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Le esequie nella Chiesa Centrale dell’università Cattolica del Sacro Cuore. Sul sagrato fiori e messaggi di pazienti, allievi e colleghi: «Il prof c’era sempre a qualunque ora»
I professori universitari, in onore del collega Giovanni Scambia (nel riquadro) hanno indossato le toghe accademiche con l’ermellino durante i funerali
Questa mattina alle 11 i funerali del prof. Giovanni Scambia, luminare della ginecologia oncologica scomparso a Roma lo scorso 20 febbraio. A ospitare le esequie, presiedute da mons. Claudio Giuliodori, la Chiesa Centrale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Grande folla e un maxischermo per seguire la messa anche dall’esterno. Mentre a commuovere colleghi, pazienti e il web è un video messaggio con cui Scambia, nato a Catanzaro nel 1959 e stroncato da un tumore al pancreas, ha voluto lasciare un ultimo saluto.
Sul sagrato della chiesa l’omaggio di pazienti, colleghi e alunni: rose bianche con nastro celeste e la scritta «Grazie Prof. Scambia. Le tue amate pazienti». Qualcuna di loro si ferma a pregare e non nasconde le lacrime. Per loro il «prof c’era sempre a qualunque ora». E i professori universitari, durante i funerali, in onore di Scambia hanno indossato le toghe accademiche con l’ermellino.
A piangere il pioniere nella lotta ai tumori ginecologici conosciuto in tutto il mondo sono anche i suoi allievi che hanno deposto una corona di rose e gerbere gialle e anthurium rosse «I suoi Specializzandi». E a rendere omaggio al Direttore scientifico del Policlinico Gemelli anche il Dipertimento di Diagnostica per Immagini e Radioterapia oncologica del Policlinico Universitario Agostino Gemeli Irccs. Medici, infermieri e operatori sanitari del reparto hanno scelto rose e gerbere rosse. Sono decine le corone che ricoprono il sagrato della Chiesa: delle sterlizie con rose e gerbere arancioni del Consiglio Direttivo Onmceo Roma alle rose arancio e rosse del Capo della Polizia, la corona di anthurium rosa e lilium bianchi della Regione Lazio. Ai lati del sagrato, inoltre, due banchetti per i libri delle firme. Sul libro delle firme una donna in lacrime scrive: «Tutti ti dobbiamo una parte della nostra vita. Con affetto e gratitudine».
Tra i primi ad arrivare amici, familiari, pazienti, allievi, colleghi e dipendenti del Gemelli, dove Scambia – dopo la laurea a pieni voti nel 1983 all’Università Cattolica, con specializzazione in Ginecologia e ostetricia, aveva lavorato fino all’ultimo. Tra i colleghi e amici di sempre l’ex chirurgo toracico del Forlanini Massimo Martelli, il neurochirurgo Giulio Maira, il presidente dell’Ordine dei medici di Roma e Provincia Antonio Magi. E ancora: l’ex parlamentare Renzo Lusetti e l’ex sindaco di Roma Franco Carraro.
Durante la funzione hanno riecheggiato le parole di Giovanni Sambia a
sostegno della ricerca oncologica, tratte dal docufilm «Le radici del
domani», registrato lo scorso novembre. Mentre la figli Luisa ha salutato per l’ultima volta il papà così: «Ciao papà, sei stato un grande padre. Ci impegneremo a portare avanti tutto quello che hai costruito. Vedrai, sarai fiero di noi». Così la figlia Luisa
Presenti ai funerali anche i ministri della Salute Orazio Schillaci, della Difesa Guido Crosetto e il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca accanto alla moglie Emma e la figlia Luisa. Davanti al feretro in legno chiaro una corona a forma di cuore con rose bianche. In centinaia non hanno voluto mancare alle esequie, e tra la folla gremita sin dalle prime ore del mattino anche gli ex ministri della salute Beatrice Lorenzin e Francesco De Lorenzo, l’ex ministro dell’Economia Giovanni Tria. E poi giornalisti, volti noti dello spettacolo e non solo: la giornalista Alda D’Eusanio, l’attrice Alba Rohrwacher, la nobildonna Marisela Federici.
«Tu non hai mai speculato sulle speranze e sulla disperazione delle persone
malate ma hai sempre saputo dare risposte concrete ed efficaci. Quante donne hanno cercato rifugio e conforto sotto il mantello della tua alta
professionalità e hanno trovato speranza grazie al tuo sguardo scientifico e
alla tua perizia. Gesù si è servito anche di te per dire a tante donne, ancora
oggi, “vai in pace e sii guarita dal tuo male”». Così in un passaggio
dell’omelia funebre di monsignor Claudio Giuliodori. «Il Signore ora ti attende in cielo e certamente saprà ricompensarti per tutto il bene fatto – le parole di Giuliodori -. Ma oltre al Signore, penso che ad attenderti ci saranno anche i nostri fondatori, padre Agostino Gemelli che riconoscerà in te un interprete geniale del sogno del la vita sua, cioè di avere una Facoltà di Medicina e chirurgia dove scienza e fede si incontrano al tuo alto livello. In questo incontro fecondo e generativo sei stato un interprete unico e straordinario di cui tutti siamo ammirati e anche molto orgogliosi. Ma ad accoglierti ci sarà anche la beata Armida Pareti. Ti salutiamo con un immenso abbraccio da parte della tua famiglia e della grande famiglia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore del Policlinico Gemelli. Ci lasci una formidabile eredità che speriamo di saper custodire e sviluppare».
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22 febbraio 2025 ( modifica il 22 febbraio 2025 | 13:35)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il luminare della ginecologia oncologica è morto il 20 febbraio, oggi in programma le esequie. Intanto a commuovere colleghi, pazienti e il web è questo video registrato prima di morire
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