Le aurorità israeliane non confermano al momento la notizia data da Al Jazeera secondo cui Hamas avrebbe restituito poco fa il corpo di Shiri Bibas, la mamma dei piccoli Kfir e Ariel uccisi a Gaza dopo essere stati rapiti il 7 ottobre. Lo riferiscono i media israeliani, aggiungendo che l’Idf sta verificando. Il corpo della donna doveva essere tra quelli consegnati a Israele ieri, ma all’esame del dna è risultato appartenere a un’altra donna.
Al Jazeera riferisce Hamas ha “consegnato poco fa il corpo dell’ostaggio israeliano Shiri Bibas alla Croce Rossa”.
Due tredicenni palestinesi sono stati uccisi dalle forze armate israeliane in Cisgiordania. Lo ha riferito Haaretz, citando la Mezzaluna Rossa palestinese e il ministero della Salute di Ramallah. Si tratta di Ayman Nassar Al-Haimoni, colpito a morte nell’area di Hebron, e di Rias Amouri, residente nella città di Jenin.
“Netanyahu vuole rientrare a Gaza. E’ molto arrabbiato per quello che e’ successo ieri (con i corpi dei rapiti) ed e’ giustamente arrabbiato. Questi sono atti barbari”. Lo ha affermato il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in un’intervista a Fox Radio. Al Presidente americano e’ stato chiesto in un’intervista se preferisca la seconda fase dell’accordo sugli ostaggi o che Netanyahu riprenda la guerra: “Sarei d’accordo con qualsiasi decisione – ha risposto Trump – quando vedi cosa sta succedendo li’… a volte devi prendere delle decisioni. Sono decisioni dure”.
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha ringraziato il suo “caro amico” presidente dell’Argentina, Javier Milei, per aver proclamato due giorni di lutto nazionale per i fratelli Ariel e Kfir Bibas, i cui corpi sono stati restituiti ieri da Hamas alle autorit israeliane. I Bibas avevano anche cittadinanza argentina, oltre a quella israeliana. “La tua decisione esemplare di proclamare due giorni di lutto nazionale per Kfir e Ariel Bibas, due bambini innocenti brutalmente assassinati dai mostri terroristi di Hamas, dovrebbe essere da ispirazione per tutti i leader del mondo civilizzato”, ha affermato Netanyahu in un post su X. “Grazie per la tua incrollabile integrit e la tua straordinaria leadership – ha aggiunto – Non vedo l’ora di darti presto il benvenuto in Israele”.
“Ariel e Kfir sono stati brutalmente uccisi a Gaza nelle prime settimane della guerra a sangue freddo. Non li hanno uccisi con il fuoco, li hanno uccisi con le mani, e poi hanno compiuto atti orribili per nascondere ciò”. Lo ha dichiarato il generale di brigata Daniel Hagari, portavoce dell’esercito israeliano.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha esortato il mondo a condannare gli “orribili omicidi” dei due bambini Bibas, i cui corpi sono stati consegnati ieri da Hamas nell’ambito dell’accordo per il cessate il fuoco a Gaza.
“L’intero mondo civile dovrebbe condannare questi orribili omicidi”, ha affermato Netanyahu in una dichiarazione. “Chi rapisce un bambino e un neonato e li uccide? I mostri. Ecco chi… Giuro che non avrò pace finché i selvaggi che hanno giustiziato i nostri ostaggi non saranno assicurati alla giustizia”, ha assicurato il premier.
Hamas ha chiesto a Israele di restituire il corpo della donna palestinese della Striscia di Gaza consegnato ieri al posto di Shiri Bibas in una bara. “Potrebbe esserci stato un errore dovuto al bombardamento israeliano del luogo in cui la famiglia israeliana era presente insieme ai palestinesi. Chiediamo la restituzione del corpo palestinese che Israele afferma appartenga a una donna uccisa nei suoi attacchi”, si legge in una nota di Hamas.
Il gruppo palestinese ha poi detto di “respingere il clamore creato dall’occupazione in merito ai risultati del test del Dna e alle minacce di Netanyahu per rafforzare la sua immagine in mezzo alle dispute interne israeliane”. Hamas ha “ribadito il nostro pieno impegno per tutti gli accordi e non abbiamo alcun interesse a trattenere alcun corpo“. Inoltre, ha spiegato che “stiamo esaminando seriamente le affermazioni dell’occupazione e annunceremo i risultati in modo trasparente”.
In precedenza, Hamas aveva spiegato che i resti di Shiri Bibas sarebbero stati “mescolati con altri resti umani rivenuti tra le macerie dopo che un attacco aereo israeliano ha colpito il luogo dove era tenuta in ostaggio” la donna israeliana rapita insieme ai figli Kfir e Ariel il 7 ottobre 2023 dal kibbutz Nir Oz.
Hamas chiede a Israele di restituire il corpo della donna di Gaza consegnata giovedì al posto di Shiri Bibas. Hamas ha respinto le “minacce” del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu di farla pagare al gruppo islamico palestinese, accusato di aver violato il cessate il fuoco non restituendo l’ostaggio Shiri Bibas. “Respingiamo le minacce lanciate da Benyamin Netanyahu come parte dei suoi
tentativi di migliorare la propria immagine”, ha detto Hamas in un comunicato.
Hamas ha annunciato ufficialmente che domani rilascerà gli ostaggi Tal Shoham, Omer Shem-Tov, Eliya Cohen, Omer Wenkert, Avera Mengistu e Hisham al-Sayed. I sei sono gli ultimi dei 33 ostaggi vivi che saranno rilasciati nella prima fase dell’accordo.
Le famiglie dei sei erano già state avvisate dalle autorità israeliane martedì. Al-Sayed e Mengistu sono tenuti prigionieri a Gaza da oltre un decennio, dopo essere entrati nella Striscia di loro spontanea volontà. Gli altri sono stati rapiti il 7 ottobre 2023. Domani Hamas dovrebbe restituire a Israele anche quattro corpi di ostaggi morti in cattività.
“Hamas ha violato l’accordo” sul cessate il fuoco non restituendo il corpo di Shiri Bibas, rapita insieme ai figli Ariel e Kfir dal kibbutz di Nir Oz il 7 ottobre del 2023. E per questo “ne pagherà il prezzo”. Lo ha dichiarato il primo ministro Benjamin Netanyahu in un videomessaggio condiviso sui social.
Netanyahu ha quindi promesso che Israele “agirà in modo risoluto per riportare a casa Shiri insieme a tutti i nostri ostaggi, sia vivi che morti, e garantire che Hamas paghi il prezzo intero per questa crudele e malvagia violazione dell’accordo“.
מדינת ישראל מרכינה ראש על שני ילדים קטנים, תינוקות רכים, אחים – אריאל וכפיר ביבס זכרונם לברכה, ועל עודד ליפשיץ זכרונו לברכה, ממייסדי קיבוץ ניר עוז.
שלושתם נרצחו באכזריות איומה בשבי החמאס בשבועות הראשונים של המלחמה.
האכזריות של מפלצות החמאס אינה יודעת שום גבול.
לא רק שהם חטפו… pic.twitter.com/MSglg9zNcO
Il primo ministro ha anche espresso tristezza per la conferma che gli altri tre corpi restituiti sonono quelli di Oded Lifshitz, 83 anni, Ariel Bibas, 4 anni, e Kfir, di circa 10 mesi, affermando che “tutti e tre sono stati brutalmente assassinati durante la prigionia di Hamas nelle prime settimane di guerra”. Netanyahu ha aggiunto: “che Dio vendichi il loro sangue, e anche noi lo vendicheremo”.
Secondo indiscrezioni raccolte da Ynet, Israele non intende far saltare l’accordo con Hamas nonostante al posto di Shiri Bibas sia stato consegnato un altro corpo. L’obiettivo di Gerusalemme è di non mettere a repentaglio la vita dei sei ostaggi viventi che dovrebbero essere rilasciati domani. Nel frattempo, si prevede che l’apparato di difesa raccomandi ai vertici politici le misure da adottare in seguito alla grave violazione dell’accordo e sta valutando la possibilità di consigliare ai vertici politici di lanciare un ultimatum a Hamas entro le prossime 24 ore sulla questione del ritorno di Shiri Bibas.
Lo Shin Bet (intelligence interna) ha arrestato tre persone, tra cui almeno un ebreo israeliano, sospettato di essere alla guida di un mezzo che ha portato uno dei terroristi che hanno fatto esplodere diverse bombe su autobus vuoti nei sobborghi di Tel Aviv di Bat Yam e Holon la scorsa notte. Inoltre, un palestinese illegalmente in Israele sarebbe stato arrestato in relazione all’attacco, così come almeno un altro sospettato.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha esortato Hamas a “restituire” l’ostaggio israeliano Shiri Bibas, dopo che Israele ha dichiarato che il corpo consegnato dal gruppo militante palestinese non era il suo. La famiglia di Bibas “continua a preoccuparsi per Shiri”, ha dichiarato Scholz in un post sulla piattaforma X. “Anche lei deve tornare, Hamas deve rilasciarla”.
L’Arabia Saudita ospiterà un vertice con otto leader arabi per discutere un piano per rispondere alla proposta di Donald Trump di porre la Striscia di Gaza sotto il controllo degli Stati Uniti e trasferirne la popolazione in altri paesi. Il piano ha unito gli stati arabi nell’opposizione, ma permangono disaccordi su chi dovrebbe governare il territorio palestinese devastato dalla guerra e su come finanziarne la ricostruzione. Umer Karim, esperto di politica estera saudita, ha definito il summit “il più importante” degli ultimi decenni per il mondo arabo e la questione palestinese.
Incontrando Trump a Washington l’11 febbraio, il re di Giordania Abdullah II ha dichiarato che l’Egitto avrebbe presentato un piano per andare avanti. La fonte saudita ha aggiunto che i colloqui avrebbero discusso “una versione del piano egiziano”.
Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno annunciato di aver colpito stanotte punti di attraversamento del confine tra Siria e Libano, utilizzati dal movimento islamista “Hezbollah per cercare di introdurre illegalmente armi nel territorio libanese“. “Queste attività costituiscono una flagrante violazione degli accordi di cessate il fuoco tra Israele e Libano”, si legge in un comunicato delle Idf. Media libanesi hanno riferito da parte loro che “aerei nemici hanno volato a bassa quota sopra la città di Hermel” e sui villaggi nordorientali della Valle della Bekaa.
Per restare aggiornato sulle ultime notizie segui gratis il canale whatsapp del Tgla7
Puoi anche iscriverti al canale whatsapp della rete la7
Roberto Saviano sulla guerra in Ucraina
Trump contro Zelensky
Morte Navalny
Sondaggio politico
L’intesa tra Trump-Putin
source
⭡ Leggi l’articolo completo.