Il presidente degli Stati Uniti spinge per una soluzione sull’Ucraina e, dopo una lunga telefonata con il presidente russo Putin annuncia di voler "far iniziare immediatamente i negoziati" e che vedrà il leader russo in Arabia Saudita. Putin concorda sull’intensificazione dei contatti e invita Trump a Mosca. Il presidente Usa sente anche Zelensky: "Nessuno come l’Ucraina vuole la pace". "Nessun accordo senza di noi", avverte l’Alto commissario Ue Kallas
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“Una bella chiacchierata con la Russia e l’Ucraina ieri. Buone possibilità di mettere fine a quella orribile e sanguinosa guerra”. Lo afferma Donald Trump sul suo social Truth. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump spinge per una soluzione sull’Ucraina e, dopo una lunga telefonata con il presidente russo Putin annuncia di voler “far iniziare immediatamente i negoziati” e che vedrà il leader russo in Arabia Saudita. Putin concorda sull’intensificazione dei contatti e invita Trump a Mosca. Il presidente Usa sente anche Zelensky: “Nessuno come l’Ucraina vuole la pace”. “Nessun accordo senza di noi”, avverte l’Alto commissario Ue Kallas, con Tajani che afferma: “Dobbiamo lavorare insieme e uniti tutti noi europei, con gli Usa, per riportare la pace nel nostro continente”. Tra i termini evidenziati da Trump per un futuro accordo, lasciare l’Ucraina fuori dalla Nato. Da Parigi i ministri degli Esteri del gruppo Weimar plus, tra cui l’Italia, affermano: “Continueremo a sostenere l’Ucraina fino a una pace giusta, globale e duratura”.
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“Il giorno che inizierà” il dibattito sulle truppe di peacekeeping in Ucraina “io dirò che sarebbe un suicidio andare solo come Paesi europei”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine della ministeriale Difesa della Nato. “Tu non puoi pensare di avere, dopo una guerra come quella che c’e’ stata, un impegno che sia solo europeo. Deve essere un impegno sotto l’egida delle Nazioni Unite o comunque sicuramente extraeuropeo, che veda coinvolti i Paesi arabi, che veda coinvolta l’India, che veda coinvolta le altre nazioni, perchè sicuramente non possiamo pensare di ridurre tutto a quello che è stato il maggior fornitore di aiuti alla nazione che si e’ contrapposta alla Russia, che sarebbe folle”, ha aggiunto. “Se vogliamo pensare a un futuro di pace dobbiamo dare forza alle organizzazioni multilaterali. Bisogna rianimare l’Onu, ridargli una forza politica che ha perso negli ultimi decenni e questa può essere l’occasione per dare all’Onu una nuova speranza di diventare qualcosa di importante per l’umanità e per il mondo”, ha concluso.
Per Vladimir Putin la telefonata con Donald Trump ha segnato un “punto di svolta tanto grande quanto qualsiasi battaglia” nella guerra in Ucraina: con il colloquio, infatti, il presidente americano certificato la visione del mondo di Putin, ovvero che la Russia e gli Stati Uniti sono due grandi nazioni che dovrebbero negoziare direttamente il destino dell’Ucraina. Lo scrive il New York Times, secondo il quale la telefonata è il “segnale più chiaro” del fatto che Putin, “nonostante i disastrosi fallimenti della Russia dall’inizio della guerra”, possa ancora emergere dal conflitto con una mappa ridisegnata dell’Europa e una maggiore influenza. Complessivamente i recenti sviluppi “ripagano” la campagna di elogi condotta per mesi da Putin nei confronti di Trump, mette in evidenza il New York Times. Secondo gli osservatori, non è comunque ancora detto che Putin posa ottenere tutto ciò che vuole. Trump infatti è concentrato nella fine della guerra, mentre il leader russo vuole un accordo più ampio con gli Stati Uniti che allontani la Nato e consenta alla Russia di reclamare una sfera di influenza in Europa.
“Se stiamo dicendo che l’Ucraina non avrà l’adesione alla Nato, ma qualche altra garanzia di sicurezza, allora la domanda che deve trovare una risposta da parte di tutti è: quali sono queste garanzie di sicurezza?”. Se lo chiede l’alto rappresentante Ue, Kaja Kallas, parlando alla Nato. “Un accordo fatto alle nostre spalle semplicemente non funzionerà perché per qualsiasi tipo di accordo deve essere attuato dagli europei e dagli ucraini”, ha aggiunto.
“Una bella chiacchierata con la Russia e l’Ucraina ieri. Buone possibilità di mettere fine a quella orribile e sanguinosa guerra”. Lo afferma Donald Trump sul suo social Truth.
“Qualsiasi soluzione rapida sull’Ucraina è un affare sporco che abbiamo già visto in passato, ad esempio a Minsk, e semplicemente non funzionerà. Non fermerà le uccisioni, la guerra continuerà”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue alla Nato. “Se facciamo un paragone, possiamo fare un parallelo con il 1938: non è una buona tattica di negoziazione se si dà via tutto prima ancora che le discussioni siano iniziate. È appeasement, e non funziona”, ha aggiunto.
“Siamo ad un momento di verità” per l’Ucraina. Lo ha detto il ministro della Difesa francese Sébastien Lecornu, stamani a margine della Ministeriale Nato a Bruxelles. “Per la Francia – ha aggiunto – le cose sono chiare: o ci impegniamo in discussioni che consentano di arrivare alla pace attraverso la forza, o si arriverà alla pace attraverso la debolezza”. “E questo – ha avvertito – potrebbe avere delle conseguenze di sicurezza drammatiche”, persino “all’allargamento del conflitto”. Quella di oggi “è una riunione che pone la questione del futuro dell’alleanza. Si dice che è l’alleanza militare più robusta della storia. E’ vero oggi, ma la domanda è se lo sarà ancora tra 10 o 15 anni”, ha concluso.
“Noi continuiamo la lotta, siamo forti, siamo capaci, ce la faremo”. Lo ha detto il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov alla Nato, ringraziando i partner per l’assistenza.
Il presidente russo Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump non hanno discusso di sanzioni durante la loro telefonata di ieri, ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. “No, questo argomento non è stato sollevato ieri”, ha detto Peskov ai giornalisti che gli chiedevano dei contenuti del colloquio. Riguardo all’atteggiamento della Russia nei confronti delle sanzioni, Peskov ha affermato: “Le consideriamo illegittime e violano tutte le regole commerciali. Naturalmente, la Russia si oppone a tali sanzioni. Ma questo argomento non e’ stato ancora sollevato”, ha affermato.
“Il messaggio è che stiamo continuando. Siamo forti, siamo capaci, siamo in grado di portare a termine il nostro compito”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov, prima dell’incontro con il segretario generale della Nato, Mark Rutte. “Vediamo che tutti gli alleati ci stanno sostenendo e sono con noi nel proseguire questa assistenza. La Nato sta assumendo la responsabilita’ della nostra assistenza e della formazione in materia di sicurezza. Il processo è già in corso ed è stato definito. Siamo grati alla Nato e alla sua leadership”, ha aggiunto.
“L’Ue non è stata in contatto con il presidente Trump per quanto riguarda questa telefonata in particolare. Ci sono stati contatti, c’è stato un incontro molto recente tra la presidente von der Leyen e il vicepresidente Vance, e confidiamo che continueranno a esserci tali discussioni sul numero di temi, ma non c’è stato alcun coordinamento per quanto riguarda questa telefonata in particolare”. Lo ha dichiarato la portavoce della Commissione europea, Paula Pinho, in merito alla telefonata tra il presidente americano, Donald Trump, e l’omologo russo, Vladimir Putin, sulla guerra in Ucraina.
Il Comitato internazionale della Croce Rossa ha annunciato di aver aperto un’indagine sulle circa 50mila persone che risultano scomparse dallo scoppio della guerra in Ucraina il 24 febbraio del 2022. Lo ha dichiarato Dusan Vujasanin, responsabile dell’attività della Croce Rossa internazionale per la ricerca dei dispersi sia in territorio ucraino, sia russo. La maggior parte delle persone scomparse sono militari, ha aggiunto.
“La telefonata di ieri tra il presidente Trump e il presidente Putin segna l’inizio di un processo, come è stato il caso anche su altri argomenti. Ci saranno, certamente anche incontri ora, ad esempio, nel contesto della Conferenza sulla sicurezza di Monaco dove, in particolare, il presidente Zelensky sarà presente, così come la presidente von der Leyen. Quindi vediamo davvero questo come parte di un processo all’inizio, e vedremo per i prossimi passi come si evolverà”. Lo ha dichiarato la portavoce della Commissione europea, Paula Pinho, nel briefing quotidiano con la stampa.
Vola la borsa di Mosca sulla notizia del vertice fra Vladimir Putin e Donald Trump. A mezzogiorno ora locale il listino Moex era salito del sei per cento e lo stesso l’indice Rts denominato in dollari. Le principali compagnie russe, incluse Novatek, Gazprom, Rostelecom e Aeroflot, sono balzate di oltre l’8 per cento. Il rublo si è rafforzato del 3,72 per cento sul dollaro, a 90,5 rubli per dollaro, e del 3,64 per cento sull’euro, a 94,04 rubli per euro.
“Questa mattina ho incontrato il ministro della Difesa dell’Ucraina, Rustem Umerov. Mi ha assicurato che gli ucraini sono fermi e non rinunceranno alla loro libertà e al loro territorio. Anche l’Europa resterà salda e continuerà a sostenere l’Ucraina nella sua lotta”. Lo scrive su X l’Alta rappresentante dell’Ue per gli Affari esteri, Kaja Kallas.
“Questa mattina ho incontrato il Ministro della Difesa ucraino, Rustem Umerov. Il Ministro Umerov mi ha assicurato che gli ucraini sono fermi e non rinunceranno alla loro libertà e al loro territorio. Anche l’Europa sarà ferma e continuerà a sostenere l’Ucraina nella sua lotta”. Lo scrive sui social l’alto rappresentante Ue Kaja Kallas.
I negoziati tra la Russia e gli Usa devono riguardare anche “tutte le questioni relative alla sicurezza nel continente europeo”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, rispondendo alla domanda se rimangano in vigore le richieste sul tema avanzate nel dicembre del 2021 agli Usa e alla Nato, compresa la garanzia che l’Alleanza atlantica non si espanderà ulteriormente verso est. Lo riferisce l’agenzia Interfax.
Il Cremlino ritiene prematuro parlare di un eventuale coinvolgimento della Cina nei colloqui sul conflitto russo-ucraino. Lo riporta l’agenzia Interfax. “Per ora non è possibile dire nulla sulla configurazione delle parti, perché, ancora una volta, non ci sono stati ancora contatti sostanziali a livello operativo”, ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, rispondendo a una domanda su un’ eventuale partecipazione di Pechino alle trattative.
“È prematuro” parlare di un ruolo dell’Europa nei negoziati per una soluzione del conflitto ucraino, perché “non c’è ancora una comprensione del formato di un possibile dialogo, del formato di un possibile processo di negoziazione”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Interfax.
Occorre organizzare “velocemente” un incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin perché i due “hanno molto di cui parlare”, ma al momento è “impossibile” fornire una data perché il lavoro per organizzare il vertice “comincerà in questi giorni”. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall’agenzia Ria Novosti.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz respinge una “pace imposta” all’Ucraina. “Non è ancora chiaro a quali condizioni l’Ucraina sarà pronta ad accettare un accordo di pace”, ha affermato parlando a Politico, dopo l’annuncio di Donald Trump dell’avvio immediato di negoziati con Vladimir Putin.
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Benedetta Invernizzi
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