«Il Santo Padre continua ad essere vigile e ben orientato. La complessità del quadro clinico, e l'attesa necessaria affinché le terapie farmacologiche possano dare qualche riscontro, impongono che la prognosi resti riservata», dice ancora il bollettino medico. «Nel corso della mattina, presso l'appartamento allestito al 10° piano, ha partecipato alla Santa Messa, insieme a quanti in questi giorni di degenza si prendono cura di lui», aggiunge la Sala stampa vaticana.
«Le condizioni del Santo Padre permangono critiche; tuttavia da ieri sera non ha presentato ulteriori crisi respiratorie. Ha effettuato le due unità di emazie concentrate con beneficio e con risalita del valore di emoglobina. Stabile è rimasta la piastrinopenia; tuttavia alcuni esami sanguigni dimostrano una iniziale, lieve, insufficienza renale, allo stato sotto controllo. Prosegue l'ossigenoterapia ad alti flussi attraverso le cannule nasali». Lo dice il Bollettino medico diffuso stasera dalla Sala stampa vaticana.
Palloncini, sciarpe, rosari. Al decimo giorno di ricovero di Papa Francesco al Gemelli il piazzale all'ingresso del policlinico, dopo mezzogiorno, è affollato, molto di più rispetto agli altri giorni di degenza del pontefice. Un gruppo, «i ragazzi dell'Immacolata», guidato da don Giacomo Martinelli si è stretto in preghiera intorno alla statua di Giovanni Paolo II. Giovani della comunità mariana conosciuti per esporre lo striscione «l'Immacolata vincerà" durante l'Angelus. «Noi che vogliamo bene al Papa vogliamo dimostrare anche vicinanza venendo qui nel luogo dove lui è sofferente. Siamo qui perché spiritualmente, quando si prega, c'è una forza che non si vede, è lo Spirito Santo», ha spiegato don Giacomo. Rossana e Maurizio sono in abiti in sportivi. Prima di andare a fare jogging hanno pensato di passare al Gemelli per dedicare una preghiera a Papa Francesco. «Mi sembra di rivivere i momenti passati con i nostri genitori. Ci dispiace veramente tanto e non potevamo mancare oggi, è come un padre anziano», racconta la donna con commozione. Così come era emozionata anche suor Alice del Don Orione. «Ieri stavamo preparando una serata di gioia quando sono arrivati gli aggiornamenti sul pontefice – ha raccontato – abbiamo interrotto tutto e ci siamo inginocchiate, abbiamo fatto un'adorazione e invocato la misericordia in diverse lingue». Come responsabile del suo istituto ha poi chiesto alle comunità sparse per il mondo di intensificare la preghiera per il Santo Padre. «Guarisci presto», «Get well soon», sono poi le scritte stampate su alcuni palloncini lasciati da un uomo ai piedi della statua di Karol Wojtyla, diventata il simbolo, in questi giorni, del pellegrinaggio e delle preghiere per Papa Francesco ricoverato al decimo piano. Ed è sempre davanti al monumento che Anna (nome di fantasia), 12 anni, e la sua mamma decidono di lasciare un disegno per il pontefice insieme a una piccola piantina con una gerbera e ad alcuni palloncini a forma di cuore. A rompere il silenzio nel piazzale ci sono un tamburello e gli Ave Maria, recitati o cantati, di chi è in preghiera.
«In questi giorni mi sono giunti tanti messaggi di affetto e mi hanno particolarmente colpito le lettere e i disegni dei bambini». Lo ha scritto il Papa nel testo preparato per l'Angelus, saltato per la seconda domenica, che ha comunque voluto venisse pubblicato. In questi giorni al Pontificio comitato per la Giornata mondiale dei bambini sono arrivati tantissimi disegni e messaggi dai bambini di tutto il mondo. «Grazie per questa vicinanza e per le preghiere di conforto che ho ricevuto da tutto il mondo! Affido tutti all’intercessione di Maria e vi chiedo di pregare per me», ha scritto il Pontefice.
«In questi giorni mi sono giunti tanti messaggi di affetto e mi hanno particolarmente colpito le lettere e i disegni dei bambini. Grazie per questa vicinanza e per le preghiere di conforto che ho ricevuto da tutto il mondo! Affido tutti all'intercessione di Maria e vi chiedo di pregare per me». Lo dice papa Francesco, ricoverato al Policlinico Gemelli, nel suo testo per l'Angelus che oggi è stato diffuso in forma scritta.
«Da parte mia, proseguo fiducioso il ricovero al Policlinico Gemelli, portando avanti le cure necessarie; e anche il riposo fa parte della terapia! Ringrazio di cuore i medici e gli operatori sanitari di questo Ospedale per l'attenzione che mi stanno dimostrando e per la dedizione con cui svolgono il loro servizio tra le persone malate». Lo afferma papa Francesco, ricoverato al Policlinico Gemelli, nel suo testo per l'Angelus che oggi è stato diffuso in forma scritta.
La crisi emergenziale che ieri ha subito papa Francesco nella sua camera al Gemelli oggi è sostanzialmente rientrata, come emerge anche dal fatto che abbia trascorso una notte tranquilla.
Al Pontefice comunque, riferiscono fonti Vaticane, sono tuttora applicati i 'naselli' per la somministrazione di ossigeno ad altri flussi, che lo aiutano nella respirazione. Stamane Francesco è stato sottoposto a nuovi esami clinici, in base ai risultati dei quali questa sera verrà diffuso un nuovo aggiornamento medico.
«L'annuncio del perdono è un compito essenziale del diacono. Esso è infatti elemento indispensabile per ogni cammino ecclesiale e condizione per ogni convivenza umana». Lo afferma papa Francesco nell'omelia preparata per la messa presieduta stamane in sua vece nella Basilica Vaticana, in occasione del Giubileo dei Diaconi, dall'arcivescovo Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l'Evangelizzazione e delegato del Pontefice per l'organizzazione dell'Anno Santo. «Per crescere insieme, condividendo luci e ombre, successi e fallimenti gli uni degli altri, è necessario saper perdonare e chiedere perdono, riallacciando relazioni e non escludendo dal nostro amore nemmeno chi ci colpisce e tradisce», dice Francesco nell'omelia, letta dallo stesso mons. Fisichella. «Un mondo dove per gli avversari c'è solo odio è un mondo senza speranza, senza futuro – avverte -, destinato ad essere dilaniato da guerre, divisioni e vendette senza fine, come purtroppo vediamo anche oggi, a tanti livelli e in varie parti del mondo». Secondo il Papa, «perdonare, allora, vuol dire preparare al futuro una casa accogliente, sicura, in noi e nelle nostre comunità". E il diacono, «investito in prima persona di un ministero che lo porta verso le periferie del mondo, si impegna a vedere – e ad insegnare agli altri a vedere – in tutti, anche in chi sbaglia e fa soffrire, una sorella e un fratello feriti nell'anima, e perciò bisognosi più di chiunque di riconciliazione, di guida e di aiuto». Nel corso della liturgia, mons. Fisichella ha officiato a nome del Papa anche l'ordinazione di 23 nuovi diaconi: tre italiani, tre messicani, tre spagnoli, sei colombiani, tre statunitensi, due polacchi, un francese e due brasiliani.
“La notte è trascorsa tranquilla, il Papa ha riposato”. Lo fa sapere il Vaticano aggiornando sul Papa ricoverato al Gemelli da venerdì della scorsa settimana. Ieri sera l’ultimo bollettino diramato dalla Santa Sede sulle condizioni di salute di Bergoglio avevano restituito una situazione in aggravamento con una serie di criticità che i bollettini precedenti non avevano mai evidenziato. Nel dettaglio ieri il bollettino ha riferito che le “condizioni del Santo Padre continuano ad essere critiche, pertanto, come spiegato» dall’équipe medica che lo ha in cura, “il Papa non è fuori pericolo”. Ieri mattina – si spiegava -“Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi. Gli esami del sangue odierni hanno inoltre evidenziato una piastrinopenia, associata ad un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua ad essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri. Al momento la prognosi è riservata”. Per Francesco è scattata una maratona di preghiere nelle chiese di tutto il mondo.
La notte è trascorsa tranquilla, il Papa ha riposato
Ansia per la salute di papa Francesco. I medici hanno fatto sapere che il pontefice ha avuto una crisi respiratoria di tipo asmatico prolungata, che ha richiesto l'applicazione di ossigeno ad alti flussi. Le analisi del sangue hanno anche evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto una trasfusione. L'ultimo bollettino ha riferito che le condizioni di Bergoglio continuano a essere critiche e la prognosi è riservata. «Trump è stato aggiornato» sulle sue condizioni e «preghiamo» per lui, fa sapere la Casa Bianca. Oggi l'Angelus del Papa sarà diffuso solo in forma scritta.
«Rinnoviamo i nostri auguri per una pronta e completa guarigione» per Papa Francesco. «Continuiamo a pregare per la sua guarigione». E' il messaggio social del presidente cubano Miguel Díaz-Canel in merito alle delicate condizioni di salute del Pontefice ricoverato all'ospedale Gemelli di Roma. Papa Francesco nel 2015 era stato in visita a Cuba.
«Auguriamo una pronta guarigione a Papa Francesco, grande umanista che ha scelto i più poveri e promosso la fratellanza tra gli uomini e le nazioni». E' il messaggio social della presidente messicana Claudia Sheinbaum Pardo.
Papa Francesco, il bollettino di oggi domenica 23 febbraio.
Papa Francesco, lo pneumologo: «Anche i farmaci creano problemi, da capire lo stato dei polmoni»
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