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Montagnana, la vittima è una donna di 62 anni aggredita nella sua abitazione: «I proprietari ora dovranno farsi il patentino»
«Quei cani mi hanno sbranato dentro casa. Pensavo di morire e ora sono ancora a pochi passi da me. Sono terrorizzata anche solo ad affacciarmi alla finestra». È sotto shock Paola M., la sessantaduenne di Montagnana (Padova) assalita, martedì 30 gennaio, da tre rottweiler, entrati al piano superiore della sua abitazione per aggredirla.
I cani, un maschio e due femmine, di proprietà di un vicino di casa, dopo avere scavato il terreno ai piedi della prima recinzione e superato il giardino della casa confinante, sono riusciti ad alzare anche la rete della villetta della donna, facendovi incursione. «Era circa mezzogiorno, stavo sistemando delle piantine in giardino quando mi sono trovata dietro le spalle i tre animali– spiega Paola – terrorizzata, sono corsa in casa e ho chiuso la porta». I rottweiler erano, però, molto aggressivi e determinati a entrare all’interno dell’abitazione. A un certo punto hanno iniziato a spingere con forza la porta d’ingresso (forse non chiusa a chiave) e sono riusciti ad aprirla. La 62enne, spaventata, nel frattempo aveva cercato rifugio al piano superiore, riuscendo a telefonare al fratello e ai carabinieri per chiedere aiuto. Pochi istanti ed è successo l’impensabile: i rottweiler sono riusciti a entrare in casa e, attraverso le scale, a raggiungerla. «Hanno aperto la porta del bagno con i graffi – racconta ancora sotto shock la sessantaduenne -, hanno visto che ero nel poggiolo e hanno iniziato a spingere anche la seconda porta che cercavo di tenere chiusa con tutte le mie forze».
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La pressione esercitata dagli animali è stata però troppo forte, la sessantaduenne è scivolata a terra e i cani le sono saltati addosso, mordendola con ferocia. A salvarla, il fratello che abita a 6 chilometri. L’uomo, una volta davanti alla casa della sorella, dal giardino ha visto i tre rottweiler che la stavano azzannando nel poggiolo del secondo piano. Non ci ha pensato un attimo: è entrato in casa e ha fatto di tutto per portare in salvo Paola. Morso anche lui a una gamba, è riuscito a bloccare i cani all’interno del terrazzino, trascinando nell’abitazione la sorella. La donna, per le numerose ferite riportate, è stata trasportata all’ospedale di Padova dall’elisoccorso. «Io ero al lavoro, appena sono entrato in casa ho pensato al peggio: c’era sangue ovunque – spiega il marito Alberto Rigoni -. Una scena agghiacciante. Ho pensato: “E’ morta, quei cani me l’hanno ammazzata”». Nel frattempo, sono arrivati i carabinieri e i tre rottweiler sono stati affidati a un canile per i controlli sanitari previsti dalla profilassi.
A due giorni dall’aggressione è accaduto un altro fatto che ha sconvolto la coppia: «i cani sono tornati a casa, come se nulla fosse accaduto – denuncia l’uomo – mia moglie ora è stesa a letto piena di ferite su tutto il corpo e la terrorizza il pensiero che quegli animali così aggressivi siano nuovamente a pochi passi da lei. Non dorme, ha dolori atroci, le hanno piantato i denti persino sulla testa». Poi il marito prosegue: «Avevamo chiesto che fossero almeno allontanati per una ventina di giorni e invece sono ancora lì. C’erano già dei precedenti ma nessuno è intervenuto. Non solo. Il giorno prima erano scappati e mia moglie era andata a suonare il campanello dei proprietari per avvisarli che stavano tentando di oltrepassare la rete della nostra casa. Erano stati richiamati con un fischio».
«Mia moglie è viva per miracolo – continua Alberto – non è stato un incidente ma un’aggressione annunciata». Il sindaco di Montagnana Gian Paolo Lovato spiega di avere le mani legate: «Non c’è più l’obbligo del patentino per i proprietari dei cani classificati pericolosi ma ora questi proprietari dovranno farselo. Per la legge in vigore questi animali possono tornare a casa e così è successo».
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3 febbraio 2024 2024
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