Perché Meloni è indagata, e perché «in questa storia non ci sono toghe rosse»
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Le notizie in diretta dagli Stati Uniti. Il Primo Ministro israeliano sarà il primo leader straniero a fare visita a Trump durante il suo secondo mandato
Cuba ha risposto all’annuncio di Donald Trump di voler aprire un centro di detenzione per migranti a Guantánamo Bay. Il ministro degli Esteri cubano ha affermato che l’idea «mostra disprezzo verso la condizione umana e il diritto internazionale». In un post su X, Bruno Rodríguez Parrilla ha denunciato «la decisione del governo statunitense di imprigionare i migranti nella base navale di Guantánamo, in un’enclave dove ha creato centri di tortura e detenzione a tempo indeterminato». Sempre su X, il presidente di Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha definito il piano «un atto di brutalità».
Donald Trump attacca la Fed. «Visto che Jay Powell e la Fed hanno fallito nel fermare il problema che hanno creato con l’inflazione, lo farò io riducendo
le regole, spingendo per la produzione energetica americana, riequilibrando gli scambi commerciali internazionali e rilanciando la manifattura statunitense». Lo afferma Donald Trump sul suo social Truth, criticando la banca centrale anche per il lavoro svolto nel regolamentare le banche. «È stato terribile», ha aggiunto assicurando che renderà gli Stati Uniti
di nuovi potenti, anche finanziariamente.
Nella sua audizione di conferma al Senato come segretario al Commercio, Howard Lutnick ha detto che Canada e Messico possono evitare gli imminenti dazi Usa al 25% se agiscono rapidamente per chiudere i loro confini al fentanyl. «Per quanto ne so, stanno agendo rapidamente e, se
prendono misure, non ci sarà alcuna tariffa», ha detto riferendosi alla scadenza del primo febbraio.
Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha annunciato la firma di un ordine esecutivo che farà della prigione di Guantanamo un posto dove verranno detenuti i migranti illegali. Nel carcere di massima sicurezza di Guantanamo, all’interno della base navale americana a Cuba, per anni sono stati rinchiusi i prigionieri legati al terrorismo contro gli Stati Uniti.
«Non ho avuto alcun contatto» con Donald Trump. Lo ha detto il presidente della Fed Jerome Powell rispondendo a chi gli chiedeva un commento su quanto dichiarato dal presidente a Davos, dove aveva chiesto un calo «immediato» dei tassi di interesse. Trump ha successivamente detto che
avrebbe parlato su questo con Powell al «momento opportuno».
L’ufficio budget della Casa Bianca ha revocato un ordine di congelamento delle sovvenzioni federali, dopo che aveva suscitato caos e preoccupazioni: lo rivela il Washington Post, che ha ottenuto copia di un nuovo memo. Nel documento, distribuito alle agenzie federali, Matthew J. Vaeth, direttore ad interim dell’Office of Management and Budget (Omb) della Casa Bianca, afferma che il promemoria M-25-13 dell’Omb «è revocato». Tale ordine, emesso lunedì, ha imposto alle agenzie federali di «sospendere temporaneamente tutte le attività relative agli obblighi o all’erogazione di
tutta l’assistenza finanziaria federale».
Gli Usa hanno chiesto al personale non essenziale dell’ambasciata di lasciare il Congo. Lo riferisce il dipartimento di Stato in una nota.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per contrastare l’antisemitimo e che prevede l’espulsione degli studenti non americani che hanno preso parte alle manifestazioni a favore della Palestina. Lo ha annunciato la Casa Bianca. Il provvedimento è stato preso per «perseguire le minacce terroristiche, gli incendi dolosi, gli atti di vandalismo e le violenze nei confronti degli ebrei americani». «A tutti voi non cittadini americani – ha dichiarato Trump – che vi siete uniti alle proteste a favore della Jihad, vi mettiamo sull’avviso: arrivato il 2025, vi troveremo e vi espelleremo». «Cancellerò velocemente – ha aggiunto – i visti studenteschi di tutti i simpatizzanti di Hamas nei campus universitari, che sono stati infestati dal radicalismo come mai prima».
«Non sono un no vax»: lo ha detto Robert Francis Kennedy Jr. alla commissione finanze del Senato in una audizione per la sua conferma come ministro della sanità. Citando un libro che ha scritto nel 2014, Kennedy ha
detto: «la prima riga è “non sono anti-vaccino”, e l’ultima riga è “non sono anti-vaccino”». Ma alcuni esponenti dem gli hanno contestato che in passato ha fatto dichiarazioni di segno opposto e ha abbracciato teorie
cospirative.
La stragrande maggioranza dei groenlandesi è contraria all’idea di passare sotto il controllo degli Stati Uniti, nonostante la retorica sempre più assertiva del presidente americano Donald Trump, secondo cui vorrebbe
«prendere» l’isola. Un nuovo sondaggio, pubblicato dal quotidiano danese Berlingske e dal quotidiano groenlandese Sermitsiaq, ha rilevato che l’85% è contrario, mentre solo il 6% è a favore ed il Il 9% non ha preferenze. Il sondaggio – riporta il Guardian – è stato pubblicato all’indomani dell’incontro tra il primo ministro danese Mette Frederiksen, il cancelliere tedesco Olaf Scholz, il presidente francese Emmanuel Macron e il segretario generale della Nato Mark Rutte, per raccogliere sostegno alla posizione del suo governo sulla Groenlandia. Citata da TV2, Frederiksen ha reagito al sondaggio insistendo sul fatto che spetta ai groenlandesi decidere del loro futuro, ma che era felice di vedere quello che lei considerava un forte
sostegno per un’ulteriore «stretta cooperazione» con la Danimarca.
Con il presidente degli Usa Donald Trump «ho avuto una telefonata subito dopo la sua elezione. Le squadre sono in contatto. Dopo che il presidente è entrato in carica, prima o poi ci sarà una visita e un’intensificazione dei contatti, senza alcun dubbio». Lo assicura la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Bruxelles.
Trump Media and Technology Group, la società a cui fa capo Truth, cresce nei servizi finanziari. Il consiglio di amministrazione ha infatti approvato una nuova strategia che include anche una partnership con Charles Schwab e l’introduzione del marchio fintech Truth.Fi. «Truth.Fi rappresenta la crescita naturale per il nostro movimento. Abbiamo iniziato creando una piattaforma social per la libertà di parola, abbiamo aggiunto un servizio di tv in streaming, e ora ci muoviamo nei prodotti di investimento e nella finanza decentralizzata», ha detto Devin Nunes, l’amministratore delegato di Trump Media and Technology Group.
Lo zar della Casa Bianca per l’intelligenza artificiale, David Sacks, ha sollevato la possibilità di un possibile furto di proprietà intellettuale da parte di DeepSeek ai danni di OpenAI. «C’è una tecnica nell’intelligenza artificiale chiamata distillazione… quando un modello impara da un altro modello in un certo senso succhia la conoscenza dal modello principale», ha detto Sacks a Fox News. «E ci sono prove sostanziali che ciò che DeepSeek ha fatto qui è stato distillare la conoscenza dai modelli OpenAI, e non credo che OpenAI ne sia molto felice», ha aggiunto Sacks,
sebbene non abbia fornito prove.
L’amministrazione Trump sta congelando fondi e finanziamenti dedicati alla ricerca scientifica: tra i tanti ordini esecutivi emessi a partire dal primo giorno di insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti, ce n’è infatti uno che ha messo in pausa tutte le sovvenzioni e i prestiti garantiti dallo Stato, e che ha creato un clima di incertezza e confusione in istituti di ricerca, laboratori e università di tutto il Paese. Lo denunciano sui loro siti le riviste Nature e Science. Secondo quanto si legge nel documento ufficiale dell’Ufficio di Gestione bilancio della Casa Bianca, la sospensione in vigore a partire dal 28 gennaio consentirà all’amministrazione di controllare che i soldi pubblici vengano spesi secondo le priorità dell’attuale presidenza. Nel mirino sembra essere soprattutto la ricerca connessa alla diversità di genere e a favorire l’equità e l’inclusione delle minoranze, ma anche i fondi destinati a progetti al di fuori degli Stati Uniti e agli studi sul cambiamento climatico. La preoccupazione, rilevano le due riviste, ha già spinto molti atenei e agenzie a sospendere le spese per viaggi, nuovi progetti di ricerca e attrezzature, con conseguenze che potrebbero essere molto gravi. «Per ora dobbiamo procedere partendo dal presupposto che le spese sostenute mentre questo memorandum è in vigore potrebbero non essere coperte dai finanziamenti federali», ha scritto il rettore dell’Università di Chicago in Illinois, Katherine Baicker, in una e-mail rivolta ai membri della facoltà. L’amministrazione ha poi emesso una nota per cercare di chiarire quali fondi in particolare devono considerarsi congelati e per spiegare che il processo di revisione potrebbe durare anche un solo giorno, eppure non offre esempi specifici di programmi i cui finanziamenti siano già stati ripristinati. «È una pausa a breve termine, ma è anche un modo per dire che le decisioni sui fondi saranno soggette a un maggiore controllo da parte della Casa Bianca», commenta Matthew Lawrence, esperto di diritto amministrativo presso la Emory University di Atlanta, sul sito di Nature.
Apple avrebbe avviato una collaborazione con l’azienda SpaceX di Elon Musk e l’operatore statunitense T-Mobile per portare la connettività satellitare di Starlink sui suoi iPhone. La notizia arriva da Bloomberg che ha individuato nel codice di iOs 18.3, l’ultimo aggiornamento del sistema operativo di Apple per smartphone, il supporto alla rete Starlink per gli Usa. Fino ad ora, Apple si era affidata alla rete Globalstar per il suo servizio di messaggistica di emergenza via satellite, attivo anche in Italia. Con l’integrazione di Starlink, gli utenti potranno inviare messaggi di testo, contattare numerazioni di soccorso e condividere la propria posizione con la promessa di una maggiore velocità e affidabilità. A differenza di Globalstar, che richiede di puntare l’iPhone verso il cielo per individuare il satellite più vicino, la compatibilità con Starlink permetterà di collegarsi automaticamente ai satelliti, senza bisogno di orientare il dispositivo. Questa caratteristica rende la comunicazione più semplice e immediata, anche quando lo smartphone è in tasca. Il mese scorso, T-Mobile aveva pubblicato sul proprio sito la notizia della collaborazione con Starlink per la comunicazione via satellite, parlando solo di «dispositivi compatibili» e non specificamente di iPhone. Nel corso delle ultime ore, l’operatore ha aggiunto la dicitura «assicurati che il tuo dispositivo abbia iOs 18.3 o una versione successiva», aprendo all’avvio del programma seppur in via sperimentale e limitata.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump può costringere l’omologo russo Vladimir Putin a raggiungere un accordo di pace. Lo ha riferito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista a «Fox News». «Vogliamo che Trump sia dalla parte della giustizia, dalla parte dell’Ucraina. Se il presidente Trump ha il desiderio di costringere Putin a raggiungere un accordo di pace, può farlo», ha spiegato Zelensky. Il presidente ucraino ha sottolineato che la retorica di Trump su Putin e i negoziati e’ «giusta ed equa» e ha aggiunto che «Putin ha paura di avere un leader forte che sostenga l’Ucraina».
Nella Chiesa c’è chi plaude all’arrivo del nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Tra questi c’è l’ex Prefetto della Dottrina della Fede, il cardinale tedesco Gerhard Mueller. «Personalmente preferisco Donald Trump a Joe Biden», dice al Corriere della Sera. «Meglio un buon protestante che un cattivo cattolico», aggiunge. «Molti cardinali e vescovi la pensano come me, anche se hanno paura di dirlo. E negli Stati Uniti la percentuale è perfino superiore», prosegue Mueller in un colloquio con Massimo Franco. Per l’ex capo della Dottrina della Fede, «Trump aiuterà la Chiesa perché rappresenta i valori del diritto naturale: inviolabilità della vita, importanza del matrimonio, libertà religiosa». «E persegue l’idea di uno Stato che non si intromette in ogni campo della vita». Una opinione diversa è espressa però sulla questione dei migranti: «Sugli immigrati bisogna distinguere. Se manda via dei criminali, è un bene. Se li espelle in quanto stranieri, no».
Il governo di Taiwan terrà una riunione d’emergenza per discutere dei dazi che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, potrebbe imporre sui semiconduttori importati. Durante un punto stampa tenuto oggi, 29 gennaio, il primo ministro taiwanese, Cho Jung-tai, ha spiegato che il ministero dell’Economia e le agenzie correlate «monitorano con attenzione» i piani di Trump e si «incontreranno presto» per valutare eventuali misure di sostegno all’industria locale dei semiconduttori. L’industria ad alta tecnologia costituisce la spina dorsale dell’economia taiwanese. Nel 2024, il comparto delle componenti elettroniche, assieme alle industrie della comunicazione e dell’informazione, ha contribuito al 65,2 per cento delle vendite all’estero. Ieri, la portavoce dell’ufficio presidenziale Karen Kuo ha affermato che Taiwan «continuerà a tenere d’occhio» le politiche degli Stati Uniti e a «mantenere fitti scambi con Washington per rafforzare i legami commerciali bilaterali sulla base delle solide fondamenta esistenti».
Donald Trump invitato a Hiroshima e Nagasaki. E’ l’iniziativa dei sindaci delle due città in vista delle commemorazioni per gli 80 anni dai bombardamenti atomici sulle due città giapponesi, il 6 e il 9 agosto del 1945. «Speriamo lei possa ascoltare le voci della società civile, visitare le città in cui sono state usate bombe atomiche», hanno scritto in una lettera il sindaco di Hiroshima, Kazumi Matsui, e quello di Nagasaki, Shiro Suzuki, come riporta la stampa giapponese. Si augurano Trump possa ascoltare le testimonianze degli `hibakusha´, i superstiti, «comprendere la disumanità delle bombe atomiche». Secondo i media locali, i due sindaci sarebbero stati ieri all’ambasciata Usa a Tokyo per consegnare ai diplomatici statunitensi la missiva in cui chiedono a Trump di «dimostrare forte leadership» verso l’abolizione delle armi nucleari. Nel 2016 Barack Obama divenne il primo presidente americano in carica a recarsi a Hiroshima. Qui è stato nel 2023 anche Joe Biden in occasione del vertice del G7.
Il presidente americano Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per limitare le transizioni di genere per le persone di età inferiore ai 19 anni. ««In tutto il Paese oggi, i medici stanno mutilando e sterilizzando un numero crescente di bambini impressionabili con la pretesa radicale e falsa che gli adulti possano cambiarne il sesso attraverso una serie di interventi medici irreversibili. Questa pericolosa tendenza sarà una macchia nella storia della nostra Nazione e deve finire – ha affermato il presidente -. Di conseguenza, la politica degli Stati Uniti è quella di non finanziare, sponsorizzare, promuovere, assistere o supportare la cosiddetta “transizione” di un bambino da un sesso all’altro e di far rispettare rigorosamente tutte le leggi che proibiscono o limitano queste procedure distruttive e che cambiano la vita». La misura si applica anche alle terapie ormonali e ai farmaci bloccanti della pubertà e il provvedimento ordina alle agenzie federali di chiudere i finanziamenti alle istituzioni che offrono terapie di questo tipo, oltre a rimuovere i trattamenti dalla copertura delle assicurazioni sanitarie per i membri delle Forze armate e per le loro famiglie.
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(di Massimo Gaggi) Il day after della deflagrazione di DeepSeek nelle Borse mondiali e nel cuore dei colossi dell’intelligenza artificiale (AI) della Silicon Valley che ha minato la presunzione di superiorità tecnologica americana rispetto alla Cina, porta reazioni che non sono di panico ma di riflessione: non dichiarazioni bellicose (sempre possibili perché alcuni avevano attribuito i successi della startup cinese allo sfruttamento illegale di tecnologie Usa mentre altri avevano parlato di un caso costruito mediaticamente dal regime di Pechino per gettare nello scompiglio il nucleo strategico delle industrie americane), ma il riconoscimento che il nuovo modello low cost rappresenta un progresso reale e che, quindi, è tempo di rimboccarsi le maniche.
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Intanto non si ferma la politica Usa di cambiamenti: l’amministrazione Trump intende offrire una buonuscita ai dipendenti del governo federale che accetteranno di dimettersi. Un alto funzionario Usa ha detto all’emittente Nbc News che il governo si aspetta che il 5-10% della forza lavoro federale accetterà l’offerta, portando a un risparmio di circa 100 miliardi di dollari. «I contribuenti pagano lo stipendio ai dipendenti federali, e meritano persone che lavorino per loro presentandosi in ufficio: se non intendono farlo e contribuire a rendere grande il Paese, sono liberi di scegliere un nuovo lavoro, e l’amministrazione offrirà una generosa buonuscita di circa 7/8 mensilità», ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt. La proposta sarà inviata a tutti i dipendenti del governo federale, che potranno accettare fino al prossimo 6 febbraio.
Il presidente Usa Donald Trump «ha chiesto a SpaceX di riportare a casa i 2 astronauti bloccati sulla Stazione Spaziale Internazionale appena possibile. Lo faremo. È terribile che l’amministrazione Biden li abbia lasciati lì così a lungo». Lo scrive Elon Musk su X. I due astronauti Sunita Williams, 59 anni, e Butch Wilmore, 62 anni, si trovano sulla Iss dallo scorso giugno e a metà dicembre la Nasa ha annunciato che non torneranno sulla Terra prima della prossima primavera. I due sono decollati il 5 giugno dalla Florida a bordo dello Starliner diretto alla Iss nell’ambito della missione Crew Flight Test (CFT), il primo volo della Boeing che doveva durare poco più di una settimana. Tuttavia, poco prima dell’arrivo, sono state rilevate perdite di elio e guasti al sistema di propellenti, che hanno costretto al protrarsi della missione.
(di Massimo Franco) «Personalmente preferisco Donald Trump a Joe Biden». Anche se il primo è protestante e il predecessore cattolico? «Meglio un buon protestante che un cattivo cattolico…».
Il cardinale Gerhard Muller, arcigno ex custode della dottrina cattolica, ufficializza la prima uscita del «partito trumpiano» nella chiesa di papa Francesco. A sentire questo teologo tedesco, critico costante ma leale del papato, «molti cardinali e vescovi la pensano come me, anche se hanno paura di dirlo. E negli Stati uniti la percentuale è perfino superiore». Nelle ultime elezioni presidenziali il 56 per cento del voto cattolico andato al miliardario, invertendo di 15 punti la tendenza di quattro anni prima.
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(di Davide Frattini)
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
GERUSALEMME – Per la prima volta in sedici mesi il gas per cucinare è entrato a Gaza, ancora sono pochi gli abitanti a poterne uscire, solo i feriti più gravi, il valico di Rafah resta di fatto chiuso. Dall’altra parte c’è il Sinai, quello che gli storici egiziani chiamano «lo scatolone di sabbia» e che Donald Trump — lo ha ripetuto ieri — considera una soluzione per permettere ai palestinesi «di vivere senza disordini e rivoluzioni. La Striscia è stata un inferno per secoli, così la gente potrebbe vivere in zone molto più sicure e più confortevoli».
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Trump ha invitato il Primo Ministro israeliano Netanyahu a incontrarlo alla Casa Bianca il 4 febbraio: «Non vedo l’ora di discutere di come possiamo portare la pace a Israele e ai suoi vicini, e degli sforzi per contrastare i nostri avversari comuni», ha detto il Presidente Usa. Netanyahu sarà il primo leader straniero a visitarlo nel secondo mandato di Trump. L’annuncio arriva mentre gli Stati Uniti fanno pressione su Israele e Hamas affinché continuino il cessate il fuoco nella devastante guerra di 15 mesi a Gaza. I colloqui sulla seconda fase del cessate il fuoco, più difficile, inizieranno lunedì prossimo.
29 gennaio, 08:27 – Aggiornata il 29 gennaio, 23:08
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