Baldini: «Guadagnavo un milione l’anno, ora sul conto ci sono 29 euro. Lo insultai in una intercettazione: Fiorello non mi perdonerà mai»
Salva questo articolo e leggilo quando vuoi. Il servizio è dedicato agli utenti registrati.
Trovi tutti gli articoli salvati nella tua nella sezione preferiti e sull'app Corriere News.
La donna fermata con il marito. Il vestito azzurro perché avevano raccontato a tutti che era nato un maschietto
Da sin: la coppia arrestata con la nipotina e la piccola Sofia. A destra genitori veri riabbracciano la neonata
È durato quattro ore l’incubo della neonata rapita ieri pomeriggio all’interno della clinica Sacro Cuore di Cosenza. La bimba, di appena un giorno è stata ritrovata in ottime condizioni dalla polizia e i suoi sequestratori sono stati arrestati.
Gli agenti della squadra mobile coordinata dal questore Giuseppe Cannizzaro li hanno fermati nella loro abitazione a Castrolibero, dove era tutto pronto per festeggiare l’arrivo della piccola in famiglia.
Dalle prime indiscrezioni è stato possibile ricostruire, grazie anche alle telecamere interne della struttura ospedaliera, le fasi del sequestro. Una coppia con un passeggino è arrivata nella clinica intorno alle 18.30. Mentre l’uomo è rimasto in attesa nella hall con il passeggino, la donna, di aspetto giovanile, con le treccine e con il volto parzialmente coperto da una mascherina, si è diretta nel reparto di ginecologia. Si suppone avesse già in mente dove andare. In effetti si è recata nella stanza dove si trovava la madre della neonata che, in quel momento, era in braccio alla nonna. La donna, spacciandosi per infermiera, ha detto di dover portare la bimba in pediatria, per una visita. Così l’ha sottratta alla nonna ed è scappata.
L’annuncio della nascita sul profilo Facebook della donna fermata
I genitori della piccina, dopo qualche ora, non vedendola ritornare, hanno dato l’allarme. In città è scattato il sistema di coordinamento delle forze dell’ordine. Cosenza è stata cinta d’assedio e sono state bloccate tutte le vie d’uscita. Le telecamere interne del Sacro Cuore hanno filmato la fuga dei rapitori a bordo di una Giulietta grigia: le volanti della Mobile li hanno poi fermati e arrestati nella loro casa a Castrolibero dove era stata preparata una festa per l’arrivo del neonato.
Sofia, questo il nome della bimba, è la secondogenita di una giovane coppia: lui commesso in un supermercato della città, 26 anni, lei 24, casalinga. La polizia subito dopo il rapimento ha passato al setaccio tutti i filmati delle telecamere della zona, proprio per dare un volto ai rapitori. Una di queste telecamere avrebbe filmato nei giorni scorsi, i due mentre entravano in un bar, proprio nelle vicinanze del Sacro Cuore. Le telecamere interne del locale, poi, li hanno ripresi mentre acquistavano dei dolci. Particolari che hanno messo gli inquirenti sulle loro tracce e che hanno portato al loro arresto. Si sono anche visionati alcuni identikit per accertare se la coppia, in passato, si fosse resa responsabile di altri sequestri di neonati.
Nella notte tra il 21 e il 22 sono emersi nuovi particolari sulla coppia arrestata e accusata del rapimento. Si trattta di Rosa Vespa, 51 enne di Cosenza, laureata in Architettura, e Aqua Moses, 43 enne di origini senegalesi, operatore culturale. I due, sposati, avevano l’ossessione di un figlio. Lei aveva simulato la gravidanza per 9 mesi, parlandone con i parenti e annunciando, alla fine, di avere avuto un maschietto.
Quando i poliziotti sono arrivati a casa della coppia l’hanno trovata addobbata a festa, la festa organizzata proprio per la nascita del bambino. Il marito, Moses, sarebbe caduto dalle nuvole, dichiarando di non sapere che la gravidanza di Rosa fosse simulata.
Lei voleva un maschietto e per questo motivo, dopo il rapimento, aveva deciso di cambiare il vestitino rosa di Sofia con una tutina azzurra. «Appena entrati – ha spiegato il commissario Sole – ho chiesto alla donna dove fosse la bambina e lei mi ha indicato una camera dove c’era una culla con la piccola che era vestita di azzurro. Io l’ho presa in braccio e non l’ho più lasciata».
Neonata rapita e ritrovata a Cosenza, la finta infermiera aveva simulato una gravidanza: la casa addobbata per la nascita e Sofia vestita di azzurro
Rosa Vespa, chi è la donna che ha rapito la neonata a Cosenza: la finta gravidanza, gli appostamenti e il piano. «Voglia infinita di un figlio»
La madre della neonata rapita a Cosenza: «La nostra famiglia si stava sgretolando in mille pezzi. Non supererò mai questa cosa»
Il rapimento della neonata a Cosenza: il video delle telecamere di sorveglianza
22 gennaio 2025 ( modifica il 22 gennaio 2025 | 16:18)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ogni sera, alle 18
le notizie più importanti della giornata
Per usufruire del servizio di domande e risposte de ilMedicoRisponde è necessario essere registrati al sito Corriere.it o a un altro dei siti di RCS Mediagroup.
Non ricordi le credenziali?
Recupera il tuo account
Ti informiamo che con il tuo piano puoi leggere Corriere.it su 1 dispositivo alla volta
Questo messaggio verrà visualizzato su un altro dispositivo/accesso e tu potrai continuare a leggere le notizie da qui. L'altro dispositivo/accesso rimarrà collegato a questo account. Puoi accedere con il tuo account su tutti i dispositivi che desideri, ma utilizzandoli in momenti diversi secondo il tuo piano di abbonamento.
Perché tu o qualcun altro sta leggendo Corriere.it con questo account su più di due dispositivi/accessi. Il tuo attuale abbonamento permette di leggere Corriere.it solo su due dispositivi in contemporanea (computer, telefono o tablet).
Se sei abbonato con un altro account accedi con le tue credenziali. Se siete in 2 o più che utilizzano lo stesso abbonamento, passa all’offerta Family e condividi l’abbonamento con altre due persone. Altrimenti, fai clic su “Continua a leggere qui” e assicurati di essere l'unica persona che visualizza Corriere.it con questo account.
Ti consigliamo di cambiare la tua password cliccando qui