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Le notizie di venerdì 21 febbraio sul conflitto tra Israele e Hamas, in diretta. Idf:«I bimbi Bibas uccisi a Gaza dai loro rapitori». Istituto forense: «Lifshitz ucciso più di un anno fa»
Il capo dell’Alto commissariato dell’Onu per i diritti umani ha affermato che la sfilata di corpi a Gaza è ripugnante e contraria al diritto internazionale, dopo che Hamas ha consegnato quelli che sarebbero i corpi di quattro ostaggi israeliani – una madre e i suoi due figli piccoli e un uomo anziano – rapiti nel sud di Israele durante l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. «Secondo il diritto internazionale, qualsiasi consegna dei resti dei defunti deve rispettare il divieto di trattamenti crudeli, inumani o degradanti, garantendo il rispetto della dignità dei defunti e delle loro famiglie», ha affermato Volker Turk in una nota.
La polizia e lo Shin bet (intelligence interna) indagano su una terza esplosione avvenuta su un autobus in un parcheggio di Wolfson, vicino Tel Aviv, oltre alle due a Bat Yam. L’attività della metropolitana leggera è stata completamente interrotta su ordine della polizia, in seguito alle tre esplosioni avvenute nell’area cittadina.
Oded Lifshitz, il cui corpo è stato riconsegnato oggi da Hamas a Israele, «è stato assassinato in prigionia più di un anno fa». Lo ha dichiarato Chen Kugel dell’Istituto nazionale di medicina legale in Israele. «Condividiamo il profondo dolore della famiglia Lifshitz. Oggi, 503 giorni dopo il massacro del 7 ottobre, abbiamo identificato il corpo di Oded Lifshitz», ha aggiunto. L’Istituto forense, ha proseguito Kugel, «è al lavoro dal 7 ottobre per identificare tutte le persone uccise nell’attacco terroristico, è pienamente mobilitato per portare a termine la missione nazionale di identificazione degli ostaggi deceduti e tornati in Israele. Stiamo lavorando da questa mattina per dare una risposta definitiva alle famiglie”.
Secondo l’emittente pubblica Kan, le bare che contengono gli ostaggi morti consegnati all’Idf sono chiuse a chiave e Hamas non ha consegnato le chiavi per aprirle. L’Idf sta controllando se con i corpi siano stati restituiti effetti personali appartenenti agli ostaggi. Prima dell’apertura dei feretri, con altri mezzi, l’Idf ha controllato che non ci fossero trappole esplosive
I funzionari della Croce rossa internazionale hanno firmato i documenti per la consegna dei corpi di quattro ostaggi israeliani. Lo ha riferito l’emittente qatariota «Al Jazeera», precisando che il luogo di consegna si trova a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. In precedenza il movimento islamista palestinese Hamas aveva disposto quattro bare contrassegnate ciascuna da una foto, che contengono i corpi di Shiri Bibas e i suoi due figli Ariel e Kfir, e Oded Lifshitz. Secondo il gruppo armato i quattro sono stati uccisi dagli attacchi israeliani sulla Striscia di Gaza mentre erano prigionieri. La Croce Rossa porterà i corpi alle truppe dell’IDF a Gaza. Dopo aver ricevuto i corpi, l’esercito eseguirà una breve cerimonia militare guidata dal rabbino dell’Idf Eyal Karim, prima di portare gli ostaggi uccisi all’istituto forense Abu Kabir per l’identificazione. Il processo di identificazione potrebbe richiedere fino a 48 ore.
«Nel 2005 ci siamo ritirati completamente dalla Striscia di Gaza, restituendo ogni millimetro di quel territorio, credendo che i palestinesi avrebbero colto l’opportunità per costruire una società pacifica. Ma il 7 ottobre abbiamo assistito a un attacco brutale contro civili innocenti, donne, bambini e anziani nei kibbutz e negli insediamenti vicini», ha dichiarato all’ANSA l’ambasciatore dell’Assemblea parlamentare del Mediterraneo, l’ex deputato israeliano Majallie Whbee «Le persone uccise il 7 ottobre non solo non erano una minaccia, ma aiutavano la popolazione di Gaza dando loro lavoro. Eppure, sono state massacrate», ha aggiunto, sottolineando che spesso quella strage non viene condannata: «Se non si condanna il terrorismo, si finisce per giustificarlo. Israele è una democrazia e ha il diritto di difendersi».
Il rappresentante israeliano ha parlato anche della crescente instabilità in Cisgiordania, accusando gruppi terroristici sostenuti dall’Iran e da Hezbollah di fomentare la violenza e di rifornire di armi i militanti attraverso rotte di contrabbando. «Invece di costruire una vita normale sotto l’Autorità Palestinese, questi gruppi vengono armati per minacciare Israele e destabilizzare l’intera regione», ha spiegato. Whbee, che è druso, ha sottolineato l’importanza del cessate il fuoco, ma ha ribadito che deve essere rispettato da entrambe le parti per essere efficace. «Se Hamas e la Jihad Islamica continuano a usare civili come scudi umani e a nascondere le proprie infrastrutture terroristiche nei tunnel sotto Gaza, il cessate il fuoco non sarà mai una vera soluzione», ha dichiarato. Nonostante il conflitto, ha affermato, Israele continua a mantenere rapporti di pace con diversi Paesi arabi. «Abbiamo accordi con l’Egitto, con gli Emirati Arabi Uniti, con il Bahrain. Questi stati rispettano le loro relazioni con Israele. Perché allora Hamas e altri gruppi armati rifiutano la pace e continuano con il terrorismo?», ha concluso.
21 febbraio, 00:15 – Aggiornata il 21 febbraio, 02:00
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