Lo ha detto il presidente Usa a bordo dell’Air Force One. Intanto la difesa antiaerea russa ha abbattuto ieri sera 15 droni ucraini in tre regioni del Paese. A riferirlo è il ministero della Difesa russo. Secondo la fonte militare, otto velivoli senza pilota sono stati distrutti nella regione di Ryazan, sei a Kursk e uno a Belgorod. Nel frattempo, oggi in Bielorussia i cittadini sono chiamati alle urne, mentre il presidente Lukashenko potrebbe avviarsi verso il settimo mandato 
Trump annuncia che Putin vuole parlare con lui del conflitto in Ucraina e ne parleranno presto. Intanto la difesa antiaerea russa ha abbattuto ieri sera 15 droni ucraini in tre regioni del Paese. A riferirlo è il ministero della Difesa russo. Secondo la fonte militare, otto velivoli senza pilota sono stati distrutti nella regione di Ryazan, sei a Kursk e uno a Belgorod. L’attacco a Ryazan è stato confermato anche dal governatore locale, Pavel Malkov, su Telegram: Malkov, che due giorni fa aveva segnalato un altro attacco, ha affermato che sono in corso valutazioni dei danni causati dai droni, ma che non sono state segnalate vittime. All’inizio di questa settimana, l’Ucraina ha attaccato il territorio russo con oltre 170 droni, realizzando la più grande incursione aerea del 2025 e una delle più grandi nel conflitto armato che dura da tre anni.

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Mentre la guerra in Ucraina procede – con Kiev che nei giorni scorsi ha accusato le truppe del Cremlino di essere tornate a prendere di mira la sua rete elettrica causando gravissimi danni alle infrastrutture energetiche e nuovi blackout di emergenza con il termometro ormai sotto lo zero – c’è chi si è chiesto quali sarebbero i potenziali punti critici al confine con l’Europa qualora la Russia decidesse di spingersi oltre l’Ucraina nelle sue azioni militari.
Ad analizzare questo scenario ipotetico è stato il settimanale statunitenste Newsweek, che ha pubblicato delle mappe in cui sono segnalati i possibili nuovi fronti, nel caso in cui nei prossimi anni si arrivasse a uno scontro diretto tra la Nato a Mosca. GLI SCENARI
Come riporta la rivista Newsweek, l’intelligence statunitense considera “imminente” il dispiegamento del nuovo missile balistico a medio raggio Orenshnik. Per gli 007 americani, l’utilizzo rientra nel piano di intensificazione bellica da parte di Mosca. LEGGI QUI
L’arma è stata utilizzata dalla Russia per colpire in Ucraina, a novembre, ad oltre mille giorni dall’inizio del conflitto, come aveva annunciato Vladimir Putin, confermando come il missile sarebbe stato testato nuovamente in combattimento. Il leader russo aveva anche annunciato la produzione in serie dell’Oreshnik, mentre il comandante delle truppe missilistiche russe aveva confermato che questa nuova arma può colpire “in tutto il territorio europeo”. Successivamente, il 10 dicembre, Putin ha precisato che l’emergere dei sistemi missilistici Oreshnik a medio raggio ridurrà al minimo la necessità di utilizzare armi nucleari. Ecco le caratteristiche tecniche di queste armi e come possono cambiare il conflitto. I DETTAGLI
Dopo 54 anni si è dissolto in una decina di giorni il regime della famiglia Assad in Siria, con il suo ultimo esponente, il presidente Bashar al Assad, che dopo un quarto di secolo a potere è fuggito a Mosca insieme alla famiglia sotto la protezione di Vladimir Putin che ha concesso loro l’asilo “per motivi umanitari”. La Russia è da sempre convinta sostenitrice di Assad, per il quale è intervenuta militarmente nel 2015 nella guerra civile: un intervento cruciale, all’epoca, per la salvezza del regime alawita e delle strategiche basi russe nel Paese. Ma cosa può rappresentare quindi la caduta di Assad per Putin? LEGGI QUI
All’inizio della guerra con l’Ucraina, nel febbraio del 2022, la Russia fu posta in stato di massima allerta nucleare: era pronta a rispondere a ipotetici attacchi altrui e – forse – anche a un passo dal potenziale momento di non ritorno. A dirlo è stato un uomo, rimasto anonimo, presentato dalla Bbc come disertore russo di primo piano. L’ex ufficiale ha avvertito come il suo Paese, al di là dell’obsolescenza di qualche armamento d’origine sovietica, possa contare comunque su migliaia di testate atomiche in piena efficienza. LEGGI L’ARTICOLO
Il primo ministro svedese ha dichiarato che almeno un cavo sottomarino che collega Svezia e Lettonia è stato danneggiato, l’ultimo incidente che segue una serie di problemi simili nel Mar Baltico. “Ci sono informazioni che suggeriscono che almeno un cavo dati tra Svezia e Lettonia è stato danneggiato nel Mar Baltico. Il cavo è di proprietà di un’entità lettone. Sono stato in stretto contatto con il primo ministro lettone Evika Silina per tutto il giorno”, ha detto Ulf Kristersson su X. A gennaio, la Nato ha annunciato una missione per proteggere queste infrastrutture sottomarine.
La Russia ha rivendicato la conquista della citta’ ucraina di Velyka Novosilka, nella regione di Donetsk. Il ministero della Difesa di Mosca ha dichiarato che le truppe russe hanno condotto “azioni offensive attive” e “liberato l’insediamento di Velyka Novosilka”, che si trova nella parte occidentale della regione di Donetsk. Velyka Novosilka e’ situata vicino alla linea del fronte meridionale dell’Ucraina, che e’ rimasta in gran parte ferma, ma dove da settimane si teme una nuova offensiva russa. Da alcuni
mesi la Russia avanza costantemente sul campo di battaglia
nell’Ucraina orientale. Insediatosi nei giorni scorsi alla presidenza Usa, il presidente Donald Trump ha giurato di voler tenere colloqui per porre fine al conflitto in corso da quasi tre anni. 

“Lui vuole parlare e parleremo presto”: lo ha detto Donald Trump a bordo dell’Air Force One a proposito di Vladimir Putin e del conflitto in Ucraina.
.Il presidente bielorusso Aleksander Lukashenko ha dichiarato di non avere “alcun rimpianto” per aver permesso che il territorio bielorusso fosse usato come base posteriore dalle forze russe nel febbraio 2022 per invadere l’Ucraina. Lo ha detto in risposta a una domanda dell’Afp su possibili rimpianti vista la portata dell’offensiva lanciata da Mosca quasi tre anni fa. Nel giorno delle elezioni presidenziali in cui la sua riconferma è certa, il presidente bielorusso ha risposto con piglio deciso: “Non ho rimpianti”. Nei suoi tre decenni al potere Lukashenko ha imposto un regime autoritario ed è un solido alleato del Cremlino. Dopo aver votato, il ferreo leader di Minsk ha detto inoltre che sosterrà gli sforzi di pace del presidente Usa Donald Trump e che non ha senso imporre sanzioni al mondo intero. Lukashenko ha anche previsto che il 2025 sarà l’anno di una qualche soluzione del conflitto in Ucraina. 
L’Ucraina ha rivendicato un attacco contro una raffineria di petrolio a sud di Mosca, il secondo allo stesso sito in meno di due settimane. L’esercito ucraino ha dichiarato che “l’intelligence della Difesa dell’Ucraina ha colpito nuovamente le strutture della Ryazan Oil Refining Company”. La raffineria colpita è una delle quattro più grandi in Russia ed è utilizzata dall’aviazione di Mosca. “Sono state registrate esplosioni e un incendio nell’area colpita”, ha aggiunto la stessa fonte. Il governatore regionale di Ryazan, Pavel Malkov, ha riferito che la difesa aerea russa ha “distrutto” i droni sopra la raffineria e che le autorità stanno valutando i danni. 
Il presidente bielorusso Aleksander Lukashenko, alleato del Cremlino e che ha imposto un regime autoritario nei suoi tre decenni al potere, ha affermato che sosterrà gli sforzi di pace del presidente Usa Donald Trump e che non ha senso imporre sanzioni al mondo intero. Trump “deve capire che non saremo d’accordo con l’imporre sanzioni, dazi a destra e a manca, ma lo sosteniamo quando dice di proporsi come pacificatore, lo supportiamo se vuole diventare un premio Nobel”, ha detto Lukashenko parlando con i giornalisti dopo aver votato. Il leader di Minsk ha anche previsto che il 2025 sarà l’anno di una qualche soluzione del conflitto in Ucraina.
Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev si e’ detto convinto che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, appena entrato in carica, stia cercando di confondere il mondo intero, ma ha avvertito che non gli riuscirà con la Russia. “Donald Trump ha cercato di confondere il mondo intero nella prima settimana del suo secondo arrivo alla Casa Bianca. Ma non sarà in grado di ingannarci!”, ha affermato Medvedev sul suo canale Telegram.
I diplomatici russi non parteciperanno agli eventi che celebrano l’80° anniversario della liberazione del campo di concentramento nazista di Auschwitz-Birkenau ad Auschwitz, in Polonia. Lo ha detto alla Ria Novosti l’ambasciatore russo a Varsavia Sergei Andreev, aggiungendo che “non parteciperemo a un evento in cui nessuno si ricorderà chi ha liberato il campo di concentramento di Auschwitz e l’Europa. Celebreremo questo anniversario fra di noi e in modo corretto”.
La Russia ha perso 830.190 soldati in Ucraina dall’inizio della guerra, il 24 febbraio 2022. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate ucraine. Questa cifra include le 1.720 vittime subite dalle forze russe solo nell’ultimo giorno.
Secondo il rapporto , la Russia ha perso anche 9.868 carri armati, 20.549 veicoli corazzati da combattimento, 35.124 veicoli e serbatoi di carburante, 22.323 sistemi di artiglieria, 1.263 sistemi di lancio di razzi multipli, 1.050 sistemi di difesa aerea, 369 aerei, 331 elicotteri, 23.253 droni, 28 imbarcazioni e un sottomarino.
I bielorussi hanno iniziato a votare per le elezioni presidenziali e si prevede che il presidente Alexander Lukashenko otterrà una vittoria incontrastata per il suo settimo mandato, prolungando ulterirmente la propria presidenza attualmente in corso da trent’anni. Lukashenko è al potere nella Bielorussia alleata di Mosca dal 1994.
Le urne si sono aperte alle 8, per il primo voto per le presidenziali da quando Lukashenko ha represso le proteste di massa contro il suo governo nel 2020. Da allora Minsk ha permesso a Mosca di usare il territorio bielorusso per invadere l’Ucraina nel 2022.
L’opposizione e l’Occidente hanno affermato che Lukashenko ha truccato le ultime elezioni e le autorità hanno represso le manifestazioni, con più di mille persone ancora incarcerate.
Gli Stati Uniti non hanno interrotto gli aiuti militari all’Ucraina dopo che il segretario di Stato americano Marco Rubio ha annunciato la sospensione di 90 giorni ai programmi di aiuti esteri. Lo ha assicurato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il leader ucraino non ha chiarito se gli aiuti umanitari fossero stati sospesi. L’Ucraina fa affidamento sugli Stati Uniti per il 40% delle sue esigenze militari. “Sono concentrato sugli aiuti militari; non sono stati interrotti, grazie a Dio”, ha affermato in una conferenza stampa ieri sera insieme alla presidente moldava, Maia Sandu.
Gli Stati Uniti non hanno interrotto gli aiuti militari all’Ucraina dopo che il segretario di Stato americano Marco Rubio ha annunciato la sospensione di 90 giorni ai programmi di aiuti esteri. Lo ha assicurato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il leader ucraino non ha chiarito se gli aiuti umanitari fossero stati sospesi. L’Ucraina fa affidamento sugli Stati Uniti per il 40% delle sue esigenze militari. “Sono concentrato sugli aiuti militari; non sono stati interrotti, grazie a Dio”, ha affermato in una conferenza stampa ieri sera insieme alla presidente moldava, Maia Sandu. 
Le forze armate russe, secondo lo stato maggiore delle forze armate ucraine, citate da Ukrinform, hanno perso circa 830.190 soldati, uccisi o feriti dall’inizio dell’invasione, di cui 1.720 solo nell’ultimo giorno. Secondo le stesse fonti, le truppe ucraine hanno distrutto 9.868 carri armati russi (+9 nelle ultime 24 ore), 20.549 (+4) veicoli corazzati da combattimento, 22.323 (+14) sistemi di artiglieria, 1.263 lanciarazzi multipli, 1.050 sistemi di difesa aerea, 369 aerei da guerra, 331 elicotteri, 23.253 (+40) Uav di livello operativo e tattico, 3.053 missili da crociera, 28 navi da guerra/cutter, un sottomarino, 35.124 (+53) veicoli e cisterne di carburante e 3.715 unità di equipaggiamento specializzato.  “Gli agenti dell’intelligence di difesa ucraina – aggiunge Ukrinform – hanno distrutto apparecchiature satellitari critiche russe nel distretto di Tyotkino, nella regione di Kursk”.
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