I ministri Nordio e Piantedosi, indagati insieme alla premier Meloni e al sottosegretario Mantovano per la vicenda Almasri, ieri hanno dato la loro versione dei fatti riferendo davanti al Parlamento sul caso del generale libico accusato di crimini contro l'umanità riportato a Tripoli con un volo di Stato. Si tratta della terza versione diversa fornita dal governo, ma non solo, sono emerse anche contraddizioni tra quanto affermato da Piantedosi rispetto alla ricostruzione dei fatti secondo Nordio. "Il ministro non è un passacarte", rivendica il Guardasigilli Carlo Nordio. E spiega che nel suo ruolo di "organo politico" ha il "potere-dovere di interloquire con altri organi dello Stato, laddove se ne presenti la necessità, che in questo caso si presentava eccome".
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