Dopo la scoperta che uno dei corpi consegnati ieri non era quello della madre dei due bambini rapiti, Netanyahu aveva promesso: "Agiremo con determinazione per riportarla a casa". Hamas aveva chiesto a Israele di restituire il corpo e ammesso che “potrebbe essersi trattato di un errore”. A Riad vertice dei leader di 5 paesi arabi sul piano di Trump per il Medioriente. Hamas ha annunciato che domani rilascerà gli ultimi 6 ostaggi israeliani vivi
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Al Jazeera riferisce Hamas ha “consegnato poco fa il corpo dell’ostaggio israeliano Shiri Bibas alla Croce Rossa”. Dopo la scoperta che uno dei corpi consegnati ieri non era quello della madre dei due bambini rapiti, Netanyahu aveva promesso: “Agiremo con determinazione per riportarla a casa”. Hamas aveva chiesto a Israele di restituire il corpo e ammesso che “potrebbe essersi trattato di un errore”. A Riad vertice dei leader di 5 paesi arabi sul piano di Trump per il Medioriente. Hamas ha annunciato che domani rilascerà gli ultimi 6 ostaggi israeliani vivi. Hamas ha anche annunciato ufficialmente che domani rilascerà gli ostaggi Tal Shoham, Omer Shem-Tov, Eliya Cohen, Omer Wenkert, Avera Mengistu e Hisham al-Sayed. Lo ha confermato il braccio armato di Hamas. I sei sono gli ultimi dei 33 ostaggi vivi che saranno rilasciati nella prima fase dell’accordo.
Netanyahu ha intanto annunciato “un’intensa operazione antiterrorismo” in Cisgiordania, dopo che ieri alcuni attentati hanno preso di mira diversi bus a Tel Aviv.
A Riad vertice dei leader di cinque paesi arabi sul piano di Trump per il Medioriente.
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In un post su X, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa’ar fa sapere di accogliere con favore “la decisione del presidente Trump di non partecipare al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Israele si unisce agli Stati Uniti e non parteciperà al Consiglio”. LEGGI L’ARTICOLO
“Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto”, ha detto il presidente Usa ai giornalisti, definendo Gaza un “cantiere di demolizione” e affermando che la mossa potrebbe essere “temporanea o a lungo termine”.IL PIANO
Una devastazione senza precedenti. Oggi, più della metà della Striscia di Gaza è completamente rasa al suolo. Secondo gli esperti, non si è mai registrato un simile livello di distruzione in un’area così piccola e densamente popolata. Le stime per la ricostruzione di Gaza, che potrà essere avviata solo dopo il completamento delle tre fasi dell’accordo di tregua tra Israele e Hamas, sono esorbitanti. Ecco le ultime stime su quanto costerà ricostruire Gaza dopo la devastazione causata dal conflitto tra Hamas e Israele e sulla conta dei danni. L’ANALISI
Tre persone sono state arrestate davanti all’ambasciata israeliana a Stoccolma. Il movente non è ancora chiaro, ma si sospetta che volessero preparare un crimine violento. Lo riporta l’agenzia svedese TT. “Stiamo indagando”, ha riferito Susanna Rinaldo, portavoce della polizia.
A dirlo è stato il numero due dei Guardiani della rivoluzione, il generale Ali Fadavi. Nel corso del 2024 Teheran ha già lanciato due offensive, scatenando la reazione dello Stato ebraico. LEGGI QUI
Dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas si è aggravata la situazione degli sfollati palestinesi che da anni trovano accoglienza nei Paesi dell’area come Giordania e Libano. Mentre la tregua vacilla, la proposta del presidente americano Trump sul futuro della Striscia rischia di aumentare il numero di rifugiati. Anche di questo si è parlato nella puntata dell’11 febbraio di “Numeri”, approfondimento di Sky TG24. L’APPROFONDIMENTO
Al Jazeera riferisce Hamas ha “consegnato poco fa il corpo dell’ostaggio israeliano Shiri Bibas alla Croce Rossa”. Shiri Bibas è la madre di Kfir e Ariel Bibas, i cui corpi sono stati restituiti ieri da Hamas a Israele. Il gruppo aveva consegnato anche un terzo corpo il cui Dna non corrispondeva però a nessuno degli ostaggi ancora a Gaza. Secondo una fonte ad Al Jazeera, le Brigate Qassam – l’ala militare di Hamas – hanno consegnato il corpo di Shiri stasera.
Le sconvolgenti immagini della Moschea di Al-Hassan e della Grande Moschea di Gaza, a Gaza city, prima e dopo la guerra. GUARDA IL VIDEO
Due tredicenni palestinesi sono stati uccisi dalle forze armate israeliane in Cisgiordania. Lo ha riferito Haaretz, citando la Mezzaluna Rossa palestinese e il ministero della Salute di Ramallah. Si tratta di Ayman Nassar Al-Haimoni, colpito a morte nell’area di Hebron, e di Rias Amouri, residente nella città di Jenin.
Il ministero degli Esteri palestinese ha condannato la visita del premier israeliano Benjamin Netanyahu al campo profughi di Tulkarem, nel nord della Cisgiordania, denunciando un “assalto” e un'”aggressione” contro i palestinesi. E’ “una manifestazione della tenacia di Israele, potenza occupante, non solo nella sua aggressione contro il popolo palestinese, ma anche nelle esecuzioni extragiudiziali, nelle demolizioni di case e negli sfollamenti forzati dei palestinesi”, si legge in una nota.
Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato a Fox Radio che il suo piano per Gaza è buono, ma che non lo imporrà. Si limiterà a raccomandarlo. Trump ha aggiunto che Gaza è completamente distrutta e “se le fosse data la libertà di scelta, la sua gente se ne andrebbe”. Il Presidente degli Stati Uniti ritiene che Gaza abbia una posizione meravigliosa.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu si è recato nel campo profughi di Tulkarem, nella Cisgiordania dove da un mese è in corso l’operazione antiterrorismo ‘Muro di Ferro’. “Sono venuto qui poco prima dello shabbat per stare con i nostri soldati eroici, che stanno facendo un lavoro eccellente”, ha affermato il leader dello Stato ebraico. “Nell’ultimo anno, abbiamo notevolmente aumentato la nostra attività. Stiamo entrando nelle roccaforti dei terroristi, sgomberando intere strade, demolendo le loro case. Stiamo eliminando terroristi e comandanti”, ha aggiunto, assicurando che le truppe dell’Idf “avvieranno ulteriori attività operative contro i centri terroristici” dopo i tentativi di attentati agli autobus di ieri sera.
Secondo fonti palestinesi, il rilascio dei sei ostaggi avverrà domani in due località a Gaza, nel campo profughi di Nuseirat, al centro della Striscia, e a Rafah, a sud. Lo riferisce Ynet.
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha visitato il campo profughi di Tulkarem, in Cisgiordania. Lo riferisce il suo ufficio. La visita avviene dopo che ieri sera tre bombe sono esplose su altrettanti autobus vicino Tel Aviv, senza provocare vittime. Su uno degli ordigni c’era la scritta in arabo ‘vendetta per Tulkarem’. Le forze di sicurezza ritengono che i terroristi arrivassero anche dal campo profughi.
“Ariel e Kfir sono stati brutalmente uccisi a Gaza nelle prime settimane della guerra a sangue freddo. Non li hanno uccisi con il fuoco, li hanno uccisi con le mani, e poi hanno compiuto atti orribili per nascondere ciò”. Lo ha dichiarato il generale di brigata Daniel Hagari, portavoce dell’esercito israeliano.
Hamas non ha rispettato l’accordo, noi chiediamo che Shiri Bibas venga riportata in patria al più presto. Il corpo è quello di una donna anonima e di nessun altro rapito. La mancata restituzione di Shiri è una violazione flagrante dell’accordo.” Lo ha detto il portavoce dell’Idf Daniel Hagari.
“L’Italia è pronta ad accogliere altri bambini palestinesi malati”. A dirlo, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, oggi a Torino, a margine della visita all’ospedale infantile Regina Margherita, a due bimbi oncologici provenienti da Gaza. “E’ giusto che l’Italia faccia vedere il suo volto di solidarietà – ha detto – ne abbiamo già portati tanti, sono decine e decine i bambini palestinesi curati nel nostro Paese. Oggi siamo venuti a salutarli, perché c’è stato un impegno forte da parte nostra e l’Italia ha voluto dimostrare la propria vicinanza al popolo palestinese che soffre in questo, momento aiutando i bambini”. “Siamo pronti anche a farne venire altri in Italia – ha spiegato – attraverso il progetto Food for Gaza, che si è allargato anche agli aspetti sanitari. Faremo la nostra parte”.
Ofri Bibas-Levy, zia dei piccoli Kfir e Ariel Bibas, i cui corpi sono stati restituiti ieri da Hamas, ha dichiarato dalla sede del Forum delle famiglie degli ostaggi e dei dispersi che la famiglia “non cerca vendetta”, ma persegue il ritorno della madre Shiri. “Non c’è perdono per averli abbandonati il 7 ottobre e non c’è perdono per averli abbandonati in prigionia”, ha detto Bibas-Levy, accusando il premier Benjamin Netanyahu di non essersi mai scusato con la famiglia.
Secondo Bibas-Levy, la crudeltà di Hamas “non fa che sottolineare l’urgente necessità di riportarci Shiri, salvare le vite degli ostaggi vivi e restituire tutti i caduti per la sepoltura”.
Il presidente dell’Argentina Javier Milei ha proclamato due giorni di lutto nazionale per i fratelli Ariel e Kfir Bibas, i cui corpi sono stati restituiti ieri da Hamas alle autorità israeliane. I Bibas avevano anche cittadinanza argentina, oltre a quella israeliana.
Milei ha inoltre espresso le sue “condoglianze alla famiglia, in particolare a Yarden Bibas, il padre dei bambini, che dopo aver sofferto il tormento di essere stato rapito per 484 giorni, ora sta affrontando il suo peggior incubo”, si legge nella nota diffusa dall’ufficio di Milei.
“E’ giusto che l’Italia faccia vedere il suo volto di solidarietà, abbiamo già portato decine e decine di bambini palestinesi nel nostro Paese per essere curati nei migliori ospedali italiani”. Così il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al termine della visita all’ospedale pediatrico Regina Margherita di Torino dove sono ricoverati due piccoli pazienti provenienti da Gaza City e giunti nel capoluogo piemontese nell’ambito dell’operazione ‘Food for Gaza’.
“L’Italia ha voluto dimostrare la propria vicinanza al popolo palestinese che in questo momento soffre aiutando i bambini e siamo pronti a farne venire altri attraverso il nostro progetto ‘Food for Gaza’ che si è allargato agli aspetti sanitari. Faremo la nostra parte”, ha aggiunto Tajani. Il ministro ha visitato i due bimbi ricoverati accompagnato dal ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, dal presidente del Piemonte, Alberto Cirio, dall’assessore alla Sanità, Federico Riboldi, e dal direttore del Dipartimento patologia e cura del bambino del Regina Margherita Franca Fagioli.
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