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Il giovane sottoposto a un intervento chirurgico per le ferite all’addome. Ha ricevuto la visita del console spagnolo che lo assisterà per il rimpatrio
Nella notte di Roma, alla vigilia di LazioReal Sociedad, scatta la caccia allo spagnolo. Fumogeni, petardi, bastoni, coltelli. Le sedie del pub usate come armi. Un gruppo di oltre 80 ultrà della Lazio, incappucciati, tutti vestiti in nero, hanno dato l’assalto al pub Finnegan in via Leonina, nel cuore del rione Monti a due passi dal Colosseo. Lì c’era una rappresentanza di 70 tifosi baschi della Real Sociedad, tifoseria storicamente orientata a sinistra.

L’agguato mosso dalla tifoseria biancoceleste, che da sempre coltiva simpatie neofasciste, è iniziato con l’assalto al pub, è proseguito con l’inseguimento dei baschi lungo via Leonina ed è culminato con il pestaggio, a calci in testa di uno spagnolo, in tanti contro uno.

I tifosi baschi rimasti feriti sono nove, tutti di età compresa tra i 20 e i 30 anni. Il più grave è ricoverato in prognosi riservata, un altro è ricoverato con prognosi di 30 giorni. Tre tifosi sono stati dimessi giovedì mattina con prognosi di 12, otto e cinque giorni. Infine altri tre tifosi feriti sono scappati per non farsi identificare e hanno evitato di farsi curare al pronto soccorso.
Dei quattro tifosi spagnoli ricoverati in ospedale, due in codice giallo sono stati già dimessi in mattinata. Il più grave è Iker Aranzadi Martinez, 27 anni, ferito con arma da taglio all’addome. Il ragazzo ha avuto una importante lesione al fegato, è stato operato d’urgenza nelle prime ore del mattino al policlinico Umberto I. L’operazione è andata bene e lui in convalescenza rientrato in reparto Chirurgia: la degenza è di almeno una settimana ma non è in fin di vita. Ha già ricevuto la visita dal presidente della Real Sociedad e dal console spagnolo che lo aiuterà a rientrare in Spagna. Non ci sono familiari né tifosi al pronto soccorso. Infine sotto controllo anche il secondo tifoso ricoverato: si trova al San Giovanni, è entrato in codice rosso ma le sue condizioni non destano preoccupazione
L’esplosione delle bombe carta ha risvegliato l’intero quartiere. I titolari dei locali lungo la strada hanno dovuto abbassare immediatamente le saracinesche per tutelare l’incolumità dei loro clienti. Un avventore del bar accanto al pub Finnegan ha filmato l’assalto biancoceleste con il cellulare.
Quella basca è una tifoseria storicamente di sinistra. Mentre la curva laziale non ha mai nascosto le sue simpatie di neofasciste, il ché ha motivato l’agguato biancoceleste.
L’intervento degli agenti della Digos di Roma coordinati da Antonio Bocelli ha permesso di identificare nell’immediatezza già alcuni tifosi laziali che hanno preso parte agli scontri.
Gli investigatori hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza del comune di Roma per individuare il maggior numero possibile di autori dell’agguato.
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