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Fiumi, canali e torrenti come il Ravone, Navile, il Savena e il Reno hanno invaso le strade ingrossati dalla pioggia. Evacuazioni: «Salite ai piani alti e non uscite di casa». Torna la paura a Pianoro e in Val di Zena, evacuazioni anche a Budrio, Molinella e Bagnacavallo. In Romagna allagata Cesenatico
Diverse zone di Bologna sono state invase dall’acqua
Anche la collina del Bolognese è tornata a franare. Sono diversi gli smottamenti che hanno reso inagibili le strade. Alcune vie sono proprio crollate. La situazione, già complicata a causa dell’alluvione del 2023, ora è grave. Tanti i nuclei familiari isolati, proprio a causa delle frane e della mancanza di via d’uscita dalle proprie abitazioni. Diversi gli anziani e i bambini. (Nella foto: via Ancognano, Sasso Marconi a 2 km da Bologna). Per continuare a seguire gli aggiornamenti del 20 ottobre e del 21 ottobre
Poco prima dell’alba il Fiume Po ha raggiunto il colmo di piena a Piacenza, toccando i 6 metri e 13 centimetri. Un quantitativo sufficiente a varcare la soglia della Società Canottieri Nino Bixio che, dalla sponda destra, si affaccia proprio sul grande fiume. Le acque hanno così inondato la piscina coperta. Già ieri mattina, la Polizia Locale di Piacenza, aveva chiuso con le transenne via Nino Bixio, proprio in previsione dell’arrivo della piena del Po (stefano pancini).
Già da ieri, sabato 19, residenti di diverse zone di Budrio sono stati fatti evacuare e ospitati all’interno del palazzetto dello sport. Ma le tracimazioni della notte hanno compromesso anche l’agibilità di quest’ultimo: l’Idice è tracimato nei pressi dell’Inail sia verso destra che verso sinistra allagando sia zone di Vigorso che la parte Ovest del capoluogo. «Abbiamo in corso anche una tracimazione in località Motta nel punto della finestra arginale. A questo punto le persone ospitate all’interno della struttura dovranno essere accompagnate altrove: come nuovo punto di accoglienza è stata individuata la bocciofila. «I militari ci supporteranno nel trasporto delle persone dal Palazzetto dello Sport, anch’esso coinvolto nell’alluvione, alla Bocciofila dove sarà presente il presidio sanitario e quello psicologico», ha fatto sapere la sindaca di Budrio, Debora Badiali.
Situazione difficile nel Reggiano in particolare per le tracimazioni del
torrente Crostolo e del Canalazzo, insieme ad alcuni canali di irrigazione, all’alba, in seguito alle piogge torrenziali. Strade impraticabili tra i comuni di Reggio Emilia, Bagnolo in Piano, Cadelbosco e Santa Vittoria di Gualtieri. Diversi gli ordini di evacuazione in atto. I volontari della Protezione
civile e i tecnici comunali hanno monitorato la situazione tutta la notte perché «in maniera inaspettata rispetto alle previsioni, il Crostolo ha iniziato ad alzarsi dalla mezzanotte circa per la saturazione del reticolo minore dei canali». A Bagnolo i vigili del fuoco hanno portato in
salvo anche bambini e ragazzi. A Reggio, in via Cella all’Oldo, sono stati soccorsi gli occupanti di un’auto rimasta bloccata. Chiuso il ponte di Sorbolo che collega nella Bassa le province di Reggio e di Parma. La chiusura è avvenuta attorno alle 5.20 su decisione della Provincia e del Comune di
Brescello
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, «segue con attenzione le
conseguenze del maltempo che sta colpendo diverse zone del nostro territorio nazionale, a partire dal bolognese». Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi aggiungendo che la premier «è vicina ai famigliari della vittima di Pianoro e si tiene in costante contatto con il Ministro per
la Protezione Civile, Nello Musumeci, e con il capo della Protezione Civile, Fabio Ciciliano».
«Nella zona di Bologna sono caduti 165 mm di pioggia, di cui 140 in sei ore, il quantitativo medio di due mesi (autunnali) di precipitazioni – ha fatto sapere Debora Badiali, sindaca di Budrio –. L’Idice è tracimato nei pressi dell’Inail sia verso destra che verso sinistra allagando sia zone di Vigorso che la parte Ovest del capoluogo. Abbiamo in corso anche una tracimazione in località Motta nel punto della finestra arginale. I militari ci supporteranno nel trasporto delle persone dal Palazzetto dello Sport, anch’esso coinvolto nell’alluvione, alla Bocciofila dove sarà presente il presidio sanitario e quello psicologico. L’acqua sembra che stia lentamente defluendo, nonostante i livelli dell’Idice rimangono alti, e in giornata arriveranno squadre della protezione civile nazionale con pompe idonee per lo smaltimento dell’acqua». In mattinata uscirà l’ordinanza di chiusura nidi e scuole per la giornata di domani così da permettere sopralluoghi.
A Castenaso (Bologna), le acque del torrente Idice hanno invaso il parco Bassa Benfenati, la cassa di espansione che protegge la cittadina, ma
non è bastato. Numerosi gli allagamenti di strade, colpiti anche esercizi commerciali e abitazioni. «L’acqua è stata altissima, è arrivata a metà garage e alle cantine oltre ad aver invaso per oltre un metro il piano terra. Le macchine sono distrutte, tutto quello che c’era dentro distrutto. Ãê andata
molto peggio dell’altra volta. L’altra volta ci siamo salvati per un pelo»,
racconta una signora che sta pulendo l’ingresso del suo condominio. Opinione condivisa da un’altra donna venuta a controllare la situazione del parco e dei dintorni da un parcheggio posizionato più in alto. «L’altra volta l’acqua non era arrivata qui, ma ai primi gradini della scaletta che collega questo parcheggio con la strada, un paio di metri più in basso. E ha invaso l’edificio qui accanto». C’è anche il dipendente di una pizzeria, che racconta ad altri spettatori lo sfacelo del locale. «È la seconda volta che riniamo allagati, ma l’altra volta l’acqua era arrivata a un metro nel magazzino. Stavolta a due metri e mezzo. Abbiamo messo in sicurezza quello che potevamo, poi siamo dovuti venire via perché acqua saliva troppo. E sono venute giù le pareti di contenimento». Mostra il magazzino, che di fatto non esiste più. «Non possiamo lavorare perché non abbiamo la corrente». Con lui c’è una collega: «Eravamo venuti a controllare alle due di notte, è entrata l’acqua dal garage con due ondate fortissime. Siamo usciti di corsa».
A causa delle piogge verificatesi durante la notte, a Bologna risultano ancora chiuse alcune strade: Rotonda Romagnoli, viale Sabena, via Aeroporto / Bencivenni, via della Fornace/salute, via Colombo/Corticella. Lo rende noto il Comune di Bologna. Si sta inoltre verificando la situazione in alcune strade allagate nella notte: via Tassoni, via di Mezzo, via Quarto/s.Donato, via Molinelli. Via Murri rimane aperta ma con restrizione della carreggiata. Sono inoltre chiuse per frane via Poggio, via Vallescura all’altezza del civico 16, via Monte Donato. Tecnici del Comune, Forze dell’ordine, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Polizia Locale, sono tutti all’opera. Da ieri notte sono in corso i ripristini per interruzione della luce. L’invito, da parte dell’amministrazione, è quello di evitare gli spostamenti
Il vice ministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini, è a
Bologna, dove segue l’evolversi della situazione del maltempo in città e nella regione, informando il vice presidente del Consiglio Antonio Tajani. «Il prefetto Attilio Visconti – spiega Valentini – mi ha aggiornato dopo la riunione operativa di stamani. La situazione a Bologna e provincia è in via di miglioramento anche per l’attenuarsi delle piogge e si prevede che gran parte delle oltre duemila persone che sono state fatte evacuare questa notte potranno rientrare nelle loro case. La situazione dei corsi d’acqua esondati ieri, come Ravone, Zena, Centonara e Marzano, è monitorata costantemente. Purtroppo dobbiamo registrare una vittima, un giovane di 20 anni travolto dalle acque mentre era in macchina nel comune di Pianoro. Le ricerche sono andate avanti tutta la notte ma questa mattina è stato trovato senza vita. Alla famiglia vanno le sentite condoglianze mie e del governo».
In località Castello, nel comune di Castel maggiore (Bologna) si è da poco concluso un intervento dell’Esercito durato tutta la notte per soccorrere
la popolazione. Impiegato personale specializzato del Reggimento
Genio Ferrovieri per soccorrere la popolazione. L’intervento – su richiesta della Prefettura di Bologna e in supporto ai Vigili del Fuoco, alla protezione Civile e alle autorità competenti – è stato effettuato per mettere in sicurezza una decina di persone con alcuni camion e un barchino. Le squadre sono state coordinate dalla sala situazione del Comando delle Forze Operative Nord di Padova
In A1 è stato chiuso il casello di Fiorenzuola d’Arda a causa di un parziale allargamento della sede stradale proprio in prossimità dello svincolo. Sul posto, all’altezza dell’Autogrill “Arda Ovest”, tra Piacenza e Parma, in direzione Bologna, sono intervenuti gli agenti della Polizia Stradale e il personale tecnico per deviare il traffico in attesa dell’intervento di una ditta di autospurghi per rimuovere l’acquitrino (stefano pancini)
Una terza alluvione in un anno e mezzo. Ma quella che ha colpito il Bolognese in queste ore sembra avere il bilancio peggiore. Oltre 300 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco nelle ultime ore in Emilia-Romagna per far fronte ai danni causati dalle piogge, con la situazione più critica, appunto a Bologna e nella sua città metropolitana. Uno dopo l’altro hanno esondato il Ravone, il Savena, il Navile, lo Zena, mandando sott’acqua buona parte della città. Una notte drammatica, che ha visto anche la perdita di un ragazzo, 20enne, mentre era a bordo dell’auto in Val di Zena, a Botteghino di Zocca. La sua auto è stata travolta dalla piena dello Zena.
«Abbiamo avuto diverse criticità nell’area metropolitana di Bologna, anche perché ci erano stati forniti modelli diversi di evoluzione della perturbazione rispetto a quella effettiva – ha detto la presidente facente funzione Irene Priolo –. Prima la maggior parte delle criticità si sono concentrate su Bologna, poi a esondare sono stati quasi tutti gli affluenti a destra e a sinistra del Reno. Quasi tutti i corsi d’acqua hanno superato soglia 3, peggio ancora del maggio 2023». Sulle strade tecnici e volontari al lavoro per ripulire quanto prima il possibile. Tanti ancora i punti allagati
L’emergenza maltempo, nelle prime ore del giorno, investe anche la provincia di Reggio Emilia: il torrente Crostolo, affluente del Po, è tracimato nel comune di Cadelbosco di Sopra dove il sindaco Marino Zani ha firmato un’ordinanza di evacuazione per i cittadini di diverse zone sottolineando il «pericolo imminente». Tracimato anche il Canalazzo nel Comune di Gualtieri, dove pure sono state disposte evacuazioni. A Sorbolo torna a far paura il livello dell’Enza
A Modena ponti chiusi a causa dell’ondata di maltempo. Chiusi Ponte Alto e Ponte dell’Uccellino, quello sul Tiepido in via Curtatona. La
Provincia di Modena fa sapere anche che nel corso della notte scorsa sono stati chiusi i ponti sul Navicello Vecchio, sul fiume Panaro, a causa del superamento della soglia di sicurezza. Sempre in ambito provinciale per precauzione è stata chiusa la Pedemontana dalla rotatoria di Settecani fino allo svincolo di Vignola e l’innesco con la strada provinciale 467 e Formigine
nel tratto tra via Belvedere e la rotatoria di Sant’Eusebio. Come fa sapere il Comune di Modena, le piogge incessanti hanno messo a dura prova il sistema dei canali e delle fognature. A Modena città si registrano chiusure sulla Nuova Estense, in via Santa Lucia, nel sottopasso San Giuliano, strada Contorno a Cognento, sottopasso strada Pomposiana, il ponte sulla strada
Gherbella, il sottopasso di via Divisione Acqui ed il sottopasso di via Cavo Argine.
Sulla linea Bologna -Pistoia la circolazione è ancora sospesa dalle ore 5,30 di stamane tra Casalecchio Garibaldi e Sasso Marconi per l’allagamento della
sede ferroviaria. I treni regionali possono subire cancellazioni e limitazioni di percorso. Lo si apprende dal sito di Trenitalia. Circolazione regolare invece sulla rete ad Alta velocità
A causa di una frana è momentaneamente chiusa al traffico in entrambe le
direzioni, la strada statale 9 «Via Emilia» dal km 124,000 al km 120,560 all’altezza di Anzola dell’Emilia (Bologna). Lo rende noto l’Anas sul posto con le squadre e le forze dell’ordine, per la gestione del traffico in piena sicurezza e per consentire il ripristino della regolare viabilità nel più breve tempo possibile. Chiusa al traffico, in direzione Ferrara, sempre per
frana, anche la strada statale 64 «Via Porrettana» al km 70,600 all’altezza di
Marzabotto. In città, nel frattempo, si spala e si lavora per liberare le strade
Solo alle prime ore del giorno è stato individuato dall’elicottero dei vigili del fuoco il corpo senza vita della persona dispersa a Botteghino di Zocca (comune di Pianoro nel Bolognese), dopo che nella notte l’auto su cui viaggiava era stata travolta dalla piena del torrente Zena. Sono in corso le
operazioni di recupero. Lo rendono noto i vigili del fuoco.
Comune e prefettura stanno cercando un disperso. mancherebbe all’appello una macchina a bordo della quale viaggiavano due ragazzi. L’auto sarebbe stata travolta da un’impovvisa onda di piena in via Caurinzano. Secondo alcune testimonianze, uno dei due è riuscito a salvarsi, ma non ha potuto soccorrere il fratello di 20 anni che era con lui e che al momento risulta disperso. Le ricerche sono in corso da questa notte.
In provincia di Modena è stato chiuso stanotte un tratto di strada provinciale 16, tra Formigine e Ponte Fossa per allagamento
della sede viaria. Chiusa anche la strada provinciale 37 a Savignano sul Panaro dall’incrocio con la strada provinciale 569. Si registrano disagi sulla strada provinciale 16, nella zona della je da Inalca a Castelvetro. Ma allagamenti si registrano anche a Ravenna, Reggio Emilia e Piacenza. A Bologna resta la situazione più critica (foto Lapresse)
Ore di apprensione anche a Cotignola e Traversara si Bagnacavallo per le piene di Senio e Lamone.Per quanto riguarda il Senio alle ore 4:40 ha visto un livello stazionario a Castel Bolognese, oltre la soglia arancione, a Cotignola invece il livello e’ in aumento e potrebbe raggiungere la soglia rossa ma dovrebbe restare oltre un metro sotto rispetto ai livelli del Settembre scorso. Il Lamone a Faenza e’ in calo, in lieve aumento a Reda mentre a Pieve Cesato cresce ancora bene. Traversara di Bagnacavallo è intorno alla soglia gialla. A Traversara piena attesa intorno alle ore 9.
La pioggia incessante ha paralizzato la viabilità sulle strade del Bolognese. Sono state chiuse praticamente tutte le arterie di collegamento: la strada provinciale 7 «Valle dell’Idice», la strada provinciale 21 «Valle del Sillaro», la strada provinciale 36 «Val di Zena», la Fondo Valle Savena, oltre alla strada statale 64, la «Porrettana» che unisce Pistoia e l’alta Toscana all’Emilia-Romagna mentre risulta chiusa a Zola Predosa la strada provinciale 26 «Valle del Lavino», la strada provinciale 88 verso la «A1-Valsamoggia», all’altezza della rotatoria con la strada statale 569 di «Vignola» verso il Modenese, e la strada provinciale 325 «Val di Setta e di Bisenzio» chiusa tra Vado e Rioveggio.
«Non riusciamo a raggiungere gran parte del territorio comunale. È saltato il centralino comunale. Stiamo chiedendo il massimo dei soccorsi». Lo fa sapere sui social Luca Vecchiettini, sindaco di Pianoro nel Bolognese, colpito dalla pesante ondata di maltempo delle ultime ore. Il primo cittadino invita a limitare al massimo gli spostamenti e sottolinea che la situazione è critica. Nel Comune sono state disposte evacuazioni di alcune zone a Botteghino di Zocca e nella Val di Zena già colpite dalla precedente alluvione. Sono state segnalate anche esondazioni del Savena a Pianoro Vecchio. Il centralino comunale in serata è andato fuori uso, per questo hanno attivato un numero di emergenza, comunicato dal sindaco sui social.
Via San Felice e via Lame, due strade del centro città a Bologna, sono state invase dall’acqua arrivata dal cantiere del canale Reno, proprio nelle ultime settimane scoperchiato nell’ambito dei lavori del tram.
In accordo con la Prefettura di Bologna, per ragioni di pubblica sicurezza, si è valutato di far restare il pubblico di Unipol Arena all’interno del Palasport per un paio di ore dopo il termine del concerto di Umberto Tozzi, in modo da non riversare traffico sulle strade difficilmente percorribili».
Lo annuncia, su Facebook, il sindaco di Casalecchio di Reno (Bologna), Matteo Ruggeri. Il primo cittadino raccomanda la massima attenzione e di evitare gli spostamenti. A Casalecchio è chiuso il sottopasso di via Berlinguer, + allagata la via Bazzanese tra Casalecchio e Zola e il sottopasso al confine con Zola. In più c’è una frana in via Belvedere alta, con strada non percorribile e acqua e detriti in via da Vinci.
Oltre 80 millimetri di pioggia caduta in circa quattro ore, dopo giorni di maltempo, hanno allagato buona parte della città di Bologna e del territorio circostante. Dopo un pomeriggio di pioggia incessante la fase critica è cominciata verso le 21, quando è esondato il Ravone, allagando via Saffi una delle principali arterie d’accesso al centro della città, dove, fra l’altro, si trova l’ospedale Maggiore.
Era successa una cosa simile nel maggio del 2023, in occasione dell’alluvione che sommerse la Romagna: il torrente è stato, nei decenni scorsi, per lunga parte tombato e scorre sotto terra, a poca distanza dal centro di Bologna. Negli ultimi mesi sono stati fatti numerosi lavori anche con il cantiere in corso del tram.
Rapidamente sono finite sott’acqua altre strade importanti dell’area semicentrale della parte sud ovest della città, come via Saragozza, via Andrea Costa, via San Mamolo che sono state tutte chiuse al traffico.
In varie parti della città ci sono blackout elettrici. In pieno centro è stato evacuato per infiltrazioni il cinema Modernissimo.
Il sindaco Matteo Lepore ha diffuso via social un appello a non uscire in strada in tutta la città, a non usare l’auto e a salire ai piani più alti se ci si trova in prossimità dei torrenti. Anche le aree circostanti la città hanno seri problemi: nuove evacuazioni a causa del rapido innalzamento della soglia idrometrica di fiumi e torrenti ci sono state a San Lazzaro, mentre moltissime strade del reticolo provinciale sono chiuse totalmente o parzialmente. Problemi e rallentamenti anche alla circolazione ferroviaria.
«Sono caduti 80 millimetri di pioggia in 4 ore, molto di più del maggio dell’anno scorso: non uscite in strada e non usate l’auto in nessuna zona di Bologna». È l’appello lanciato dal sindaco di Bologna Matteo Lepore. «Ci sono alcune aree più critiche – dice – come la zona collinare e vicino ai torrenti. Nelle zone critiche salite ai piani più alti. In questo momento la priorità è l’incolumità delle persone. Tutta la città metropolitana di Bologna in questo momento ha lo stesso problema».
Gallery: Le foto dell’alluvione a Bologna: esondazioni e allagamenti in molte zone della città
Evacuazioni a San Lazzaro di Savena (Bologna). Le ordina il Comune in seguito al peggioramento delle condizioni meteo sul territorio comunale: interessati i piani terra e quelli interrati delle abitazioni.
Queste le aree interessate:
«Un grande in bocca al lupo e un buon lavoro alle squadre della Protezione Civile del Lazio che sono partite verso Lugo di Romagna, per dare il loro supporto, vista l’allerta meteo in corso. La Sala Operativa della Protezione Civile ha organizzato la colonna mobile regionale con mezzi speciali e pompe idrovore pronte a fronteggiare eventuali esondazioni dei corsi d’acqua. Rimaniamo in costante contatto con le autorità locali e i responsabili della Protezione Civile nazionale. Come Regione Lazio, siamo pronti a fornire tutto l’aiuto necessario». Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.
«Tutte le persone che abitano nella zona di via Saffi e zona Ravone devono salire immediatamente ai piani alti e restare in casa col telefono. In questi minuti il torrente Ravone ha superato i livelli di allarme e sta uscendo in alcuni punti. Diverse strade di questa zona sono chiuse. Non mettetevi in auto» questo il messaggio condiviso dal sindaco Matteo Lepore e dal Comune di Bologna.
A causa delle forti piogge e del vento un grosso albero è caduto in via Don Minzoni a Bologna bloccando il traffico. Sul posto l’intervento per ripristinare la situazione.
Oltre a Cesenatico, in provincia di Forlì-Cesena le altre zone più colpite dal maltempo sono pure Gatteo e Savignano. Decine sono gli interventi dei vigili del fuoco del comando provinciale per persone bloccate in casa dall’acqua, per autisti in difficoltà, alberi caduti e allagamenti.
Tutta l’Italia, da nord a sud, è sott’acqua, colpita dal pesante maltempo che ha travolto anche la Sicilia, in preda, da mesi, ad una forte siccità. La situazione è difficile in molte aree del paese: in Emilia Romagna – dove fino alla mezzanotte di sabato è allerta rossa, da domenica arancione – dopo le nuove precipitazioni delle ultime ore, a Bagnocavallo, nel ravennate, è stata disposta l’evacuazione totale delle zone già colpite dalle precedenti ondate di maltempo. Anche il Comune di Bologna ha emesso un’ordinanza di evacuazione dei piani terra, seminterrati e interrati in aree critiche vicine al fiume Reno ed ai torrenti Savena e Ravone.
A Cesenatico in poche ore sono caduti 170 millimetri di pioggia che hanno messo in crisi parte della rete fognaria e i sottopassi; la circolazione ferroviaria è stata sospesa. Il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, ha firmato il decreto che dispone, a supporto della Regione Emilia-Romagna, lo stato di mobilitazione straordinaria del servizio nazionale di Protezione civile.
(Enea Conti) È Cesenatico il comune romagnolo in cui, al tardo pomeriggio di sabato 19 ottobre, l’ondata di maltempo sembra aver colpito con effetti visibili più che altrove. Sono caduti – mentre ancora piove – 170 millimetri di pioggia nella sola giornata odierna.
(Enea Conti) Mentre nella giornata di sabato non smetterà di piovere in larga parte della Regione, da Piacenza a Rimini, nella giornata di domani, domenica 20 ottobre, è previsto un netto miglioramento delle condizioni meteo dalla pianura alle colline, dalla Riviera agli Appennini, seppur graduale.
Circolazione ferroviaria sospesa dalle 16.20 fra le stazioni di Rimini e Cervia, sulla linea Rimini – Ravenna, per il forte maltempo che ha provocato l’allagamento dei binari nella stazione di Cesenatico. Ferrovie dello Stato fa sapere che è impossibile al momento predisporre servizi alternativi con bus per l’impraticabilità delle strade. Regolare invece la circolazione sulle linee.
A causa del protrarsi delle piogge persistenti, il Comune di Bologna ha emesso un’ordinanza di evacuazione dei piani terra, seminterrati e interrati in aree critiche vicine al fiume Reno e ai torrenti Savena e Ravone. I residenti in questi minuti stanno ricevendo informazioni dalla polizia locale, dalle forze dell’ordine e dalla Protezione civile del Comune.
Queste le strade interessate
Il Comune di San Lazzaro ha emanato un’ordinanza di divieto di accesso e di transito sugli argini dei fiumi e dei canali e nelle zone a rischio di allagamento e divieto di sosta su ponti e manufatti posti su corsi d’acqua. Inoltre invita tutti i cittadini a evitare il più possibile gli spostamenti non necessari e a limitare l’utilizzo dei mezzi di trasporto privati per i soli casi di effettiva e improrogabile necessità.
(Enea Conti) A Ravenna allagamenti sono in corso in zona porto a causa di criticità al sistema fognario. Lunedì 21 ottobre riapriranno le scuole ma resteranno chiusi musei e biblioteche. A Cesenatico piove a dirotto: sono stati superati i 100mm di pioggia e alcuni sottopassi risultano allagati. Nella nottata sono attesi venti anche molto forti che assieme al fenomeno dell’alta marea potrebbero provocare mareggiate lungo tutta la costa.
(Adriano Arati) Tra strade invase dall’acqua, limiti di sicurezza del Po superati e locali svuotati per evitare danneggiamenti, è piuttosto complessa la situazione idrica nella Bassa reggiana. Come previsto dalle varie allerte, a Reggio Emilia le piogge intense di queste ore hanno provocato problemi principalmente nell’area Nord, quella che dalla via Emilia porta sino al corso del fiume Po. Il torrente Enza, uno degli affluenti principali dell’area, si è ingrossato parecchio all’altezza di Boretto e Brescello.
A preoccupare maggiormente è proprio la situazione del Po. A Luzzara, sempre nella Bassa reggiana, in mattinata è stata sgomberata la golena principale del paese, quella lungo via Fogarino Martinelli, dove si trova una cava. A ora, è ancora attivo il divieto di accesso agli immobili lungo la strada. Più a Ovest, a Boretto, il Po ha toccato la soglia di attenzione dei 4.5 metri, mentre a Guastalla i gestori del locale Peace in Po hanno sgomberato le parti mobili.
Dalla mattina sono caduti, a Cesenatico, «quasi 70 millimetri di pioggia. Una quantità molto alta in poche ore che sta mettendo in crisi parte della rete fognaria e i sottopassi di viale Trento e Torino che nei momenti più critici delle precipitazioni sono impraticabili». A fare il punto della situazione, sul suo profilo Facebook, è il sindaco della città romagnola, Matteo Gozzoli secondo cui «per consentire un più rapido deflusso delle acque accumulate nell’entroterra le porte vinciane saranno aperte dalle 15.30 e richiuse alle 20 di questa sera fino alle 11 di domani mattina in quanto per la nottata si prevede un rinforzo del vento e delle onde»
«L’allerta per domani è arancione perché le piogge vengono date in diminuzione. Permane l’allerta rossa per oggi, le cumulate sono inferiori rispetto a quelle previste, ma come sapete abbiamo i colmi di piena dei fiumi principali che stanno defluendo, vale soprattutto per il bacino del Reno, il bacino del Secchia, Panaro, quindi Modenese e Reggiano, Enza ma anche Parmense e da questo punto di vista vi prego di continuare a seguire le allerte sui siti istituzionali dei comuni». Così Irene Priolo, presidente facente funzioni dell’Emilia-Romagna, in un videomessaggio a mezzo social.
«Alcuni comuni stanno facendo delle evacuazioni preventive, è corretto che avvenga anche perché i colmi di piena si verificheranno questa notte, per cui in modo anticipato i sindaci stanno mettendo in tutela i propri cittadini”, sottolinea.
«Un’ultima considerazione, stiamo vedendo le immagini drammatiche della Sicilia, la massima solidarieta’ da parte della Regione Emilia-Romagna«, conclude Priolo.
Confermata l’allerta rossa fino alla mezzanotte di oggi in Emilia-Romagna. Le piogge previste sono in corso, concentrate soprattutto nelle aree di pianura, e resta il massimo livello di attenzione pur in presenza di stime leggermente inferiori rispetto alle quantità attese. In alcuni Comuni i sindaci hanno deciso evacuazioni a titolo precauzionale visto che le piene dei fiumi sono previste per le ore notturne. Per domani, domenica 20 ottobre, invece, il livello d’allerta scenderà ad arancione sulla bassa collina e la pianura romagnola, sulla collina bolognese-ravennate, sulle aree collinari delle province Parma, Reggio Emilia-Modena e sulle aree collinari piacentino-parmensi per il rischio di criticità idrogeologica, con possibili frane, smottamenti, ruscellamenti e piene dei corsi d’acqua minori (nella foto di Lapresse: sottopasso via Triumvirato chiuso).
Sono oltre cento i volontari di Protezione civile impegnati sul campo in Emilia Romagna causa il maltempo, volontari delle colonne mobili di nazionali e dell’Emilia-Romagna e alcuni arrivati dalla Regione Lazio. In Regione è stata confermata l’allerta rossa fino alla mezzanotte di oggi, dopodiché diverrà arancione. Le piogge previste sono in corso, concentrate soprattutto nelle aree di pianura, e resta il massimo livello di attenzione pur in presenza di stime leggermente inferiori rispetto alle quantità attese. In alcuni Comuni i sindaci hanno deciso evacuazioni a titolo precauzionale visto che le piene dei fiumi sono previste per le ore notturne. Il Centro operativo regionale (COR) è attivo h24, collegato con tutte le Prefetture, gli enti locali, i Vigili del Fuoco e le Forze dell’ordine, insieme all’intero sistema di protezione civile regionale, per garantire il monitoraggio continuo della situazione. L’invito è anche quello di consultare i siti dei Comuni per l’aggiornamento sulle eventuali misure adottate e il portale allerta meteo (https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it/) per l’evolvere della situazione.
Il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci ha firmato il decreto che
dispone, a supporto della Regione Emilia Romagna, lo stato di mobilitazione straordinaria del servizio nazionale di Protezione civile. Il
provvedimento accoglie la richiesta avanzata nelle scorse ore
dal governo regionale, in relazione all’ondata di maltempo che sta investendo quei territori. «Il decreto -spiega il ministro Musumeci-consente al nostro Dipartimento nazionale di assicurare il coordinamento dell’intervento del Servizio nazionale della protezione civile a supporto delle autorità regionali, per collaborare nel contrastare gli eventi estremi. Ãê una misura prevista dal Codice di Protezione civile e, purtroppo, più volte applicata in Emilia Romagna. Seguiamo di ora in ora la situazione del maltempo, diffusa anche in altre regioni. Ed esortiamo i cittadini, nelle zone allertate, alla massima prudenza e ad attenersi alle istruzioni delle autorità locali», conclude il ministro.
La situazione viene monitorata costantemente dalla Regione. «L’allerta arancione per domani è data dalle precipitazioni date in diminuzione – ha spiegato nel suo aggiornamento la presidente facente funzione Irene Priolo – Per tutto oggi l’allerta rimane rossa. Le cumulate sono inferiori a quelle previste ieri, ma i colmi di piena dei fiumi principali stanno defluendo; vale soprattutto per il bacino del Reno, per il bacino del Secchia-Panaro ed Enza. Alcuni Comuni stanno facendo evacuazioni preventive: è corretto che avvenga, anche perché i colmi di piena si verificheranno questa notte. In modo anticipato, quindi, i sindaci stanno mettendo in tutela i propri cittadini». Poi, un messaggio di solidarietà e di vicinanza alla Sicilia, colpita dal maltempo (foto: Lapresse).
I vigili del fuoco volontari di Molinella, con un aggiornamento delle 14, hanno precisato che «già dal precedente evento alluvionale il complesso della chiusa di Accursi, all’altezza di Sant’Antonio, in prossimità dello sfioro, ha subito dei danni evidenti. Con il transito del colmo di piena ancora in corso è evidente l’accumulo di materiale legnoso a ridosso dell’opera e la situazione rimane al momento critica, in quanto si registrano danni alla paratoia (al momento non utilizzabile) e allo sfioratore che da Idice porta verso la chiusa. Compromessa anche la Savenella Accursi, che porta verso la cassa di espansione, direzione Campotto
Nel primo pomeriggio termina il vertice in prefettura a Ravenna. «Confermata in linea di massima l’evoluzione dell’allerta prevista per la giornata di oggi, sabato 19 ottobre. Le precipitazioni saranno diffuse e persistenti, anche a carattere di rovescio, principalmente nelle zone di pianura, con innalzamento dei livelli idrometrici anche nel bacino del Lamone» fanno sapere dal Comune. «In via precauzionale, siccome il passaggio delle piene è previsto per questa notte, è perciò disposta l’evacuazione totale delle zone già colpite dalle precedenti ondate di maltempo nel territorio del comune di Bagnacavallo: Traversara, Borghetto e l’area di via Muraglione a Boncellino – si annuncia -.Per chi avesse necessità di un alloggio, sarà attivo dalle 14 un centro di accoglienza presso la palestra delle scuole elementari di Bagnacavallo, con ingresso da via Cavour. Nella fascia oraria tra le 15.30 e le 17 sarà poi disponibile un servizio di navetta per chi da Traversara avesse bisogno di raggiungere Bagnacavallo, con partenza da piazza don Modanesi»
Il Comune di Budrio fa sapere che in via preventiva un’ordinanza, valida a partire dalle ore 14 predisporrà l’evacuazione delle zone in prossimità degli argini già coinvolte nei precedenti eventi alluvionali. Sarà a disposizione a partire da oggi alle 14 il punto di accoglienza presso il Palamarani. In considerazione degli accumuli d’acqua previsti non si possono escludere possibili tracimazioni dei corsi d’acqua, si invita pertanto, chi vive in prossimità dei corsi d’acqua, a prestare massima attenzione e mettere in sicurezza sè stessi e i propri beni; e a rimanere pronti ad eventuali nuove evacuazioni. Si invita a ridurre gli spostamenti e non recarsi per nessuna ragione in prossimità di fiumi o sopra agli argini degli stessi. Il territorio è vulnerabile e, per questo, occorre prestare attenzione.
A preoccupare residenti e istituzioni, in queste ore, è la fragilità del territorio, già messo a dura prova nemmeno un mese fa. Il Comune di Cesenatico fa sapere che, a causa della caduta di un grande pino, su Viale Carducci – all’altezza dell’intersezione con via Milano – la circolazione é interdetta. Non si registrano danni a persone, automobili ed edifici. Sempre a Cesenatico, si registra allagamento all’altezza del sottopasso di via Torino
Secondo quanto riportato dai vigili del fuoco volontari di Molinella, la chiusa di Accursi, vicino al Ponte sull’Idice nei pressi di Sant’Antonio di Medicina, avrebbe subito danni allo sfioratore. Inoltre hanno registrato accumuli di legname. In ogni caso, secondo l’ultimo monitoraggio delle 12.30, il livello idrometrico dell’Idice a Sant’Antonio di Medicina sta calando. Dopo aver raggiunto il picco ieri mattina, ora sta calando, ormai verso soglia gialla.
A Bellaria la rottura di un macchinario di Hera ha provocato allagamento di un sottopasso. Piccoli allagamenti si stanno verificando sulle strada. «Niente panico, dice il sindaco, situazione dovuta alle fogne anche per l’alta marea. Parliamo di 10 centimetri d’acqua. Entro poche ore tutto rientra nella norma. Nulla a che fare con i disastri avvenuti altrove». In questi minuti l’alta marea sta raggiungendo il picco in Riviera.
Nel modenese, vista l’allerta meteo la provincia continua a monitorare le strade coi suoi tecnici: In particolare, sulla strada provinciale 4, tra il bivio per Ponte Samone e Casona di Marano, è istituito in via precauzionale un senso unico alternato che resterà attivo per tutto il fine settimana. Controlli anche sulla strada provinciale 19 a Castelvecchio di Prignano, dove il versante di monte risulta instabile. I tecnici, precisa la Provincia, stanno monitorando costantemente la situazione e al momento la strada è aperta e percorribile. Per quanto riguarda il livello idrometrico dei corsi d’acqua, sono tutti i ponti sono aperti anche in ragione della riapertura del ponte di Navicello vecchio sul Panaro, alla diramazione della strada provinciale 255 tra Modena e Nonantola. La Provincia raccomanda di limitare gli spostamenti nelle prossime ore, ricordando che l’allerta rossa e arancione che riguarda il territorio provinciale resta in vigore per tutta la giornata e
in queste ore sono attese precipitazioni importanti sia in montagna che in
pianura.
È stata emessa un’ordinanza, ha fatto sapere il Comune di Molinella, di evacuazione in parte della frazione di Selva Malvezzi esposta a rischio reale e imminente di allagamento per esondazione dei fiumi idice e quaderna. «A tutela della incolumità e sicurezza delle persone – ha annunciato l’amministrazione –, con effetto dalle ore 14 e fino al termine dell’emergenza, con ordinanza n. 121 del 19 ottobre 2024 si dispone il provvedimento di evacuazione dei cittadini residenti e/o temporaneamente presenti a qualunque titolo nella frazione di Selva Malvezzi, unicamente ai seguenti indirizzi: cia Barabana ai seguenti numeri civici: dal n. 2 al n. 54 per i numeri pari e dal n. 1 al n. 51 per i numeri dispari via Rondanina tutti i numeri civici nel territorio di Molinella. Via Conserva tutti i numeri civici. Le famiglie interessate sono avvisate direttamente».
Un aggiornamento sulla situazione dei fiumi anche a Camposanto è arrivato dalla sindaca, Monja Zaniboni: «Le piene dei fiumi Secchia, Panaro e Reno stanno transitando nel tratto vallivo con livelli prossimi o superiori alla soglia 2. In particolare, il fiume Panaro ha raggiunto un livello di 8,32 metri presso la stazione idrometrica alle ore 9:15, con il colmo atteso nelle prossime ore fino a 8,56 metri, secondo l’ultimo monitoraggio di Arpae Emilia-Romagna, senza superare al momento la soglia 2. Questa mattina i nostri dipendenti comunali, Daniela Smerieri e Andrea Bergamini, hanno effettuato un sopralluogo sull’argine fino a Cadecoppi, confermando che il deflusso della piena del Panaro procede lentamente a causa della contemporanea piena del Po. Vi terremo aggiornati dopo l’incontro con il CCS (Centro Coordinamento Soccorsi), previsto per le ore 13».
La Direzione della Protezione Civile della Regione Lazio riferisce che una
squadra di ricognizione, composta da un funzionario regionale e 4 volontari
appartenenti ai Coordinamenti Cov (Coordinamento Operativo Volontari) e Anc (Associazione Nazionale Carabinieri), è in viaggio per raggiungere Lugo di Romagna. La squadra, si legge in una nota, ha già stabilito i primi contatti con il Sindaco Elena Zannoni e il responsabile della Protezione Civile del comune, e alle 11 prenderà parte a una riunione di coordinamento presso il Centro di Coordinamento dei Soccorsi (Ccs) di Ravenna, presieduta dal Prefetto, per fare il punto sulla situazione emergenziale in
corso. Parallelamente, la Sala Operativa della Protezione Civile regionale
ha disposto lo stato di allerta per due squadre di soccorso in acqua, pronte a intervenire in caso di necessità. Inoltre, si sta predisponendo la colonna mobile regionale, che includerà risorse e attrezzature per fronteggiare il rischio idrogeologico. Saranno inviati, se richiesti, mezzi e strumenti quali idrovore, idropulitrici e bobcat, al fine di supportare le operazioni di mitigazione del rischio e ripristino delle aree colpite. La Regione Lazio resta in costante contatto con le autorità locali e i responsabili della Protezione Civile nazionale, per il tramite del coordinamento delle regioni, pronta a fornire tutto il supporto necessario per fronteggiare l’emergenza
Il sindaco di Bagnacavallo dopo la riunione di metà mattina tenutasi in Prefettura in collegamento ha disposto l’evacuazione dei cittadini residenti a Traversara e Boncellino, già colpite dalla scorsa ondata di maltempo di settembre. Il prefetto Castrese De Rosa ha fatto il punto al termine del tavolo tecnico: «Ieri sera ci siamo riuniti a mezzanotte ed eravamo più preoccupati – ha detto – Abbiamo fatto un’ulteriore riunione questa mattina e per fortuna scenari delineati dalle previsioni ora sono meno preoccupanti di quelle scorse. Alle 12.30 faremo un ulteriore punto per valutare altri provvedimenti. Le piene dei fiumi non dovrebbero superare il livello 3 e comunque sono attese nel pomeriggio». In Romagna sono in campo le forze dell’ordine e della Protezione civile oltre che le squadre di sorveglianza fluviale.
Piove forte anche in Romagna, parzialmente risparmiata dai rovesci negli scorsi giorni. Le precipitazioni sono intense nel Riminese, anche sulle fasce costiere, e in alcune aree del Ravennate e del Ferrarese in poco tempo sono stati superati i 25 millimetri di pioggia caduta. A Cesenatico ieri sera sono state chiuse le porte “vinciane” all’ingresso del porto: l’ondata di maltempo coincide con giornate di alta marea e sono in corso mareggiate, al momento contenute. «Se tutto va bene stasera riapriremo le porte vinciane», avverte il sindaco Matteo Gozzoli. Si tratta di strutture in grado di fermare una marea alta fino a 2,20 metri sopra il livello medio del mare e sono mosse da un sistema di pistoni idraulici.
«Le piogge intense previste sono confermate – ha confermato anche Luca Lombroso, meteorologo e divulgatore, sulle sue pagine social –. Al momento, stanno iniziando debolmente, ma nel corso della giornata assisteremo a fasi di rovesci molto intensi». Nelle prossime ore e per tutta la giornata di domani, domenica, «la situazione rimarrà critica in Emilia-Romagna e nelle zone circostanti – ha aggiunto –. Le piogge diventeranno progressivamente più forti, con picchi di intensità tra il pomeriggio e la serata. La situazione elaborata dal mio modello su Modena è valida anche per Reggio Emilia, Bologna e molte aree di pianura. Le piogge più abbondanti interesseranno la fascia pedecollinare, con precipitazioni meno intense ma comunque significative sull’alto Appennino. Questo schema inverso, rispetto al solito, è dovuto alla posizione e conformazione della depressione atmosferica». Dunque, cosa aspettarsi? «Dobbiamo prepararci a due giornate critiche, sabato e domenica – ha ribadito Lombroso –. Un miglioramento netto si prospetta per lunedì, con una possibile tregua che dovrebbe portarci alcuni giorni stabili. Le temperature rimarranno miti e umide, senza un abbassamento significativo». Ecco, dunque, la necessità anche di un appello alle istituzioni: «Il mio appello non è il solito banale decalogo al cittadino – ha concluso –, ma un consiglio e invito ai candidati di tutti i partiti alle prossime elezioni: non usate i cambiamenti climatici e gli eventi estremi come terreno di scontro o negazionismo. Invece, preparatevi a gestire l’inevitabile; ed evitare l’ingestibile. Questa è la sfida che la crisi climatica ci pone: è ora di prendere decisioni coraggiose, per la sicurezza e il futuro delle nostre comunità».
Da oggi alle 13, a Bologna, saranno chiusi i parchi cittadini e i centri sportivi per il maltempo. Anche nel capoluogo emiliano-romagnolo , è stato attivato il Centro operativo comunale (Coc) in vista dell’allerta rossa emanata da Arpae. Lo ha fatto sapere, con una nota, l’amministrazione comunale. Per la giornata di oggi, a Bologna, sono sospese tutte le manifestazioni e le
attività programmate all’interno dei parchi e dei giardini, con obbligo di
rimuovere tutte le strutture non autorizzate presenti per evitare ulteriori
pericoli. Il divieto di permanenza resta valido fino al superamento delle
situazioni di criticità.
A causa dell’ondata di maltempo che ha provocato il superamento della soglia di attenzione anche del torrente `Quaderno´, in via precauzionale, rimane chiusa la statale 253 Bis `Trasversale di Pianura´ a Medicina. Sul posto sono al lavoro i Vigili del Fuoco che stanno rimuovendo i rami dal torrente, mentre il personale Anas sta operando per la riapertura del tratto di strada in sicurezza nel più breve tempo possibile. Al momento il traffico in direzione Budrio (km 37,150) viene deviato lungo via Fasanina, proseguimento sulla SS253 e SP 6, mentre i veicoli diretti a Medicina,
vengono deviati in prossimità del km 30,500 lungo la SP 6, proseguimento sulla SS253 e via Fasanina. Per una mobilità informata l’evoluzione della situazione del traffico in tempo reale è consultabile anche su tutti gli smartphone e i tablet, grazie all’applicazione «Vai» di Anas, disponibile gratuitamente in «App store» e in «Play store». Il servizio clienti «Pronto Anas» è raggiungibile chiamando il numero verde gratuito 800.841.148.
A causa delle forti piogge, alle ore 9:15 circa, sulla autostrada A14 Bologna-Taranto, si è resa necessaria la chiusura del tratto compreso tra Marotta e Senigallia, in entrambe le direzioni. La Direzione settimo Tronco di Pescara di Autostrade per l’Italia, con il supporto della Polizia Stradale, ha attivato un
presidio costante delle zone interessate dall’allerta meteo, al fine di limitare i disagi e prestare assistenza all’utenza in viaggio. Agli utenti in transito diretti verso Pescara, dopo l’uscita obbligatoria a Marotta, si consiglia di percorrere la viabilità ordinaria e rientrare in A14 a Senigallia. Percorso inverso per chi è diretto verso Ancona. Nel corso delle prossime ore
sulle medesime zone sono attese ulteriori precipitazioni (Alle ore 10:45 circa, sulla autostrada A14 Bologna-Taranto, è stato riaperto il tratto
compreso tra Fano e Senigallia verso Ancona)
Sulla situazione nel Comune di Calderara è intervenuto anche il sindaco, Giampiero Falzone, che sul suo profilo Facebook ha scritto: «Nel corso della riunione in Prefettura che abbiamo fatto ieri alle 23.30 sono state aggiornate le previsioni con un po’ di ottimismo. La pioggia dovrebbe essere intensa nel pomeriggio con colmi dalle 21 a domenica. Le aree favorite a ricevere le più abbondanti piogge rimangono quelle pianeggianti lungo la via Emilia e poi a nord. Anche qui potrebbero esserci accumuli superiori ai 70/80 mm di pioggia con picchi localmente di 100 mm o superiori. Gli ultimi modelli vedono questi picchi in pianura ma le zone di prima collina vedranno comunque piogge importanti, superiori localmente ai 60/70 mm quindi rischiose con terreni saturi. Procedendo poi verso la montagna si attendono meno piogge e questo è un aspetto positivo».
Il fiume Reno continua a essere tra gli osservati speciali. Nel tratto tra Gallo e Molinella il suo livello idrometrico è superiore a soglia 2 (arancione) già dalla notte tra venerdì e oggi. Alle 9 di questa mattina, la stazione di Gandazzolo Reno ha registrato un livello idrometrico di 16,02 metri.
Notte insonne e di lavoro per molti sindaci. Dopo la riunione notturna con la Prefettura, il sindaco di Pianoro, Luca Vecchiettini, ha fatto sapere come permanga «una grande incertezza sulle precipitazioni nella giornata di oggi. Ciò che è certo è che il territorio è estremamente fragile e dunque è possibile attendere smottamenti e innalzamenti rapidi dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua. Già dalle prime ore della mattina saranno attivi monitoraggi sulla parte alta dello Zena da parte di volontari della Protezione Civile e valuteremo già dalle prime avvisaglie eventuali evacuazioni precauzionali o preventive».
Il Centro Meteo Emilia-Romagna, con il suo aggiornamento delle 8, ha annunciato condizioni in peggioramento con precipitazioni in intensificazione sul mare e che nelle prossime ore si estenderanno a gran parte del territorio regionale. Le piene di Secchia e Reno stanno transitando nelle sezioni di pianura con livelli superiori alla soglia arancione. Le precipitazioni previste genereranno inoltre nuovi colmi di piena in propagazione da monte verso valle, in particolare dalla seconda parte di giornata. L’appello è a fare attenzione a possibili rapidi innalzamenti dei corsi d’acqua, dei rii, canali e fossi.
Le intense precipitazioni che hanno ieri (18 ottobre) interessato il bacino dell’alto Po, ha fatto sapere Aipo, hanno generato incrementi al di sopra della soglia 2 di criticità (moderata, arancione) nelle sezioni piemontesi di San Sebastiano e Crescentino. Si prevede dunque il transito della piena nei tratti vallivi con valori superiori alla soglia 1 tra oggi e domani. Inoltre, sulla base delle attuali stime, il tratto emiliano-lombardo vedrà nuovi contributi degli affluenti a seguito delle precipitazioni previste per oggi, che potranno incrementare ulteriormente i livelli attesi nel tratto medio e terminale del Po nelle prossime 36-48 ore. Per questo, Aipo, l’Agenzia interregionale per il fiume Po, raccomanda prudenza nell’avvicinarsi al fiume e alle golene interessate dalla piena nonché nelle attività di navigazione fluviale. Considerate le previsioni, l’Ufficio Aipo di Modena ha attivato il servizio di piena 24 ore su 24 sui corsi d’acqua di propria competenza. Prosegue anche l’attività di monitoraggio della situazione e di controllo delle opere idrauliche nel piacentino e del parmense da parte del personale degli uffici Aipo di Piacenza e di Parma, nonché l’attività di monitoraggio e previsionale sui livelli del Po da parte del Servizio di Piena centrale dell’Agenzia (foto: Paola Varotti).
La giornata dei trasporti inizia con la prima linea ferroviaria sospesa, come annuncia il sito di Trenitalia: si tratta del tratto Marradi-Faenza (del treno che porta a Firenze via Borgo San Lorenzo) interrotta proprio per le previsioni meteo avverse previste dalla Protezione civile. Al posto dei treni sono previste delle linee di bus sostitutivi. Si consiglia, prima di mettersi in viaggio, di consultare il sito di Trenitalia
(Daniela Corneo) A distanza di un mese esatto dall’ultima alluvione che ha (ri)messo in ginocchio soprattutto la Romagna, è di nuovo allerta rossa per le piene dei fiumi principalmente a Bologna, Modena e Reggio Emilia. «È un’allerta rossa difficile», ha detto senza mezzi termini la presidente facente funzioni di viale Aldo Moro, Irene Priolo. Scuole chiuse nel Ravennate, nel Modenese e nel Reggiano; partite di calcio sospese in mezza regione; parchi, giardini e centri sportivi chiusi a Bologna. Sorvegliato speciale proprio il territorio bolognese, dove è scattato l’allarme per i corsi d’acqua: 90 gli interventi dei vigili del fuoco per gli allagamenti. Sotto stress già da ieri l’Appennino, dove la viabilità è stata messa a dura prova dal maltempo.
19 ottobre 2024, 07:48 – Aggiornata il 22 ottobre 2024, 00:02
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La struttura che si trova nell'Appennino modenese era stata chiusa al traffico: la demolizione aprirà poi la strada a una procedura accelerata per il ripristino
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