Il capo dell’amministrazione militare della città natale del presidente Zelensky, Oleksandr Vilkul, ha spiegatoche nel raid sono stati danneggiati almeno 12 edifici residenziali e un sito di infrastrutture civili. I negoziatori statunitensi che premono su Kiev per l’accordo sui minerali essenziali dell’Ucraina avrebbero sollevato la possibilità di tagliare l’accesso del Paese al sistema Internet satellitare Starlink di Elon Musk
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Il capo dell’amministrazione militare della città natale del presidente Zelensky, Oleksandr Vilkul, ha spiegatoche nel raid sono stati danneggiati almeno 12 edifici residenziali e un sito di infrastrutture civili.
I negoziatori statunitensi che premono su Kiev per l’accordo sui minerali essenziali dell’Ucraina hanno sollevato la possibilità di tagliare l’accesso del Paese al sistema Internet satellitare Starlink di Elon Musk. Lo hanno detto a Reuters tre fonti informate. L’accesso dell’Ucraina a Starlink è stato sollevato nelle discussioni tra funzionari Usa e ucraini dopo che il presidente Volodymyr Zelensky ha rifiutato una proposta del segretario al Tesoro Usa Scott Bessent e all’Ucraina è stato detto che avrebbe subito un’imminente interruzione di Starlink se non avesse raggiunto un accordo sui minerali essenziali, secondo le fonti.
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Un attacco russo sulla città ucraina centromeridionale di Kryvyi Rih ha causato un morto e quattro feriti, rendono noto le autorità locali citate dai media di Kiev. Il capo dell’amministrazione militare della città natale del presidente Volodymyr Zelensky, Oleksandr Vilkul, ha spiegato su Telegram che nel raid sono stati danneggiati almeno 12 edifici residenziali e un sito di infrastrutture civili.
Il Regno Unito svelerà domani un “importante pacchetto di sanzioni” contro Mosca, in occasione dei tre anni dalla guerra in Ucraina. Lo ha affermato oggi il ministro degli Esteri britannico David Lammy, confermando anticipazioni di stampa.
Donald Trump vuole le entrate dalle risorse naturali dell’Ucraina senza alcuna garanzia di sicurezza in cambio. Lo riporta il New York Times citando la nuova bozza di proposta, datata 21 febbraio, per l’accordo sui minerali con Kiev. Il documento prevede che l’Ucraina ceda agli Stati Uniti la metà delle entrate derivanti dalle risorse naturali nonché i guadagni dei porti e di altre infrastrutture. Oltre a richiedere una serie di impegni da parte di Kiev, ma non prevede alcun impegno specifico in materia di sicurezza da parte degli Usa, limitandosi a dire che gli usa intendono fornire sostegno finanziario a lungo termine per aiutare lo sviluppo economico dell’Ucraina. La proposta prevede che le entrate provenienti dalle risorse di Kiev devono essere destinate a un fondo di cui gli Stati Uniti avrebbero il 100% degli interessi finanziari e che l’Ucraina dovrebbe contribuire al fondo fino a raggiungere i 500 miliardi di dollari. La cifra è superiore alle entrate effettive ucraine dalle risorse naturali ed è – osserva il New York Times – più di quattro volte il valore degli aiuti statunitensi finora impegnati per Kiev. Il documento suggerisce che gli Usa potrebbero inviare maggiori aiuti in futuro ma a un prezzo elevato. L’Ucraina infatti sarà tenuta a contribuire al fondo con una somma pari al doppio dell’importo che gli Stati Uniti potrebbero dare a Kiev dopo al firma dell’accordo. La proposta afferma inoltre che gli Usa potrebbero reinvestire una parte delle entrate nella ricostruzione postbellica.
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