Sono quattro i candidati alla Cancelleria tedesca per il voto di oggi. Tra questi, Friedrich Merz (Cdu) è il favorito.
di Ngn * –
Gli altri aspiranti capi del governo sono l’attuale cancelliere socialista Olaf Scholz, il candidato dei Verdi Robert Habeck e, per Alternativa per la Germania, Alice Weidel, la vera novità di queste elezioni, con Afd che punta ad essere la seconda forza in Parlamento. La Cdu, secondo i sondaggi oscilla tra il 27 e il 31%, AfD tra il 20 e il 21%. La Spd rischia di totalizzare il peggior risultato della sua storia: tra il 15 e il 17%. Ai Verdi le intenzioni di voto attribuiscono il 12-14%.
La sinistra (Die Linke) è in netta rimonta, mentre la Fdp e la Bsw (Alleanza Sahra Wagenknecht) stanno lottando per superare la soglia di sbarramento del 5%.
Friedrich Merz, 69 anni, leader dell’opposizione, ha dominato la campagna elettorale. Capo dell’Unione Cristiano-Democratica (Cdu) dopo l’uscita dalla scena politica di Angela Merkel, Merz ha impresso un corso più conservatore alle politiche del blocco Cdu-Csu, portando al centro il tema dell’immigrazione. Merz non ha esperienza di governo: è entrato nel Parlamento europeo nel 1989 prima di ottenere un seggio in Germania cinque anni dopo. Dopo il 2009 si è preso una pausa dalla politica attiva per diversi anni, esercitando la professione di avvocato e dirigendo il Consiglio di sorveglianza della filiale tedesca del gestore di investimenti BlackRock.
Olaf Scholz 66 anni, probabile perdente, è cancelliere della Germania dal dicembre 2021. Socialdemocratico di centro-sinistra, ha una grande esperienza di governo, essendo stato in precedenza sindaco di Amburgo e ministro del Lavoro e delle Finanze. Come cancelliere, ha dovuto affrontare crisi inattese, a cominciare dall’invasione russa dell’Ucraina con le sue conseguenze economiche, particolarmente pesanti per la Germania. Proprio le discussioni su come fronteggiare la crisi economica hanno minato la coalizione tripartita che lo ha sostenuto, sino a quando il licenziamento del ministro delle Finanze Christian Lindner, lo scorso 6 novembre, ha aperto la strada alle elezioni anticipate.
Alice Weidel ha 46 anni e grazie alla sua corsa, per la prima volta, il partito di estrema destra e anti-immigrazione Alternativa per la Germania (AfD) si candida alla massima carica del Paese. Economista di formazione, Weidel si è unita al partito poco dopo la sua fondazione, nel 2013. È stata co-leader del gruppo parlamentare del movimento da quando, nel 2017, Afd ha conquistato per la prima volta dei seggi nel Parlamento nazionale. È co-leader del partito dal 2022, insieme a Tino Chrupalla.
Robert Habec, 55 anni, è il candidato dei Verdi ambientalisti. È anche l’attuale vicecancelliere e ministro dell’Economia e del Clima, con responsabilità per le questioni energetiche.
In Germania i membri del Parlamento sono eletti ogni quattro anni con un sistema che combina il sistema uninominale secco con un sistema di rappresentanza proporzionale multi-mandato. I cittadini non scelgono direttamente il cancelliere, che viene eletto dai membri del Bundestag, su proposta del presidente federale e sulla base di un accordo post-elettorale. Il voto popolare è duplice: uno per eleggere un candidato nella propria circoscrizione elettorale (il candidato che arriva primo in ciascuna delle 299 circoscrizioni viene eletto e ha un seggio nel Bundestag) e il secondo per una lista di partito a livello di Land. Il nuovo Bundestag avrà un massimo di 630 membri (rispetto ai 736 del 2021), a seguito di una riforma adottata nel 2023.
Il voto tedesco potrebbe avere delle profonde ripercussioni sugli equilibri europei.
* Articolo in mediapartnership con Nuovo Giornale Nazionale.
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