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Donald Trump si è detto contrario all’ingresso dell’Ucraina nella Nato. I russi, ha sottolineato Trump, “molto prima del presidente Putin” si sono opposti “e io sono d’accordo”. Le affermazioni di Trump arrivano dopo il colloquio telefonico del capo della Casa Bianca con il presidente russo Vladimir Putin. Il segretario al Tesoro Usa ha incontrato Zelensky. Rublo in crescita. Il segretario generale della Nato ha dichiaro stamani che esiste una “convergenza tra gli Alleati e gli Usa sul fatto che la pace debba essere duratura”

Dossier Sentieri di guerra

Zelensky: “Non accetteremo nessun accordo fatto senza di noi”
Tajani: “Bene Trump-Putin ma l’Europa deve avere un ruolo non secondario”
Trump: “Buone possibilità di mettere fine alla guerra in Ucraina”
Orbán contro l’Europa: “Sull’Ucraina parole prive di valore”
Kallas: “Un accordo rapido per Kiev sarebbe un affare sporco”
Kiev: “Continuiamo la lotta, siamo forti, ce la faremo”
Kallas: “Kiev non rinuncia a territori; Ue salda al suo fianco”
Mosca: “Cina a colloqui su Ucraina? Presto per parlarne”
Cremlino: “Organizzare presto un vertice Putin-Trump”
Scholz respinge una “pace imposta” all’Ucraina
Rutte: convergenza Nato con gli Usa, la pace deve essere duratura
Pistorius: sarebbe stato meglio non fare concessioni a Putin prima dei negoziati
Parigi: la Nato è la più forte, ma lo sarà tra dieci anni?
Rublo in crescita dopo il colloquio Trump-Putin
Trump: “No a Kiev nella Nato, sono d’accordo coi russi”
Zelensky: “Non accetteremo nessun accordo fatto senza di noi”
“Non possiamo accettare, come Paese indipendente, alcun accordo fatto senza di noi. Lo dico molto chiaramente ai nostri partner: qualsiasi negoziato bilaterale sull’Ucraina, non su altri argomenti, ma qualsiasi negoziato bilaterale sull’Ucraina senza di noi, non lo accetteremo”. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky mentre visitava una centrale nucleare nell’Ucraina occidentale. Nei suoi primi commenti ai giornalisti dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha tenuto telefonate individuali prima con il suo omologo russo Vladimir Putin e poi con lo stesso Zelensky, il leader ucraino ha detto che la cosa principale è “non permettere che tutto vada secondo il piano di Putin”
Nyt, per Putin la telefonata con Trump è una “grande vittoria”
Per Vladimir Putin la telefonata con Donald Trump ha segnato un “punto di svolta tanto grande quanto qualsiasi battaglia” nella guerra in Ucraina: con il colloquio, infatti, il presidente americano certificato la visione del mondo di Putin, ovvero che la Russia e gli Stati Uniti sono due grandi nazioni che dovrebbero negoziare direttamente il destino dell’Ucraina. Lo scrive il New York Times, secondo il quale la telefonata è il “segnale più chiaro” del fatto che Putin, “nonostante i disastrosi fallimenti della Russia dall’inizio della guerra”, possa ancora emergere dal conflitto con una mappa ridisegnata dell’Europa e una maggiore influenza. Complessivamente i recenti sviluppi “ripagano” la campagna di elogi condotta per mesi da Putin nei confronti di Trump, mette in evidenza il New York Times. Secondo gli osservatori, non è comunque ancora detto che Putin posa ottenere tutto ciò che vuole. Trump infatti è concentrato nella fine della guerra, mentre il leader russo vuole un accordo più ampio con gli Stati Uniti che allontani la Nato e consenta alla Russia di reclamare una sfera di influenza in Europa
Tajani: “Bene Trump-Putin ma l’Europa deve avere un ruolo non secondario”
“E’ un fatto positivo che ci sia un dialogo” tra Usa e Russia “per la pace in Ucraina, la priorità numero è la pace, sia in Medio Oriente, che in Ucraina. E’ fondamentale che non ci sia un ruolo secondario dell’Europa”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando alla Camera

Trump: “Buone possibilità di mettere fine alla guerra in Ucraina”
“Una bella chiacchierata con la Russia e l’Ucraina ieri. Buone possibilità di mettere fine a quella orribile e sanguinosa guerra”. Lo afferma Donald Trump sul suo social Truth
Orbán contro l’Europa: “Sull’Ucraina parole prive di valore”
“Questa dichiarazione è una triste testimonianza della cattiva leadership brussellese. Mentre Trump e Putin negoziano sulla pace, i funzionari dell’Ue rilasciano dichiarazioni prive di valore. Non si può chiedere un posto al tavolo dei negoziati. Bisogna guadagnarselo! Con la forza, buona leadership e diplomazia intelligente”. Lo scrive in un tweet il premier ungherese, Viktor Orbán, commentando il comunicato finale della riunione a Parigi dei ministri degli Esteri dei Paesi del gruppo “Weimar” plus (allargato). “La posizione di Bruxelles – sostenere l’uccisione finché è necessario – è moralmente e politicamente inaccettabile”
Kallas: “Un accordo rapido per Kiev sarebbe un affare sporco”
“Qualsiasi soluzione rapida sull’Ucraina è un affare sporco che abbiamo già visto in passato, ad esempio a Minsk, e semplicemente non funzionerà. Non fermerà le uccisioni, la guerra continuerà”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue alla Nato. “Se facciamo un paragone, possiamo fare un parallelo con il 1938: non è una buona tattica di negoziazione se si dà via tutto prima ancora che le discussioni siano iniziate. È appeasement, e non funziona”, ha aggiunto
Kiev: “Continuiamo la lotta, siamo forti, ce la faremo”
“Noi continuiamo la lotta, siamo forti, siamo capaci, ce la faremo”. Lo ha detto il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov alla Nato, ringraziando i partner per l’assistenza
Kallas: “Kiev non rinuncia a territori; Ue salda al suo fianco”
“Questa mattina ho incontrato il ministro della Difesa dell’Ucraina, Rustem Umerov. Mi ha assicurato che gli ucraini sono fermi e non rinunceranno alla loro libertà e al loro territorio. Anche l’Europa resterà salda e continuerà a sostenere l’Ucraina nella sua lotta”. Lo scrive su X l’Alta rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri, Kaja Kallas
Cremlino: “Prematuro parlare della partecipazione Ue ai negoziati”

“Per quanto riguarda la partecipazione dell’Europa, non è ancora chiaro il formato di un possibile processo di negoziazione. Pertanto, è prematuro parlarne”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ai giornalisti, rispondendo a una domanda sulla possibile partecipazione dell’Europa ai negoziati di pace in Ucraina. Lo riporta Ria Novosti
Zelensky sanziona Poroschenko
Il Consiglio di sicurezza e difesa dell’Ucraina, guidato dal presidente Volodymyr Zelensky, ha adottato oggi una serie di sanzioni contro persone accusate di mettere in pericolo la sicurezza nazionale, tra cui l’ex presidente Petro Poroshenko, leader del principale partito di opposizione. La lista nera comprende anche i nomi di altri oligarchi e politici – Igor Kolomoiski, Gennadi Bogoliubov e Viktor Medvedchuk – e prevede il congelamento a tempo indeterminato dei beni e restrizioni alle relazioni e alle attività commerciali. “I milioni che hanno guadagnato svendendo l’Ucraina, i suoi interessi e la sua sicurezza devono essere congelati in modo che possano essere utilizzati per la protezione dell’Ucraina e dei suoi ucraini”, ha sottolineato Zelenski, secondo una dichiarazione presidenziale. Poroshenko è diventato presidente ucraino nel 2014, nelle prime elezioni dopo la rivoluzione di Maidan, ed è rimasto in carica fino al maggio 2019, quando ha perso le elezioni a favore di Zelenski. E’ rimasto in prima linea in politica come deputato e leader di Solidarietà Europea
Mosca: “Cina a colloqui su Ucraina? Presto per parlarne”
Il Cremlino ritiene prematuro parlare di un eventuale coinvolgimento della Cina nei colloqui sul conflitto russo-ucraino. Lo riporta l’agenzia Interfax. “Per ora non è possibile dire nulla sulla configurazione delle parti, perché, ancora una volta, non ci sono stati ancora contatti sostanziali a livello operativo”, ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, rispondendo a una domanda su un’ eventuale partecipazione di Pechino alle trattative
Cremlino: “Organizzare presto un vertice Putin-Trump”
Occorre organizzare “velocemente” un incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin perché i due “hanno molto di cui parlare”, ma al momento è “impossibile” fornire una data perché il lavoro per organizzare il vertice “comincerà in questi giorni”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti
Scholz respinge una “pace imposta” all’Ucraina
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz respinge una “pace imposta” all’Ucraina. “Non è ancora chiaro a quali condizioni l’Ucraina sarà pronta ad accettare un accordo di pace”, ha affermato parlando a Politico, dopo l’annuncio di Donald Trump dell’avvio immediato di negoziati con Vladimir Putin
Rutte: convergenza Nato con gli Usa, la pace deve essere duratura
Tra gli Usa e gli altri alleati Nato c’è una chiara “convergenza” sul fatto che qualsiasi soluzione al conflitto in Ucraina deve essere “duratura”. Lo sottolinea il segretario generale della Nato Mark Rutte, a Bruxelles a margine della Ministeriale Difesa. n “Proprio il modo in cui ha parlato il segretario alla Difesa Pete Hegseth – afferma – ma anche quelli che poi sono arrivati da Washington sono stati chiaramente grandi annunci. E allo stesso tempo, è così che deve essere governata un’alleanza. Siamo un’alleanza di democrazie: dobbiamo dibattere”. “Vedo anche una chiara convergenza – prosegue – sul fatto che noi vogliamo la pace, che la pace deve essere duratura, che dobbiamo assicurarci che l’Ucraina sia nella migliore posizione possibile, che gli europei aumentino la spesa per la difesa e collettivamente incrementino la produzione industriale della difesa. Quindi qui c’è una chiara convergenza” con l’amministrazione Trump, conclude.
Pistorius: sarebbe stato meglio non fare concessioni a Putin prima dei negoziati
“Sarebbe stato meglio non fare concessioni pubbliche prima dei negoziati”. Lo ha detto il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius a Bruxelles, commentando i colloqui tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trumpo e il presidente russo Vladimir Putin sulla questione Ucraina. Secondo Pistorius, riporta Ard, la Russia rimarrebbe una minaccia per la sicurezza dell’Europa anche se si riuscisse a raggiungere un accordo di pace in Ucraina. “Sarebbe ingenuo credere che questa minaccia diminuisca anche dopo un accordo di pace, se mai verrà raggiunto”, ha affermato Pistorius, aggiungendo che questo è il motivo per cui “dobbiamo investire più velocemente e di più nelle nostre capacità di difesa e sicurezza. La pace può essere garantita solo da una posizione di forza, come purtroppo abbiamo imparato nel corso dei secoli”. Secondo il ministro tedesco, l’Europa deve essere coinvolta nei negoziati per porre fine alla guerra di aggressione russa contro l’Ucraina. “Dovrebbe essere chiaro a tutti che non possiamo sederci ad un tavolo separato”, ha spiegato Pistorius, aggiungendo che deve anche essere chiaro che una presenza degli Stati Uniti in Europa è necessaria per garantire un deterrente efficace contro la Russia. Per quanto riguarda il possibile dispiegamento di truppe per garantire la pace in Ucraina, Pistorius afferma che questo dibattito è troppo prematuro per lui. “Ci sono diversi modi per garantire la pace”.
Parigi: la Nato è la più forte, ma lo sarà tra dieci anni?
“L’incontro di questa mattina solleverà la questione del futuro dell’alleanza. E’ la più importante e la più solida alleanza militare della storia. Questo è storicamente vero. La domanda è se sarà ancora così tra 10 o 15 anni”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa francese, Sebastien Lecornu, al suo arrivo alla ministeriale della Difesa della Nato. “Questo ovviamente solleva la questione della spesa, anche se fondamentalmente non è un dibattito. Tutti sanno che dobbiamo spendere di più e praticamente tutti i Parlamenti dell’Alleanza stanno votando per aumentare gli stanziamenti”, ha aggiunto. “Infatti, a cosa serve tutto questo denaro pubblico se viene utilizzato per vincere la guerra di ieri, se viene utilizzato per riempire i nostri hangar con equipaggiamenti spesso americani per diversi Paesi europei, senza che si cerchi una reale efficacia militare? Sarebbe un fallimento. Un fallimento davanti ai nostri popoli, un fallimento per il continente europeo, un fallimento davanti alla storia”, ha concluso.
Rublo in crescita dopo il colloquio Trump-Putin
Il rublo in crescita stamane dopo la telefonata tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente russo Vladimir Putin in cui i due leader hanno discusso di come porre fine alla guerra in Ucraina. Alle 07:45 GMT, il rublo è salito del 3% a 90,90 contro il dollaro, il livello più alto per la valuta russa da settembre 2024, secondo i dati del mercato over-the-counter.
Il rublo ha brevemente toccato il livello di 89,90, il più alto dall’11 settembre, durante la sessione di negoziazione. “Il momento che gli investitori aspettavano è arrivato. Il prossimo passo verso l’allentamento delle tensioni geopolitiche”, hanno affermato gli analisti di Sinarabrokerage.
Svezia: “Su eventuale cessione territori decide Kiev”
“Se l’Ucraina debba cedere il suo territorio, spetta all’Ucraina deciderlo. E noi sosteniamo l’integrità territoriale dell’Ucraina, e siamo impegnati ad assicurarci che ora, se ci saranno negoziati, che l’Ucraina possa farlo da una posizione di forza, ed è per questo che per ogni anno trascorso in questa guerra il nostro sostegno è diventato sempre più grande, e siamo pronti a fare di più”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa della Svezia, Pal Jonson, al suo arrivo alla riunione ministeriale della Nato.
Russia: “Risponderemo a aumento presenza militare Usa ai confini nord”
La Russia risponderà alla crescente presenza militare degli Stati Uniti ai suoi confini settentrionali. Lo ha affermato Artem Studennikov, direttore del Primo Dipartimento europeo del Ministero degli Affari Esteri, in un’intervista a Ria Novosti. “È del tutto naturale – ha detto – che un simile sviluppo di attività militari ostili nelle immediate vicinanze dei nostri confini non possa restare senza efficaci misure di risposta, comprese quelle tecnico-militari, da parte della Russia”.

Mosca: “50 droni di Kiev su Belgorod, morta una donna”
Le forze armate ucraine hanno attaccato la regione di Belgorod utilizzando più di 50 droni nelle ultime 24 ore. Una persona è morta e cinque sono rimaste ferite. Lo ha riferito su Telegram il governatore della regione Vyacheslav Gladkov, aggiungendo che “ieri è stata una giornata dura per noi. Più di 50 attacchi di droni nemici. Cinque persone sono rimaste ferite, due sono state ricoverate in ospedale. La cosa peggiore che potesse succedere: una donna è morta”.
Esplosioni su Odessa, attivata difesa aerea
Esplosioni hanno scosso nella tarda serata di ieri la città di Odessa, secondo quanto riferito dal sindaco Hennadii Trukhanov e riportato da Ukrainska Pravda. Le unità di difesa aerea sono entrate in azione. Alle 21:14 di ieri è stato emesso un avviso di incursione aerea a causa della minaccia di proiettili vaganti. Successivamente, Trukhanov ha segnalato le esplosioni e ha esortato i residenti del distretto di Kyivskyi della città a prestare attenzione.
Wall Street Journal: la Cina spinge per un ruolo da pacificatore in Ucraina
Mentre i presidenti Usa Donald Trump e il russo Vladimir Putin segnalano di essere pronti per i negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina, la Cina spinge per avere un suo ruolo di pacificatore. Nelle ultime settimane, riporta il Wall Street Journal, i funzionari cinesi hanno lanciato la proposta al team del tycoon tramite intermediari di tenere un vertice tra i due leader per facilitare “gli sforzi di mantenimento della pace dopo un’eventuale tregua”, secondo fonti vicine al dossier a Pechino e a Washington. Tuttavia, Usa ed Europa guarderebbero alla mossa con scetticismo, dati gli stretti legami vantati dal Dragone con Mosca.
Il Giappone monitora “attentamente” la mediazione Usa
Il Giappone sta monitorando attentamente la mediazione degli Stati Uniti nella risoluzione del conflitto in Ucraina: lo ha affermato il portavoce del governo Yoshimasa Hayashi, aggiungendo che è “ancora troppo presto” per sapere quale sarà l’esito.
“Evitiamo di fare una valutazione delle questioni relative ai paesi terzi e crediamo che sia ancora presto”, ha detto Hayashi in una conferenza stampa, aggiungendo che il governo giapponese sta “monitorando attentamente” i futuri colloqui tra Russia e Stati Uniti, poichè sono “estremamente importanti” per risolvere l’invasione russa dell’Ucraina.
Il portavoce giapponese ha rifiutato di commentare la possibile distribuzione del territorio ucraino, affermando che il Giappone si coordinerà con gli altri paesi del G7 per “monitorare i progressi di questi negoziati”. “Stiamo monitorando attentamente e con grande interesse i movimenti che riguardano l’Ucraina e stiamo collaborando strettamente con la comunità internazionale per raggiungere una pace duratura in Ucraina il prima possibile”, ha concluso Hayashi.
Trump: “No a Kiev nella Nato, sono d’accordo coi russi”
Donald Trump ha detto di condividere l’obiezione russa che l’Ucraina non può entrare nella Nato. “Personalmente non credo che sia praticabile averla. Penso che, molto prima del presidente Putin, abbiano detto che non avrebbero mai permesso una cosa del genere. Questo va avanti da molti, molti anni. Lo dicono da molto tempo, che l’Ucraina non può entrare nella Nato, e io sono d’accordo”, ha detto Trump parlando con i cronisti.
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Di NewsBot