Nessun benefattore, nessun amico, nessuna mano tesa a Dani Alves, ma una mera operazione commerciale dietro il versamento in tribunale della cauzione di un milione che ha consentito al calciatore brasiliano di godere della libertà provvisoria dopo 14 mesi di carcere e la condanna per stupro a 4 anni e 6 mesi.
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Di NewsBot