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Vincenzo Corrado
GIORNALISTA
Giornalista professionista. Negli ultimi 16 anni ha ricoperto i ruoli di redattore, caposervizio e caporedattore per diverse testate locali e nazionali occupandosi di cronaca, cultura e sport. Attualmente direttore di una rivista di racconto sportivo
Il corpo senza vita di una donna è stato ritrovato nel greto del fiume Serio, ad Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo. Il cadavere era in una zona asciutta e sassosa, vicino al ponte della statale 35. La donna, tra i 30 e i 35 anni, era semisvestita e presentava segni sospetti. Al momento si indaga per omicidio, ma tutte le ipotesi investigative restano aperte.
Come riporta Adnkronos, l’allarme è scattato nella mattinata di domenica 6 aprile, intorno alle 10: alcuni passanti hanno notato un corpo disteso nel letto del fiume Serio, nella parte secca, poco distante da un cavalcavia che collega Alzano Lombardo a Ranica.
Sul posto sono arrivati immediatamente i Carabinieri del comando provinciale di Bergamo, i Vigili del fuoco e i sanitari del 118, che hanno potuto solo constatare il decesso.

Il cadavere di una donna è stato ritrovato ad Alzano Lombardo, in provincia di Bergamo
La zona del ritrovamento è molto frequentata, ma priva di telecamere. Il cadavere non era bagnato, e secondo quanto trapelato da fonti investigative, non sembra che la donna sia caduta dal ponte.
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La donna, dall’apparente età tra i 30 e i 35 anni, era senza documenti, semisvestita, e sul corpo sono stati notati strani segni che verranno analizzati durante l’autopsia, già disposta dalla Procura.
Il corpo è stato trasportato all’obitorio dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove l’esame autoptico è fissato per il 9 aprile.
Il sostituto procuratore Giulia Angeleri, titolare del fascicolo, ha coordinato i rilievi sul posto ed è presente in tutte le fasi dell’indagine. I Carabinieri non escludono alcuna ipotesi: omicidio, morte accidentale o suicidio.
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Secondo i primi accertamenti medico-legali, non ci sarebbero segni evidenti riconducibili a una morte violenta. La posizione del corpo, l’abbigliamento parziale e l’assenza di testimoni diretti, però, rendono il caso ancora aperto.
Nel comunicato diffuso in serata dal comando provinciale dei Carabinieri, si conferma che le indagini proseguiranno con attenzione per chiarire la dinamica dei fatti e, soprattutto, identificare la vittima.
Gli inquirenti puntano ora a risalire all’identità della donna tramite rilievi dattiloscopici e incrocio con eventuali denunce di scomparsa nella zona. L’autopsia sarà determinante per capire se si tratti di un omicidio o di un decesso causato da altri fattori. Per ora, il riserbo è massimo.
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