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“Gli accordi vanno rispettati” e “le minacce non servono”. Così il portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri, si è rivolto al presidente degli Stati Uniti Donald Trump. “Trump deve ricordare che c’è un accordo che deve essere rispettato da entrambe le parti e questo è l’unico modo per restituire i prigionieri. Il linguaggio delle minacce è inutile e complica solo le cose”, ha dichiarato l’esponente di Hamas.
Trump ha minacciato “l’inferno” per Hamas se non libererà gli ostaggi entro mezzogiorno di sabato e ha chiesto a Israele di ritirarsi dall’accordo
La guerra in Medio Oriente, gli approfondimenti
Dossier – Sentieri di guerra
Hamas a Trump: “Gli accordi vanno rispettati
Trump: “Tregua da annullare se Hamas non libera gli ostaggi”
Al Jolani: “Il piano di Trump per Gaza è un crimine grave che fallirà”
Il piano di Donald Trump per la Striscia di Gaza è “un crimine grave” che “alla fine fallirà”. Lo ha affermato il presidente siriano Ahmed Al-Sharaa (Al-Jolani) parlando nel corso di un’intervista concessa a un podcast britannico e ripresa dal Times of Israel. “Credo che nessun potere possa cacciare le persone dalla loro terra. Molti paesi hanno provato a farlo e hanno tutti fallito”, ha detto ancora. “In oltre 80 anni di questo conflitto, tutti i tentativi di spostarli sono falliti. La lezione palestinese che ogni generazione ha imparato è l’importanza di aggrapparsi alla propria terra”
Continua il raid dell’Idf su Jenin per 22 giorni consecutivi
Il raid dell’Idf sulla città di Jenin in Cisgiordania, che ha ucciso almeno 25 palestinesi, secondo i funzionari, è al suo 22° giorno consecutivo. L’esercito israeliano afferma che il suo scopo è quello di sgominare militanti. Lo riferisce il Guardian. Il vicegovernatore di Jenin Mansour al-Saadi ha affermato che le forze israeliane hanno causato danni consistenti al campo profughi di Jenin e hanno sfollato circa 20.000 persone al suo interno
Netanyahu riunisce il gabinetto di sicurezza
E’ in corso una riunione del gabinetto di sicurezza israeliano nella residenza del Premier a Gerusalemme per parlare della risposta israeliana all’annuncio di Hamas sul rinvio del rilascio degli ostaggi previsto per sabato prossimo. Lo riporta il Times of Israel
Al-Sisi: “Ricostruire Gaza senza sfollare i palestinesi”
Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha esortato la ricostruzione di Gaza “senza sfollare i palestinesi”, dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto che potrebbe “plausibilmente” bloccare gli aiuti all’Egitto e alla Giordania se si rifiutassero di accogliere i gazawi. Durante una telefonata con il primo ministro danese Mette Frederiksen, Sisi ha “sottolineato la necessità di avviare la ricostruzione della Striscia di Gaza… senza sfollare i palestinesi e in modo da garantire il mantenimento dei loro diritti a vivere nella loro terra”, secondo un comunicato del suo ufficio
Netanyahu: “Lutto per la morte dell’ostaggio Mansour, li riporteremo tutti a casa”
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato di “condividere il profondo lutto della famiglia” di Shlomo Mansour, l’ostaggio più anziano di Hamas nella Striscia di Gaza la cui morte è stata confermata oggi. “Non ci fermeremo e non resteremo in silenzio finché non sarà riportato in Israele per la sepoltura”, ha aggiunto Netanyahu, promettendo che “continueremo ad agire con determinazione finché non riporteremo a casa tutti gli ostaggi, i vivi e i morti”. Il premier israeliano ha poi voluto ricordare che Mansour è stato “un fondatore del Kibbutz Kissufim”. Da bambino, ha poi aggiunto, è sopravvissuto al pogrom di Farhud condotto contro gli ebrei a Baghdad, in Iraq
Guterres: “Hamas proceda con la prevista liberazione degli ostaggi”
“Dobbiamo evitare a tutti i costi la ripresa delle ostilità a Gaza che porterebbe a un’immensa tragedia. Faccio appello ad Hamas affinché proceda con la prevista liberazione degli ostaggi”: lo scrive su X il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. “Entrambe le parti devono rispettare pienamente gli impegni presi nell’accordo di cessate il fuoco e riprendere negoziati seri”, aggiunge
Il kibbutz Kussufim conferma la morte dell’ostaggio 86enne Shlomo Mansour
Il kibutz Kissufim ha annunciato che l’ostaggio Shlomo Mansour, 86 anni, è morto mentre era prigioniero di Hamas. “Con il cuore pesante, noi membri del kibbutz abbiamo ricevuto questa mattina la notizia dell’omicidio, avvenuto nella prigionia di Hamas, del nostro caro amico Shlomo Mansour, 86 anni, rapito dalla sua casa nel kibbutz Kissufim nell’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023”, si legge nella dichiarazione riportata dal Times of Israel. Il comunicato non indica quando o come Mansour sia stato ucciso, né come sia stata confermata la sua morte
I familiari degli ostaggi bloccano l’autostrada Tel Aviv-Gerusalemme
I familiari degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas stanno bloccando l’autostrada che collega Tel Aviv a Gerusalemme, chiedendo al primo ministro Benjamin Netanyahu di non mettere a repentaglio l’accordo per il rilascio degli ostaggi. Lo riportano il Times of Israel. I manifestanti portano con loro dei cartelli recanti la scritta “Abbandonare gli ostaggi è un crimine di guerra”. La richiesta al primo ministro è quella di “smettere di minare l’accordo e di inviare una squadra di negoziatori a Doha che abbia un mandato completo per negoziare la seconda fase, che porterà al rilascio di tutti gli ostaggi rimasti in una volta sola”
“Segnali di vita” dai gemelli israeliani prigionieri a Gaza
La famiglia dei gemelli ventisettenni Gali e Ziv Berman, prigionieri a Gaza, ha fatto sapere di aver ricevuto “segnali di vita” dai loro congiunti. Lo riporta il Times of Israel. “Facciamo un profondo respiro ma sappiamo in che mani siano e che pericolo corrano le loro vite”, si legge in un messaggio diffuso dalla famiglia Berman ai residenti del Kibbutz Kfar Aza, dove i due fratelli furono catturati da Hamas durante gli attacchi del 7 ottobre 2023
Hamas a Trump: “Gli accordi vanno rispettati
Gli accordi vanno rispettati” e “le minacce non servono”. Così il portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri, si è rivolto al presidente degli Stati Uniti Donald Trump. “Trump deve ricordare che c’è un accordo che deve essere rispettato da entrambe le parti e questo è l’unico modo per restituire i prigionieri. Il linguaggio delle minacce è inutile e complica solo le cose”, ha dichiarato l’esponente di Hamas. Trump ha minacciato “l’inferno” per Hamas se non libererà gli ostaggi entro mezzogiorno di sabato e a chiesto a Israele di ritirarsi dall’accordo
Trump: “Tregua da annullare se Hamas non libera gli ostaggi”
Donald Trump ha detto che l’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas dovrebbe essere annullato se Hamas non rilascerà tutti gli ostaggi rimasti che tiene a Gaza entro mezzogiorno di sabato. “Parlo per me stesso, Israele può ignorarlo”, ha aggiunto, ammonendo però che “si scatenerà l’inferno” se gli ostaggi rimasti non saranno rilasciati
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