Al Gewiss Stadium di Bergamo, sotto una fitta pioggia, la prima frazione di gioco termina con una rete per parte. In tribuna Luciano Spalletti.
I padroni di casa subito in pressione fin dai primi minuti, La squadra dui Vanoli fatica a uscire dalla propria metà campo. Superati i 10’ di gioco il Torino riesce ad alzare il ritmo e farsi più presente in area orobica.
Il ritmo della gara rallenta ma al 20’ la Dea va in gol con Bellanova che rifinisce con il destro, da distanza ravvicinata, un cross di Brescianini. La rete viene annullata per un fallo di mano dello stesso marcatore. Gli uomini di Gasperini insistono ma Milinkovic-Savic è attento in porta. 
Al 35’ il vantaggio orobico con Djimsiti. Cross di Bellanova da destra, quasi un corner per il difensore nerazzurro che salta più in alto di tutti.
Immediata la replica degli ospiti. Al 40’ calcio di punizione di Lazaro per Maripan che schiaccia di testa e riporta in parità la squadra di Vanoli
 
Immediata la replica degli ospiti. Al 40’ calcio di punizione di Lazaro per Maripan che schiaccia di testa e riporta in parità la squadra di Vanoli.
Cross di Bellanova da destra, quasi un corner per il difensore nerazzurro che salta più in alto di tutti e di testa porta in vantaggio la Dea al 35’
Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Djimsiti, Hien, Kolasinac; Bellanova, De Roon, Ederson, Ruggeri; Brescianini; De Ketelaere, Retegui. All. Gasperini.
Torino (4-2-3-1): Milinkovic-Savic; Pedersen, Coco, Maripan, Sosa; Ricci, Tameze; Lazaro, Vlasic, Karamoh; Adams. All. Vanoli.
Primo tempo ‘di studio’ tra Udinese e Venezia, seconda frazione con i fuochi d’artificio: cinque gol in 45’ minuti, segno chiarissimo della poca voglia di accontentarsi della divisione della posta in palio. Il Venezia, nella prima metà della sfida ha retto l’urto friulano, difeso con attenzione ma è nella seconda frazione che le retroguardie – e relativi portieri – hanno allentato le maglie. 
Vittoria rocambolesca per l’Udinese, che batte 3-2 il Venezia, uno stop pesante: la zona salvezza attualmente è lontana cinque punti. Succede tutto nella ripresa. Lucca sblocca il risultato in avvio con un piattone al volo su cross di Kamara complice l’uscita incerta di Joronen, poco dopo Lovric raddoppia dopo uno spunto di Thauvin con Joronen – entrato al posto dell’infortunato Stankovic – ancora protagonista in negativo. Gli ospiti però non si arrendono e al 19′ accorciano le distanze con una conclusione perfetta di Nicolussi Caviglia. Al 33′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo il Venezia pareggia i conti in mischia con un tocco sporco di Gytkjaer, ma la gioia dei veneti dura una manciata di minuti: al 39′ infatti il subentrato Iker Bravo con un tiro d’esterno firma il gol vittoria dopo una splendida azione personale di Solet.
L’Hellas Verona supera il Monza per 0-1 grazie all’autorete di Leković al 13’. A inizio ripresa la prima sostituzione nelle fila dei gialloblù: entra Niasse al posto di Serdar.
Al 56’ Hellas Verona in avanti con Sarr che serve Niasse, la sua conclusione dall’interno dell’area sfiora l’incrocio dei pali. Due minuti dopo doppia sostituzione per il Monza: entrano Martins e Castrovilli, escono Kyriakopoulos e Sensi.
Al 67’ esce il portiere del Monza, Turati, per un infortunio, al suo posto entra Pizzignacco. Subito dopo angolo per il Verona dalla sinistra, testa di Ghilardi, parata dell’estremo difensore biancorosso. Poco dopo altro corner per l’Hellas, questa volta dalla destra, testa nell’area piccola di Mosquera, Pizzignacco respinge sulla linea.
Al 77’ Suslov avanza palla al piede, combatte per mantenere il possesso di palla, entra in area e tira pressato dai difensori avversari, la traiettoria termina abbondantemente fuori.
Altalena ad Udine: Bravo all’84’ riporta avanti i bianconeri con un tiro mancino che beffa nuovamente Joronen
Rimonta completata: il Venezia fa 2 a 2 con Gytkjaer, lesto al 78′ a sfruttare una indecisione del portiere friulano
Nicolussi Caviglia prova a riaprire il match di Udine al 64′: con una punizione precisa, da posizione defilata, è riuscito a beffare Sava, portiere friulano portando il ‘suo’ Venezia sull’1-2
Lorenzo Lucca, l’attaccante friulano porta in vantaggio i suoi con un gol facile facile, di piatto al 47′. Non impeccabile l’uscita del numero 1 veneziano Joronen. E’ Lovric, cinque minuti più tardi a fare il bis lasciando di stucco i ragazzi di Di Francesco
Primo tempo ‘bloccato’ ad Udine dove i padroni di casa non sono riusciti ad imporre il proprio gioco al cospetto di Un Venezia alla spasmodica ricerca di punti da aggiungere in classifica. Ordinati in campo, chiusi in difesa, i ragazzi di Di Francesco non si sono fatti sorprendere dalle folate di Thauvin e soci. All’intervallo si va a reti inviolate. 
Tra Monza e Verona è sfida diretta per provare a scappare dalla zona retrocessione. O, almeno, tentare una risalita in classifica. E i veneti sono stati più intraprendenti dei padroni di casa, finiti a rincorrere il risultato a partire dal 13’, quando Lekovic ha involontariamente spedito il pallone nella sua porta. Non basta il tiro di Dani Mota al 33’ per riportare in parità le sorti del match e, al 45’ si va negli spogliatoi sul punteggio di 1 a 0 per il Verona. 
E’ Lekovic che sbaglia porta, nel tentativo di anticipare un avversario, e concede il vantaggio al Verona (13′) nella fondamentale sfida salvezza con il veneti. 
MONZA (3-4-2-1): Turati; Izzo, Lekovic, Palacios; Pereira, Urbanski, Sensi, Kyriakopoulos; Ciurria, Vignato; Mota. All. Bocchetti A disposizione: Pizzignacco, Mazza, Brorsson, Castrovilli, Forson, Maric, Petagna, Carboni, Martins, Colombo
HELLAS VERONA (3-4-1-2): Montipò; Daniliuc, Coppola, Ghilardi; Tchatchoua, Belahyane, Serdar, Bradaric; Suslov; Mosquera, Sarr. All. Zanetti A disposizione: Berardi, Perilli, Oyegoke, Lambourde, Lazovic, Niasse, Livramento, Okou, Kastanos, Dani Silva, Dawidowicz, Ajayi, Cisse, Corradi

 
 
Udinese (4-4-2): Sava; Kristensen, Bijol, Solet, Kamara; Thauvin, Lovric, Payero, Ekkelenkamp; Lucca, Sanchez. A disposizione: Piana, Padelli, Zarraga, Atta, Pafundi, Bravo, Kabasele, Zemura, Modesto. All. Runjaic
Venezia (3-5-2): Stankovic; Schingtienne, Idzes, Candè; Zerbin, Doumbia, Nicolussi Caviglia, Busio, Haps; Oristanio, Yeboah. A disposizione: Joronen, Grandi, Zampano, Gytkjaer, Marcandalli, Condè, Bjarkason, Chierusin, Perez, Ellertsson, Carboni, El Haddad. All. Di Francesco
“Sappiamo bene cosa rappresenti, è una partita piena di insidie, loro hanno tantissima qualità. Dovremo essere aggressivi e determinati”
E’ il commento dell’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi in conferenza stampa alla vigilia del derby: “Conosciamo il loro valore. I primi due derby sono andati male, il primo in modo meritato, il secondo in Supercoppa dovevamo essere più bravi noi negli episodi. Il loro primo gol era stato viziato da un fallo su Asllani, ma dovevamo reagire meglio, poi sul 2-1 potevamo chiuderla”.
Riguardo la corsa scudetto: Napoli, noi e l’Atalanta abbiamo preso un vantaggio, siamo le tre favorite al momento, ma non dimentichiamo chi c’è dietro e può reinserirsi nella corsa. Napoli? Mi concentro sulla mia squadra”.
In zona salvezza urge un risveglio del Monza, ancora all’ultimo posto, nella sfida diretta col Verona, quart’ultima posizione, che ha la peggiore difesa del torneo, 48 gol subiti, ed è privo del suo migliore attaccante, Tengstedt. Fase delicata anche per il Venezia in trasferta a casa dell’Udinese: i lagunari hanno un disperato bisogno di punti per continuare a sperare nella salvezza.
Una rete annullata (al Lecce) per fuorigioco millimetrico, un rigore decretato dopo il consulto al Var (quello del momentaneo 1 a 0 per il Parma, al 33’ segnato da Valeri) e altri tre gol (validi) di marca salentina siglati da Krstovic al 36’ e Pierotti (63’ e 93′). In mezzo molto movimento con entrambe le formazioni a caccia del gol da tre punti, quelli necessari per staccarsi dalla zona caldissima della classifica, quella che decreta le retrocessioni. Poco incisivo il pressing del Parma che ha provato a raddrizzare un match giocato senza la necessaria verve agonistica e con le idee piuttosto confuse. Il terzo sigillo salentino, sempre di Pierotti al 93′, sancisce la sconfitta degli emiliani sempre più invischiati nella lotta per non retrocedere. E’ finita con i ragazzi di Giampaolo a festeggiare il successo sotto la curva dei tifosi leccesi accorsi in massa a Parma e quelli di Pecchia sonoramente fischiati dal pubblico di casa. 
 
Pierotti concede il bis e il Parma cede al Tradini: al 93′ è l’argentino a chiudere il match. I tre punti in palio vanno in Salento e il Lecce ‘respira’
Santiago Daniel Pierotti, in contropiede al 63′, porta in vantaggio i salentini allo Stadio Tardini. Il suo destro non dà scampo a Suzuki, portiere parmense 
Parma-Lecce 1-1 dopo i primi 45’
La prima metà gara della sfida salvezza al “Tardini” si conclude con una rete per parte
Partita dinamica fin dai primi minuti con i salentini che provano ad essere pericolosi. Incursione di Pierotti che verticalizza per Krstovic, il portiere Suzuki lo atterra in uscita, sarebbe rigore ma il montenegrino era in fuori gioco. 
Superati i primi 20’ di gioco escono prepotentemente gli emiliani. Al 21 Mihaila dalla distanza colpisce la base del palo sinistro, per la leggera deviazione di Falcone, la palla carambola fuori della porta ma rimane in campo.  Ma al 25’ è il Lecce a segnare, sempre con Krstovic: rete annullata per off-side dello stesso marcatore.  
al 34’ su rigore di Valeri  il Parma va in vantaggio: il colpo di testa in area di Djuric viene fermato dal braccio di Baschirotto al 31’. Dopo il check al Var l’arbitro assegna il rigore: Valeri lo realizza.
La risposta del Lecce arriva al 36’ con il solito Krstovic: cross dalla destra di Helgason, Krstovic si libera della marcatura e  di testa infila l’angolo della porta di Falcone
Al 36′ cross dalla destra di Helgason, Krstovic si libera della marcatura e  di testa infila l’angolo della porta di Falcone
Al 31’ il colpo di testa in area di Djuric viene fermato dal braccio di Baschirotto. Dopo il check al Var l’arbitro assegna il rigore: Valeri lo realizza.
Parma (4-2-3-1): Suzuki; Leoni, Vogliacco, Valenti, Valeri; Sohm, Keita; Cancellieri, Mohamed, Mihaila; Djuric. All. Pecchia
Lecce (4-3-3): Falcone; Guilbert, Baschirotto, Jean, Gallo; Pierret, Ramadani, Helgason; Pierotti, Krstovic, Karlsson. All. Giampaolo
Sfida salvezza al “Tardini” dove si affrontano due delle tre squadre, l’altra è l’Hellas Verona, che a quota 20 punti occupano il terz’ultimo posto in classifica.
Un pareggio non serve a nessuno, favorirebbe soltanto, almeno in lenea teorica, gli scaligeri impegnati domani contro il Monza
PARMA (4-2-3-1): Suzuki; Hainaut, Vogliacco, Valenti, Valeri; Keita, Sohm; Almqvist, Cancellieri, Mihaila; Bonny. All. Pecchia
LECCE (4-3-3): Falcone; Guilbert, Baschirotto, Jean, Gallo; Helgason, Pierret, Coulibaly; Pierotti, Krstovic, Karlsson. All. Giampaolo
“Il Parma è una squadra di qualità, diversa per caratteristiche rispetto alla nostra, più simile a Como e Venezia. Ci aspetta una partita tosta, dobbiamo farci trovare pronti. E` importante fare tante cose per bene, abbiamo vivisezionato la partita e conosciamo le caratteristiche dell`avversario. Tutta la qualità di cui dispone il Parma qualche volta pesa nell`equilibrio collettivo, ma sono rischi che si prendono in funzione dei giocatori forti che hanno davanti. Questa partita ci misurerà dal punto di vista caratteriale e psicologico”.
“La squadra mi dà serenità, per il modo in cui ha lavorato a Milano e in questa settimana. Recuperare giocatori e condizione, oltre a entusiasmo, è importante. Usciamo da tre stadi importanti, Torino, Napoli e Milano con grande amarezza e rabbia. Se dobbiamo vincere le partite, compreso con il Lecce, dobbiamo fare qualcosa di meglio tutti insieme. La squadra la vedo con energia e fiducia, bisogna insistere e lavorare con fiducia, crederci fortemente”.
Il Parma ha vinto solo una delle ultime otto gare di campionato (2N, 5P), incassando ben 17 reti e realizzandone solo otto; nel corso delle ultime otto giornate di Serie A (dalla 15ª in poi), solo il Monza (tre) ha conquistato meno punti degli emiliani (cinque come l’Empoli) mentre solo il Lecce (18) ha subito più gol dei ducali (17) nella competizione. Il Lecce ha subito 11 reti nelle ultime quattro trasferte di Serie A, solamente un gol in meno di quelli incassati nelle precedenti 12 gare esterne nella competizione (12). Il Parma è la squadra che conta sia più azioni di contropiede (35) sia una delle tre formazioni ad aver realizzato più gol a seguito di questo di tipo di giocata nel campionato in corso (cinque reti, come Lazio e Juventus); dall’altra parte, solo Lazio (10) e l’Atalanta (11) hanno concesso meno ripartenze agli avversari del Lecce nel torneo in corso (12, con una sola rete subita).
l Parma è rimasto imbattuto in 22 delle ultime 23 gare contro il Lecce in Serie A (13V, 9N); l’unica occasione nel periodo in cui si sono imposti i salentini risale alla sfida del 2 febbraio 2011 (1-0 firmato da Javier Chevantón proprio al Tardini). Dopo il 2-2 nella gara d’andata, Parma e Lecce potrebbero pareggiare entrambe le sfide stagionali in Serie A solo per la seconda volta, dopo il 2001/02 (due pareggi per 1-1 in quel caso). Dopo il successo nell’ultimo match interno contro il Lecce in Serie A (2-0 il 13 gennaio 2020 con reti di Simone Iacoponi e Andreas Cornelius), il Parma potrebbe mantenere la porta inviolata per due gare casalinghe di fila contro i salentini nella competizione solo per la seconda volta (la prima tra gennaio 1991 e settembre 1993 nei primi due incontri davanti ai propri tifosi contro i giallorossi).
Venerdì 31 gennaio 
Parma-Lecce ore 20.45
Sabato 1 febbraio 
Monza-Verona ore 15.00
 Udinese-Venezia ore 15.00
Atalanta-Torino ore 18.00
Bologna-Como ore 20.45
Domenica 2 febbraio
Juventus-Empoli ore 12.30
Fiorentina-Genoa ore 15.00 
Milan-Inter ore 18.00 
Roma-Napoli ore 20.45
Lunedì 3 febbraio 
Cagliari-Lazio ore 20.45
La 23ª giornata di Serie A si apre al Tardini con la sfida salvezza tra Parma e Lecce, entrambe a quota 20 insieme al Verona. I ducali non vincono da fine anno e hanno raccolto due punti nelle ultime quattro, pareggiando con Torino e Venezia e perdendo con Genoa e Milan, nell’ultimo turno. Dopo aver cominciato il 2025 con un pareggio col Genoa e una vittoria a Empoli, i salentini hanno perso le ultime due con Cagliari e Inter e non vedono l’ora di ripartire. Le due squadre in campo alle 20.45
 

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Di NewsBot