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Nel 4-3-3 di partenza i dubbi sono sugli esterni bassi e in attacco. Letizia, Brosco, Pellacani e Moruzzi in difesa con Pierozzi e Crialese in ballottaggio, Squizzato da play, Valzania e Dagasso a completare il reparto, mentre in attacco Tonin dovrebbe fare il riferimento centrale con Cangiano e Ferraris.
PESCARA
Alle 12.30 a Solbiate Arno (diretta tv in chiaro su Rete8) il Pescara vuole ritrovare il successo e soprattutto vuole cancellare il secondo tempo bruttissimo giocato contro l’Ascoli. E in conferenza il tecnico Silvio Baldini ha lanciato un messaggio forte, riferito proprio a quei minuti finali di lunedì scorso. «La sconfitta di lunedì ha minato le mie certezze? Pensiero giusto», ha sottolineato Baldini, «e gli ultimi 20’ sono stati i peggiori. Chi è entrato dalla panchina non ha fatto la differenza e non ha aiutato. Questo mi ha deluso. E come faccio ad essere felice io? Per me che punto sul gruppo è stata una brutta botta. Se uso la mia parte razionale devo pensare negativo perché i 20’ finali di lunedì il Pescara non se li può permettere. Ma io non voglio perdere il mio sogno». Indice puntato su chi è entrato dalla panchina, un’accusa forte, ma detta già alla squadra in settimana. Oggi non ci sarà Merola che si aggiunge alle assenze di Kraja e Lonardi. Torna a disposizione Squizzato. Per una volta niente formazione al sabato, Silvio Baldini vuole e deve capire le condizioni di alcuni giocatori con cui parlerà questa mattina. Poi prenderà le sue decisioni e il riferimento è a Tonin e Letizia che non sono al 100%.
Le possibili scelte. Nel 4-3-3 di partenza i dubbi sono sugli esterni bassi e in attacco. Tra i pali ci sarà l’ex Alessandro Plizzari; Letizia, Brosco, Pellacani e Moruzzi in difesa con Pierozzi e Crialese in ballottaggio rispettivamente con Letizia e Moruzzi; solo certezze in mediana con Squizzato da play, Valzania e Dagasso a completare il reparto, mentre in attacco Tonin dovrebbe fare il riferimento centrale con Cangiano e Ferraris. Baldini potrebbe anche rilanciare Bentivegna dal primo minuto, ma ogni decisione è rimandata questa mattina. «Abbiamo avuto diverse situazioni noiose. Merola non partirà e resterà in città per curarsi. Gli altri ci saranno grazie al lavoro dello staff medico. È stata una settimana anomala per l’orario delle 12.30. Quando perdi una gara come quella contro l’Ascoli è normale essere tristi. È stato un passaggio a vuoto. Se per la prima volta siamo stati fischiati vuol dire che non abbiamo dimostrato coraggio. Contro l’Entella fu diverso, mentre lunedì scorso dopo il gol ci siamo smarriti. E il pubblico ci ha detto che dobbiamo svegliarci. Questo la squadra lo ha recepito».
Baldini e il Milan futuro. Poche parole nei confronti dell’avversario ma sulla bontà del progetto delle squadre B il tecnico biancazzurro è esplicito. «Quella di oggi è una gara trabocchetto. Contro il Milan dobbiamo essere aggressivi come sempre. Le squadre B? Per me sarebbe stato più bello e importante vedere Chieti-Pescara o Samb-Pescara. Dovrebbero fare un campionato a parte tra di loro le squadre under 23. In C non portano nulla». Come sempre diretto e mai banale Baldini poi torna a parlare del suo sogno promozione. «Ci credo senza pensare che le cose si possano complicare. Se il gruppo smette di sognare e pensa al proprio orticello iniziano i problemi. Ma so bene che il mondo del calcio è così. Ecco perché parlavo di andare in B anche arrivando decimo quando avevamo sei punti di vantaggio. E perché prima di Pescara-Legnago parlavo di quel Roma-Lecce… Semplicemente perché conosco il calcio. Affronto i problemi con convinzione, in settimana abbiamo lavorato con scrupolo su tanti aspetti perché so che se dovessi arrivare decimo posso difendere il mio sogno. Ho degli obblighi morali. Quali? Portare rispetto alla città e alla sua cultura. Se la città fischia? Mi devo dare da fare per migliorare. E il coraggio non mi manca». Appuntamento alle 12.30, all’andata fu un gioco da ragazzi per i biancazzurri. Ma quelli erano altri tempi e quello era un altro Pescara.
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