Media: “Netanyahu intende visitare la Casa Bianca lunedì". Se la visita si svolgerà come previsto, il premier israeliano sarà il primo leader straniero a incontrare di persona il presidente Trump per cercare di negoziare un accordo contro i dazi. L’Idf ha annunciato di aver lanciato una nuova offensiva di terra a est di Gaza City per espandere la zona di sicurezza all’interno del territorio palestinese
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Il premier israeliano Benjamin Netanyahu sta pianificando di visitare la Casa Bianca lunedì: lo scrive Axios citando quattro fonti informate. Se la visita si svolgerà come previsto, Netanyahu sarà il primo leader straniero a incontrare di persona il presidente Trump per cercare di negoziare un accordo contro i dazi. I due leader dovrebbero anche discutere della crisi nucleare iraniana e della guerra a Gaza. Il New York Times, intanto, pubblica un video che mostra le ambulanze e i camion dei pompieri palestinesi contrassegnati e con le luci di emergenza accese quando sono finiti sotto il fuoco israeliano a Gaza il mese scorso. Le immagini sembrano contraddire la versione dei fatti presentata dall’Idf che ha annunciato di aver lanciato una nuova offensiva di terra a est di Gaza City per espandere la zona di sicurezza all’interno del territorio palestinese.
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L’Idf ha annunciato un’indagine “approfondita” sull’incidente avvenuto il 23 marzo a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, durante il quale soldati israeliani hanno aperto il fuoco contro ambulanze palestinesi e un camion dei pompieri.   I corpi di 15 operatori dei servizi di emergenza sarebbero stati in seguito ritrovati in una fossa comune. “La sparatoria verso il convoglio di ambulanze a Tel Sultan è oggetto di un’inchiesta approfondita”, ha dichiarato l’esercito in risposta a una richiesta di chiarimento. 
L’Idf ha riferito che la brigata paracadutisti ha condotto questa settimana un blitz in un ex avamposto dell’esercito del vecchio regime siriano, nel sud della Siria. Nel sito sono stati trovati e distrutti carri armati, mezzi corazzati, sistemi di artiglieria, decine di razzi e mortai. Dallo scorso dicembre, dopo la caduta del regime di Assad, l’Idf ha preso posizione in nove avamposti nella zona cuscinetto controllata dall’Onu, spingendosi fino a 15 chilometri oltre il confine, spiegando che l’obiettivo è quello di impedire che armamenti finiscano nelle mani di forze ostili e garantire la smilitarizzazione della regione.
Il governo di Gaza ha richiesto un’indagine internazionale urgente e indipendente sulle uccisioni di 15 lavoratori della Croce Rossa Palestinese e della difesa civile a opera delle forze israeliane. Lo ha reso noto Al Jazeera, secondo cui la richiesta è stata avanzata dopo la pubblicazione di un nuovo video che contraddice la versione fornita dall’esercito israeliano sull’incidente. In una dichiarazione, l’Ufficio Media del governo di Gaza ha sottolineato la necessità di giustizia, affermando: “Chiediamo un’indagine urgente e internazionale sul crimine di esecuzione di personale medico e di difesa civile, e l’invio dei criminali di guerra dell’occupazione israeliana alla Corte Penale Internazionale”. La richiesta è stata fatta dopo che è emerso un video che mostra le forze israeliane attaccare ambulanze della Croce Rossa – con le sirene visibilmente lampeggianti – e lavoratori medici e personale della difesa civile in uniformi riflettenti, chiaramente identificabili come soccorritori.
E’ di almeno 60 morti il bilancio degli attacchi israeliani delle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto il ministero della Sanità guidato da Hamas, aggiungendo che 162 persone sono state ferite, portando il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza a 1.309 da quando Israele ha ripreso le ostilità lo scorso 18 marzo. “Il bilancio delle vittime dell’aggressione israeliana è salito a 50.669 martiri e 115.225 feriti dal 7 ottobre 2023”, secondo il ministero.
Il presidente libanese Joseph Aoun ha ricevuto l’inviata speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Morgan Ortagus, in un incontro incentrato sulla situazione di crescente instabilità che coinvolge il Libano, a causa del conflitto a Gaza e delle tensioni al confine meridionale con Israele. Durante il colloquio, svoltosi nel Palazzo presidenziale di Baabda, le parti hanno discusso delle continue violazioni del cessate il fuoco da parte israeliana, secondo quanto denunciato da Beirut, e del mancato ritiro delle truppe di Tel Aviv dal sud del Paese. Israele, da parte sua, giustifica la propria presenza militare con l’incapacità dell’esercito libanese di neutralizzare le milizie sciite di Hezbollah nella regione.
Morgan Ortagus, vice inviato speciale degli Stati Uniti per il Medio Oriente, è arrivata in Libano per colloqui con i leader libanesi. Questa sarà la sua seconda visita da quando l’amministrazione Trump è entrata in carica e anche la seconda visita da quando è stato siglato il cessate il fuoco a novembre tra Hezbollah e Israele. L’arrivo dell’inviato statunitense avviene in un momento in cui la tregua è messa sempre più a dura prova dagli attacchi israeliani. L’esercito israeliano ha intensificato gli attacchi contro obiettivi in ​​Libano, compresi raid aerei nella capitale Beirut, mentre sono stati lanciati razzi dal Libano verso il territorio israeliano. Hezbollah ha negato il coinvolgimento nei lanci.
Almeno cinque persone sono state uccise dall’alba a Gaza, mentre Israele continua a bombardare Khan Younis, nella Striscia meridionale, prendendo di mira le zone settentrionali dell’enclave. Lo riferisce al Jazeera, secondo cui un attacco con drone israeliano contro una mensa di beneficenza a Khan Younis ha ucciso almeno tre persone. Secondo il ministero della Salute di Gaza controllato da Hamas, almeno 1.249 persone sono state uccise e 3.022 ferite da quando Israele ha interrotto il cessate il fuoco e ripreso gli attacchi su Gaza il 18 marzo.
Gli Houthi yemeniti del movimento ribelle Ansar Allah hanno condotto un attacco con drone su un “obiettivo militare israeliano” vicino alla città di Tel Aviv. Lo ha riferito al canale televisivo Al Masirah di proprietà degli Houthi il portavoce militare del movimento Yahya Saria, precisando che “le forze armate yemenite hanno condotto un’operazione per distruggere un obiettivo militare israeliano nella zona occupata di Jaffa utilizzando un drone”. In precedenza, le Forze di difesa israeliane avevano segnalato l’intercettazione di un drone che si avvicinava allo spazio aereo del paese da est. Secondo The Times of Israel, l’esercito israeliano ha abbattuto l’Uav sul deserto di Arava, nel sud di Israele.
Nella notte, le Idf hanno ampliato le operazioni di terra nel nord e nel sud di Gaza e hanno preso il controllo di diverse aree a Beit Hanoun, Beit Lahia, Rafah e nell’asse Morag. Lo scrive il Jerusalem Post, aggiungendo che nelle prime ore di stamattina, l’aeronautica militare israeliana e le batterie di artiglieria sono entrate in azione per colpire obiettivi terroristici e supportare le truppe operative.
“Questi Houthi si sono riuniti per ricevere istruzioni su un attacco. Oops, non ci sarà nessun attacco da parte di questi Houthi!”. Lo ha scritto il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sul suo account Truth Social, dove ha condiviso il filmato di un attacco americano contro obiettivi Houthi nello Yemen. Nelle riprese aere si vedono i militanti riuniti mentre presumibilmente organizzano un attacco. Subito dopo vengono colpiti da quello che potrebbe essere un missile.
I ribelli Houthi dello Yemen hanno annunciato di aver abbattuto un drone da ricognizione nella provincia di Saada, nel nord-ovest del Paese: lo riporta la tv Al-Masirah del movimento. “Le forze di difesa aerea yemenite hanno abbattuto un drone da ricognizione Giant Shark F360, controllato dal nemico americano-israeliano, che stava svolgendo missioni ostili nello spazio aereo del governatorato di Saada – ha affermato il portavoce degli Houthi -. Il drone è stato distrutto da un missile terra-aria prodotto localmente”. 
Il New York Times ha pubblicato un video che mostra le ambulanze ed i camion dei pompieri palestinesi contrassegnati e con le luci di emergenza accese quando sono finiti sotto il fuoco israeliano a Gaza il mese scorso: lo riportano i media israeliani. Il filmato sembra contraddire le dichiarazioni di un portavoce militare, secondo il quale i veicoli “erano stati identificati mentre avanzavano in modo sospetto verso le truppe dell’Idf (l’esercito, ndr) senza far o segnali di emergenza”. Il giornale riporta che il video è stato scoperto sul cellulare di uno dei 15 medici palestinesi uccisi, che secondo l’Onu è stato sepolto in una fossa comune. Nella dichiarazione di questa settimana, il portavoce dell’Idf per i media internazionali – il tenente colonnello Nadav Shoshani – ha detto che l’esercito “non ha attaccato casualmente un’ambulanza il 23 marzo” e che “in seguito a una valutazione iniziale, è stato stabilito che le forze hanno eliminato un agente militare di Hamas, Mohammad Amin Ibrahim Shubaki, che aveva preso parte al massacro del 7 ottobre, insieme ad altri otto terroristi di Hamas e della Jihad islamica”. 
Il costo totale dell’operazione militare Usa contro gli Houthi nello Yemen si sta avvicinando a un miliardo di dollari in poco meno di tre settimane, anche se gli attacchi hanno avuto un impatto limitato sulla distruzione delle capacità del gruppo terroristico: lo riferisce la Cnn citando tre persone informate sui progressi della campagna militare. L’offensiva, lanciata il 15 marzo, ha già utilizzato centinaia di milioni di dollari di munizioni per attacchi contro il gruppo, tra cui missili da crociera a lungo raggio Jassm, Jsow, che sono bombe plananti a guida Gps, e missili Tomahawk. Anche i bombardieri B-2 sull’isola pacifica Diego Garcia vengono utilizzati contro gli Houthi e un’ulteriore portaerei, così come diversi squadroni di caccia e sistemi di difesa aerea, saranno presto trasferiti nella regione del Comando Centrale.
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu sta pianificando di visitare la Casa Bianca lunedì: lo scrive Axios citando quattro fonti informate. Se la visita si svolgerà come previsto, Netanyahu sarà il primo leader straniero a incontrare di persona il presidente Trump per cercare di negoziare un accordo contro i dazi. I due leader dovrebbero anche discutere della crisi nucleare iraniana e della guerra a Gaza.
Migliaia di famiglia hanno lasciato la zona ovest della Striscia di Gaza, in risposta a un ordine di Israele che ha chiesto di abbandonare l’area. Lo ha detto il portavoce delle Nazioni Unite nel corso dell’incontro quotidiano con i media internazionali. Tutte le vie d’accesso per portare gli aiuti umanitari restano chiuse
Questa soglia minima universale, da cui sono esenti determinati prodotti, si aggiunge…
Sono previste manifestazioni in tutti i 50 gli stati e a Washington DC per quella che, stando…
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