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Donald Trump interviene in conferenza stampa dopo i colloqui in Arabia Saudita con Mosca. “Sono andati molto bene”, ha affermato il presidente degli Stati Uniti, che rimanda al mittente le accuse di Kiev di essere stati esclusi dal tavolo dei negoziati, “Non avrebbero dovuto iniziare la guerra”, anche se non ha specificato cosa intendesse. Il tycoon si è detto favorevole all’invio di truppe di pace europee nel Paese una volta raggiunto un accordo ma non invierà soldati statunitensi. “Vedrò Putin probabilmente entro fine mese”, ha aggiunto Trump.

Dossier Sentieri di guerra

Cremlino: “Da Usa e Russia passo importante per la soluzione del conflitto”
Ok degli ambasciatori Ue a nuove sanzioni anti-Mosca
Zelensky: a Odessa 160 mila persone senza luce e riscaldamento dopo i raid russi
L’inviato Usa Kellogg è giunto a Kiev
Cremlino: “Da Usa e Russia passo importante per la soluzione del conflitto”
I colloqui tra Russia e Stati Uniti che si sono svolti a Riad hanno rappresentato un passo “molto importante” verso una futura soluzione della crisi in Ucraina. Lo ha dichiarato ai giornalisti il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riferito dall’agenzia Tass. “È stato compiuto un passo molto, molto importante verso la creazione delle condizioni per un accordo di pace favorevole”, ha osservato il portavoce del Cremlino, secondo il quale Russia e Stati Uniti hanno dimostrato “la necessaria volontà politica”.
Ok degli ambasciatori Ue a nuove sanzioni anti-Mosca
Via libera dei Rappresentanti Permanenti dei 27 Ue (Coreper II) al sedicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia. L’ok dovrà essere ora formalizzato dal Consiglio Affari Esteri di lunedì prossimo, giorno del terzo anniversario della guerra in Ucraina. Il nuovo pacchetto introduce nuove personalità e entità russe nella blacklist Ue, nuovi divieti all’export verso la Russia nonché il divieto di transazioni con porti e aeroporti in Russia che eludono il tetto massimo del prezzo del petrolio. Nella lista nera l’Ue inserisce ulteriori 73 imbarcazioni della cosiddetta flotta ombra del Cremlino.
Zelensky: a Odessa 160 mila persone senza luce e riscaldamento dopo i raid russi
“Sono attualmente in corso operazioni di soccorso a Odessa in seguito a un altro attacco russo alle infrastrutture energetiche della città. 160mila persone sono al momento senza luce e riscaldamento”. Lo scrive su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aggiungendo che “ancora una volta, le strutture energetiche civili sono state colpite: da quasi tre anni, l’esercito russo utilizza senza sosta missili e droni d’attacco contro di esse”. “Proprio ieri – prosegue il post – dopo il famigerato incontro a Riad, è diventato chiaro che i rappresentanti russi stavano di nuovo mentendo, sostenendo di non prendere di mira il settore energetico ucraino. Eppure, quasi contemporaneamente, hanno lanciato un altro attacco, con droni che hanno colpito trasformatori elettrici. E questo durante l’inverno: di notte c’erano meno 6 gradi Celsius”. “Almeno 160.000 residenti di Odessa sono ora senza riscaldamento ed elettricità. Tredici scuole, un asilo e diversi ospedali sono rimasti senza elettricità o riscaldamento. Le squadre di riparazione stanno lavorando instancabilmente e tutti i servizi comunali sono impegnati. Sono grato a ogni soccorritore e a tutti coloro che aiutano le persone. Non dobbiamo mai dimenticare che la Russia è governata da bugiardi patologici: non ci si può fidare di loro e bisogna fare pressione. Per amore della pace”.

L’inviato Usa Kellogg è giunto a Kiev
L’inviato degli Stati Uniti per la Russia e l’Ucraina, Keith Kellogg, è giunto a Kiev per la sua prima visita nella capitale ucraina. Lo riferiscono i media locali.

Il capo del fondo sovrano di Mosca afferma che diverse società americane torneranno in Russia
Il capo del fondo sovrano russo afferma che diverse società americane torneranno a Mosca tra qualche mese.
Raid a Odessa, oltre 500 case senza elettricità e riscaldamento
Una grande area residenziale nella città portuale di Odessa, nell’Ucraina meridionale, è rimasta senza riscaldamento né elettricità mercoledì mattina dopo il massiccio attacco russo in cui è rimasta ferita almeno una persona, ha affermato il sindaco Gennady Trukhanov. “Dopo un attacco nemico, 14 scuole, 13 asili e una vasta area residenziale (oltre 500 case) sono ora senza elettricità e riscaldamento”, ha scritto Trukhanov su Telegram.
Aereo militare russo sull’Alaska
Il Comando di difesa aerospaziale nordamericano (Norad) ha dichiarato di aver rilevato e monitorato un aereo militare russo operante nella zona di identificazione della difesa aerea dell’Alaska (Adiz) martedì, aggiungendo che gli Stati Uniti non la vedono come una minaccia. “L’aereo russo è rimasto nello spazio aereo internazionale e non è entrato nello spazio aereo sovrano americano o canadese. Questa attività russa nell’Adiz dell’Alaska avviene regolarmente e non è vista come una minaccia”, ha affermato il Norad in una nota.
Dal mar Nero attacco russo con droni su Odessa

Un massiccio attacco di droni kamikaze è stato lanciato nella tarda serata di martedì contro l’Ucraina e in particolare sulla città di Odessa. Lo riporta l’agenzia Unian che segnala esplosioni e incendi. L’allerta è scattata alle 22 ore locali. Il sindaco Hennadiy Trukhanov e il capo dell’amministrazione militare regionale Oleg Kiper hanno lanciato un appello ai residenti affinché si riparino nei rifugi. I droni “arrivano uno dopo l’altro dal Mar Nero”. Una parte della città è priva di elettricità.
Trump: “Kiev non doveva iniziare la guerra. Non invierò truppe Usa”
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump parla in conferenza stampa dopo i colloqui di Riad con la Russia. Ha dichiarato di non opporsi allo spiegamento di truppe europee di mantenimento della pace in Ucraina come parte di un potenziale accordo con Mosca per porre fine alle ostilità nel Paese. “Avere truppe lì sarebbe una buona cosa. Non sarei affatto contrario”, ha detto, aggiungendo che se Paesi europei come la Francia o il Regno Unito sostenessero questa iniziativa, lui sarebbe “totalmente a favore” e “sarebbe una buona cosa”. Tuttavia, il presidente Usa ha escluso la possibilità che truppe statunitensi prendano parte a questo possibile spiegamento di forze per il mantenimento della pace. “Non ne avremmo perché siamo troppo lontani”, ha affermato dalla sua residenza a Mar-a-Lago, nello stato della Florida. Ha inoltre respinto al mittente le proteste dell’Ucraina per essere stata esclusa dal tavolo dei negoziati con la Russia e rilancia accusando Kiev di aver “iniziato la guerra” senza tuttavia articolare il suo pensiero. “Probabilmente incontrerò Putin entro la fine del mese”, ha aggiunto.

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