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‘Spionaggio su Marcell Jacobs’, indagato il fratello di Filippo Tortu
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MILANO, 14 febbraio 2025, 20:20
Igor Greganti e Federica Zaniboni
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– RIPRODUZIONE RISERVATA
 Per il presunto spionaggio ai danni del campione olimpico Marcel Jacobs, un caso emerso nei mesi scorsi dagli atti dell’inchiesta milanese sulle cyber-spie dell’agenzia di investigazione Equalize, è finito indagato anche Giacomo Tortu, fratello di Filippo, pure lui velocista e oro a Tokyo 2020 nella 4×100,proprio assieme al re italiano della breve distanza.

E’ uno degli ultimi sviluppi di un filone delle indagini, condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo di Varese e dal Ros e coordinate dal pm Francesco De Tommasi, con al centro i presunti dossieraggi illegali e le attività, tra gli altri, dell’ex superpoliziotto Carmine Gallo. Inchiesta che negli ultimi mesi, ma soprattutto negli ultimi giorni, si è intrecciata pure con quella sulla presunta violenza sessuale contestata, dopo la denuncia di una 22enne, a Leonardo Apache La Russa e a un amico.

La procuratrice aggiunta Letizia Mannella e la pm Rosaria Stagnaro, titolari del fascicolo sui presunti abusi, oggi hanno acquisito dichiarazioni dei verbali di Samuele Calamucci, mente informatica ed ex braccio destro di Gallo, e dello stesso ex ispettore di polizia, entrambi ai domiciliari. Una mossa arrivata dopo che ieri è uscita la notizia sui contenuti di un interrogatorio dell’hacker: Calamucci avrebbe raccontato, si diceva, che il 19 maggio 2023, giorno in cui la ragazza si svegliò a casa La Russa convinta di aver subito violenze (la sua denuncia è di 40 giorni dopo), avrebbe sentito Enrico Pazzali, presidente autosospesosi di Fondazione Fiera Milano e titolare di Equalize, parlare al telefono della vicenda con tale “Ignazio”, con riferimento al presidente del Senato.

Oggi nella trasmissione delle carte da pool a pool c’è stata una desecretazione e si è saputo che Calamucci avrebbe parlato, come altri indagati, dei colloqui che c’erano tra La Russa e Pazzali, data la conoscenza tra i due, ma avrebbe collocato quella chiamata sul caso del terzogenito del presidente del Senato ad un periodo in cui la vicenda era già emersa dai media.
Stessa tempistica, sempre da quanto riferito oggi in Procura, per la telefonata tra un militare e Pazzali e che non sarebbe stata fatta nell’interesse di La Russa. Inoltre, come già indicato ieri, dai tabulati acquisiti non risultano contatti La Russa-Pazzali il 19 maggio di due anni fa.

Gli inquirenti, comunque, hanno deciso di acquisire quei verbali perché la Procura vuole rileggere i dati, fare approfondimenti se utili e semmai nel caso svolgere qualche audizione. Si sta verificando, quindi, pure il termine esatto di scadenza delle indagini sui presunti abusi. Inchiesta che era già in via di definizione.

Nel frattempo, nel capitolo che vede vittima Jacobs, solo una delle tranche delle indagini su Equalize, il fratello di Tortu è indagato per concorso in intercettazioni abusive perché avrebbe commissionato al gruppo di Gallo di acquisire informazioni, riferibili al 2020 e al 2021, su esiti di analisi del sangue di Jacobs – due ori a Tokyo e mai coinvolto in vicende di doping – e su contenuti di telefonate e chat tra lui e il suo staff, tra cui pure l’allenatore e il nutrizionista.

E si sarebbero attivati due degli indagati, Lorenzo Di Iulio e l’hacker esperto Gabriele Pegoraro. Lo stesso Gallo avrebbe riferito ai pm che il presunto mandante sarebbe stato il fratello dell’atleta. Sul punto, intanto, la Federazione italiana di atletica leggera chiederà alla Procura milanese di poter acquisire le carte per tutti gli accertamenti del caso.
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