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Mentre il negoziatore russo Kirill Dmitriev programma un viaggio a Washington questa settimana per incontrare l’inviato speciale di Donald Trump, Steve Witkoff, per colloqui volti a rafforzare le relazioni tra i due paesi – la prima volta di un alto funzionario russo a Washington da quando la Russia ha invaso l’Ucraina nel 2022 – gli Usa preparano un pacchetto di sanzioni con dazi altissimi contro chi fa affari con Mosca.
Dossier – Sentieri di guerra
Gli Usa preparano un pacchetto di dazi al 500% contro chi fa affari con Mosca
Cremlino conferma la visita del mediatore negli Usa
L’inviato del Cremlino negli Usa: è la prima visita di un dirigente russo negli stati Uniti dal 2022
La Norvegia ha deciso di non uscire dal Trattato che mette al bando le mine
Zakharova: è Kiev a continuare a colpire le infrastrutture energetiche
Zelensky accusa i russi di nuovi attacchi alle infrastrutture energetiche
Kiev: nella notte abbattuti 41 droni su 74 lanciati dai russi
Droni russi su Kharkiv, 8 feriti tra cui un neonato di 9 mesi
Cnn, mediatore russo Dmitriev a Washington in settimana
Gli Usa preparano un pacchetto di dazi al 500% contro chi fa affari con Mosca
Gli Stati Uniti hanno messo a punto un provvedimento legislativo con nuove sanzioni contro la Russia e dazi del 500 per cento sui beni importati da Paesi che da Mosca acquistano prodotti energetici se il Cremlino non accetterà una pace duratura con l’Ucraina. Alla Casa Bianca si matura “frustrazione” per quello che oramai Donald Trump ritiene, come spiega Fox News, il deliberato “rallentamento dei negoziati per un cessate il fuoco complessivo” da parte del Cremlino. Sempre secondo l’emittente americana, l’Amministrazione sta preparando un nuovo pacchetto di “sanzioni aggressive” contro la flotta ombra di petroliere usate per esportare il greggio russo a prezzi superiori al tetto imposto dai Paesi G7.
Cremlino conferma la visita del mediatore negli Usa
Il Cremlino ha affermato che il suo negoziatore Kirill Dmitriev potrebbe visitare gli Stati Uniti questa settimana, dopo l’annuncio da parte dei media americani dell’incontro a Washington con l’inviato di Donald Trump Steve Witkoff. “Sì, confermo. Questa visita potrebbe essere possibile. Stiamo continuando a parlare con gli americani. Non fornirò dettagli più concreti”, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov
L’inviato del Cremlino negli Usa: è la prima visita di un dirigente russo negli stati Uniti dal 2022
L’inviato del Cremlino Kirill Dmitriev sarà a Washington questa settimana per incontrare Steve Witkoff, inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente che con Dmitriev lo scorso febbraio ha aperto la strada ai contatti diretti fra Stati Uniti e Russia. Le sanzioni a carico di Dmitriev, direttore del Fondo russo per gli investimenti diretti, sono state temporaneamente sollevate, o è comunque stata inoltrata una richiesta formale al dipartimento del Tesoro, in modo che il dipartimento di Stato possa concedergli il visto di ingresso negli Usa. Se la visita sarà confermata sarà la prima negli Stati Uniti di un alto esponente della nomenklatura russa dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina nel febbraio del 2022.
“La resistenza al dialogo fra Usa e Russia è reale, trascinata da interessi consolidati e narrative datate. Ma se migliori relazioni fossero esattamente quello di cui il mondo ha bisogno per una pace e sicurezza globali e durature?”, ha aggiunto. Dopo che Trump si era detto furioso con Putin, Dmitriev aveva concesso una intervista a Izvestia in cui aveva parlato di discussioni già in corso sulle terre rare con gli Stati Uniti.
La Norvegia ha deciso di non uscire dal Trattato che mette al bando le mine
La Norvegia, membro della Nato, non si ritirerà dalla convenzione globale che vieta le mine antiuomo come hanno fatto tutti gli altri paesi europei confinanti con la Russia, ha detto mercoledì il ministro degli Esteri del paese. Ieri la Finlandia ha affermato di voler abbandonare la Convenzione di Ottawa del 1997 per mitigare la minaccia militare rappresentata dal suo vicino, la Russia, seguendo la Polonia e i paesi baltici, che hanno annunciato mosse simili il mese scorso. Ciò ha lasciato la Norvegia come unico paese europeo confinante con la Russia che non prevede la possibilità di stoccare di nuovo mine antiuomo, ma questo non cambierà, ha detto a Reuters il ministro degli Esteri Espen Barth Eide.
I ministri degli Esteri dei paesi golpisti del Sahel a Mosca
I ministri degli Esteri della Confederazione degli Stati del Sahel (Aes) saranno domani in visita ufficiale in Russia. I ministri di Burkina Faso, Mali e Niger – i tre Paesi che distaccandosi dalla Comunità economica degli stati dell’Africa occidentale (Ecowas) hanno fondato l’Aes – parteciperanno alla prima sessione di consultazione Aes-Russia su invito del ministro degli Esteri russo, Sergeij Lavrov. “Questo incontro dimostra l’impegno comune dei capi di Stato della Confederazione Aes e della Federazione Russa a rafforzare la loro partnership e il dialogo politico”, si legge nella dichiarazione dell’Aes, dove si specifica che incontri di questo genere “saranno essenziali” per definire future iniziative diplomatiche, di sviluppo e di difesa. Creata dai governi militari emersi dai colpi di Stato avvenuti tra il 2020 e il 2023, l’Aes è stata istituita ufficialmente nel 2024 da un trattato volto a rafforzare i legami politici, economici e di sicurezza tra le tre nazioni dell’Africa occidentale. La Confederazione ha adottato misure drastiche per ridefinire il suo allineamento internazionale, come ad esempio proprio il recente ritiro dalla Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas/Cedeao) e dall’Organizzazione internazionale della Francofonia
Zakharova: è Kiev a continuare a colpire le infrastrutture energetiche
Kiev continua a colpire gli impianti energetici, sperando di trarre in inganno Washington, ma non tiene conto del livello di consapevolezza del team di Donald Trump, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. “Sono proprio le strutture energetiche che il regime di Kiev ha continuato a colpire… Forse credendo che, come al precedente presidente degli Stati Uniti, anche a questo possa essere presentata una sorta di immagine distorta. Che lui, come il precedente presidente, non capirà. C’erano tali speranze. O che gli mostreranno solo la risposta della parte russa a tali azioni. E chi le ha iniziate, come sempre è successo, non lo diranno”, ha detto Zakharova in onda su radio Sputnik. A suo avviso, in questo modo Volodymyr Zelensky dimostra “mancanza di rispetto nei confronti del presidente degli Stati Uniti e dell’amministrazione della Casa Bianca. Alla Bankova non capiscono che hanno a che fare con persone diverse (rispetto al team di Joe Biden ). Che queste persone, con i loro punti di forza e di debolezza, stanno in realtà seguendo l’agenda internazionale. Stanno effettivamente parlando loro stessi, e non si rivolgono ai morti in sala”, rincara Zakharova. “Il regime di Kiev e lo stesso Zelensky hanno sottovalutato la situazione”.
Zelensky accusa i russi di nuovi attacchi alle infrastrutture energetiche
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato “deliberati” attacchi russi contro gli impianti energetici del suo paese. “Una nuova ondata di attacchi deliberati e danni causati agli impianti energetici”, ha affermato Volodymyr Zelensky su X, aggiungendo che ciò ha causato interruzioni di corrente localizzate. “La sistematicità e la costanza degli attacchi russi indicano chiaramente che Mosca disprezza gli sforzi diplomatici dei partner. Putin non vuole nemmeno garantire un cessate il fuoco parziale”, ha detto.
Kiev: nella notte abbattuti 41 droni su 74 lanciati dai russi
Le forze russe hanno attaccato l’Ucraina la notte scorsa con 74 droni di vario tipo, inclusi i Kamikaze Shahed: lo ha reso noto su Telegram l’Aeronautica militare di Kiev, aggiungendo che le difese aeree del Paese hanno abbattuto 41 velivoli senza pilota, mentre 20 droni-esca sono caduti in zone aperte. I droni distrutti sono stati intercettati nel nord, nel sud e nell’est del Paese. Le regioni di Kharkiv, Donetsk e Odessa sono state colpite dall’attacco nemico.
Un uomo ucciso nel raid di Mosca su Zaporizhzhia
È di almeno un morto e due feriti il bilancio dei raid dei droni russi su Zaporizhzhia. Un uomo di 45 anni è stato ucciso in un attacco che ha colpito le auto parcheggiate davanti ad una casa, ha riferito il capo dell’amministrazione militare della regione ucraina Ivan Federov su Telegram. Altre due persone, un uomo di 44 anni e una donna di 39, sono rimaste ferite. Nella tarda serata di ieri, lo stato maggiore ucraino aveva denunciato 72 attacchi e 646 ‘droni kamikaze’ contro il territorio ucraino dall’inizio della giornata.
Droni russi su Kharkiv, 8 feriti tra cui un neonato di 9 mesi
Almeno otto persone, tra cui un neonato di nove mesi, sono rimaste ferite la notte scorsa in seguito a un massiccio attacco russo con droni kamikaze sulla città di Kharkiv, nell’Ucraina orientale: lo ha reso noto il presidente della Procura regionale, Dmytro Chubenko, come riporta Ukrainska Pravda. In particolare, è stato preso di mira il distretto di Kholodnohirskyi della città, dove sono andati in fiamme circa duemila metri quadrati di magazzini e impianti produttivi. Danneggiate anche una ventina di abitazioni.
Il capo dell’Aiea a fine mese in Iran e a maggio in Russia
Rafael Grossi prevede di visitare l’Iran entro la fine di questo mese e la Russia a maggio, secondo quanto detto dallo stesso direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) alla Tass.
“Stiamo valutando la data del viaggio che avrà luogo nelle prossime settimane”, ha detto Grossi all’agenzia di stampa russa in merito alla sua visita a Teheran.
Cnn, mediatore russo Dmitriev a Washington in settimana
l mediatore russo Kirill Dmitriev dovrebbe visitare Washington questa settimana per incontrare l’inviato speciale di Donald Trump, Steve Witkoff, per colloqui mentre si cercano di porre fine alla guerra in Ucraina. Lo riferisce la Cnn, citando fonti. La sua visita segnerà la prima volta che un alto funzionario russo si reca a Washington per colloqui da quando la Russia ha invaso l’Ucraina nel 2022. Dmitriev è un consigliere stretto di Putin e a febbraio ha viaggiato con alti funzionari russi a Riad, in Arabia Saudita, per iniziare a discutere un accordo per la fine della guerra in Ucraina. Dmitriev ha anche lavorato con Witkoff per ottenere la liberazione dell’insegnante americano Marc Fogel dalla Russia. Dmitriev, laureato ad Harvard, è il ceo del fondo sovrano russo Rdif ed è stato sanzionato dall’amministrazione Biden, così come Putin, per l’invasione russa dell’Ucraina. Nel 2022, il Dipartimento del Tesoro scrisse che “Putin e la sua cerchia ristretta di fedeli hanno a lungo fatto affidamento su Rdif e Dmitriev per raccogliere fondi all’estero, anche negli Stati Uniti”.
Media, funzionari Trump ipotizzano tempi più lunghi per pace
Negli ultimi giorni alti funzionari dell’amministrazione Trump hanno discusso della probabilità che gli Stati Uniti non riescano a raggiungere un accordo di pace sull’Ucraina nei prossimi mesi e stanno elaborando nuovi piani per fare pressione sia su Kiev che su Mosca. Lo scrive Reuters citando fonti americane. Né il cessate il fuoco completo né un accordo di pace duraturo sembrano imminenti, hanno affermato i funzionari, sollevando la possibilità che la guerra che dura da tre anni si trascini per le lunghe e che l’Ucraina abbia bisogno di un maggiore sostegno occidentale per le sue operazioni militari.
Zelensky, venerdì primo incontro team militari paesi “volenterosi”
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato, durante un incontro con il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock, la prima riunione delle squadre militari dei paesi “volenterosi” pronti a inviare un potenziale contingente di mantenimento della pace sul territorio dell’Ucraina. Lo riporta Ukrainska Pravda. “Avremo un incontro, venerdì 4 aprile, con i team militari di diversi paesi, quelli che saranno pronti a schierare un contingente in una forma o nell’altra”, ha detto. “Ci sono state delle consultazioni, e questo sarà il primo incontro approfondito. Vedremo alcuni chiarimenti e alcuni dettagli. È importante che si basi sulle proposte preparate dalla parte ucraina”, ha aggiunto.
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