Un alto funzionario palestinese ha dichiarato a al-Mayadeen che "sabato saranno rilasciati vivi 6 ostaggi in cambio del rilascio di alcuni detenuti palestinesi". L’Iran ha annunciato che effettuerà una terza ondata di attacchi missilistici contro Israele "al momento opportuno". Secondo fonti libanesi, le forze israeliane "hanno iniziato a ritirarsi da alcuni villaggi nel sud", dove i militari di Beirut "si stanno schierando". Israele ha annunciato che manterrà una presenza militare in cinque postazioni
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Un alto funzionario palestinese ha dichiarato a al-Mayadeen che “sabato saranno rilasciati vivi 6 ostaggi in cambio del rilascio di alcuni detenuti palestinesi”. Hamas restituirà giovedì i corpi di quattro rapiti, nell’ambito della prima fase dell’accordo per la tregua.
L’Iran ha annunciato che effettuerà una terza ondata di attacchi missilistici contro Israele “al momento opportuno”. Lo ha detto il numero due dei Guardiani della rivoluzione, generale Ali Fadavi. Nel corso del 2024, Teheran lanciò due attacchi contro Israele scatenando la reazione dello Stato ebraico: in particolare la seconda risposta israeliana, a ottobre, distrusse gran parte dei sistemi di difesa aerea iraniana e alcune importanti strutture militari.
Secondo fonti libanesi, le forze israeliane “hanno iniziato a ritirarsi da alcuni villaggi nel sud”, dove i militari di Beirut “si stanno schierando”. Israele ha annunciato che manterrà una presenza militare in cinque postazioni oltre la linea di demarcazione Onu.
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L’attacco del 7 ottobre 2023 lanciato da Hamas contro Israele e la conseguente offensiva a Gaza hanno riacceso i riflettori su una contrapposizione che va avanti da decenni e su cui non si riesce a trovare una soluzione. Anche se, negli anni, qualche tentativo è stato fatto. IL PUNTO
In un post su X, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar fa sapere di accogliere con favore “la decisione del presidente Trump di non partecipare al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Israele si unisce agli Stati Uniti e non parteciperà al Consiglio”. LEGGI L’ARTICOLO
“L’Ucraina non avrebbe mai dovuto iniziare la guerra”. Lo ha detto Donald Trump a Mar-a-Lago a proposito delle critiche di Kiev per non essere stata inclusa al tavolo dei colloqui con la Russia.
“Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto”, ha detto il presidente Usa ai giornalisti, definendo Gaza un “cantiere di demolizione” e affermando che la mossa potrebbe essere “temporanea o a lungo termine”.IL PIANO
Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher erano state rapite durante gli attacchi del 7 ottobre 2023. Gonen era stata catturata al festival Supernova, mentre Damari e Steinbrecher erano state prelevate dal kibbutz di Kfar Aza. Il pomeriggio del 19 gennaio, nel quadro dell’accordo sul cessate il fuoco, sono state liberate. CHI SONO
”Ringrazio il mio collega israeliano Gideon Sa’ar che mi ha appena informato che il suo governo ha approvato l’autorizzazione legale definitiva per far entrare nelle acque israeliane la nave posa-cavi che dovrà deporre il cavo sottomarino “Blue&Raman” di Telecom Italia Sparkle. Sarà una struttura decisiva per collegare Europa e Medio Oriente all’India”. Lo ha scritto il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani su ‘X’.
Un portavoce dell’Idf ha dichiarato che “nelle ultime ore sono state diffuse voci infondate riguardanti le persone rapite e le loro famiglie”. L’esercito israeliano chiede “di ascoltare solo gli annunci delle autorità ufficiali e di astenersi dal diffondere false voci che possano danneggiare le famiglie delle persone rapite e il pubblico”.
E’ arrivato questa sera all’aeroporto di Fiumicino con un volo dal Cairo un altro bambino palestinese, nel quadro dell’operazione che lo scorso 13 febbraio aveva permesso di accogliere nel nostro Paese quattordici piccoli malati oncologici di Gaza, insieme alle loro famiglie. Lo rende noto la Farnesina.
Una devastazione senza precedenti. Oggi, più della metà della Striscia di Gaza è completamente rasa al suolo. Secondo gli esperti, non si è mai registrato un simile livello di distruzione in un’area così piccola e densamente popolata. Le stime per la ricostruzione di Gaza, che potrà essere avviata solo dopo il completamento delle tre fasi dell’accordo di tregua tra Israele e Hamas, sono esorbitanti. Ecco le ultime stime su quanto costerà ricostruire Gaza dopo la devastazione causata dal conflitto tra Hamas e Israele e sulla conta dei danni. L’ANALISI
L’accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. CHI SONO
Adirlo è stato il numero due dei Guardiani della rivoluzione, il generale Ali Fadavi. Nel corso del 2024 Teheran ha già lanciato due offensive, scatenando la reazione dello Stato ebraico. LEGGI QUI
Ad annunciarlo è stato il leader di Hamas nella Striscia di Gaza, Khalil Al-Hayya, il quale ha precisato che “consegneremo quattro salme, comprese quelle della famiglia Bibas”. I due bambini, che al momento del rapimento avevano rispettivamente 9 mesi e 4 anni, erano infatti gli ostaggi più giovani rapiti il 7 ottobre 2023. Secondo quanto riferito da Hamas, la madre Shiri Bibas e i piccoli Ariel e Kfir sarebbero morti a causa di un raid aereo israeliano sulla Striscia. LEGGI L’ARTICOLO
Le autorità libanesi hanno fatto sapere di aver recuperato 23 corpi dalle città al confine con Israele dopo il ritiro delle Idf. Lo ha reso noto la difesa civile libanese spiegando che ”le squadre specializzate sono riuscite oggi a recuperare 14 corpi a Mais al-Jabal, tre a Markaba e tre a Kfar Kila, oltre ad altri tre a Odaisseh”, ha indicato la difesa civile in un comunicato rilanciato dall’agenzia di stampa ufficiale Ani.
“L’Egitto è un partner strategico in Medio Oriente e Africa”. Lo ha scritto su X il ministro degli Esteri spagnolo, José Manuel Albares, dopo l’incontro con l’omologo egiziano, Badr Abdelatty, nell’ambito della visita ufficiale a Madrid del presidente dell’Egitto, Abdel Fattah Al Sisi, che vedrà domani il presidente del governo spagnolo Pedro Sanchez e il re Felipe VI. “Abbiamo parlato delle eccellenti relazioni bilaterali e della pace in Medio Oriente”, ha segnalato Albares. Il piano per la Striscia di Gaza di Donald Trump sarà uno dei principali focus della secondo visita ufficiale di Sisi in Spagna. Nel corso della riunione di domani alla Moncloa con Sanchez, Spagna ed Egitto eleveranno le relazioni bilaterali ad associazione strategica, informano fonti governative riprese da Efe. E’ prevista inoltre una dichiarazione congiunta e la firma di altri memorandum d’intesa in materia di cooperazione economica e migrazione circolare.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto ai ministri del governo durante un recente incontro che le condizioni di Israele nei prossimi negoziati sui termini della seconda fase dell’accordo sugli ostaggi sono che Hamas si disarmi e che non abbia più alcuna presenza a Gaza dove però anche l’Autorità nazionale palestinese sarà esclusa dalla gestione postbellica. Lo riporta Channel 12. Non è chiaro se queste richieste siano compatibili con lo sforzo di liberare tutti gli ostaggi israeliani rimasti, con alcuni analisti che ipotizzano che l’unico modo per raggiungere quest’ultimo obiettivo sarà porre fine alla guerra con Hamas ancora a Gaza in qualche forma. Netanyahu ha detto ai ministri del governo che si sarebbe tenuta una riunione separata in merito ai negoziati della seconda fase prima che la delegazione israeliana partisse per Doha. Cinquantanove israeliani rimarranno prigionieri dopo il completamento della prima fase. Si ritiene che 24 di loro siano vivi, mentre 35 sono stati confermati morti dalle autorità israeliane. Israele si prepara da una parte ai negoziati sulla seconda fase dell’accordo e dall’altra alla potenziale ripresa della guerra, con grandi quantità di truppe e di equipaggiamenti ammassati lungo il confine di Gaza, afferma Channel 12, riconoscendo che un ritorno ai combattimenti sara’ sostanziale ma complesso, data la presenza di ostaggi ancora trattenuti in tutta Gaza.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha scelto il ministro per gli Affari strategici Ron Dermer a capo della squadra israeliana incaricata delle negoziazioni per la liberazione degli ostaggi. Lo riporta Channel 12 affermando che le famiglie degli ostaggi sono preoccupate per questa scelta ricordando che Dermer si era detto contrario a un accordo sugli ostaggi senza lo smantellamento totale di Hamas.
I capi del Mossad e dello Shin Bet sono invece stati esclusi dal team dei negoziatori per i colloqui per la seconda fase dell’accordo raggiunto tra Israele e Hamas per il cessate il fuoco a Gaza e lo scambio tra ostaggi e detenuti palestinesi. Lo scrive il sito di Haaretz.
Il Qatar ha sottolineato un “clima positivo” per l’avvio dei negoziati per la seconda fase dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza tra Israele e Hamas. “C’è un’atmosfera positiva che potrebbe incoraggiare l’inizio della seconda fase dell’accordo di cessate il fuoco di Gaza”, ha detto il funzionario del Ministero degli Esteri Majed al-Ansari in una conferenza stampa a Doha. Tuttavia, ha fatto notare che i negoziati non sono ancora iniziati, ma ha espresso la speranza che inizieranno “presto”. Al-Ansari ha affermato che il flusso di aiuti umanitari verso Gaza è “insufficiente”, sottolineando che “non deve trasformarsi in una merce di scambio”. Il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar ha affermato che la seconda fase dei negoziati dell’accordo di Gaza inizierà questa settimana.
L’Egitto ha fissato una nuova data, il 4 marzo, per un summit arabo per discutere degli sviluppi “seri” nel conflitto israelo-palestinese. L’incontro era originariamente previsto per il 27 febbraio.
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