Lo ha detto il presidente ucraino in conferenza stampa. Witkoff, inviato di Trump, sostiene che l’accordo sui minerali sarà in settimana. La Casa Bianca insiste per le terre rare di Kiev, che ha specificato che nei territori occupati ci sono 350 miliardi in risorse naturali. Prossima settimana previsto incotro Usa-Russia. Il dialogo tra Putin e Trump è promettente, ha detto Peskov in un’intervista alla televisione. Von Der Leyen: "Sostegno a Kiev incrollabile"
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Volodymyr Zelensky si è detto pronto a dimettersi “immediatamente” in cambio dell’adesione dell’Ucraina alla Nato. L’inviato di Donald Trump per il Medio Oriente, Steve Witkoff, si attende che l’accordo sui minerali con l’Ucraina sia firmato in settimana. Lo afferma lo stesso Witkoff in un’intervista a Cnn. Secondo Kiev, nei territori occupati ci sono 350 miliardi di risorse naturali. Il sostegno dell’Europa all’Ucraina è ‘incrollabile’, ‘dal punto di vista finanziario e militare’, dice la presidente della Commissione Ue von der Leyen che afferma di aver avuto colloqui telefonici con il presidente francese Macron e con il primo ministro britannico Starmer. ‘Abbiamo condiviso aggiornamenti sui nostri contatti con i partner statunitensi e discusso i piani per la difesa e la sicurezza del continente’, scrive su X. Intanto, Mosca avverte gli Stati Uniti che ‘non venderà mai’ i territori ucraini che occupa, circa il 20% del Paese. Nemmeno nel caso di un eventuale accordo con gli Usa per porre fine al conflitto. ‘Le persone hanno deciso da tempo di unirsi alla Russia. Quindi nessuno venderà mai quei territori’, ha detto il portavoce del Cremlino Peskov. “Il dialogo tra due presidenti davvero straordinari è promettente. È importante che nulla ostacoli l’attuazione della loro volontà politica”, ha dichiarato il portavoce della presidenza russain un’intervista alla televisione. Prossima settimana altri colloqui Usa Russia.
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L’Ucraina vuole credibili garanzie di sicurezza dall’Europa e dagli Stati Uniti perché è consapevole che “un altro cessate il fuoco, una Minsk III, concederebbe semplicemente il tempo a Putin per finanziare la sua macchina da guerra dopo l’allentamento delle sanzioni, riarmarsi e invadere di nuovo successivamente”. Lo afferma il board editoriale del Wall Street Journal tracciando una “breve storia delle promesse russe non mantenute all’Ucraina”. Nell’editoriale si ricorda che la Russia ha invaso l’Ucraina e il Cremlino ha celebrato il terzo anniversario della guerra con il maggiore attacco di droni della guerra.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è congratulato con il leader conservatore tedesco Friedrich Merz per la vittoria alle elezioni legislative, affermando di voler di lavorare con la Germania per “rafforzare l’Europa”. “L’Europa deve essere in grado di difendersi, sviluppare le sue industrie e ottenere i risultati necessari”, ha sottolineato Zelensky in un post su X
Alle 22,33 di questa sera e’ stato dichiarato l’allarme aereo a Kiev a causa della presenza di droni russi. La difesa aerea ucraina ha reagito. Alle 23,09, gli ucraini hanno riferito che i detriti di un drone russo abbattuto sono caduti in un’area aperta nel distretto di Desnyansky. I servizi di emergenza sono sul posto.
Gli ultimi attacchi tra Donald Trump e il presidente ucraino fanno pensare a un inasprimento dei rapporti tra i due. L’amministrazione Usa, secondo indiscrezioni, sarebbe già al lavoro per trovare il nome del successore di Zelensky: Valery Zaluzhny, ex comandante delle forze ucraine e ambasciatore a Londra. IL FOCUS
Trump, così come i suoi predecessori, ha ragione quando afferma che l’Europa non ha mantenuto gli impegni di spesa relativa alla difesa. Ma i dati più recenti mostrano un’inversione di tendenza: anche di questo si è parlato nella puntata di “Numeri”, di Sky TG24, andata in onda il 20 febbraio
“Se Zelensky fosse davvero amato dal popolo ucraino, indirebbe le elezioni. Sa che perderebbe in maniera schiacciante, nonostante abbia preso il controllo di TUTTI i media ucraini”, ha aggiunto il tycoon. LEGGI L’ARTICOLO
Donald Trump, l’Ucraina e le fake news. Il presidente degli Stati Uniti, durante una conferenza stampa martedì sera a Mar-a-Lago, in Florida, ha rilasciato una serie di dichiarazioni che hanno ribaltato la narrativa del conflitto ucraino. LEGGI L’ARTICOLO
“Dopo le discussioni degli ultimi giorni con i colleghi e gli alleati europei, siamo impegnati a garantire che la pace ritorni in Ucraina in modo giusto, solido e duraturo e che la sicurezza degli europei sia rafforzata durante tutti i futuri negoziati”. Lo ha scritto su X il presidente francese Emmanuel Macron, in volo per Washington dove domani vedrà Donald Trump, riferendo di aver avuto nelle ultime ore colloqui con la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, con il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, con il premier britannico Keir Starmer, con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e con il premier ungherese Vitkor Orban.
L’Ue ha donato all’Ucraina quasi la stessa cifra degli Usa, da cui però dipende per la difesa avendo Washington il 90% delle testate nucleari Nato. Di questo si è parlato a “Numeri”, il programma di Sky TG24 andato in onda il 19 febbraio. L’APPROFONDIMENTO
La Russia e gli Stati Uniti cominceranno “a tempo debito” negoziati sull’Ucraina, “sarà il presidente Putin a decidere quando”. Questo non è il primo tentativo che è stato fatto per mettere fine al conflitto: già nel 2022 Kiev e Mosca avevano avviato delle trattative, poi terminate in un nulla di fatto. Accadeva fra il marzo e l’aprile di tre anni fa, quando i negoziatori russi e ucraini si riunirono in Bielorussia e in Turchia, oltre a diversi contatti avvenuti in videoconferenza. L’APPROFONDIMENTO
Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov è atteso domani nella capitale turca Ankara, dove sarà accolto dal capo della diplomazia turca Hakan Fidan. La visita di Lavrov in Turchia, uno dei Paesi più attivi dal punto di vista diplomatico, arriva nel quarto anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina.
Il governo estone ha approvato l’invio un nuovo pacchetto di aiuti all’Ucraina formato da 10.000 munizioni di artiglieria da 155 mm e 750.000 pacchetti alimentari a uso dell’esercito ucraino. Lo ha annunciato il primo ministro estone, Kristen Michal, durante un discorso tenuto nella città di Tartu. Michal ha inoltre comunicato che nei prossimi mesi l’Estonia intende inviare a Kiev ulteriori aiuti militari per un totale di oltre 100 milioni di euro.
Il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, a quanto si apprende da fonti europee, nelle prossime ore convocherà un vertice Ue straordinario sull’Ucraina e sulla Difesa europea. Il vertice si terrà a Bruxelles il 6 marzo.
Volodymyr Zelensky vuole incontrare Donald Trump prima che il presidente americano veda Vladimir Putin, anche per affrontare il dossier terre rare. “Dobbiamo incontrarci e parlarne. Penso che questo incontro dovrebbe essere equo, il che significa prima che Trump incontri Putin”, ha aggiunto.
Volodymyr Zelensky ha detto che Kiev e Washington sono più vicine a un accordo sull’accesso degli Stati Uniti alle risorse minerarie ucraine in cambio di assistenza per la sicurezza. “Stiamo facendo progressi”, ha detto Zelensky. Puntualizzando allo stesso tempo che “non firmerò qualcosa che sarà pagato da dieci generazioni di ucraini”, riferendosi alla richiesta di 500 miliardi di Trump, considerata eccessiva da Kiev. “Siamo pronti a condividere” le risorse, ha aggiunto il leader ucraino, che comunque si aspetta che prima Washington si assicuri che Vladimir Putin “ponga fine a questa guerra”.
Volodymyr Zelensky chiede a Donald Trump di “comprendere” la posizione dell’Ucraina e di fornire garanzie di sicurezza. In una conferenza stampa a Kiev, il presidente ucraino ha detto: “Voglio che Trump capisca molto bene la nostra posizione, le garanzie di sicurezza da parte di Trump sono molto necessarie”.
Volodymyr Zelensky si è detto pronto a dimettersi “immediatamente” in cambio dell’adesione dell’Ucraina alla Nato.
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