A Nuseirat sono stati liberati Omer Shem Tov, Omar Wankert e Elia Cohen. Prima la stessa sorte era toccata a Rafah ad Avera Mengistu e Tal Shoham. Hisham al-Sayed, il sesto ostaggio che sarà liberato oggi, verrà consegnato da Hamas alla Croce Rossa in un terzo luogo di rilascio, nella città di Gaza, senza cerimonie. Uno dei leader di Hamas in carcere, Salama Katkawi, sarà scarcerato proprio oggi nell’ambito dello scambio. L’operazione prevede la liberazione di 602 detenuti palestinesi
in evidenza
Gli israeliani Omer Shem Tov, Omar Wankert e Elia Cohen sono stati liberati a Nuseirat dai miliziani di Hamas. Poco prima lo stesso è successo a Rafah per gli ostaggi Tal Shoham e Avera Mengistu, consegnati alla Croce Rossa e dopo all’Idf. Hisham al-Sayed, il sesto ostaggio che sarà liberato oggi, sarà consegnato da Hamas alla Croce Rossa in un terzo luogo di rilascio, nella città di Gaza, ma senza cerimonie.
Uno dei leader di Hamas in carcere, Salama Katkawi, sarà scarcerato proprio oggi nell’ambito dello scambio con gli ostaggi israeliani. L’operazione prevede la liberazione di 602 detenuti in cambio del ritorno a casa di sei ostaggi israeliani.
È stato confermato che si tratta del corpo di di Shiri, la madre dei piccoli Kfir e Ariel, quello consegnato ieri da Hamas alla Croce rossa. Secondo l’esercito israeliano i due bimbi non sarebbero morti a causa di bombardamenti, ma sarebbero stati uccisi dai loro carcerieri, a mani nude. Hamas però ha negato.
Approfondimenti:
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
Il presidente israeliano Isaac Herzog ha diffuso un messaggio di gioia per la liberazione di sei ostaggi e ha esortato a continuare l’attuazione dell’accordo per il cessate il fuoco, nella fase due, in modo da ottenere la liberazione di tutti i rapiti. “Il completamento dell’accordo sugli ostaggi e’ un atto umano, morale ed ebraico. Come abbiamo sentito dalle testimonianze dei rapiti che sono tornati nelle ultime settimane, sono tutti in una condizione ‘umanitaria’ che richiede il nostro immediato rientro”, ha sottolineato il capo dello Stato. I negoziati per la fase due non sono ancora cominciati e i familiari degli ostaggi ancora prigionieri nella Striscia temono che verranno lasciati lì. Hamas ha accusato il premier israeliano Benjamin Netanyahu di tergiversare e diversi critici sostengono che non abbia intenzione di proseguire nell’accordo che implica la fine della guerra e il ritiro delle truppe da Gaza, due condizioni che rischierebbero di portare alla caduta del suo stesso esecutivo.
La famiglia Bibas ha rilasciato una dichiarazione chiedendo di non condividere ulteriori dettagli sull’omicidio di Shiri e dei suoi due figli, Ariel e Kfir, da parte di Hamas a Gaza. “Yarden Bibas e la famiglia vogliono che il mondo sappia che si è trattato di un omicidio, ma senza entrare nei dettagli. Ogni pubblicazione di dettagli (inclusi i riferimenti alla profanazione dei corpi) è fatta contro il volere della famiglia, e chiediamo che ciò venga evitato. La famiglia non ha ricevuto alcuna informazione del genere da fonti ufficiali. Ogni pubblicazione del genere aggiunge profondo dolore in questo momento”, hanno detto i familiari ma senza specificare di quali dettagli si tratti.
Gli ex ostaggi Omar Wankert, Elia Cohen e Omer Shem Tov sono entrati in territorio israeliano dopo essere stati liberati da Hamas. L’ultimo dei sei rapiti vivi ad essere rilasciato sarà il beduino israeliano Hisham al-Sayed. Con il suo ritorno alla libertà si chiude la lista di 33 ostaggi ancora in vita che secondo l’accordo dovevano essere liberati nella prima fase dell’intesa. La conclusione della prima fase era prevista per il primo marzo, ma le parti si sono accordate attraverso i mediatori per un unico rilascio di sei ostaggi oggi.
La nonna di Omer Shem Tov, Sara, guardando in tv il suo rilascio, comprese le scene in cui sorride e saluta dal palco durante la cerimonia di propaganda di Hamas, ha commentato: “Quello è Omer. Va d’accordo con tutti. Anche con Hamas… Lo amano anche lì”. Lo riporta Channel 12. I cameraman del gruppo terroristico, che hanno filmato gli ostaggi e i miliziani armati sul palco, si sono avvicinati a Omer di baciare sulla testa due uomini armati e mascherati di Hamas che erano vicino a lui.
Il Comitato della Croce Rossa internazionale ha consegnato ai militari delle Idf i tre ostaggi israeliani che sono stati rilasciati poco fa a Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo conferma l’esercito israeliano con una nota. Eliya Cohen, Omer Shem Tov e Omer Wenkert “sono attualmente scortati” da membri delle forze speciali contro il territorio, spiega l’esercito israeliano.
Tal Shoham, ostaggio liberato da Hamas questa mattina, è stato trasportato con elicottero dell’aeronautica militare israeliana da una base militare vicino al confine di Gaza a un ospedale nel centro di Israele dove riceverà cure mediche e incontrerà il resto della sua famiglia portata con un altro elicottero. Anche Avera Mengistu, che ha passato dopo 3.821 giorni di nelle mani di Hamas, ha incontrato i membri della propria famiglia nella base dell’IDF prima di essere portato in ospedale in elicottero. Lo riporta il Times of Israel.
©Ansa
Omer Shem Tov, rilasciato oggi a Nuseirat insieme a Eliya Cohen e Omer Wenkert, ha baciato sulla testa due miliziani di Hamas in segno di gratitudine mentre era sul palco durante la liberazione. La scena è stata ripresa in diretta dalle telecamere presenti e condivisa sui media. Rapito dal festival Nova e tenuto prigioniero insieme ai suoi amici Mia e Itai Regev, Omer Shem Tov ha salutato sorridente e alzato il pollice durante le operazioni di rilascio.
Gli ostaggi israeliani Eliya Cohen, Omer Shem Tov e Omer Wenkert sono stati trasferiti alla Croce Rossa Internazionale dopo essere saliti sul palco a Nuseirat, nel centro di Gaza, prima del rilascio da parte di Hamas.
I veicoli di Hamas sono arrivati al secondo punto di rilascio a Nuseirat, nella centro di Gaza, dove verranno rilasciati gli altri ostaggi. Le immagini trasmesse da al Jazeera mostrano gli edifici intatti – poiché non sono stati colpiti dai bombardamenti israeliani – intorno allo spiazzo scelto come punto d’incontro con la Croce Rossa. Diversamente dai posti scelti dai terroristi nei precedenti sei round dove si vedevano solo palazzi in macerie.
Hamas ha annunciato che Hisham al-Sayed, un beduino israeliano tenuto prigioniero a Gaza dal 2015, verrà rilasciato senza una cerimonia pubblica, in rispetto per la sua famiglia. Al-Sayed, affetto da problemi mentali secondo la sua famiglia, è stato catturato dopo aver attraversato volontariamente il confine con la Striscia quasi un decennio fa. Il 37enne verrà consegnato alla Croce Rossa più tardi.
La Croce Rossa è arrivata a Nuseirat dove verranno liberati Omer Shem Tov, Eliya Cohen e Omer Wenkert. Il sesto ostaggio, Hisham al-Sayed, verrà consegnato in un altro luogo, ha riferito una fonte della sicurezza israeliana citata dai media.
Hamas afferma di essere pronto a procedere con la seconda fase dell’accordo di cessate il fuoco con Israele e spinge per accelerare il processo di scambio di tra ostaggi e detenuti. In una dichiarazione rilasciata questa mattina, Hamas ribadisce di essere pronto a un “processo di scambio globale” con gli ostaggi che porterà a un “cessate il fuoco permanente e al ritiro completo dell’Idf da Gaza”.
“Sono trascorsi dieci anni e cinque mesi di inimmaginabile sofferenza per la nostra famiglia. Durante questo periodo, sono stati fatti sforzi incessanti per riportarlo indietro: preghiere e pianti, alcuni silenziosi, rimasti senza risposta fino a oggi”. E’ il messaggio della famiglia Mengistu, in “trepidante attesa per il ritorno del nostro amato figlio, fratello e zio, Avera”, rilasciato da Hamas. Il 37enne, affetto da problemi mentali, è entrato nel 2014 nella Striscia di sua spontanea volontà e da allora è stato prigioniero.
La Croce Rossa è in viaggio verso il secondo punto di rilascio degli ostaggi a Nuseirat, nel centro della Striscia, dove verranno rilasciati Omer Shem-Tov, Eliya Cohen, Omer Wenkert e Hisham al-Sayed. Lo riporta la stampa israeliana.
Hamas si è detto pronto a passare alla seconda fase dell’accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e a raggiungere lo scambio completo tra ostaggi israeliani e detenuti palestinesi. L’obiettivo, ha sottolineato Hamas, è quello di arrivare al cessate il fuoco permanente e al ritiro completo delle Forze di sicurezza israeliane (Idf) dalla Striscia di Gaza.
©Getty
La Croce Rossa Internazionale ha trasferito i due ostaggi israeliani, Tal Shoham e Abera Mengistu, rilasciati da Hamas a Rafah, alle Idf a Gaza.
Uno dei leader di Hamas in carcere, Salama Katkawi, sarà scarcerato oggi nell’ambito dello scambio con gli ostaggi israeliani. L’operazione prevede la liberazione di 602 detenuti in cambio del ritorno a casa di sei ostaggi. Tra i detenuti palestinesi che verranno rilasciati figurano altri esponenti di spicco, come Abdel Nasir Issa, responsabile di due attentati suicidi; Othman Balal, condannato a 27 ergastoli per una serie di attacchi terroristici, e Omar Azban, legato a attentati che hanno provocato numerose vittime civili. Verranno liberati anche detenuti veterani, tra cui Naal al-Barguti, considerato il detenuto più longevo, Alaa al-Bazziyan, e Samar al-Makhroom, condannato per un omicidio risalente a 40 anni fa. Inoltre, dei 602 detenuti, 445 sono stati arrestati a Gaza durante la guerra, 110 sono ritenuti particolarmente pericolosi e 47 erano stati rilasciati in precedenti accordi per poi essere nuovamente arrestati.
Sulla morte dei due piccoli Bibas, Israele ha diffuso solo “bugie assolute”. Lo ha riferito Hamas, sottolineando che l’accusa dello Stato ebraico nei confronti del gruppo palestinese di averli uccisi a mani nude “è un disperato tentativo di eludere la responsabilita’ del suo esercito criminale per l’uccisione della famiglia”. I Bibas sono morti a causa “del genocidio, dei brutali bombardamenti, della distruzione diffusa di edifici e quartieri e dell’ostruzione dell’accordo di cessate il fuoco da parte del criminale di guerra Netanyahu”.
Avera Mengistu e Tal Shoham sono stati consegnati ai funzionari della Croce Rossa. Il 37enne di origini etiopi e il 39enne austriaco-israeliano sono stati mostrati alla folla sul palco dai miliziani di Hamas durante la consueta cerimonia di rilascio. Gli altri quatto ostaggi verranno rilasciati a Nuseirat, nel centro della Striscia. Shoham è stato rapito dalla casa dei genitori di sua moglie Adi nel Kibbutz Be’eri il 7 ottobre 2023. Nel massacro sono stati assassinati il padre e lo zio della donna, mentre lei e i loro due figli piccoli, Naveh e Yahel, sono stati presi in ostaggio e rilasciati durante la breve tregua nel novembre 2023. Mengistu, affetto da problemi mentali, era entrato di sua spontanea volonta’ a Gaza nel 2014, attraversando il confine vicino a Zikim Beach, appena a nord della Striscia. E’ rimasto prigioniero per oltre 10 anni.
A Nuseirat sono stati liberati Omer Shem Tov, Omar Wankert e Elia Cohen. Prima la stessa sorte…
"Il generale Valery Gerasimov ha visitato il posto di comando" delle truppe che operano nella…
La presidente del Consiglio dovrebbe parlare al gotha della destra americana e internazionale in…
Il presunto autore dell’accoltellamento di ieri al memoriale dell’Olocausto sarebbe un…
L’accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante…
Per il consumatore clicca qui per i Moduli, Condizioni contrattuali, Privacy & Cookies, informazioni sulle modifiche contrattuali o per trasparenza tariffaria, assistenza e contatti. Tutti i marchi Sky e i diritti di proprietà intellettuale in essi contenuti, sono di proprietà di Sky international AG e sono utilizzati su licenza. Copyright 2025 Sky Italia – Sky Italia Srl Via Monte Penice, 7 – 20138 Milano P.IVA 04619241005. SkyTG24: ISSN 3035-1537 e SkySport: ISSN 3035-1545. Segnalazione Abusi
source
⭡ Leggi l’articolo completo.