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Le notizie di venerdì 7 febbraio sul conflitto tra Israele e Hamas, in diretta.
Il ministro della Difesa israeliana Yoav Gallant e il premier Netanyahu sono sempre più distanti. In un’intervista a Channel 14, Netanyahu ha discusso la sua decisione di annullare l’ordine di Gallant per portare a termine l’attacco con cercapersone nell’ottobre 2023. Netanyahu ha affermato che sarebbe stato un «orribile errore» farli esplodere allora poiché c’erano solo circa 150 cercapersone nelle mani dei membri di Hezbollah in quel momento, «al contrario delle migliaia» accumulate nei mesi precedenti agli attacchi del settembre 2024 quando 37 persone sono state uccise e circa 3.000 ferite in tutto il Libano.
Gallant in un post su X ha negato il resoconto degli eventi di Netanyahu, affermando che l’operazione era stata «preparata anni prima della guerra» e che entro ottobre 2023 era «pronta per l’operazione». «Contrariamente a quanto detto, il giorno in cui ho proposto di attaccare Hezbollah, i terroristi avevano già in mano migliaia di cercapersone – replica il ministro su X -. Se avessimo lanciato l’operazione l’11 ottobre, l’esplosione dei cercapersone sarebbe stata secondaria all’esplosione delle radio, che avrebbe eliminato migliaia di terroristi di Hezbollah» e aggiunge «purtroppo, quando siamo stati costretti a lanciare l’operazione, la stragrande maggioranza delle radio era nei magazzini e la loro esplosione non ha causato danni».
L’esercito israeliano ha annunciato di aver colpito «due siti militari in territorio libanese che contenevano armi di Hezbollah, in violazione
dell’accordo di cessate il fuoco». Nella sua dichiarazione trasmessa su X, l’esercito ha aggiunto che «continua a operare per eliminare ogni minaccia contro lo Stato di Israele».
I media libanesi riferiscono che aerei da combattimento israeliani hanno effettuato attacchi nell’area di Nabatieh e nella valle della Beqaa, due aree a nord del fiume Litani, dove si trova il gruppo islamista Hezbollah secondo quanto stabilito dall’accordo di cessate il fuoco. L’esercito israeliano (Idf) ha confermato di aver effettuato attacchi e di aver mirato a «obiettivi di Hezbollah» in Libano, affermando che i caccia hanno colpito un paio di siti in cui il gruppo sostenuto dall’Iran stava immagazzinando armi in violazione del cessate il fuoco raggiunto a novembre. In una nota, l’Idf promette che «impedira’ qualsiasi tentativo da parte dell’organizzazione terroristica Hezbollah di riarmarsi, in conformita’ con le intese dell’accordo di cessate il fuoco».
7 febbraio, 04:34 – Aggiornata il 7 febbraio, 04:37
© RIPRODUZIONE RISERVATA
«Questo ci permetterà di svolgere un maggior numero di missioni»
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