e settembre”
Via libera degli ambasciatori Ue al 16esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia
Cremlino: “Aspettiamo di vedere le proposte di Zelensky”
Cremlino: “Possibile incontro tra Putin e Trump entro fine febbraio”
Kellogg: “La sicurezza dell’Ucraina è importante per la sua sovranità”
Cremlino: “Per il vertice tra Putin e Trump necessaria preparazione”
Cremlino: “Da Usa e Russia passo importante per la soluzione del conflitto”
Ok degli ambasciatori Ue a nuove sanzioni anti-Mosca
Zelensky: a Odessa 160 mila persone senza luce e riscaldamento dopo i raid russi
L’inviato Usa Kellogg è giunto a Kiev
Germania: “Solo Putin ha voluto la guerra”
“A volere una guerra nel cuore dell’Europa è stato esclusivamente Putin, nessun altro. Nessuno in Europa deve avere dubbi se non fare di tutto per la pace e la sicurezza in Europa e il futuro dei nostri figli” così Annalena Baerbock, ministra degli Esteri tedesca, conclude un lungo comunicato stampa sui colloqui in Ucraina. La politica tedesca riconosce come il momento sia importante ma, ribadisce che “con una pace apparente che da alla Russia solo un attimo di respiro per nuove manovre di guerra, non si aiuta nessuno: non l’Ucraina, non l’Europa e non gli Stati Uniti”. La ministra sottolinea che non bisogna farsi ingannare dai recenti colloqui: “Una pace stabile in Europa può esserci solo con l’Europa. Ridimensionarne il ruolo significa fare il gioco della Russia.
Ecco perché sono a favore di un’azione consapevole nei confronti dell’amministrazione statunitense”. La ministra saluta comunque positivamente i contatti tra statunitensi e russi “utili per futuri colloqui”. La ministra ribadisce l’impegno europeo al fianco dell’Ucraina e sottolinea il sedicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia: “Colpiamo la Russia dove fa male, alla sua conduzione della guerra: l’ingresso di valuta estera”. Anche il sostegno militare sarà garantito: “L’Unione europea sta preparando nuovi aiuti per artiglieria, contraerea e droni”. La Germania farà la sua parte “preparando le necessarie misure di bilancio”.
Venti leader alla nuova riunione di Macron sull’Ucraina
Sono una ventina i capi di Stato e di governo che partecipano questo pomeriggio, a partire dalle ore 16, alla nuova riunione informale per la pace e la sicurezza in Ucraina e in Europa, promossa dal presidente francese, Emmanuel Macron, dopo quella in presenza l’altro ieri a Parigi.
All’Eliseo, sono presenti lo stesso Macron, assieme al presidente della Romania, Ilie Bolojan, e il premier del Lussemburgo, Luc Frieden.
Secondo una lista fornita dalla presidenza francese, sono invece connessi in videoconferenza Gitanas Nauseda (Lituania), Alexander Stubb (Finlandia), Bart De Wever (Belgio), Rossen Jeliazkov (Bulgaria), Justin Trudeau (Canada), Andrej Plenkovic (Croazia), Kristen Michal (Estonia), Petteri Orpo (Finlandia), Kyriákos MItsotakis (Grecia), Micheal Martin (Irlanda), Kristrún Frostadottir (Islanda), Evika Silina (Lettonia), Jonas Gahr Store (Norvegia), Luis Montenegro (Portogallo), Ulf Kristersson (Svezia), Robert Golob (Slovenia), e Petr Fiala (Repubblica ceca).
Kiev: da Putin menzogne sull’offensiva russa dal Kursk
L’Ucraina ha smentito quanto affermato dal presidente russo Vladimir Putin, che aveva reso noto ai giornalisti un attacco di terra nella notte dal Kursk verso la regione Ucraina di Sumy, che sarebbe stato il primo dal 2022. ”Le informazioni di Putin su un’offensiva russa su larga scala sono una menzogna”, ha dichiarato Andriy Kovalenko, funzionario responsabile del contrasto alla disinformazione, aggiungendo che un’unità di ricognizione russa aveva tentato di attraversare la regione ma era stata eliminata.
Putin: “Le forze russe sono entrate in Ucraina dal Kursk”
Il presidente Vladimir Putin ha detto che forze russe hanno oltrepassato la notte scorsa il confine dalla regione di Kursk entrando in territorio ucraino, ma non ha chiarito se ciò significhi una liberazione completa della regione russa parzialmente occupata dalle truppe di Kiev fin dall’agosto dell’anno scorso. “Le informazioni più recenti, che mi sono state riferite solo un’ora fa, sono che soldati della 810/a Brigata hanno attraversato il confine russo-ucraino e sono entrati in territorio nemico”, ha detto Putin, citato dall’agenzia Tass
Putin: “Con gli Usa discusso anche di Siria e Medio Oriente”
Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che tra gli argomenti di discussione con gli Stati Uniti a Riad c’è stata “la presenza” della Russia in Siria e “la soluzione del conflitto israelo-palestinese”, ma ha dichiarato che Mosca attribuisce “primaria importanza” alla situazione relativa al conflitto russo-ucraino. Lo riporta l’agenzia Interfax.
Putin: “Trump moderato con gli europei, da loro comportamento rozzo”
Il presidente russo Vladimir Putin ha accusato i leader europei di avere “effettivamente interferito direttamente nel processo elettorale negli Stati Uniti, arrivando al punto di insultare direttamente uno dei candidati”. Poi ha dichiarato di essere “sorpreso” da quella che ha definito “la moderazione” di Donald Trump “nei confronti dei suoi alleati”, che a suo dire si sarebbero comportati “in modo rozzo”, e ha affermato che Trump “si comporta inoltre in modo abbastanza intelligente nei rapporti con loro”. Lo riporta l’agenzia Interfax.
Putin: “Nessuno esclude l’Ucraina dai negoziati”
“Nessuno esclude l’Ucraina” dal processo negoziale, ha detto il presidente russo Vladimir Putin. “Il presidente Trump mi ha detto durante il nostro colloquio telefonico che, naturalmente, gli Stati Uniti presumono che il processo di negoziazione avrà luogo con la partecipazione sia della Russia che dell’Ucraina”, ha detto il capo del Cremlino, citato dall’agenzia Interfax.

Putin: “L’isteria di Kiev è inappropriata”
Il presidente russo Vladimir Putin ha detto che “l’isteria” dell’Ucraina per non essere stata invitata al tavolo negoziale tra Russia e Usa è “inappropriata”, secondo quanto riferisce la Tass
Putin: “Usa e Russia d’accordo sulla ripresa del normale lavoro delle diplomazie”
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che, durante i negoziati a Riad, Mosca e Washington hanno “concordato di riprendere il normale lavoro dei” rispettivi “dipartimenti diplomatici”. Lo riporta l’agenzia Interfax
Il capo del Parlamento ucraino: “Servono armi, non schede elettorali”
“All’Ucraina servono proiettili, non schede elettorali”. Così in un post su Facebook Ruslan Stefanchuk, capo della Verchovna Rada, il Parlamento dell’Ucraina, teatro del conflitto innescato dall’invasione russa su vasta scala avviata il 24 febbraio di tre anni fa. “Inventare la ‘democrazia’ sotto attacco non è democrazia, ma una farsa il cui principale beneficiario è al Cremlino”, afferma, confermando “pieno sostegno” al presidente Volodymyr Zelensky, del suo stesso partito. “L’Ucraina non rinuncia alla democrazia. Ma le elezioni saranno possibili solo dopo la fine della legge marziale”, aggiunge, chiedendo “armi, sanzioni e sostengo deciso”. Perché, scrive, “questo è quello che fermerà la guerra e consentirà all’Ucraina di celebrare elezioni nel modo in cui dovrebbero essere celebrate in una vera democrazia”. “Crediamo nei valori democratici condivisi e questo è esattamente quello che fa paura a Putin. La sua più grande paura non è perdere una guerra, ma perdere il potere”, afferma ancora, aggiungendo che Zelensky “è stato eletto con elezioni democratiche” e non “pseudo elezioni”. “La Russia non è mai stata a favore della pace – incalza Dobbiamo fingere che questa volta sia tutto diverso?”.

Putin: “Positivi i risultati dell’incontro a Riad”
l presidente russo Vladimir Putin ha accolto favorevolmente i colloqui in Arabia Saudita tra i capi della diplomazia russa e americana, affermando che si tratta di un ”primo passo” verso il ripristino delle relazioni tra le due potenze. ”Ne sono stato informato, li sto valutando positivamente, c’è un risultato – ha dichiarato Putin – Abbiamo fatto il primo passo per riprendere il lavoro in aree molto diverse”.
Terre rare, Zelensky agli Usa: “L’Ucraina non è in vendita”
“Difendo l’Ucraina, non posso vendere il nostro paese. Questo è tutto”. Lo ha detto il presidente ucraino ai giornalisti durante una conferenza stampa a Kiev in merito alla decisione di non firmare l’accordo proposto dagli Stati Uniti sulle risorse minerarie. L’amministrazione di Donald Trump aveva dichiarato di aspettarsi da Kiev l’accesso al 50% dei minerali strategici ucraini, in cambio dell’assistenza militare ed economica americana. Zelensky aveva ritenuto che l’accordo proposto nella sua forma attuale non “proteggesse” il suo paese, chiedendo in particolare “garanzie di sicurezza” per l’Ucraina al fine di impedire qualsiasi nuova invasione russa dopo un eventuale accordo che ponesse fine alla guerra. “Lo ripeto, siamo pronti per un documento serio. Abbiamo bisogno di garanzie di sicurezza”, ha detto, accusando la parte americana di non impegnarsi in una “conversazione seria”.
Lavrov: “Vogliamo concludere la guerra in Ucraina alle nostre condizioni”
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha dichiarato che i “compiti” che Mosca si è data sono “legati al completamento” alle proprie “condizioni” della “operazione militare speciale”, cioè dell’invasione dell’Ucraina, e “a garantire” il funzionamento dell’economia “in modo tale da non dipendere in alcun modo dai capricci dei partner occidentali o di altri partner”. Lo riporta la Tass. Lavrov – sempre stando all’agenzia di stampa statale russa – ha inoltre dichiarato che Mosca non “correrà dietro a nessuno” per rilanciare le relazioni con l’Occidente. “Non inseguiremo nessuno. Non abbiamo fatto nulla per congelare, ma di fatto distruggere in gran parte, le nostre relazioni con l’Occidente, inclusa l’Europa”, ha detto il capo della diplomazia russa.

Francia: “Difficilmente comprensibili le ultime dichiarazioni di Trump”
Gli ultimi attacchi verbali del presidente Usa Donald Trump al suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky sono “in linea” con dichiarazioni “difficilmente comprensibili” che sollevano interrogativi sulla “coerenza” della posizione americana in questo conflitto. Lo ha dichiarato la portavoce del governo francese, Sophie Primas, al termine del rituale Consiglio dei ministri. In conferenza stampa, Primas ha riferito che il presidente Emmanuel Macron ha affrontato nel Consiglio dei ministri “la posizione degli Stati Uniti attraverso le dichiarazioni diverse, varie e spesso incomprensibili (espresse) dal presidente Trump”, di cui “cerchiamo la coerenza nel tempo”, ha osservato la portavoce dell’esecutivo francese. “Le dichiarazioni di ieri sono in linea con questo. Non comprendiamo molto bene la logica americana”, ha aggiunto. Il commento del governo e della presidenza francese si riferisce alle ultime dichiarazioni di Trump in cui ieri ha accusato Zelensky di aver dato inizio alla guerra, mentre l’offensiva e’ stata lanciata dall’esercito russo nel febbraio 2022, e ha detto che il presidente ucraino e’ molto impopolare. Una risposta del titolare della Casa Bianca alle critiche mosse dal presidente ucraino, che ha accusato Washington di aver avviato con la Russia a Riad colloqui “sull’Ucraina senza l’Ucraina”, chiedendo un posto per Kiev e per gli europei al tavolo delle trattative.
Lavrov: “Trump parla con franchezza, Zelensky patetico”
Donald Trump è una persona abituata a parlare “con franchezza” e quindi non nasconde la sua opinione su “individui patetici” come Volodymyr Zelensky. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. Il presidente americano, ha affermato Lavrov, citato dall’agenzia Tass, “è un politico completamente indipendente. Inoltre, è anche una persona abituata a parlare con franchezza. Queste persone di solito non nascondono la loro opinione su individui patetici come il signor Zelensky”.
Kiev: Mosca aumenta la produzione di droni, non vuole la fine della guerra”
“Ad oggi, la Russia non sta facendo nulla a livello militare che indichi i preparativi per la cessazione delle ostilità attive. Al contrario, i russi stanno aumentando la componente aerea e il personale dell’esercito, stanno cercando di mettere in sicurezza le fabbriche del complesso militare-industriale, in particolare quelle che producono gli ‘Shahed’ (i droni kamikaze, ndr) e stanno progettando di aumentarne la produzione”: lo scrive su Telegram il capo del Centro per la lotta alla disinformazione del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza ucraino, Andriy Kovalenko.

Mosca: Kiev pianifica attentati in Ue per sabotare i negoziati
L’intelligence estera russa (Svr) ha lanciato l’allarme su presunti piani di Kiev di compiere “una serie di attacchi terroristici contro le missioni diplomatiche russe in Europa” volti a “interrompere i colloqui” avviati tra Russia e Usa per la fine della guerra. Le capitali europee sono allarmate dalla riluttanza dell’Ucraina a raggiungere un accordo con Mosca in caso questo richiedesse “concessioni eccessive” da parte di Kiev, si legge nella nota dell’Svr rilanciata dall’agenzia Tass.
Macron convoca nuovo vertice sull’Ucraina in videoconferenza
È stata fissata per le ore 16 la nuova riunione in videoconferenza tra i capi di Stato e di governo per la pace e la sicurezza in Ucraina e in Europa, promossa dal presidente francese, Emmanuel Macron, dopo quella in presenza l’altro ieri a Parigi. Secondo quanto emerge dal programma diffuso dall’Eliseo, questa volta, l’unico partecipante alla riunione “in presenza” sarà Ilie Bolojan, presidente ad interim della Romania. Bolojan verrà ricevuto da Macron nel palazzo presidenziale di Parigi, alle 15:45, poi i due leader di Parigi e Bucarest si uniranno in videoconferenza agli altri partecipanti all’incontro informale, tutti capi di Stato e di governo, a partire dalle ore 16.
Zelensky: “Vogliamo finire la guerra quest’anno”
Volodymyr Zelensky ribadisce l’auspicio per una conclusione della guerra quest’anno. Parlando con i giornalisti a Kiev ha detto: “Vogliamo garanzie di sicurezza quest’anno, perché vogliamo la fine della guerra quest’anno”, ha detto il presidente ucraino.

Zelensky: “Gli Usa hanno aiutato Putin a rompere anni di isolamento da parte dell’Occidente”
Gli Stati Uniti hanno aiutato Vladimir Putin, con i colloqui di ieri a Riad, a rompere tre anni di “isolamento” da parte dell’Occidente. Rientrato a Kiev, dopo aver annullato la visita in Arabia Saudita, Volodymyr Zelensky contrattacca, dopo le dure critiche mosse da Donald Trump, che lo ha accusato di aver continuato lui la guerra contro la Russia. “Io credo che gli Stati Uniti – ha detto il presidente ucraino parlando con i giornalisti – abbiano aiutato Putin a rompere anni di isolamento. E tutto questo non ha un impatto positivo sull’Ucraina”.

Zelensky: “Chi vuole sostituirmi non ci riuscirà”
“Se qualcuno vuole sostituirmi ora, sappia che non funzionerà”: lo ha detto oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, commentando le parole di Donald Trump sul suo tasso di popolarità. Il capo di Stato ha detto che “non commenta mai” su questi indicatori, in particolare su se stesso e su “altri leader”.
Zelensky ha anche sostenuto che gli ultimi sondaggi rivelano un suo tasso di popolarità del 58 per cento. Una risposta, questa del presidente ucraino, a dichiarazioni rilasciate da Trump ieri sera. Il capo di Stato americano ha detto che Zelensky ha il sostegno di appena il 4 per cento degli ucraini e ha sottolineano la necessità di una verifica elettorale.
Zelensky: “Mia popolarità al 4%? Trump vive in una bolla di disinformazione”
Volodymyr Zelensky ribatte a Donald Trump, che sollecita nuove elezioni in Ucraina, dove il presidente avrebbe ormai un tasso di popolarità di appena il 4%. Parlando con i giornalisti a Kiev, Zelensky ha affermato che il presidente americano vive “nello spazio di disinformazione” russa. “Sfortunatamente – ha detto, citato da Ukrinform, in un riferimento a quel dato del 4% di approvazione del suo operato – il presidente Trump, per il quale abbiamo grande rispetto in quanto leader del popolo americano, vive nello spazio di disinformazione che arriva dalla Russia”.
Lavrov: “Usa interessati a rimuovere gli ostacoli alla cooperazione”
Il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha dichiarato che a Riad gli Usa hanno dimostrato “interesse a rimuovere gli ostacoli” a possibili progetti con la Russia, “prima di tutto in campo economico”. Lo riporta l’agenzia di stampa Ria Novosti. “Hanno interesse a rimuovere gli ostacoli artificiali a progetti potenzialmente molto promettenti e reciprocamente vantaggiosi, prima di tutto nell’economia, ma sono anche interessati a riprendere il dialogo sulla politica estera, sulla situazione internazionale, sui conflitti”, ha detto Lavrov durante un discorso alla Duma stando a quanto riporta l’agenzia di stampa statale russa.
Lavrov: “Trump il primo a capire i nostri timori sulla Nato”
La Russia ha chiesto a Washington di eliminare le minacce alla sicurezza della Russia che sono state create per molti anni con l’adesione di Kiev alla Nato, e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump comprende questa posizione. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, intervenendo alla Duma, secondo quanto riferiscono le agenzie russe. Secondo Lavrov, “è necessario fermare lo sterminio di tutto ciò che in Ucraina è collegato alla Russia, fermare la persecuzione della cultura russa e della Chiesa ortodossa ucraina”. Mosca è preoccupata per l’ascesa del neonazismo in Ucraina, nell’Unione Europea e in Canada, ha aggiunto Lavrov secondo il resoconto di Ria Novosti.
Intelligence kiev: mille soldati nordcoreani addestrati in Russia
Circa mille soldati nordcoreani vengono addestrati in Russia su nuovi equipaggiamenti militari, il che aumenta la loro efficacia in combattimento. Lo ha detto Vadym Skibitskyi, membro della Defense Intelligence dell’Ucraina all’agenzia sudcoreana The Chosun. Secondo Skibitskyi i soldati di Pyongyang hanno imparato tattiche e strategie moderne in pochi mesi, il che ha aumentato significativamente la loro efficacia in combattimento.
Macron: “Una pace duratura non si negozia senza Kiev”
Una “pace duratura non si negozia senza l’Ucraina”: lo dice il presidente francese, Emmanuel Macron, in un’intervista pubblicata sul giornale Le Parisien nel giorno in cui si appresta a riunire una nuova riunione in videoconferenza per la pace e la sicurezza in Europa, dopo quella di lunedì scorso a Parigi. Macron sottolinea di aver espresso a Trump, con cui ha parlato al telefono prima e dopo la riunione dell’altro ieri all’Eliseo, “la preoccupazione di tutti”. E cioè che “un semplice cessate il fuoco non risolve il conflitto. La storia recente – ricorda il presidente in riferimento agli accordi di Minsk – ci ha permesso di verificare che quando c’è solo un cessate il fuoco, questo non viene rispettato dalla Russia”.

Lavrov: “A maggio Xi Jinping a Mosca. poi Putin in Cina tra agosto e settembre”
Il presidente cinese Xi Jinping visiterà Mosca in occasione del Giorno della Vittoria, il 9 maggio, mentre il leader russo Vladimir Putin visiterà la Cina tra fine agosto e inizio settembre per celebrare l’80 anniversario della vittoria sul Giappone. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov secondo Ria Novosti. “Il presidente Xi Jinping ha programmato la sua prossima visita a Mosca in modo che coincidesse con gli eventi cerimoniali in onore della vittoria nella Grande Guerra Patriottica del 9 maggio. E il presidente Putin visiterà la Cina in occasione dell’80 anniversario della vittoria sul militarismo giapponese e della fine della Seconda Guerra Mondiale tra fine agosto e inizio settembre”, ha detto Lavrov alla Duma di Stato.

Media: la Gran Bretagna potrebbe inviare i caccia Typhoon a Kiev
Il Regno Unito sta valutando l’invio di aerei da caccia Typhoon in Ucraina per svolgere una missione di pattugliamento aereo. Lo riporta il Times, secondo cui il governo di Londra sta discutendo di come fornire garanzie di sicurezza all’Ucraina senza la necessita’ di schierare un gran numero di truppe sul suo territorio. Una delle fonti ha osservato che una missione di pattugliamento aereo avrebbe avuto senso, anche se avrebbe richiesto un numero significativo di aerei, nonché sistemi di difesa aerea per proteggere i caccia. Secondo le fonti del Times, decine di Typhoon potrebbero essere in allerta per respingere eventuali attacchi russi, mentre una piccola forza di mantenimento della pace proveniente dal Regno Unito e da altri paesi europei garantirebbe protezione sul terreno. Sempre secondo il quotidiano britannico, una missione guidata dal Regno Unito potrebbe essere modellata sulle missioni Nato già condotte negli Stati baltici. Una fonte della Royal Air Force britannica ha affermato che una missione del genere è più probabile della creazione di una no-fly zone.
Il Partito popolare europeo a Trump: “Kiev non ha iniziato la guerra”
“L’Ucraina non ha iniziato la guerra. La Russia ha invaso l’Ucraina. La Russia ha iniziato lo spargimento di sangue in Ucraina. La Russia continua la distruzione dell’Ucraina”. Lo scrive il gruppo del Partito popolare europeo su X, rispondendo alle dichiarazioni di Donald Trump secondo cui l’Ucraina “non doveva iniziare la guerra”.

Von der Leyen: “Con le nuove sanzioni manteniamo la pressione su Mosca”
“Accolgo con favore l’accordo sul nostro 16/o pacchetto di sanzioni. L’Unione europea sta dando un giro di vite ancora più duro contro l’elusione, prendendo di mira altre navi della flotta ombra di Putin e imponendo nuovi divieti di importazione ed esportazione. Ci impegniamo a mantenere alta la pressione sul Cremlino.” Lo scrive su X la presidente della Commissione Ursula von der Leyen

I welcome the agreement on our 16th package of sanctions.

The EU is clamping down even harder on circumvention by targeting more vessels in Putin’s shadow fleet and imposing new import and export bans.

We are committed to keep up the pressure on the Kremlin.

Kallas: “Bene le sanzioni Ue, il Cremlino non spezza la nostra determinazione”
“Accolgo con favore l’accordo sul nostro 16esimo pacchetto di sanzioni. Con misure pù severe contro l’elusione, nuovi divieti di importazione ed esportazione e sanzioni alla flotta ombra di Putin, stiamo chiudendo le porte secondarie alle azioni della macchina da guerra russa. Il Cremlino non spezzerà la nostra determinazione”. Lo afferma su X l’Alta rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri, Kaja Kallas.

I welcome the agreement on our 16th sanctions package.

With tighter measures on circumvention, new import and export bans, and sanctions on Putin’s shadow fleet, we are closing backdoors for Russia’s war machine to operate.

The Kremlin won’t break our resolve.

Via libera degli ambasciatori Ue al 16esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia
Gli ambasciatori dell’Ue hanno dato il via libera all’adozione del sedicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. L’approvazione formaleè attesa per lunedì
24 febbraio al Consiglio Esteri, giorno del terzo anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina. Tra le altre cose, il nuovo pacchetto prevede il divieto di transazioni con porti e aeroporti in Russia, elusione del tetto massimo del prezzo del petrolio e altre sanzioni (11 porti e aeroporti); la rimozione dallo Swift di 13 banche e tre istituti finanziari; 73 nuove navi nella blacklist della flotta ombra; sospensione delle licenze di trasmissione nell’Unione di 8 organi di informazione russi; nuovi divieti di esportazione (precursori chimici, cromo, altri prodotti utilizzati nelle macchine Cnc) e divieto di servizio (raffinerie di petrolio e gas); nuovo divieto di importazione (alluminio).
Cremlino: “Da Parigi nessuna richiesta di contatto con Putin”
Parigi non ha contattato Mosca per un eventuale colloquio tra il presidente francese, Emmanuel Macron, ed il suo omologo russo, Vladimir Putin. Lo ha assicurato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, durante un punto stampa. Lunedì Macron ha dichiarato di essere pronto a parlare con Putin al momento opportuno. “No”, ha risposto Peskov quando gli è stato chiesto se Parigi avesse già contattato il Cremlino in merito a questo colloquio.
Cremlino: “Aspettiamo di vedere le proposte di Zelensky”
Il Cremlino si aspetta che presto o tardi Volodymyr Zelensky presenterà le sue proposte per la soluzione del conflitto. Lo ha detto il portavoce Dmitry Peskov, definendo per il momento “contraddittorie” le posizioni espresse dal presidente ucraino. Lo riferisce l’agenzia Ria Novosti.
Cremlino: “Possibile incontro tra Putin e Trump entro fine febbraio”
L’incontro tra i presidenti russo e statunitense, Vladimir Putin e Donald Trump, potrebbe svolgersi prima della fine di febbraio, ma è possibile anche si tenga più avanti. Lo ha sottolineato durante un punto stampa il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo quanto riferito dall’agenzia Tass. Alla fine di febbraio “potrebbe esserci o meno” l’incontro, ha detto Peskov, rispondendo a una domanda dei giornalisti. Nelle scorse ore Trump ha indicato come “probabile” un incontro con Putin prima della fine del mese.
Kellogg: “La sicurezza dell’Ucraina è importante per la sua sovranità”
“Comprendiamo la necessità di garanzie di sicurezza” dell’Ucraina. “Siamo molto chiari sul fatto che è importante per la sovranità di questa nazione”. Lo ha detto l’inviato speciale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per l’Ucraina, Keith Kellog nella sua prima visita a Kiev. Lo riportano i media ucraini.
Cremlino: “Nomineremo il negoziatore in base a chi sceglieranno gli Usa”
Il presidente russo, Vladimir Putin, nominerà il capo negoziatore di Mosca per l’Ucraina sulla base di chi verrà indicato dagli Stati Uniti. Lo ha sottolineato durante un punto stampa il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, stando a quanto riferito dall’agenzia Ria Novosti. “Innanzitutto, la parte americana ci informerà si chi sarà il suo principale negoziatore per gli affari ucraini. A seconda di chi sarà, il nostro presidente prenderà una decisione sul nostro rappresentante, che sarà la sua controparte”, ha detto Peskov.

Cremlino: “Per il vertice tra Putin e Trump necessaria preparazione”
Per un vertice fra Donald Trump e Vladimir Putin è necessario un certo lavoro di preparazione. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti.
Cremlino: “Da Usa e Russia passo importante per la soluzione del conflitto”
I colloqui tra Russia e Stati Uniti che si sono svolti a Riad hanno rappresentato un passo “molto importante” verso una futura soluzione della crisi in Ucraina. Lo ha dichiarato ai giornalisti il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riferito dall’agenzia Tass. “È stato compiuto un passo molto, molto importante verso la creazione delle condizioni per un accordo di pace favorevole”, ha osservato il portavoce del Cremlino, secondo il quale Russia e Stati Uniti hanno dimostrato “la necessaria volontà politica”.
Ok degli ambasciatori Ue a nuove sanzioni anti-Mosca
Via libera dei Rappresentanti Permanenti dei 27 Ue (Coreper II) al sedicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. L’ok dovrà essere ora formalizzato dal Consiglio Affari Esteri di lunedì prossimo, giorno del terzo anniversario della guerra in Ucraina. Il nuovo pacchetto introduce nuove personalità e entità russe nella blacklist Ue, nuovi divieti all’export verso la Russia nonché il divieto di transazioni con porti e aeroporti in Russia che eludono il tetto massimo del prezzo del petrolio. Nella lista nera l’Ue inserisce ulteriori 73 imbarcazioni della cosiddetta flotta ombra del Cremlino.
Zelensky: a Odessa 160 mila persone senza luce e riscaldamento dopo i raid russi
“Sono attualmente in corso operazioni di soccorso a Odessa in seguito a un altro attacco russo alle infrastrutture energetiche della città. 160mila persone sono al momento senza luce e riscaldamento”. Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aggiungendo che “ancora una volta, le strutture energetiche civili sono state colpite: da quasi tre anni, l’esercito russo utilizza senza sosta missili e droni d’attacco contro di esse”. “Proprio ieri – prosegue il post – dopo il famigerato incontro a Riad, è diventato chiaro che i rappresentanti russi stavano di nuovo mentendo, sostenendo di non prendere di mira il settore energetico ucraino. Eppure, quasi contemporaneamente, hanno lanciato un altro attacco, con droni che hanno colpito trasformatori elettrici. E questo durante l’inverno: di notte c’erano meno 6 gradi Celsius”. “Almeno 160.000 residenti di Odessa sono ora senza riscaldamento ed elettricità. Tredici scuole, un asilo e diversi ospedali sono rimasti senza elettricità o riscaldamento. Le squadre di riparazione stanno lavorando instancabilmente e tutti i servizi comunali sono impegnati. Sono grato a ogni soccorritore e a tutti coloro che aiutano le persone. Non dobbiamo mai dimenticare che la Russia è governata da bugiardi patologici: non ci si può fidare di loro e bisogna fare pressione. Per amore della pace”.

L’inviato Usa Kellogg è giunto a Kiev
L’inviato degli Stati Uniti per la Russia e l’Ucraina, Keith Kellogg, è giunto a Kiev per la sua prima visita nella capitale ucraina. Lo riferiscono i media locali.

Il capo del fondo sovrano di Mosca afferma che diverse società americane torneranno in Russia
Il capo del fondo sovrano russo afferma che diverse società americane torneranno a Mosca tra qualche mese.
Raid a Odessa, oltre 500 case senza elettricità e riscaldamento
Una grande area residenziale nella città portuale di Odessa, nell’Ucraina meridionale, è rimasta senza riscaldamento né elettricità mercoledì mattina dopo il massiccio attacco russo in cui è rimasta ferita almeno una persona, ha affermato il sindaco Gennady Trukhanov. “Dopo un attacco nemico, 14 scuole, 13 asili e una vasta area residenziale (oltre 500 case) sono ora senza elettricità e riscaldamento”, ha scritto Trukhanov su Telegram.
Aereo militare russo sull’Alaska
Il Comando di difesa aerospaziale nordamericano (Norad) ha dichiarato di aver rilevato e monitorato un aereo militare russo operante nella zona di identificazione della difesa aerea dell’Alaska (Adiz) martedì, aggiungendo che gli Stati Uniti non la vedono come una minaccia. “L’aereo russo è rimasto nello spazio aereo internazionale e non è entrato nello spazio aereo sovrano americano o canadese. Questa attività russa nell’Adiz dell’Alaska avviene regolarmente e non è vista come una minaccia”, ha affermato il Norad in una nota.
Dal mar Nero attacco russo con droni su Odessa

Un massiccio attacco di droni kamikaze è stato lanciato nella tarda serata di martedì contro l’Ucraina e in particolare sulla città di Odessa. Lo riporta l’agenzia Unian che segnala esplosioni e incendi. L’allerta è scattata alle 22 ore locali. Il sindaco Hennadiy Trukhanov e il capo dell’amministrazione militare regionale Oleg Kiper hanno lanciato un appello ai residenti affinché si riparino nei rifugi. I droni “arrivano uno dopo l’altro dal Mar Nero”. Una parte della città è priva di elettricità.

Trump: “Kiev non doveva iniziare la guerra. Non invierò truppe Usa”
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump parla in conferenza stampa dopo i colloqui di Riad con la Russia. Ha dichiarato di non opporsi allo spiegamento di truppe europee di mantenimento della pace in Ucraina come parte di un potenziale accordo con Mosca per porre fine alle ostilità nel Paese. “Avere truppe lì sarebbe una buona cosa. Non sarei affatto contrario”, ha detto, aggiungendo che se Paesi europei come la Francia o il Regno Unito sostenessero questa iniziativa, lui sarebbe “totalmente a favore” e “sarebbe una buona cosa”. Tuttavia, il presidente Usa ha escluso la possibilità che truppe statunitensi prendano parte a questo possibile spiegamento di forze per il mantenimento della pace. “Non ne avremmo perché siamo troppo lontani”, ha affermato dalla sua residenza a Mar-a-Lago, nello stato della Florida. Ha inoltre respinto al mittente le proteste dell’Ucraina per essere stata esclusa dal tavolo dei negoziati con la Russia e rilancia accusando Kiev di aver “iniziato la guerra” senza tuttavia articolare il suo pensiero. “Probabilmente incontrerò Putin entro la fine del mese”, ha aggiunto.

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