Il premier israeliano vedrà oggi l’inviato speciale americano Witkoff e domani Trump. Il presidente Usa assicura che "i colloqui in Medio Oriente stanno facendo progressi". L’Idf: "Distrutte infrastrutture terroristiche a Jenin e un’auto carica di esplosivi pronti per un attentato a Kabatiya, uccisi due terroristi". Il numero due di Hamas a Mosca. L’annuncio di Hezbollah, il 23 i funerali di Nasrallah
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Netanyahu è a Washington. Il premier israeliano vedrà oggi l’inviato speciale americano Witkoff e domani Trump. Il presidente Usa assicura che “i colloqui in Medio Oriente stanno facendo progressi”.
L’Idf conferma: “Distrutte le infrastrutture terroristiche a Jenin e un’auto carica di esplosivi pronti per un attentato a Kabatiya, uccisi anche due terroristi”. Il numero due di Hamas è in visita a Mosca. L’annuncio di Hezbollah: “Il 23 i funerali di Nasrallah”
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Il presidente del governo siriano ad interim, Ahmed Al-Sharaa (Al-Jolani), è atteso domani nella capitale turca Ankara, dove è stato invitato dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan. L’annuncio è arrivato dall’ufficio della presidenza turca, che specifica che il leader turco ha invitato Al-Jolani per parlare degli ultimi sviluppi in Siria, di cooperazione in ambito economico, energetico e infrastrutturale e della ricostruzione del Paese. Jolani ha compiuto ieri una missione in Arabia Saudita, il primo viaggio all’estero da presidente ad interim della Siria nata dalla caduta del regime della famiglia Assad. Lo attende ora Erdogan, divenuto negli ultimi mesi una figura chiave per delineare il futuro della Siria.
L’accordo per un cessate il fuoco sulla Striscia di Gaza è scattato il 19 gennaio. Durante la prima delle tre fasi saranno in tutto 33 le persone riconsegnate allo Stato ebraico (anche se quelle vive sono 25). In cambio vengono liberati centinaia di prigionieri palestinesi. Dalle donne portate via dai kibbutz israeliani ai partecipanti rapiti durante il festival di Nova: ecco chi sono gli ex ostaggi. L’APPROFONDIMENTO
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è da ieri sera a Washington per incontrare l’alleato americano Donald Trump, prima visita con un leader straniero per il presidente statunitense dal suo insediamento, simbolo dell’alleanza indissolubile tra i due Paesi. La visita coincide con la ripresa programmata questa settimana dei negoziati tra i mediatori Israele e Hamas sulla seconda fase del cessate il fuoco a Gaza, che dovrebbe consentire la liberazione degli ultimi ostaggi detenuti dal movimento islamista palestinese e la fine della guerra. Oggi il Netanyahu incontrera’ Steve Witkoff, inviato speciale di Donald Trump per il Medio Oriente, che parlerà più avanti questa settimana con il primo ministro del Qatar e con alti funzionari egiziani, che stanno mediando insieme agli Stati Uniti. Mercoledì sarà la volta del Segretario alla Difesa Pete Hegseth e giovedì dei leader del Congresso, tra cui il leader della maggioranza del Senato e il presidente della Camera. Domani è previsto l’incontro con Trump, il leader israeliano discuterà “della vittoria contro Hamas, del ritorno di tutti i nostri ostaggi e della lotta contro l’asse iraniano in tutte le sue dimensioni”, ha dichiarato prima di volare negli Stati Uniti.
L’Iran, attraverso il portavoce diplomatico Emsail Baghaei, ha dichiarato che la proposta del presidente statunitense Donald Trump di trasferire i palestinesi dalla Striscia di Gaza in Egitto e Giordania equivale a una “pulizia etnica”.
“Credo che la comunità internazionale debba aiutare i palestinesi a garantire il loro diritto all’autodeterminazione, piuttosto che promuovere altre idee che equivarrebbero alla pulizia etnica”, ha dichiarato Baghaei in conferenza stampa.
©Ansa
”L’Italia continuerà a fare il suo dovere” per proteggere ”i bambini israeliani e palestinesi” che ”sono vittime innocenti dei grandi, di quanti non comprendono quanto male facciano colpendo la società civile”. In particolare, ”verranno portati in Italia trenta bambini palestinesi malati di tumore segnalati dal cardinale Pizzaballa e dal centro Giovanni XXIII”. Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo al Summit Internazionale dei diritti dei bambini presieduto da Papa Francesco nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, Città del Vaticano.
Tajani ha poi annunciato che ”in settimana sarò al porto di Ashdod con le navi italiane che realizzano il progetto Food for Gaza”. A questo proposito il titolare della Farnesina ha voluto ”ringraziare la Regina Rania per il sostegno fornito dalla Giordania nel portare aiuti” alla popolazione palestinese della Striscia di Gaza.
Accanto ai bambini palestinesi, Tajani ha voluto ricordare ”i bambini israeliani che sono stati aggrediti e uccisi” durante l’assalto di Hamas del 7 ottobre del 2023 e quelli che sono ”ancora in ostaggio” nella Striscia di Gaza, facendo riferimento ai fratelli Ariel e Kfir Bibas.
L’obiettivo del premier israeliano Benyamin Netanyahu nel suo incontro con il presidente Usa Donald Trump a Washington è di assicurarsi il pieno supporto degli Stati Uniti per perseguire lo “sradicamento” di Hamas: lo scrive Haaretz citando un membro della delegazione del premier israeliano. Il giornale riferisce che la fonte ha rifiutato di impegnare Israele ad adempiere ai suoi obblighi nella seconda fase dell’accordo sulla tregua – ritirandosi completamente dalla Striscia di Gaza e dal corridoio di Filadelfia – senza raggiungere questo obiettivo. L’ufficio del premier ha affermato che i negoziati sulla seconda fase inizieranno oggi con l’incontro a Washington tra Netanyahu e Steve Witkoff, inviato di Trump in Medio Oriente. Una fonte vicina alle discussioni ha affermato che l’amministrazione Trump agirà per garantire che Netanyahu porti avanti i negoziati, nonostante le sue precedenti dichiarazioni sul ritorno al combattimento al termine della prima fase dell’accordo e la sua opposizione al passaggio alla seconda fase.
Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier è in missione oggi in Arabia Saudita, prima tappa del tour di tre giorni che lo porterà anche in Giordania e in Turchia. Obiettivo della missione, verificare la situazione nella regione dopo la deposizione del regime di Bashar al-Assad e fare il punto sulla situazione nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto l’ufficio del presidente tedesco.
Primo incontro ufficiale, oggi a Riad, quello con il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman (Mbs). Domani Steinmeier raggiungerà la Giordania, dove incontrerà i militari tedeschi di stanza nella base al-Azraq. In programma anche un incontro tra il presidente tedesco e il re giordano Abdullah II.
Mercoledì, ultimo giorno della sua missione, Steinmeier si recherà in Turchia dove in serata inconterà il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
E’ di almeno 15 morti, di cui 14 donne e un uomo, e altrettanti feriti il bilancio dell’esplosione di una autobomba alla periferia di Manbij, nella zona rurale del nord est della Siria a est di Aleppo. Lo riporta l’emittente al-Arabiya citando la difesa civile siriana, i Caschi bianchi.
Un suzuki carico di esplosivo è saltato in aria al passaggio di un bus che trasportava 30 lavoratrici. La maggior parte delle vittime è proprio costituita da donne che stavano andando a lavorare nei campi. LEGGI L’ARTICOLO
Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha rivelato che i colloqui con Israele e altri Paesi sul Medio Oriente stanno “progredendo”, in vista delle discussioni a Washington sulla prossima fase del cessate il fuoco a Gaza.
“Le discussioni sul Medio Oriente con Israele e vari altri Paesi stanno procedendo. Bibi (Benjamin) Netanyahu verrà martedì e credo che abbiamo in programma alcuni incontri molto importanti”, ha detto Trump ai giornalisti.
L’Idf ha annunciato che condurrà un’esercitazione per tutta la giornata nell’Alta Galilea, nel nord di Israele, un’area ancora parzialmente in stato di guerra dopo mesi di combattimenti contro Hezbollah in Libano. Lo riporta il Times of Israel, secondo cui l’esercito israeliano ha avvertito i civili nell’area che potrebbero vedere un aumento dell’attività militare, ma “non c’è preoccupazione per incidenti di sicurezza”, afferma l’Idf in una dichiarazione. L’annuncio è stato fatto un giorno dopo che il ministro della Difesa Israel Katz ha visitato le postazioni militari israeliane nel Libano meridionale – destinate a essere ritirate in base all’accordo di cessate il fuoco firmato a novembre – e ha minacciato che Israele potrebbe adottare misure dure se gli attacchi transfrontalieri dei droni non dovessero cessare.
Donald Trump ha detto che “i colloqui in Medio Oriente con Israele e altri interlocutori stanno facendo progressi”. Il presidente americano riceverà domani (martedì) alla Casa Bianca il premier israeliano Benjamin Netanyahu, arrivato ieri sera a Washington.
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